REGOLAMENTO TECNICO/OPERATIVO PER IL VOLO DA DIPORTO O SPORTIVO
PER APPARECCHI PRIVI DI MOTORE (V.D.S. / V.L.)
AERO CLUB D'ITALIA
VERSIONE CORRETTA ENAC 8.11.2005 E MINISTERO INFRASTRUTTURE
7.4.2006 REGOLAMENTO TECNICO/OPERATIVO PER IL VOLO DA DIPORTO O SPORTIVO
PER APPARECCHI PRIVI DI MOTORE (V.D.S. / V.L.)
Il VDS è disciplinato dalla seguente normativa
--------Legge 106/del 25
marzo 1985
--------DPR 404 del 4 Agosto 1988
--------DPR 207 del 30 Giugno 1993
--------DM Ministero dei Trasporti del 19 Novembre 1991
e dal presente regolamento emanato dallAeCI ed approvato dal Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti
CAPITOLO "A" "Rilascio dell'attestato di idoneità
al volo, delle abilitazioni e della qualifica di istruttore e istruttore/esaminatore
su apparecchi V.D.S. privi di motore " 4
1. ATTESTATO DI VOLO DA DIPORTO O SPORTIVO Lattestato per svolgere
attività di Volo da Diporto o Sportivo con apparecchi privi di
motore (Volo Libero; VDS/VL) viene rilasciato dall'Aero Club d'Italia,
secondo le modalità fissate dal presente Regolamento. Il suddetto
attestato deve essere accompagnato dallabilitazione di primo o
secondo livello. Il primo livello viene rilasciato contestualmente allattestato,
il secondo si consegue successivamente, secondo le modalità stabilite
dal regolamento didattico. L'attestato deve essere accompagnato dal
libretto dei voli in cui vengono registrate le abilitazioni, i livelli
raggiunti dal pilota, oltre che, a titolo facoltativo, i rinnovi dellidoneità
psicofisica e lattività di volo effettuata. Il rilascio
dellattestato presuppone la contemporanea trascrizione sul libretto
di volo dellabilitazione per tipo di apparecchio sul quale si
è svolto lesame. 2. ISTITUZIONE DEI CORSI PER IL RILASCIO
ATTESTATO Sulla base delle richieste delle scuole certificate dall'Ae.C.I.,
presso gli Aero Club federati o presso gli Enti aggregati, vengono istituiti
i corsi di preparazione allo svolgimento dell'attività, finalizzati
al conseguimento dell'attestato. Le scuole certificate devono inviare
all'AeCI la richiesta compilando i moduli riportati nell'allegato "A/vl",
tra cui lelenco dei partecipanti, almeno quindici giorni prima
della prevedibile data di inizio corso unitamente alla dichiarazione
di aver stipulato la polizza per la copertura assicurativa RCT prevista
dalle norme vigenti (D.P.R. 207/93). Trascorsi 15 gg. senza che lAe.C.I.
esprima un parere contrario al corso, lo stesso potrà avere inizio.
Ciascun corso si intende concluso alleffettuazione della sessione
desame. Gli allievi che non hanno sostenuto o non hanno superato
lesame devono essere inseriti nel corso successivo, in caso contrario
costoro si considerano rinunciatari al conseguimento dellattestato.
Lelenco degli allievi del corso in atto potrà essere aggiornato
(inserimenti o cancellazioni) in tempi successivi dandone sempre comunicazione
allAe.C.I. che ne prenderà atto. Se entro 7 giorni non
vengono comunicate alla scuola indicazioni contrarie, laggiornamento
si considera accettato. 5
3. REVOCA DEI CORSI L'autorizzazione di cui al precedente Art. 2 può
essere revocata dall'Aero Club d'Italia con provvedimento motivato:
- per sopravvenuta inidoneità determinata da irregolare funzionamento
dei corsi; - per dichiarazioni mendaci sulle coperture assicurative;
- per altro motivo che possa comunque compromettere la sicurezza degli
allievi. 4. AMMISSIONE AI CORSI Per essere ammessi ai corsi per il conseguimento
dell'attestato di idoneità a svolgere attività di volo
da diporto o sportivo con apparecchi privi di motore i candidati devono:
- avere compiuto 18 anni di età, oppure averne compiuti 16, ed
avere lassenso, nelle forme di legge, di chi esercita nei suoi
confronti la patria potestà; - essere in possesso del certificato
di idoneità psicofisica previsto dalla normativa (D.P.R. 404/88
e successive modificazioni); - aver inoltrato formale richiesta per
il nulla osta allautorità competente. La domanda, corredata
dei documenti prescritti, deve essere presentata al Direttore della
scuola presso cui si intende frequentare il corso. 5. SVOLGIMENTO DEI
CORSI I corsi per il conseguimento dell'attestato di idoneità
sono costituiti da lezioni teoriche e da esercitazioni pratiche conformi
ai programmi didattici acclusi al presente regolamento. Di ausilio ai
programmi teorico/pratici saranno i testi specifici consigliati dal
Direttore della Scuola e le dispense che verranno elaborate e divulgate
a cura dell'Ae.C.I. per tutte le materie previste dal corso. 6. ATTIVITA
DA SOLISTA Lattività da solista dellallievo potrà
essere svolta solo in presenza dellistruttore. Per leffettuazione
di tale attività, il direttore della scuola rilascerà
allallievo una dichiarazione attestante la frequentazione dello
stesso, come da fac-simile. 6
7. CLASSI ED ABILITAZIONI Per tenere conto delle diverse tipologie degli
apparecchi esistenti, le cui caratteristiche di volo si differenziano
sensibilmente in funzione dell'architettura e dei sistemi di pilotaggio,
sono istituite le seguenti classi di apparecchi: DELTAPLANO PARAPENDIO
ALIANTE ULTRALEGGERO. Quando laliante ultraleggero sarà
una realtà come apparecchio VDS/VL, verrà redatto uno
specifico regolamento tecnico operativo, in modo adeguato alle caratteristiche
della nuova macchina. Presso le scuole di volo dovrà essere tenuto
lelenco dei piloti che già in possesso di attestato partecipano
ai corsi per il conseguimento dellabilitazione a: - apparecchi
di altra classe; - abilitazione al trasporto del passeggero - secondo
livello Il predetto elenco, comprensivo di inserimenti e cancellazioni,
dovrà essere custodito e aggiornato dalle scuole di volo, e da
queste ultime prontamente comunicate ad ogni variazione dello stesso,
allAe.C.I.. Nel corso dellesame di rilascio attestato potranno
essere sostenute entrambe le abilitazioni sia quella al deltaplano sia
quelle al parapendio effettuando due diverse prove pratiche. Una abilitazione
(ad apparecchio di altra classe, trasporto passeggero o secondo livello)
successiva a quella ottenuta con lesame di rilascio attestato,
si consegue a seguito di una prova in volo sullo specifico apparecchio
durante una sessione di esame, previa preparazione del candidato da
parte di una scuola. L'abilitazione verrà registrata e firmata,
dall'istruttore - esaminatore che ha svolto lesame, negli appositi
spazi del libretto di volo del pilota. Segnalazione dellavvenuta
abilitazione dovrà essere inviata a cura dello stesso istruttore
esaminatore allAe.C.I., che provvederà a registrarla nei
suoi archivi. 8. RILASCIO ATTESTATO AI PILOTI IN POSSESSO DI LICENZA
DI VOLO
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I piloti di velivoli, alianti, elicotteri in possesso delle relative
licenze di pilotaggio in corso di validità o scadute da meno
di un anno, pur tenendo conto della normativa in vigore, considerata
la notevole differenza nelle tecniche di condotta del volo dei mezzi
interessati, per ottenere l'attestato di idoneità al volo da
diporto o sportivo con apparecchi privi di motore devono iscriversi
presso una scuola certificata e partecipare ad un corso la cui entità
e durata sarà valutata dallistruttore della scuola stessa.
Successivamente il pilota candidato deve superare la prova teorico/pratica
effettuata nel corso di una sessione d'esame per il rilascio di attestato
alla presenza dell'istruttore esaminatore. Per effettuare la prova teorico/pratica
il pilota candidato, per il tramite della scuola presso la quale effettua
laddestramento, dovrà presentare domanda all Ae.C.I.
almeno 15 gg. prima della sessione desame prevista. LAeCI,
visto il calendario degli esami, indicherà al candidato luogo
e data di svolgimento. 9. SVOLGIMENTO CORSI PER PILOTI CON LICENZA AERONAUTICA
SCADUTA I titolari di licenze aeronautiche di pilota di aliante, velivolo
ed elicottero scadute da più di un anno, per ottenere lattestato
dovranno iscriversi ad un corso in cui saranno esonerati dal seguire
le lezioni teoriche, alla conclusione del quale potranno sostenere le
prove d'esame teorico-pratiche. La scuola comunicherà allAeCI
linserimento del candidato nel corso in atto. 10. ABILITAZIONE
AL VOLO CON PASSEGGERO Il rilascio dell'abilitazione al volo con passeggero
avviene a seguito di un corso effettuato presso una scuola come specificato
nel presente regolamento e del superamento di una prova in volo effettuata
nel corso di una sessione desame per il rilascio attestati, alla
presenza di un istruttore-esaminatore, designato dall'Ae.C.I.. A bordo
del mezzo, in qualità di passeggero nella prova desame,
volerà listruttore della scuola che presenta il candidato.
Labilitazione al volo con passeggero è necessaria per ogni
classe di apparecchio. Per essere ammessi all'esame di abilitazione
al volo con passeggero i piloti devono aver svolto unattività
di almeno 30 ore, come responsabile ai comandi dellapparecchio
appartenente alla classe per la quale si richiede
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labilitazione, attività da attestare mediante autocertificazione,
deve avere inoltre conseguito la qualifica di pilota di secondo livello
da almeno un anno. Labilitazione al trasporto del passeggero è
soggetta a riconferma quadriennale con la partecipazione a stages, allo
specifico scopo organizzati dallAe.C.I.. Gli stages saranno organizzati
ogni qualvolta le caratteristiche tecniche degli apparecchi e le loro
modalità di impiego lo richiederanno anche per aggiornare i piloti.
