Lunedi 23 Luglio 2007
Ospedale di Lecco - Casa
Dieci giorni immobile in ospedale sono terribili sia per il fisico
che per la mente. Nelle mmie conidioni non potevo fare proprio
nulla, nemmeno leggere un libro o guardare la televisione. Mangiare
cibi scotti tutti i giorni alle 12.00 e alle 6.00 mi dava il voltastomaco.
Dieci giorni sdraiato semza possibilità di sedersi per
andare di corpo proverebbero chiunque. La sttruttura ospedaliera
è abbastanza accogliente e, come in tutte le azione c'è
personale disponibile e collaborativo al quale piace il proprio
lavoro e personale che è qui solo per portare a casa uno
stipendo e se ne frega dei pazienti. Arrivano di malavoglia lamentandosi
ancora per l'ultimo intervento e se ne vanno borbottanto sulle
tue richieste.
Sono 10 giorni legato ad una flebo per i medicinali con un ago
perenemente infilato nell'unico bracco sano, questo mi ostacoala
anche se solo devo rispodere al telefono. Mi scuso anticipatamente
con tutti gli amici ai quali non ho potuto risponere ringraziando
tutti per la solidarietà dimostrata in questo momento.
In particolare Paola, e i miei genitori che tutti i giorni hanno
percorso per 2 volte quella maledetta strada che separa Milano
da Lecco. E tutti gli altri che mi sono venuti a trovare a partire
da Massimo, mio compagno di volo coinvolto involontariamente in
questa vicenda: si è fatto un pò male anche lui
facendo un atterraggio di emergenza per soccorrermi, mio fratello
Luca che si è prodigato e tutti i miei amici.
Ogni giorno cambia il medico di turno e non riesco mai a capire
quando potrò andarmene: purtroppo ho ancora una febbre
alta e non mi lasciano andare. Domenica sera per accelerare le
dimissioni sarò costretto a "truccare" leggermente
il termometro.
La destinazione per me è stata decisa nella casa di famiglia
in campagna, più grande della mia e leggermente più
fresca visto il periodo.
Sono le 14.00 circa quando i miei genitori accompagnati dal mio
robustissimo fratello passano a prelevarmi di peso. Prima in carrozzina
poi di peso sull'auto.
E' la prima volta dopo giorni che mi sposto e non mi sembra vero.
Sta per iniziare un nuovo capitolo di degenza a casa, dove dovrò
grandemente arrangiarmi da solo, con l'aiuto di un solo braccio.