Domenica 15 luglio 2007
Ospedale di Lecco
Fortunatamente la giornata in Ospedale inizia presto ed arrivano
le infermiere a cambiarci i letti e a lavarci. Sono ridotto all'immobilità
quasi totale e non posso fare nulla per auitare. Non mi portano
la colazione e la mia sete continua ad aumentare. Il medico fa
il primo giro e fa un primo elenco di tutto quello che mi sono
rotto. Oltre alla testa ho fratture ad entrambi i piedi e al braccio
sinistro che dovrà essere operato. Il medico è ottimista
e pensa che, salvo altre urgenze, potrà essere operato
oggi a partire dalle 14.00 quando ci saranno gli anestetisti di
turno.
Mi raggiungono i miei genitori riaprendo la possibilità
di un eventuale trasferimento a Milano. Tremo al solo pensioero
di fare un lungo viaggio in ambulanza in queste condizioni, con
il rischio di arrivare a Milano e non trovare posto o essere operato
chissà quando.
Incrociamo le dita sperando che sia possibile effettuare l'intervento
oggi. Purtroppo la sala operatoria è completamente prenotata
fino a giovedi prossimo e il rischio sarebbe di attendere altri
giorni in queste condizioni pietose. Arriva anche Paola e gli
altri amici a darmi conforto.
Finalmente alle 16.00 circa entra in stanza luna anestetista
che chiede alcune informazioni su di me prima di essere trasportato
in sala operatoria. Il momento è arrivato: mi possono operare
oggi. Il chirurgo si presenta con alcuni moduli di scarico delle
responsabilità da firmare che però non posso leggere
avendo un occhio completamente chiuso e l'altro senza occhiale.
Non è mia consuetudine firmare senza leggere ma in queste
condizioni non posso che chiedere a lui di cosa si tratta e fidarmi.
Mi spiega con grande trasparenza che si tratta di una operazione
delicata e che dovranno perforarmi l'osso con alcune viti.
Mi fa presente che esiste un concreto rischio di intaccare il
nervo che va alla mano che per ora non è stato toccato
visto che muovo le dita e ho sensibilità. Firmo alla cieca
e mi trasportano nella sala operatoria.
L'anestetista inizia a farmi iniezioni al collo sostenendo che
questa operazione può essere effettuata solamente con un'anestesia
locale. Purtroppo dopo numerose punture la sensibilità
al bracco persiste e mi devono fare una totale.
Non so quanto sia durara l'operazione ma mi ricordo il momento
dell'iscita dalla sala operatoria in fortissimo stato di ipotermia.
Tramavo in continuazione, da capo a piedi battendo rumorosamente
i denti doloranti. Mi spiegano che le sale operatorie vengono
tenute ad una bassa temperatura per mantenerne l'asetticità.
In camera ci sono amici e parenti e vengo subito sommerso da
calde coperte. Ripresa la temperatura posso vedere che spuntano
numerosi ferri dal mio braccio sinistro, gonfio come una melanzana.
Mi dicono che ancora per 12 ore non potrò bere e questa
e un'ulteriore sofferenza. Cercherò per tutto il tempo
di rubare sorsi di acqua ai miei visitatori.
Solo verso sera mi danno una camomilla che mi è sembrata
la più buona della mia vita.
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