LAe.C.I. organizzerà sessione di stages con frequenza almeno
biennale, distribuiti sul territorio nazionale in modo da dare la massima
possibilità di partecipazione. Gli stages saranno gestiti da
istruttori/esaminatori appositamente incaricati dallAe.C.I., gli
esaminatori dovranno valutare attraverso lattività dello
stage teorico e pratico le caratteristiche dei partecipanti, con particolare
riferimento alla preparazione tecnica, allallenamento ed allimpiego
di materiali aggiornati ed efficienti. La partecipazione con esito positivo
allo stage sarà registrata sul libretto di volo dei piloti a
cura degli esaminatori incaricati, e comunicata allAe.C.I.. In
caso di inidoneità di taluni partecipanti, ad essi gli esaminatori
sospenderanno labilitazione al biposto. Al pilota abilitato al
biposto che non partecipi alla sessione di stages di aggiornamento,
sarà automaticamente sospesa labilitazione. La stessa abilitazione
potrà essere riattivata con la partecipazione ad uno stage successivo,
o ad un esame biposto in normale sessione, previo periodo di riqualificazione
presso la scuola che lo presenterà al nuovo esame. Lavvenuta
riattivazione dellabilitazione sarà registrata dallesaminatore
sul libretto di volo e comunicata allAe.C.I.. 11. SVOLGIMENTO
CORSI PER PILOTI DISABILI I corsi per piloti disabili potranno essere
effettuati presso le scuole opportunamente attrezzate in relazione al
tipo di handicap posseduto dallallievo e dietro presentazione
allAe.C.I., oltre a quanto previsto dallart. 5, dalla dichiarazione
del Direttore della Scuola attestante lavvenuto adattamento del
mezzo e delle strutture della scuola alle necessità di condotta
del pilota disabile. 12. ATTIVITA ADDESTRATIVE VARIE Sono da considerarsi
a tutti gli effetti, anche ai fini assicurativi, attività addestrative
tutte le attività effettuate con i mezzi e gli istruttori della
scuola con finalità istruzionali, quali: riprese voli;
addestramenti per il perfezionamento della condotta dei mezzi;
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passaggi di classi di apparecchi. Lattività sarà
stabilita dalla scuola in funzione delle diverse tipologie di addestramento
richieste. 13. PROVE D'ESAME LAeCI, sulla base delle esigenze
rappresentate dalle scuole e del numero di allievi inseriti nei corsi,
fisserà un calendario trimestrale per le sessioni di esami dislocate
in diverse località del territorio nazionale. A queste sessioni,
previa comunicazione allAeCI, potranno accedere contemporaneamente
candidati presentati da più scuole certificate, fino ad un massimo
di 100 esaminandi per sessione. Le prove desame verteranno sui
programmi dei corsi di cui allart. 3 del Regolamento Didattico
e saranno valutate dalla commissione esaminatrice composta da due esaminatori
nominati dallAeCI. Agli esami saranno ammessi solo i candidati
in possesso della completa documentazione richiesta, con particolare
riguardo al Nulla Osta della Questura. Le spese relative al viaggio
e soggiorno degli istruttori esaminatori saranno a carico dell'Aero
Club d'Italia. La dichiarazione di idoneità sarà rilasciata
dalla Commissione Esaminatrice che, al termine della prova, provvederà
a compilare e sottoscrivere, per ogni candidato, il relativo verbale
da inviare entro 20 giorni all'Aero club d'Italia unitamente ai certificati
di idoneità psicofisica ed al Nulla Osta di cui sopra. LAeCI
rilascerà quindi, inviandoli alla scuola, l'attestato ed il libretto
di volo con la registrazione dellabilitazione relativa al mezzo
utilizzato nellesame. 14. CONVALIDA DELL'ATTESTATO L'attestato
sarà convalidato dall'Aero Club d'Italia a cadenza biennale dietro
presentazione di un nuovo certificato di idoneità psicofisica
rilasciato da uno dei soggetti previsti dalle norme in vigore, nonché
di una dichiarazione del pilota che attesti il regolare svolgimento,
nel periodo trascorso, dell'attività di volo. Il pilota con labilitazione
allutilizzo di apparecchi biposto con passeggero a bordo, dovrà
specificare nella dichiarazione il regolare svolgimento, nel periodo
trascorso, dell'attività di volo biposto. Qualora la convalida
venga richiesta dopo oltre un anno dalla scadenza, dovrà essere
prodotta una dichiarazione rilasciata da una scuola attestante la ripresa
dellattività di volo (monoposto e/o biposto).
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In assenza della dichiarazione del pilota e/o della scuola, labilitazione
al biposto sarà considerata sospesa sino al completamento della
documentazione, mediante comunicazione da parte dellAe.C.I.. I
possessori di attestati, rilasciati anteriormente il 30.6.1997 e privi
delle trascrizioni delle abilitazioni sul libretto di volo in quanto
ancora non istituite, allatto dellistanza di convalida dovranno
obbligatoriamente richiedere la trascrizione delle abilitazioni conseguite
secondo le procedure di cui al precedente articolo 7. LAe.C.I.,
a fronte della documentazione presentata, aggiornerà il registro
delle convalide. Il pilota manterrà copia della visita medica
qualora la stessa non sia stata registrata a cura del medico sul Libretto
di Volo. 15. SOSPENSIONE O REVOCA DELL'ATTESTATO L' Ae.C.I., su accertata
infrazione alle norme di circolazione e/o di comportamenti che avrebbero
potuto compromettere la sicurezza del volo e lincolumità
del pilota e di terzi e verificata la responsabilità del pilota
stesso, procederà alla sospensione o nei casi più gravi
alla revoca dell'attestato di idoneità al volo da diporto o sportivo.
In caso di sospensione superiore ai sei mesi, linteressato dovrà
sostenere un esame con un esaminatore designato dallAeCI. 16.
QUALIFICA DI ISTRUTTORE L'Aero Club d'Italia, sulla base delle richieste
ed delle esigenze rappresentate dagli Aero Club federati o dalle Associazioni
aggregate, istituisce, presso le scuole certificate, corsi per istruttori
secondo le modalità del Capitolo 4 del Regolamento Didattico.
I piloti già istruttori per una classe di apparecchi possono
accedere alle prove desame finali per classi diverse, purché
in possesso dei requisiti previsti riferiti alla classe per la quale
si richiede labilitazione allistruzione. La qualifica di
istruttore non ha scadenza temporale, ma lidoneità ad esercitare
le funzioni relative alla qualifica è soggetta alle disposizioni
del Regolamento Didattico che prevedono la partecipazione obbligatoria
agli stages di aggiornamento. 17. RILASCIO DELLA QUALIFICA DI ISTRUTTORE
A PILOTI IN POSSESSO DI LICENZA DI VOLO E ABILITAZIONE ISTRUZIONALE
Non vi sono automatismi di rilascio dellattestato di Istruttore
di VL a piloti in possesso di brevetti aeronautici, licenze o abilitazioni
istruzionali, con
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leccezione degli istruttori di alianti per la relativa classe,
per quanto riguarda gli alianti V.D.S.. Per la difformità dei
mezzi e della metodologia dimpiego degli stessi, è obbligatorio
per tutti conseguire lattestato, labilitazione al biposto
con passeggero a bordo, e frequentare il corso istruttori sostenendone
lesame. 18. COMMISSIONI PER IL CONSEGUIMENTO DELLA QUALIFICA DI
ISTRUTTORE Essendo indispensabile assicurare lomogeneità
di preparazione e lidoneità dei candidati partecipanti,
i corsi di formazione per il conseguimento della qualifica di istruttore
costituiti da tre fasi distinte: 1. preselezione; 2. formazione; 3.
esame finale. LAero Club dItalia nomina allo scopo una Commissione
formata da un Presidente ed almeno tre istruttori esaminatori o da istruttori
che abbiano partecipato in qualità di relatori ad almeno uno
stage di aggiornamento istruttori negli ultimi due anni. Nella fase
di formazione tale Commissione potrà essere affiancata da tecnici
esperti nelle discipline previste dal programma didattico. E' dichiarato
promosso il candidato che abbia superato positivamente tutte le prove
d'esame. Il verbale d'esame, sottoscritto da tutti i componenti della
Commissione, deve essere trasmesso all'Ufficio Tecnico dellAero
club d'Italia a cura del Presidente della Commissione. 19. NOMINA AD
ISTRUTTORE-ESAMINATORE La nomina ad istruttore-esaminatore viene rilasciata
dallAe.C.I. in base alle esigenze in termini di esami da svolgere,
stages di aggiornamento e corsi di formazione da effettuarsi sul territorio
nazionale riscontrate. I requisiti dellistruttore esaminatore,
oltre alla validità dellattestato di istruttore, devono
soddisfare almeno una delle condizioni che seguono. - avere svolto attività
didattica per almeno quattro anni testimoniata mediante linserimento
nel mod. ST (Scheda Tecnica), accompagnato dallattestato in corso
di validità; - avere la qualifica di istruttore ed aver partecipato
in qualità di relatore ad almeno uno stage di aggiornamento istruttori
negli ultimi due anni.
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La verifica dellaggiornamento degli istruttori- esaminatori dovrà
avvenire almeno ogni tre anni, salvo per coloro che assicurino la loro
partecipazione allo stage biennale di aggiornamento istruttori sia pratico,
sia teorico. Le qualifiche di istruttore e di istruttore esaminatore
non hanno scadenza purché il titolare di tali qualifiche sia
in possesso di attestato in corso di validità. La qualifica di
istruttore-esaminatore consente di svolgere le seguenti funzioni (riferite
alla specializzazione conseguita): - commissario d'esame nelle sessioni
per il conseguimento dell'attestato di idoneità a svolgere attività
di volo da diporto o sportivo e per il conseguimento delle abilitazioni;
- Presidente o commissario d'esame nelle sessioni per il conseguimento
della qualifica di istruttore di volo da diporto o sportivo e per il
conseguimento delle relative abilitazioni. - relatore-commissario nei
corsi di formazione ed aggiornamento istruttori ed istruttori-esaminatori
dove previsto. 20. REVOCA O SOSPENSIONE DELLABILITAZIONE DI ISTRUTTORE
E DI ISTRUTTORE-ESAMINATORE L'Aero Club d'Italia revoca o sospende temporaneamente
labilitazione di istruttore o istruttore-esaminatore a seguito
di accertata irregolarità nell'espletamento delle proprie funzioni.
In caso di sospensione temporanea, listruttore interessato potrà
riottenere labilitazione a seguito di un accertamento, con esito
favorevole, condotto da tre istruttori-esaminatori designati dallAe.C.I..
21. RILASCIO ATTESTATO A CITTADINI STRANIERI Per essere inseriti in
un corso ed iniziare lattività addestrativa, per il rilascio
dellattestato i candidati stranieri devono essere residenti in
Italia e risultare in possesso del Nulla Osta della Questura. 22. ATTIVITA
DI VOLO DI CITTADINI STRANIERI I cittadini di paesi comunitari sono
autorizzati ad effettuare attività in Italia se in possesso di
tessera sportiva rilasciata dalla Federazione Aeronautica Internazionale
(FAI) o IPPI CARD di livello 4 riferita ai mezzi che intendono utilizzare,
o di un documento equivalente allattestato italiano.
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I cittadini di paesi extracomunitari sono autorizzati ad effettuare
attività in Italia se in possesso di tessera sportiva FAI o IPPI
CARD di livello 4 riferita ai mezzi che intendono utilizzare, o di un
documento riconosciuto equivalente allattestato italiano a seguito
degli accordi di reciprocità stipulati dallAe.C.I. e accompagnata
da una tessera di convalida rilasciata dallAe.C.I.. E obbligatorio
per tutti essere coperti da polizza assicurativa ai sensi di legge.
Lattività di volo in biposto con passeggero e di istruzione
è consentita solamente ai cittadini di paesi con cui esistano
appositi accordi di reciprocità. Possono aspirare al rilascio
dellattestato i cittadini di uno Stato membro della Comunità
Europea o cittadini di uno Stato con cui esiste trattamento di reciprocità,
purché si tratti di stranieri residenti in Italia e in regola
agli effetti del soggiorno. Gli attestati e le abilitazioni conseguite
da cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia,
in paesi comunitari ed extra comunitari con cui esistano specifici accordi
di reciprocità, saranno convertiti nellattestato equivalente
dietro presentazione di una domanda corredata, tra laltro, di
Nulla Osta dalla Questura e documentazione delle abilitazioni possedute.
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CAPITOLO "B" Regolamento per la certificazione delle scuole
che svolgono attività di Volo da Diporto o Sportivo con apparecchi
privi di motore 15
1. TIPOLOGIA DELLA SCUOLA Le scuole di VL di qualsiasi classe di mezzi,
operando con le stesse modalità ed avendo uguali esigenze per
gli apparecchi impiegati, sono unificate e quindi si applica ad esse
il presente regolamento in ogni sua parte. 2. . REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE
Per ottenere la necessaria certificazione, le aspiranti scuole di volo
dovranno soddisfare i seguenti requisiti: 1. Disponibilità di
una o più aree di volo; 2. Disponibilità di infrastrutture
per svolgimento delle lezioni teoriche e ricovero dei materiali di volo;
3. Possesso di complete ed idonee attrezzature di volo riferite alla
classe di apparecchi utilizzati; 4. Disporre del seguente organico:
Direttore della scuola (Istruttore con idoneità in corso
di validità) Istruttore (con idoneità in corso
di validità) Addetto alla sicurezza (con abilitazione
a pilota di secondo livello) Aiutante (con abilitazione a pilota
di secondo livello) o un secondo istruttore e comunque non inferiore
ad almeno 2 unità nellipotesi che una persona assommi due
degli incarichi sopra indicati avendone titolo 5. Disponibilità
di materiale didattico per lezioni teoriche (libri, simulatore, materiale
multimediale, ecc). 3. RILASCIO CERTIFICAZIONE La certificazione per
la classe richiesta é rilasciata a cura dellAe.C.I. sulla
base della documentazione prodotta, di cui al successivo articolo 5,
ed a seguito di uneventuale visita ispettiva. 4. REGOLAMENTO SCUOLA
Ogni scuola si dovrà dotare del "Regolamento della scuola",
conforme al modello predisposto, che dovrà descrivere in forma
semplice: organizzazione, compiti e modi di funzionamento, come dallallegato
regolamento.
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5. AUTORIZZAZIONE AD OPERARE Per ottenere dall'Ae.C.I. l'autorizzazione
ad operare, la scuola deve presentare una domanda in carta semplice,
firmata dal legale rappresentante per gli Enti aggregati o dal Presidente
per gli Aero Club federati. La domanda deve comprendere: a. la scheda
tecnica della scuola (modello ST/vl) compilata nelle sue parti; b. autocertificazione
attestante la disponibilità delle aree di volo inserite nel modello
ST; c. copia dellautorizzazione rilasciata dallE.N.A.C.
se lattività dovesse svolgersi allinterno di uno
spazio aereo controllato. d. eventuali versamenti previsti; 6. DURATA
DELLA CERTIFICAZIONE E DOMANDA DI RINNOVO La certificazione ha durata
quinquennale. Sarà rinnovata, previa presentazione di apposita
domanda (All. 5) da inviare 3 mesi prima della scadenza, a cui andrà
allegato: a. autocertificazione attestante la disponibilità dei
campi di volo; b. eventuali versamenti previsti; c. scheda tecnica della
scuola (modello ST); d. eventuali variazioni alla documentazione originariamente
presentata. 7. SVOLGIMENTO DELLATTIVITA Lattività
didattica verrà svolta in conformità al programma didattico
predisposto dall'Ae.C.I. ed approvato dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, ai sensi della normativa vigente. 8. ESTENSIONE DELLA
CERTIFICAZIONE Una scuola certificata per una classe potrà estendere
ad altra classe la propria certificazione, integrando la documentazione
già presentata con quella prevista per la nuova classe richiesta.
9. SOSPENSIONE O REVOCA DELLA CERTIFICAZIONE 17
Nel caso intervengano condizioni che rendano non più idonea la
scuola allo svolgimento dellattività didattica, per gravi
infrazioni alle norme del volo, didattiche o inerenti alla sicurezza,
lAe.C.I. provvederà alla sospensione od alla revoca della
certificazione scuola. 10. COMUNICAZIONE INCONVENIENTI Ogni scuola è
tenuta a comunicare entro 24 ore allAe.C.I. ogni inconveniente
o incidente di volo verificatosi. 11. VARIAZIONE DOCUMENTAZIONE Qualsiasi
variazione alla documentazione già presentata, o che comunque
rivesta motivi dinteresse inerenti allattività didattica,
dovrà essere tempestivamente comunicata allAe.C.I.. 12.
ATTIVITA IN SPAZI REGOLAMENTATI O CONTROLLATI L'Aero Club o l'Ente
Aggregato che svolgono attività di VL con scuola certificata
possono richiedere di effettuare attività di volo nell'interno
di zone regolamentate di competenza dell'AERONAUTICA MILITARE (P,D,R,),
negli spazi aerei di classe C/D/E di competenza ENAV e nelle zone di
traffico aeroportuale di aerodromi non controllati. L'istanza va presentata,
allegando la documentazione prevista, all'ENAC, previa nota di assenso
della Direzione Aeroportuale competente e dell'ente ATS di giurisdizione.
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REGOLAMENTI DIDATTICI AD USO DELLE SCUOLE DI DELTAPLANO E PARAPENDIO
APPARECCHI VOLO DIPORTO O SPORTIVO PRIVI DI MOTORE (V.D.S. / VL) Rilascio
attestato e qualifica per livelli I regolamenti didattici delle Scuole
di Volo Libero si articolano su quattro capitoli fondamentali: 1. QUALIFICAZIONE
DEL PILOTA PER LIVELLI 2. STANDARDIZZAZIONE DELLE SCUOLE 3. CRITERI
DI VERIFICA 4. QUALIFICAZIONE ISTRUTTORI E ISTRUTTORI ESAMINATORI
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CAPITOLO 1 QUALIFICAZIONE DEL PILOTA PER LIVELLI 1) Pilota di primo
livello (basico) - Acquisizione attestato di VDS con qualifica di primo
livello. Deltaplano e parapendio Il pilota di deltaplano o parapendio
con abilitazione di primo livello deve essere in grado di svolgere in
autonomia lattività di livello basico prevista per il rilascio
attestato VDS/VL (vedi criteri di verifica) nelle seguenti
condizioni ambientali : in assenza di turbolenza e di termiche
con apparecchi basici (deltaplano assimilabile per prestazioni,
stabilità e maneggevolezza agli attuali monosuperficie, parapendio
che listruttore ritenga idoneo alla didattica ed omologato in
classe Standard CEN od equivalente omologazione di altro tipo)
anche in siti diversi da quelli abituali della Scuola 2) Pilota di secondo
livello Il pilota può accedere allesame per il conseguimento
della qualifica di secondo livello solo se presentato da una scuola
di V.L. presso la quale abbia frequentato un corso così come
di seguito stabilito, e se già in possesso da almeno 12 mesi
della qualifica di pilota di primo livello. Al termine delladdestramento
di secondo livello egli dovrà essere in grado di svolgere in
sicurezza ed autonomia lattività di volo prevista dallo
standard di esame per il conseguimento dellabilitazione a pilota
di secondo livello nelle condizioni ambientali prefissate. La qualifica
di pilota di secondo livello è registrata sul libretto di volo
dallEsaminatore al termine dellesame superato con esito
positivo. Deltaplano il pilota, già in possesso di attestato,
per ottenere la qualifica di pilota di secondo livello deve essere almeno
in grado, utilizzando un apparecchio basico, di :
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effettuare valutazioni finalizzate allo svolgimento in sicurezza
di operazioni di volo in condizioni di termica e/o dinamica assicurare
la condotta del mezzo in termica e/o dinamica, in condizioni di sicurezza
effettuare la transizione da una termica ad unaltra
atterrare in sicurezza su superfici desuete e/o ridotte Parapendio Il
pilota, già in possesso di attestato, per ottenere la qualifica
di pilota di secondo livello deve essere almeno in grado, utilizzando
un apparecchio basico, di : effettuare valutazioni finalizzate
allo svolgimento in sicurezza di operazioni di volo in condizioni di
termica e/o dinamica assicurare la condotta del mezzo in termica
e/o dinamica, in condizioni di sicurezza assicurare con adeguata
tecnica di pilotaggio la prevenzione di configurazioni inusuali
ricondurre a condizioni pilotabili o di volo normale lala che
abbia assunto configurazioni inusuali (sia che abbia frequentato un
corso in apposita scuola abilitata, sia che abbia acquisito altrimenti
le necessarie tecniche) effettuare la transizione da una termica
ad unaltra atterrare in sicurezza su superfici desuete
e/o ridotte 3) Pilota abilitato al volo con passeggero Il pilota può
accedere allesame per il conseguimento dellabilitazione
al volo con il passeggero solo se già in possesso da almeno un
anno della qualifica di pilota di secondo livello. Al termine delladdestramento
Biposto egli dovrà essere in grado di svolgere in sicurezza ed
autonomia lattività di volo prevista dagli attuali standard
di esame per il conseguimento dellabilitazione biposto nelle seguenti
condizioni ambientali : in condizioni meteo-aerologiche adatte
al volo con il passeggero non abituato al volo in un sito il
cui latterraggio risulti desueto e/o di dimensioni ridotte
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CAPITOLO 2 STANDARDIZZAZIONE DELLE SCUOLE Le Scuole di Volo Libero dovranno
operare rispettando criteri di standardizzazione che si riferiscono
in particolare a : Aspetti amministrativi Struttura organizzativa
Moduli operativi Materiali utilizzati Qualifiche
del personale operativo 1) Aspetti amministrativi La Scuola di volo
deve : essere certificata dallAero Club dItalia delegato
alla gestione della didattica del Volo Libero utilizzare istruttori
abilitati avere sede legale e una o più zone di volo
ottemperare quanto previsto per legge in materia di assicurazioni RCT
inviare allAeCI lelenco dei partecipanti ad ogni
tipologia di corso e costantemente aggiornarlo con le variazioni di
ammissione e licenziamento degli allievi. Anche se non è
attualmente prevista obbligatoriamente dalla legge, si auspica la stipula
di una copertura assicurativa infortuni per ogni allievo partecipante
ai corsi. 2) Struttura organizzativa La Scuola di volo deve disporre
di : idonei locali per svolgere lattività didattica
teorica (All 1) uno o più siti ove svolgere lattività
didattica pratica, eventualmente anche in accordo con altre unità
didattiche, per consentire la diversificazione dellattività
di volo degli allievi(All 2)
22
un Organico qualificato, così come più avanti indicato
al paragrafo 5) titolato qualifiche del personale operativo,
rispondente alle esigenze della didattica ed ai requisiti di Legge
infrastrutture e supporti didattici adeguati idonei materiali
per il volo così come specificato al successivo paragrafo 4)
titolato materiali 3) Moduli operativi A - Modulo operativo
per la qualificazione dei piloti di primo livello (corsi Basici) - (conseguimento
attestato di pilota VDS/VL) a) La Scuola per effettuare attività
didattica basica dovrà rispettare i seguenti parametri operativi
minimi : Attività teorica : - 23 ore di insegnamento teorico
in aula delle seguenti materie così suddivise, introduzione allattività
con il deltaplano e/o il parapendio 1 h (dipendentemente dal tipo di
corso), normativa e legislazione 2 h, aerodinamica 4 h, meteorologia
ed aerologia 5 h, strumenti 1 h, tecnica di pilotaggio 3 h, materiali
1 h , sicurezza 4 h, esame delle zone di volo (terreno) 1 h, cenni di
pronto soccorso 1 h. Nel dettaglio ogni materia dovrà trattare
i seguenti argomenti: Introduzione all'attività con il deltaplano
e/o il parapendio - Presentazione staff della scuola - Organizzazione
della scuola - Notizie riguardanti lo svolgimento del corso - Notizie
riguardanti la documentazione necessaria al conseguimento dell'attestato
(visita medica, Nulla Osta, ecc.....) - Storia e possibilità
del volo - Che cos'è il deltaplano - Che cosè il
parapendio Normativa e Legislazione: - Suddivisione degli spazi aerei,
zone vietate - Responsabilità e notifica incidenti
23
- Cenni sul codice della navigazione - Legge istitutiva del volo da
diporto o sportivo e DPR applicativi - Regole generali per il volo da
diporto sportivo Aerodinamica - Cenni sulle grandezze vettoriali, loro
composizione e scomposizione - Principi di dinamica dei fluidi - Principi
del sostentamento - Portanza, resistenza e peso - Profili alari - Diagrammi
CP, CR, polari - Concetto di efficienza - Lo stallo - Scomposizione
delle forze in volo - Fattore di carico - Stabilità - Diagramma
delle velocità Meteorologia ed aerologia - Cenni sulla meteorologia
generale - Dinamica delle masse d'aria nell'atmosfera - Circolazione
dell'aria in regime di alta e bassa pressione - Riscaldamento dell'aria
e temperatura, gradiente termico, inversione termica, curva di stato.
- Pressione atmosferica, gradiente barico verticale ed orizzontale -
Umidità dell'aria, passaggi di stato del vapore acqueo presente
nell'atmosfera - Stabilità ed instabilità dell'aria, confronto
adiabatiche secche e sature con le curve di stato - Tipi di nubi - Fronti
- Situazioni meteorologiche caratterizzate dalla presenza delle Alpi
ed Appennini Strumenti - Descrizione di funzionamento ed uso dei seguenti
strumenti - Altimetro - Variometro - Anemometro - Bussola - GPS - Radio
24
Tecnica di pilotaggio (deltaplano e/o parapendio a seconda del tipo
di corso) - Tecniche e superfici di decollo ed atterraggio - Effetto
dei comandi - Incidenze caratteristiche e controllo della velocità
- Traiettorie caratteristiche - Stabilità longitudinale e trasversale
- Stallo e rimessa - Tecniche di virata - Tecnica di veleggiamento elementare
- Tecnica e circuiti di avvicinamento e di atterraggio - Effetti del
gradiente del vento sulla sicurezza delle manovre Materiali - Caratteristiche
dei materiali e tecniche costruttive - Limiti operativi - Carico alare
e sollecitazione del materiale - Corretto rimessaggio e manutenzione
dell'attrezzatura - Fattori che influenzano laffidabilità
dei materiali Sicurezza - Norme di precedenza e sorpasso - Controlli
pre-volo, in volo, post-volo - Sicurezza del volo : concetti generali,
norme comportamentali, cenni sulla psicofisiologia del volo - Sicurezza
delle manovre - Assetti e configurazioni inusuali, il volo in condizioni
critiche - Utilizzo paracadute di soccorso e sua manutenzione - Manovre
di emergenza e recupero da configurazioni inusuali - Cenni di pronto
soccorso Attività pratica : - per la presentazione degli allievi
allesame devono trascorrere almeno 2 mesi dallapertura del
corso - non meno di 30 voli dellallievo da solista - non meno
di 5 ore di volo dellallievo da solista - utilizzo per lo stesso
allievo di almeno tre siti di volo diversi - almeno due voli didattici
dellallievo in biposto con listruttore, di cui uno prima
del primo volo alto da solista 25
b) La Scuola dovrà svolgere lattività didattica
con gradualità e laddove necessario personalizzando laddestramento
secondo le esigenze degli allievi, con la finalità di perseguire
gli obiettivi didattici standardizzati di seguito elencati. c) Laddestramento
basico dovrà svolgersi in quattro fasi successive come segue
: - fase 1 - Acquisizione delle tecniche di handling e di controllo
dellala a terra - fase 2 - Ambientamento al volo in biposto con
istruttore - fase 3 - Raggiungimento degli obiettivi propri delladdestramento
basico così come già stabilito al capitolo 1 qualificazione
del pilota e più avanti specificato nel dettaglio per obiettivi
- fase 4 - Ambientamento dellallievo pilota in siti di volo diversi
con esecuzione delle manovre e delle procedure di cui lallievo
è già a conoscenza per aver superato la terza fase Dette
fasi dovranno rispettare nel dettaglio i criteri di seguito elencati
con la premessa che la Scuola dovrà in ogni caso : - Consegnare
agli allievi ad inizio corso un libretto di progressione didattica che
contenga tra laltro lelenco degli obiettivi didattici del
corso che lallievo stesso sta seguendo. - Aver cura che lallievo
porti con sé in occasione delle esercitazioni e compili correttamente
il proprio libretto di progressione che a sua volta listruttore
dovrà vidimare di volta in volta - Ritenere conclusa unesercitazione
solo quando il suo contenuto sia ben appreso dallallievo - Curare
che prima di ogni esercitazione pratica lallievo abbia acquisito
le sufficienti nozioni teoriche per comprendere il significato dellinsegnamento
pratico impartitogli - Imporre durante le esercitazioni pratiche anzitutto
il rigoroso rispetto delle regole di buon senso, prudenza e precedenza
in volo indispensabili - Evitare che gli allievi operino a terra ed
in volo in modo diverso da quanto indicato di volta in volta dallistruttore
26
Fase 1 - Acquisizione delle tecniche di handling e di controllo dellala
a terra Durante questa fase si dovrà curare che lallievo
persegua e raggiunga i seguenti obiettivi didattici : - conoscere in
modo approfondito lattrezzatura e la relativa nomenclatura - conoscere
ed acquisire padronanza delle metodologie di montaggio e predisposizione
dei materiali - conoscere e saper effettuare correttamente la sequenza
dei controlli di sicurezza prevolo (es. : ad alta voce, verificando
concretamente ciò che voce per voce deve essere verificato, seguendo
una logica ripetitiva semplice ed essenziale, ecc....) - saper effettuare
in pratica le valutazioni prevolo indispensabili ad effettuare il volo
stesso in sicurezza - acquisire un buon controllo dellala a terra
prima e durante la corsa di decollo sino allo stacco - saper effettuare
una corretta procedura di interruzione decollo (solo parapendio) - apprendere
le tecniche di smontaggio e di stivaggio dellattrezzatura Fase
2 - Ambientamento al volo in biposto con listruttore Durante questa
fase si dovrà curare che lallievo persegua e raggiunga
i seguenti obiettivi didattici : - imparare a seguire alla lettera le
disposizioni impartite dallistruttore relative alla fase di decollo,
alle posizioni da assumere in volo, allintervento sui comandi
di volo (obiettivi del briefing prevolo) - imparare a conoscere una
volta in volo il movimento dellala rispetto ai tre assi a seguito
dellintervento sui comandi e per il parapendio anche a seguito
dellutilizzo del peso - imparare ad avere una visione dallalto
del sito di volo con riconoscimento dei riferimenti utili alla navigazione
ed allatterraggio - comprendere limportanza del mantenimento
della direzione di volo prescelta mediante lutilizzo degli opportuni
riferimenti al suolo
27
- abituarsi ad effettuare virate allo scopo di cambiare direzione di
volo in modo programmato (es. : di 45°, 90°, 180° e 360°)
osservando in anticipo lo spazio aereo circostante e prendendo gli opportuni
riferimenti - abituarsi alle valutazioni relative alla pendenza della
traiettoria ed alla velocità allaria nei vari regimi caratteristici
di volo - abituarsi allavvicinamento al terreno ed alla presa
di contatto con esso durante la fase di avvicinamento ed atterraggio
Fase 3 - raggiungimento degli obiettivi propri delladdestramento
al volo basico da parte dellallievo pilota Tutte le missioni di
volo proprie della fase 3 dovranno essere : effettuate in presenza
dellistruttore sul campo precedute da briefing in atterraggio
riguardante: - analisi e verifiche della zona di atterraggio: posizione,
disposizione, presenza di ostacoli, predominanza del vento, sufficienti
dimensioni della superficie di atterraggio - analisi e verifica delle
condizioni meteorologiche e previsione degli sviluppi, adattando le
risultanze dellanalisi di meteorologia generale alla situazione
morfologica del luogo (fenomeni di micrometeorologia che possono influenzare
il volo). precedute da briefing in decollo riguardante: verifica e convalida
della risultanza delle analisi meteorologiche e morfologiche esperite
prima di raggiungere il decollo, con determinazione di fattori che possono
influenzare il volo e che non erano determinabili dallatterraggio.
analisi di possibili modifiche al piano di volo da eseguirsi qualora,
per ragioni di sicurezza, sia necessario abbandonare il piano di volo
originario ed identificazione di atterraggi alternativi e/o di emergenza.
verifica del decollo: ampiezza e pendenza sufficiente, disposizione,
orientamento, vento predominante, posizione rispetto ad ostacoli e sottovento.
verifica del suolo: identificazione di buchi, ostacoli, ed ogni possibile
pregiudizio ad un corretto decollo. seguite per radio o con altri validi
metodi sostitutivi dallistruttore stesso, che dovrà prestare
la massima attenzione, durante il volo dellallievo, al fatto che
egli rispetti rigorosamente quanto stabilito nel briefing e quanto da
lui stesso di volta in volta indicato
28
seguite da briefing dellistruttore finalizzato ad evidenziare
quanto delle manovre prestabilite è stato eseguito e quanto rimane
ancora da eseguire o perfezionare, con la finalità di fare il
punto della situazione didattica di volta in volta (follow- up delladdestramento)
seguite, come già detto da annotazione e certificazione del volo
e della missione eseguita su un apposito libretto di progressione didattica
. Durante questa fase si dovrà curare che lallievo persegua
e raggiunga i seguenti obiettivi didattici : saper eseguire decolli
in tutte le condizioni in cui possono essere effettuati in sicurezza
(vento da diverse direzioni di intensità non eccedente i valori
massimi accettabili per il livello di preparazione dellallievo)
con successivo controllo delle traiettorie dopo il decollo ed opportuna
sistemazione nellimbrago saper condurre lala su traiettorie
rettilinee con utilizzo di riferimenti al suolo e conseguente correzione
dellangolo di deriva saper eseguire virate coordinate,
previo controllo dello spazio aereo circostante e presa di riferimenti
visivi, con rimessa su direzioni prefissate (30°. 45°, 90°,
180°, 360°) essere in grado di condurre lala a
tutti regimi e velocità ricompresi nellinviluppo di volo
riconoscendo in particolare il limite di escursione dei comandi definito
dallavvicinamento allo stallo essere in grado di effettuare
in tempi prestabiliti virate di 360° con rimessa su asse prestabilito
essere in grado di effettuare in tempi prestabiliti virate di
360° in un senso e successivamente nellaltro con rimessa in
asse saper effettuare inversioni di rollio coordinate
per il solo deltaplano essere in grado di effettuare correttamente la
rimessa dallo stallo per il solo parapendio essere in grado di
condurre lala con le orecchie con cambio di direzione
prestabilito per il solo parapendio essere in grado di condurre
lala utilizzando gli elevatori posteriori invece dei normali comandi
di volo saper valutare le condizioni in atterraggio (vento, morfologia
del terreno, traffico in circuito, ecc....) saper impostare ed
effettuare circuiti di avvicinamento ad otto ed a C
saper impostare il tratto finale alla corretta velocità, mantenendo
la direzione prestabilita
29
essere in grado di atterrare in sicurezza e con precisione adottando
eventualmente le tecniche previste dal manuale di impiego del mezzo
utilizzato Fase 4 - Ambientamento dellallievo pilota in siti di
volo diversi con esecuzione delle manovre e delle procedure di cui lallievo
è già a conoscenza per aver superato la terza fase Tutte
le missioni di volo proprie della fase 4 dovranno essere : effettuate
in presenza dellistruttore sul campo precedute da briefing
in atterraggio riguardante: analisi e verifiche della zona di atterraggio:
posizione, disposizione, presenza di ostacoli, predominanza del vento,
sufficienti dimensioni della superficie di atterraggio analisi e verifica
delle condizioni meteorologiche e previsione degli sviluppi, adattando
le risultanze dellanalisi di meteorologia generale alla situazione
morfologica del luogo (fenomeni di micrometeorologia che possono influenzare
il volo). precedute da briefing in decollo riguardante:
verifica e convalida delle risultanza delle analisi meteorologiche e
morfologiche esperite prima di raggiungere il decollo, con determinazione
di fattori che possono influenzare il volo e che non erano determinabili
dallatterraggio analisi di possibili modifiche al piano
di volo da eseguirsi qualora, per ragioni di sicurezza, sia necessario
abbandonare il piano di volo originario ed identificazione di atterraggi
alternativi e/o di emergenza. verifica del decollo: ampiezza
e pendenza sufficiente, disposizione, orientamento, vento predominante,
posizione rispetto ad ostacoli e sottovento verifica del suolo:
identificazione di buchi, ostacoli, ed ogni possibile pregiudizio ad
un corretto decollo. seguite per radio o con altri validi metodi
sostitutivi dallistruttore stesso, che dovrà prestare la
massima attenzione, durante il volo dellallievo, al fatto che
egli rispetti rigorosamente quanto stabilito nel briefing e quanto da
lui stesso di volta in volta indicato seguite da briefing dellistruttore
finalizzato ad evidenziare quanto delle manovre prestabilite è
stato eseguito e quanto rimane ancora da eseguire o perfezionare, con
la finalità di fare il punto della situazione didattica di volta
in volta (follow- up delladdestramento)
30
seguite, come già detto da annotazione e certificazione
del volo e della missione eseguita su un apposito libretto di progressione
didattica Durante questa fase si dovrà inoltre curare che lallievo
persegua e raggiunga gli obiettivi didattici propri della fase 3) precedente,
anche in siti di volo diversi da quello usuale, così come da
elenco seguente: - saper eseguire decolli in tutte le condizioni in
cui possono essere effettuati in sicurezza (vento da diverse direzioni
di intensità non eccedente i valori massimi accettabili per il
livello di preparazione dellallievo) con successivo controllo
delle traiettorie dopo il decollo ed opportuna sistemazione nellimbrago
- saper condurre lala su traiettorie rettilinee con utilizzo di
riferimenti al suolo e conseguente correzione dellangolo di deriva
- saper eseguire virate coordinate, previo controllo dello spazio aereo
circostante e presa di riferimenti visivi, con rimessa su direzioni
prefissate (30°. 45°, 90°, 180°, 360°) - essere
in grado di condurre lala a tutti regimi e velocità ricompresi
nellinviluppo di volo riconoscendo in particolare il limite di
escursione dei comandi definito dallavvicinamento allo stallo
- essere in grado di effettuare in tempi prestabiliti virate di 360°
con rimessa su asse - essere in grado di effettuare in tempi prestabiliti
virate di 360° in un senso e successivamente nellaltro con
rimessa in asse - saper effettuare inversioni di rollio coordinate per
il solo deltaplano essere in grado di effettuare correttamente la rimessa
dallo stallo - per il solo parapendio essere in grado di condurre lala
con le orecchie con cambio di direzione prestabilito - per
il solo parapendio essere in grado di condurre lala utilizzando
gli elevatori posteriori invece dei normali comandi di volo - saper
valutare le condizioni in atterraggio (vento, morfologia del terreno,
traffico in circuito, ecc....) - saper impostare ed effettuare circuiti
di avvicinamento ad otto ed a C - saper impostare il tratto
finale alla corretta velocità, mantenendo la direzione prestabilita
essere in grado di atterrare in sicurezza e con precisione adottando
le tecniche previste dal manuale di impiego del mezzo utilizzato 31
B - Modulo operativo per Corsi finalizzati al conseguimento della qualifica
di pilota di secondo livello a) La scuola per effettuare attività
didattica avanzata dovrà rispettare i seguenti parametri operativi
minimi: Attività teorica: - 10 ore di insegnamento teorico in
aula delle seguenti materie così suddivise: teoria specifica
delle condizioni meteorologiche ed aerologiche in cui è possibile
il volo veleggiato 2 h, tecnica di pilotaggio in termica e dinamica
2 h, elementi di sicurezza del volo in condizioni meteo sfavorevoli
(es. vento forte, atterraggi di emergenza, fuga da sottovento o rotori
ecc.) 2 h, soluzione delle configurazioni inusuali ed utilizzo delle
tecniche di discesa rapida 2 h, tecnica di pilotaggio per atterraggio
"top landing" e "di emergenza" 1 h, teoria dell'utilizzo
del paracadute di soccorso 1 h. - Attività pratica: - Per la
presentazione degli allievi allesame devono trascorrere almeno
2 mesi dallapertura del corso - Non meno di 10 voli dell'allievo
da solista - Non meno di 5 ore di volo in ascendenza dell allievo
da solista - Utilizzo per lo stesso allievo di almeno due siti diversi
- Almeno due voli dell'allievo in biposto con l istruttore, della
durata minima di 30 minuti ciascuno in condizioni di ascendenza. b)
La scuola dovrà svolgere lattività didattica di
cui sopra con gradualità, personalizzando l'addestramento secondo
le esigenze degli allievi, con la finalità di perseguire gli
obiettivi didattici standardizzati di seguito elencati. c) L'addestramento
avanzato dovrà svolgersi in quattro fasi successive come segue:
- fase 1 - Acquisizione delle tecniche di handling e controllo dell
ala a terra anche con vento moderato, con apprendimento delle tecniche
da utilizzarsi in caso di improvviso aumento dellintensità
del vento - fase 2 - Addestramento al volo in condizioni di ascendenza
in biposto con l istruttore. - fase 3 - Raggiungimento degli obbiettivi
propri delladdestramento avanzato così come già
stabilito al capitolo 1 "qualificazione del pilota" e più
avanti specificato nel dettaglio per obbiettivi.
32
- fase 4 - Addestramento dell'allievo pilota in siti di volo diversi
con esecuzione delle manovre e delle procedure di cui l'allievo è
già a conoscenza avendo superato la terza fase. Dette fasi dovranno
rispettare nel dettaglio i criteri di seguito elencati con la premessa
che la scuola dovrà in ogni caso: - Consegnare agli allievi ad
inizio corso un libretto di progressione che contenga tra laltro
lelenco degli obiettivi didattici del corso che lallievo
stesso sta seguendo. - Aver cura che l'allievo porti con se in occasione
delle esercitazioni e compili correttamente il proprio libretto di progressione
che poi l'istruttore dovrà vidimare di volta in volta. - Ritenere
conclusa un'esercitazione solo quando il suo contenuto sia ben appreso
dall'allievo. - Curare che prima di ogni esercitazione pratica l'allievo
abbia acquisito le sufficienti nozioni teoriche per comprendere il significato
dell'insegnamento pratico impartitogli. - Imporre durante le esercitazioni
pratiche anzitutto il rigoroso rispetto delle regole di buon senso,
prudenza e precedenza indispensabili in volo - Evitare che gli allievi
operino a terra ed in volo in modo diverso da quanto indicato di volta
in volta dall'istruttore Fase 1 - Acquisizione delle tecniche di handling
e controllo dell'ala a terra in condizioni di attività termica
e/o dinamica Durante questa fase si dovrà curare che l'allievo
persegua e raggiunga i seguenti obbiettivi didattici in presenza di
brezza o vento e in condizioni di attività termica che consentano
il veleggiamento: - Saper effettuare in pratica le valutazioni prevolo
indispensabili ad effettuare il volo in sicurezza - Imparare ad effettuare
lo spiegamento a terra e la preparazione dell'attrezzatura. - Imparare
in presenza di condizioni di attività termica e/o dinamica ad
imbragarsi correttamente ed effettuare i controlli pre volo. - Imparare
ad effettuare il pre-gonfiaggio della vela ed il controllo dei cordini
senza subire trascinamenti.
33
- Imparare a sollevare la vela spalle al vento mantenendo il controllo
in ogni fase della salita e della rotazione - Imparare ad interrompere
il decollo in condizioni di attività termica e/o dinamica limitando
al minimo il possibile trascinamento (solo parapendio) Fase 2 - Addestramento
al volo in condizioni di ascendenza in biposto con l' istruttore. Durante
questa fase si dovrà curare che l'allievo persegua e raggiunga
i seguenti obbiettivi didattici in presenza di brezza o vento che consentano
il veleggiamento. - Imparare a riconoscere il tipo di ascendenza ed
applicare l'idonea tecnica di pilotaggio (360° o granchio). - Imparare
a riconoscere le zone pericolose di sottovento e rotore. - Imparare
a virare correttamente al fine di sfruttare il tipo di ascendenza presente
tenendo conto della deriva e del possibile rientro al pendio. - Ambientarsi
a condizioni di volo in turbolenza specifiche del veleggiamento e acquisire
la tecnica di utilizzo dei comandi atta a prevenire assetti di volo
inusuali. - Acquisire la corretta tecnica di centraggio delle termiche
- Imparare a localizzare la zona di migliore spinta dinamica in relazione
all'orografia del terreno. - Imparare a localizzare potenziali zone
di ascendenza e ad effettuare la transizione da una zona all'altra Fase
3 - Raggiungimento degli obiettivi propri dell'addestramento al volo
di secondo livello da parte dell'allievo pilota Tutte le missioni di
volo proprie della fase 3 dovranno essere: - effettuate in presenza
dell'istruttore sul campo precedute da briefing completo ed esauriente
al cui termine l'allievo dovrà sapere esattamente quali sono
le manovre da effettuare in volo e gli scopi della missione. - seguite
per radio o con altri validi metodi sostitutivi dall'istruttore stesso,
che dovrà prestare la massima attenzione, durante il volo
34
dell'allievo, al fatto che egli rispetti rigorosamente quanto stabilito
nel briefing e quanto da lui stesso di volta in volta indicato. - seguite
da briefing dell'istruttore finalizzato ad evidenziare quanto delle
manovre prestabilite è stato eseguito e quanto rimane ancora
da eseguire o perfezionare, con la finalità di fare il punto
della situazione didattica di volta in volta (follow- up dell'addestramento).
- seguite, come già detto da annotazione e certificazione del
volo e della missione eseguita sull'apposito libretto di progressione
didattica. Durante questa fase si dovrà curare che l'allievo
persegua e raggiunga i seguenti obbiettivi didattici: - saper eseguire
decolli in tutte le condizioni in cui possono essere effettuati in sicurezza
(vento da diverse direzioni di intensità non eccedente i valori
massimi ammessi) con successivo controllo delle traiettorie dopo il
decollo ed opportuna sistemazione nell'imbrago. - saper condurre l'ala
su traiettorie rettilinee con utilizzo di riferimenti al suolo e conseguente
correzione di un rilevante angolo di deriva. - saper riconoscere il
tipo di ascendenza ed applicare la tecnica di pilotaggio adeguata (360°
o granchio). - saper riconoscere le zone pericolose di sottovento e
rotore. - saper virare correttamente al fine di sfruttare il tipo di
ascendenza presente tenendo conto della deriva e del rientro al pendio.
- essere in grado di condurre l'ala a tutti regimi compresi nell' inviluppo
di volo in relazione alla presenza di possibile turbolenza ed alla necessità
di prevenire configurazioni di volo inusuali. - saper individuare la
presenza di una termica, centrarla e salire senza uscirne per almeno
un centinaio di metri. - essere in grado di localizzare la zona di migliore
spinta dinamica in relazione all'orografia del terreno e sfruttarla
con la corretta tecnica di veleggiamento. - essere in grado di interpretare
correttamente i dati forniti dalla strumentazione di volo - essere in
grado di condurre l'ala con le "orecchie" effettuando l' allontanamento
dal costone in termica e dinamica - essere in grado di ripristinare
il corretto assetto di volo dopo aver subito una configurazione inusuale
35
- essere in grado di effettuare le manovre di discesa rapida a seconda
delle situazioni - saper impostare ed effettuare circuiti di avvicinamento
ad "otto" e a "C", tratto finale ed atterraggio,
anche in condizioni di vento e turbolenza - per il deltaplano acquisire
la capacità di utilizzare in sicurezza il paracadutino frenante
- essere in grado di effettuare con sicurezza e precisione un top landing
in condizioni morfologiche ed aerologiche favorevoli Fase 4 - Addestramento
dell' allievo pilota in siti di volo diversi con esecuzione delle manovre
e delle procedure di cui l' allievo è già a conoscenza
avendo superato la terza fase. Tutte le missioni di volo proprie della
fase 4 dovranno essere: - effettuate in presenza dell'istruttore sul
campo - precedute da briefing in atterraggio riguardante: - analisi
e verifiche della zona di atterraggio: posizione, disposizione, presenza
di ostacoli, predominanza del vento, sufficienti dimensioni della superficie
di atterraggio, - analisi e verifica delle condizioni meteorologiche
e previsione degli sviluppi, adattando le risultanze dellanalisi
di meteorologia generale alla situazione morfologica del luogo (fenomeni
di micrometeorologia che possono influenzare il volo). - precedute da
briefing completo ed esauriente al cui termine l'allievo dovrà
sapere esattamente quali sono le manovre da effettuare in volo e gli
scopi della missione. - seguite per radio o con altri validi metodi
sostitutivi dall'istruttore stesso, che dovrà prestare la massima
attenzione, durante il volo dell'allievo, al fatto che egli rispetti
rigorosamente quanto stabilito nel briefing e quanto da lui stesso di
volta in volta indicato. - seguite da briefing dell'istruttore finalizzato
ad evidenziare quanto delle manovre prestabilite è stato eseguito
e quanto rimane ancora da eseguire o perfezionare, con la finalità
di fare il punto della situazione didattica di volta in volta (follow-
up dell'addestramento). - seguite, come già detto da annotazione
e certificazione del volo e della missione eseguita sull'apposito libretto
di progressione didattica. 36
Durante questa fase si dovrà inoltre curare che lallievo
persegua e raggiunga gli obiettivi didattici propri della fase 3) precedente,
anche in siti di volo diversi da quello usuale, così come da
elenco seguente: - saper eseguire decolli in tutte le condizioni in
cui possono essere effettuati in sicurezza (vento da diverse direzioni
di intensità non eccedente i valori massimi ammessi) con successivo
controllo delle traiettorie dopo il decollo ed opportuna sistemazione
nell'imbrago. - saper condurre l'ala su traiettorie rettilinee con utilizzo
di riferimenti al suolo e conseguente correzione di un rilevante angolo
di deriva. - saper riconoscere il tipo di ascendenza ed applicare la
tecnica di pilotaggio adeguata (360° o granchio). - saper riconoscere
le zone pericolose di sottovento e rotore. - saper virare correttamente
al fine di sfruttare il tipo di ascendenza presente tenendo conto della
deriva e del rientro al pendio. - essere in grado di condurre l'ala
a tutti regimi compresi nell' inviluppo di volo in relazione alla presenza
di possibile turbolenza ed alla necessità di prevenire configurazioni
di volo inusuali. - saper individuare la presenza di una termica, centrarla
e salire senza uscirne per almeno un centinaio di metri. - essere in
grado di localizzare la zona di migliore spinta dinamica in relazione
all' orografia del terreno e sfruttarla con la corretta tecnica di veleggiamento.
- essere in grado di saper interpretare correttamente i dati forniti
dalla strumentazione di volo. - essere in grado di condurre l'ala con
le "orecchie" effettuando l' allontanamento dal costone in
termica e dinamica - essere in grado di ripristinare il corretto assetto
di volo dopo aver subito una configurazione inusuale - essere in grado
di effettuare le manovre di discesa rapida a seconda delle situazioni
- saper impostare ed effettuare circuiti di avvicinamento ad "otto"
e a "C", tratto finale ed atterraggio, in condizioni con possibilità
di vento forte e turbolenza - essere in grado di effettuare con sicurezza
e precisione un top landing in condizioni morfologiche ed aerologiche
favorevoli 37
C - Modulo operativo per Corsi Biposto (conseguimento qualifica pilota
biposto deltaplano e/o parapendio) a) La Scuola per effettuare
attività didattica in biposto dovrà rispettare i seguenti
parametri operativi minimi : Attività teorica : - 5 h di insegnamento
teorico in aula delle seguenti materie così suddivise: normativa
e regimi assicurativi relativi al biposto (responsabilità nella
conduzione del biposto) - 1h, sicurezza del volo in biposto (tutti gli
elementi che concorrono alla sicurezza come valutazioni predecollo,
regolazione e controllo imbrago passeggero, abbigliamento personale
del passeggero, aggancio in sequenza prima del pilota e poi del passeggero
allala, condotta del mezzo in turbolenza e nel caso di configurazioni
inusuali, omologazione del biposto, ecc..) - 2h, attrezzatura biposto
- 1h, aspetti di comunicazione con il passeggero (in funzione dellesperienza
di volo dello stesso: il briefing pre e post volo, il piano di volo
in funzione del passeggero, la necessità di saper intuire durante
il volo lo stato emotivo del passeggero dandogli se necessario spiegazioni
dettagliate su quanto si sta facendo o si sta per fare) Attività
pratica : - Per la presentazione degli allievi allesame devono
trascorrere almeno 4 mesi dallapertura del corso - non meno di
2 voli in biposto dellallievo come passeggero con listruttore
ai comandi - non meno di 10 voli in biposto dellallievo ai comandi
di cui almeno 3 con listruttore, gli altri possono essere effettuati
con pilota abilitato al biposto b) La scuola dovrà svolgere attività
didattica in biposto con gradualità e laddove necessario personalizzando
laddestramento secondo le esigenze degli allievi, con la finalità
di perseguire gli obiettivi didattici standardizzati di seguito elencati.
c) laddestramento al volo in biposto dovrà svolgersi in
quattro fasi successive come segue:
38
- fase 1 - aggiornamento e perfezionamento delle manovre proprie del
volo basico - fase 2 - acquisizione delle tecniche di handling e di
controllo dellala a terra con passeggero agganciato - fase 3 -
voli i biposto con listruttore ai comandi - fase 4 - voli in biposto
con allievo ai comandi ed istruttore o pilota abilitato al biposto come
passeggeri Dette fasi dovranno rispettare nel dettaglio i criteri di
seguito elencati con la premessa che la Scuola dovrà in ogni
caso : - Consegnare agli allievi ad inizio corso un libretto di progressione
didattica che contenga tra laltro lelenco degli obiettivi
didattici del corso che lallievo stesso sta seguendo. - Aver cura
che lallievo porti con sé in occasione delle esercitazioni
e compili correttamente il proprio libretto di progressione che poi
listruttore dovrà vidimare di volta in volta - Ritenere
conclusa unesercitazione solo quando il suo contenuto sia ben
appreso dallallievo - Curare che prima di ogni esercitazione pratica
lallievo abbia acquisito le sufficienti nozioni teoriche per comprendere
il significato dellinsegnamento pratico impartitogli - Imporre
durante le esercitazioni pratiche anzitutto il rigoroso rispetto delle
regole di buon senso, prudenza e precedenza in volo indispensabili -
Evitare che gli allievi operino a terra ed in volo in modo diverso da
quanto indicato di volta in volta dallistruttore Inoltre tutte
le missioni di volo proprie della fase 3 e 4 dovranno essere : precedute
da briefing in atterraggio riguardante: - analisi e verifiche della
zona di atterraggio: posizione, disposizione, presenza di ostacoli,
predominanza del vento, sufficienti dimensioni della superficie di atterraggio
- analisi e verifica delle condizioni meteorologiche e previsione degli
sviluppi, adattando le risultanze dellanalisi di meteorologia
generale alla situazione morfologica del luogo (fenomeni di micrometeorologia
che possono influenzare il volo). 39
precedute da briefing completo ed esauriente al cui termine lallievo
dovrà sapere: - esattamente quali sono le manovre da effettuare
in volo e gli scopi della missione - seguite dallistruttore che
dovrà prestare la massima attenzione durante il volo dellallievo,
al fatto che egli rispetti rigorosamente quanto stabilito nel briefing
e quanto da lui stesso di volta in volta indicato - seguite da briefing
dellistruttore finalizzato ad evidenziare quanto delle manovre
prestabilite è stato eseguito e quanto rimane ancora da eseguire
o perfezionare, con la finalità di fare il punto della situazione
didattica di volta in volta (follow-up delladdestramento) - seguite,
come già detto da annotazione e certificazione del volo e della
missione eseguita su un apposito libretto di progressione didattica
Fase 1 - aggiornamento e perfezionamento nellesecuzione di manovre
proprie del volo basico Durante questa fase si dovrà curare che
lallievo pilota biposto persegua e raggiunga i seguenti obiettivi
didattici: - essere in grado di effettuare in tempi prestabiliti e con
precisione virate di 360° con rimessa in asse utilizzando il monoposto
- essere in grado di effettuare in tempi prestabiliti e con precisione
virate di 360° in un senso e successivamente nellaltro con
rimessa in asse utilizzando il monoposto - saper effettuare inversioni
di rollio coordinate con il monoposto mantenendo una direzione di avanzamento
rettilinea - saper impostare ed effettuare circuiti di avvicinamento
ad otto ed a C utilizzando il monoposto - essere in grado
di atterrare in sicurezza e con precisione adottando le tecniche eventualmente
previste da manuale dimpiego del mezzo utilizzando il monoposto
- saper effettuare in pratica le valutazioni prevolo indispensabili
ad effettuare il volo in biposto in sicurezza nonché nei limiti
imposti dalla tipologia dellala e dalla presenza a bordo del passeggero
40
Fase 2 - acquisizione delle tecniche di handling e di controllo dellala
a terra con passeggero agganciato Durante questa fase si dovrà
curare che lallievo pilota biposto persegua e raggiunga i seguenti
obiettivi didattici: - conoscere in modo approfondito lattrezzatura
biposto - conoscere ed acquisire padronanza delle metodologie di montaggio
e predisposizione dei materiali - conoscere e saper applicare correttamente
la sequenza dei controlli di sicurezza prevolo per se e per il passeggero
(ad alta voce, verificando concretamente ciò che voce per voce
deve essere verificato, seguendo una logica ripetitiva cosciente ma
semplice ed essenziale, ecc
) - acquisire un buon controllo dellala
biposto a terra prima e durante la corsa di decollo sino allo stacco
in relazione al comportamento del passeggero durante le varie fasi -
saper effettuare correttamente la manovra di interruzione del decollo
(solo parapendio) - apprendere le tecniche di smontaggio e di stivaggio
dellattrezzatura Fase 3 - voli in biposto con istruttore ai comandi
( minimo 2 ) Durante questa fase si dovrà curare che lallievo
pilota biposto persegua e raggiunga i seguenti obiettivi didattici:
- conoscere ed apprendere tutti i compiti che normalmente spettano al
passeggero biposto durante il decollo il volo e latterraggio -
abituarsi al comportamento dellala biposto in tutte le manovre
- abituarsi alle prestazioni ed alle traiettorie proprie dellala
biposto Fase 4 - voli in biposto ai comandi, con istruttore (minimo
3) o con pilota abilitato al biposto come passeggero Durante questa
fase si dovrà curare che lallievo pilota biposto persegua
e raggiunga i seguenti obiettivi didattici: - saper effettuare un corretto
briefing prevolo e postvolo al passeggero
41
- saper effettuare decolli in biposto in tutte le condizioni in cui
essi possono essere effettuati in piena sicurezza al variare della morfologia
del decollo e della direzione ed intensità del vento entro i
valori ammessi - saper effettuare il controllo delle traiettorie dopo
il decollo ed opportuna sistemazione nellimbrago di pilota e passeggero
- essere in grado di condurre lala a tutti i regimi e velocità
ricompresi nellinviluppo di volo - essere in grado di effettuare
in tempi prestabiliti virate di 360° con rimessa in asse - essere
in grado di effettuare in tempi prestabiliti virate di 360° in un
senso e successivamente nellaltro con rimessa in asse - saper
effettuare inversioni di rollio coordinate - saper impostare ed effettuare
circuiti di avvicinamento ad otto ed a C - saper impostare
il tratto finale alla corretta velocità mantenendo la direzione
prestabilita - essere in grado di atterrare in sicurezza e con precisione
adottando le tecniche eventualmente previste dal manuale dimpiego
dellala utilizzata - saper atterrare in un sito in cui latterraggio
risulti desueto e/o di dimensioni ridotte
42
D) Modulo operativo per Stages di Avvicinamento e Presentazione del
Volo Libero La scuola per effettuare tale tipo di attività dovrà
rispettare i seguenti parametri operativi minimi Attività
teorica fase 1 : 2 ore di illustrazione delle caratteristiche dellattività
di volo libero. - Cenni sulla storia e sulle possibilità del
volo. - Cenni sulla meccanica del volo. - Descrizione del delta e del
para . - La sicurezza del volo (parametri e statistiche) - I corsi per
il conseguimento delle varie qualifiche di pilota Attività
pratica fase 1 (da svolgersi in campetto): - presentazione dei mezzi
e loro predisposizione per il volo - i controlli di sicurezza prevolo
- attività di campetto senza distacco dal terreno fase 2 volo
in biposto con istruttore (o pilota qualificato) - volo alto in biposto
delta e/o para in condizioni aerologiche tranquille con dimostrazione
delle possibilità di manovra dei mezzi. Il volo dovrà
essere preceduto e seguito da apposito briefing Attività
teorica fase 2 : Intervento conclusivo sullattività svolta
e consegna diploma di partecipazione 43
4) Materiali Le scuole di Volo Libero dovranno dotarsi di materiali
per la didattica che oltre a rispondere ai requisiti di seguito elencati
dovranno essere non obsoleti, periodicamente controllati ed essere adatti
alla taglia ed al peso degli allievi Per effettuare scuola di deltaplano
lattrezzatura dovrà almeno essere composta da: a) deltaplano
basico definizione: deltaplano assimilabile per prestazioni, stabilità
e maneggevolezza agli attuali monosuperficie b) imbrago munito di moschettoni
in acciaio (minimo 4000 Kg) - sono da escludere i vecchi gambali, cocoon,
e monofune con tavola rigida e senza vincoli per lincidenza. -
sono vietati i doppi moschettoni. c) emergenza specifica per deltaplano
sono vietate quelle da parapendio adattate d) ruote sulla barra del
deltaplano con diametro minimo 15 cm. (obbligatorie) e) casco specifico
per V.D.S. (sono esclusi quelli per bicicletta o mountain bike, canoa,
roccia, ecc.) f) deltaplano omologato per voli biposto con relativa
emergenza biposto Per effettuare scuola di parapendio lattrezzatura
dovrà almeno essere composta da : a) parapendio basico definizione:
parapendio che listruttore ritenga idoneo alla didattica omologato
in classe standard o in classe equivalente con omologazione di altro
tipo b) imbrago con protezione dorsale compatibile con lomologazione
della vela e quindi dotato di eventuali incroci, autobalance system,
regolazioni, ecc. c) paracadute di soccorso adeguato al peso del pilota
44
sono vietate quelle da deltaplano adattate c) casco specifico per V.D.S.
(sono esclusi quelli per bicicletta o mountain bike, canoa, roccia,
ecc.) d) parapendio biposto omologato con relativa emergenza biposto
5) Qualifiche del personale operativo Il personale operativo delle Scuole
di Volo Libero comprende al minimo le seguenti figure: - il Direttore
della scuola - lIstruttore - lAddetto alla sicurezza - lAiutante
Il personale operativo dovrà avere le seguenti qualifiche e soddisfare
ai seguenti requisiti: - il Direttore dovrà avere la qualifica
di Istruttore, soddisfando ai requisiti minimi di aggiornamento definiti
al successivo capitolo 4 Qualificazione degli istruttori e degli
istruttori-esaminatori - lIstruttore dovrà avere
la qualifica di Istruttore, soddisfando ai requisiti minimi di aggiornamento
definiti al successivi capitolo 4 Qualificazione degli istruttori
e degli istruttori-esaminatori - lAddetto alla sicurezza
dovrà essere in possesso dellattestato di pilota e dellabilitazione
di secondo livello - lAiutante dovrà essere in possesso
dellattestato di pilota e della qualifica di pilota di secondo
livello, dovrà essere specificamente designato dal direttore
della scuola e non potrà far svolgere agli allievi alcuna attività
di volo in assenza dellistruttore Nota : la figura dellAiutante
può essere sostituita da un secondo Istruttore a tutti gli effetti
45
CAPITOLO 3 A - PROGRAMMA D'ESAME TEORICO PRATICO PER IL CONSEGUIMENTO
DELLATTESTATO DI PILOTA DI APPARECCHI PER IL V.D.S. SENZA MOTORE
CON DELTAPLANO MONOPOSTO Parte teorica: 1 - Prova scritta sulla base
di trenta quiz scelti dalla Commissione desame tra i quiz ufficialmente
ammessi per linsegnamento del Volo Libero 2 Prova orale
a discrezione della Commissione desame su materie e programmi
di pertinenza dei corsi basici di Volo Libero Parte pratica: 1 - Allestimento
materiali La metodicità, la cura, la conoscenza e lattenzione
nellallestimento dei materiali per il volo è sintomo di
una predisposizione del candidato allaccertamento delle condizioni
di sicurezza necessarie per intraprendere il volo 2 - Valutazioni predecollo
Prima di ogni volo il candidato deve saper fare valutazioni relative
alla sicurezza delle operazioni (es. valutaz. meteo, valutaz. sulla
morfologia del terreno sorvolato, sulle condizioni di decollo e di atterraggio,
ecc.) con il criterio generale di saper formulare un piano di volo adeguato
alle condizioni ambientali ed alle proprie possibilità intese
in termini di esperienza maturata e capacità. 3 - Predisposizione
ala ed attrezzatura Ogni tipo di apparecchio per il volo libero presume
la capacità del pilota di montarlo, predisporlo e collegarlo
allimbrago ed ai dispositivi di emergenza e soccorso a garanzia
di un perfetto funzionamento anche in ragione delle condizioni ambientali
esistenti ( es. brezza al decollo, pendenza del terreno, tipo di piano
di volo previsto, ecc.) 4 - Controlli prevolo di sicurezza Lesecuzione
metodica, cosciente, assolutamente non rituale, dei controlli di sicurezza
previsti è un atto dovuto da parte di ogni pilota, prima di intraprendere
qualsiasi operazione
46
5 - Decollo Il decollo deve essere intrapreso con un buon controllo
della traiettoria, con la tecnica prevista, con la rincorsa necessaria
caratterizzata da velocità progressiva. La decisione nellintraprendere
la manovra è determinante ai fini della buona riuscita della
stessa 6 - Controllo dell'assetto durante il decollo Il controllo dellassetto
durante la rincorsa così come il movimento delle mani rispetto
ai montanti sono elementi fondamentali della tecnica di decollo. Lassetto
di decollo è determinante al fine della traiettoria dopo il distacco
7 - Controllo della traiettoria dopo il decollo (veloc., direz.) La
presa di velocità dopo il decollo, atta a garantire lacquisizione
della maggior energia cinetica possibile con garanzia comunque di sorvolo
degli ostacoli lungo la traiettoria di decollo ed il controllo direzionale
sono alloggetto di questa voce 8 - Veleggiamento elementare (condizioni
permettendo) Il veleggiamento è la manovra che consente ad ogni
pilota praticante il Volo Libero di rimanere in aria e spostarsi sfruttando
le caratteristiche della propria ala in abbinamento alle condizioni
ambientali e meteorologiche prescelte. Considerato che il veleggiamento
verrà praticato da tutti i piloti brevettati sarebbe bene accertare
la loro capacità ad esercitarlo nella forma almeno più
elementare laddove le condizioni lo permettano 9 - Avvicinamento allo
stallo e stallo Il pilota deve conoscere bene il comportamento della
propria ala alle varie velocità. Lesecuzione dello stallo
consente di valutare nel pilota la capacità di controllo e rimessa
in volo normale 10 - Virata di 360° a dx raccordata ad una di 360°
a sx in non più di 35 secondi, uscita progressiva nella medesima
direzione di ingresso in manovra ( 35 secondi costituiscono il tempo
di manovra con un normale angolo di rollio di 25° - 30° che
è necessario saper assumere in qualsiasi situazione tipica della
quotidiana pratica del volo ) Non è previsto definire una specifica
velocità di ingresso nella manovra. Il limite di tempo imposto
è inteso ad accertare la capacità di invertire il rollio
con continuità, gradualità e tempestività dimostrando
padronanza del mezzo nel controllo delle variazioni di angolo di rollio
47
11 - Esecuzione di due virate successive di 360° senza rimessa nello
stesso senso in non più di 25 secondi, uscita progressiva nella
medesima direzione di ingresso in manovra (25 secondi costituiscono
il tempo di virata con un normale angolo di rollio di 25° - 30°
che è necessario saper assumere in qualsiasi situazione tipica
della quotidiana pratica del volo ) La manovra impone di virare con
discreto rateo ed è intesa ad accertare la capacità del
pilota di graduare lingresso in una virata, la sua capacità
di mantenere un angolo di rollio per due complete rotazioni, di uscire
da una simile configurazione con la gradualità necessaria ad
evitare oscillazioni eccessive e di assumere e mantenere al termine
una direzione prestabilita 12 - Inversioni di rollio ( limite di 30°,
cioè con angolo di rollio di una normale virata ) con controllo
coordinato dell'ala. Questa manovra rende possibile accertare la capacità
del pilota di graduare il proprio intervento sui comandi per renderlo
compatibile con le caratteristiche di risposta dellala. Accerta
inoltre in generale il coordinamento del pilota nelle manovre e la sua
capacità di non superare i limiti di impiego normale dellala
13 - Circuito di avvicinamento ad "otto" o a "C"
. Sono i due tipici circuiti di avvicinamento che devono essere usati
a seconda delle circostanze. Entrambe devono essere conosciuti dal pilota
dal momento che le condizioni di traffico o ambientali possono di volta
in volta imporre luso di uno o dellaltro tipo indistintamente
nella pratica quotidiana 14 - Controllo dell'ala durante l'uscita dall'imbrago.
Luscita dallimbrago ed il controllo della direzione e dellassetto
durante la stessa denotano tempismo e capacità di controllo della
traiettoria e del mezzo in una fase delicata 15 - Atterraggio di precisione
nel raggio di 75 metri. La precisione in atterraggio, che comunque deve
avvenire contro vento, è una caratteristica del pilota di Volo
Libero che non ha mai a disposizione per posarsi la medesima superficie,
oppure le medesime condizioni ambientali. La precisione in atterraggio
deve essere dimostrata di conserva allutilizzo della corretta
tecnica di avvicinamento finale. Lultima virata in finale di ampiezza
non superiore a 90° deve essere effettuata ad una quota non inferiore
a 10 m. (sono ammesse delle esse in lungo finale). Non è
ammesso urto al suolo della struttura con deformazioni permanenti. 48
16 - Controlli postvolo e riposizione dell'ala. Anche questo aspetto
contribuisce alla valutazione dellattenzione e della cura per
i materiali dimostrata dal pilota 17 - Commento del volo da parte del
pilota quando richiesto dall'Esaminatore per spiegare eventuali comportamenti
in volo. E un aspetto particolare dellesame questo. Merita
un minimo di approfondimento essendo legato direttamente alla visione
del volo che il pilota dimostra di avere. Quanto più essa è
aderente alla realtà, tanto maggiori sono le possibilità
di valutazione critica del proprio operato da parte del pilota stesso.
Tanto quindi è lungi da lui la possibilità di abbandonarsi
ad atteggiamenti di sottovalutazione del rischio o di sopravvalutazione
delle proprie possibilità e capacità a discapito della
sicurezza. Spetta allEsaminatore questa attenta disamina dellatteggiamento
del pilota quando chiamato a motivare o giustificare il suo operato
durante una specifica prova nel volo desame. Le sue argomentazioni
dovrebbero perlomeno lasciare intravedere una sua corretta e critica
interpretazione della realtà e non certo un mascheramento giustificativo
della stessa 18 Formulazione del giudizio finale. Il giudizio
finale di idoneità, sulla base di non più di due voli
del candidato, dovrà tener conto almeno della corretta esecuzione
degli items compresi nel seguente elenco nel rispetto dei parametri
previsti ai punti: 2), 3), 4), 5), 6), 7), 9), 10), 11), 12), 13), 14),
15), 17) Il giudizio totalmente negativo in una delle suddette prove
pregiudica lesito positivo dellesame. Tra gli items di cui
ai punti 9, 10, 11, 12 lesaminatore potrà decidere di fare
eseguire solo una coppia di manovre scelta tra quelle che seguono: A:
punti 9), 10) B: punti 9), 11) C: punti 9), 12) D: punti 10) 12) E:
punti 11) 12) Rendendo così possibile leffettuazione dellesame
praticamente con qualsiasi dislivello disponibile e rispettando il criterio
irrinunciabile di non limitare la prova al solo decollo ed atterraggio.
La valutazione sullesecuzione degli altri items non elencati contribuirà
alla formulazione del giudizio stesso. 49
B - PROGRAMMA TEORICO - PRATICO D'ESAME PER IL CONSEGUIMENTO DELLATTESTATO
DI PILOTA DI APPARECCHI PER IL V.D.S. SENZA MOTORE CON PARAPENDIO MONOPOSTO
Parte teorica: 1 - Prova scritta sulla base di trenta quiz scelti dalla
Commissione desame tra i quiz ufficialmente ammessi per linsegnamento
del Volo Libero 2 Prova orale a discrezione della Commissione
desame su materie e programmi di pertinenza dei corsi basici di
Volo Libero Parte pratica: 1 - Allestimento materiale. La metodicità,
la cura e lattenzione nellallestimento dei materiali per
il volo è sintomo di una predisposizione del candidato allaccertamento
delle condizioni di sicurezza necessarie per intraprendere il volo 2
- Valutazioni predecollo. Prima di ogni volo il candidato deve saper
fare valutazioni relative alla sicurezza delle operazioni (es. valutaz.
meteo, valutaz. sulla morfologia del terreno sorvolato, sulle condizioni
di decollo e di atterraggio, ecc.) con il criterio generale di saper
formulare un piano di volo adeguato alle condizioni ambientali ed alle
proprie possibilità intese in termini di esperienza maturata
e capacità. 3 - Predisposizione ala ed attrezzatura. Ogni tipo
di apparecchio per il volo libero presume la capacità del pilota
di montarlo, predisporlo e collegarlo allimbrago ed ai dispositivi
di emergenza e soccorso a garanzia di un perfetto funzionamento anche
in ragione delle condizioni ambientali esistenti ( es. brezza al decollo,
pendenza del terreno, tipo di piano di volo previsto, ecc.) 4 - Controlli
prevolo di sicurezza. Lesecuzione metodica, cosciente, assolutamente
non rituale, dei controlli di sicurezza previsti è un atto dovuto
da parte di ogni pilota, prima di intraprendere qualsiasi operazione.
5 - Decollo. Il decollo deve essere intrapreso con un buon controllo
della traiettoria, con la tecnica prevista, con la rincorsa necessaria
caratterizzata da velocità progressiva e con un controllo a vista
dellala prima di decidere se proseguire nella manovra o se interromperla
quando ciò sia necessario. Vale il criterio che linterruzione
del decollo
50
da parte del pilota di parapendio in caso di dubbio è motivo
di valutazione positiva da parte dellEsaminatore 6 - Controllo
dell'ala in fase di decollo. Il controllo della velocità dellala
in parapendio, nonché il controllo della direzione durante la
corsa sono due elementi indispensabili alla buona riuscita della manovra
7 - Controllo della traiettoria dopo il decollo (veloc., direz.). Il
controllo della velocità dopo il decollo, atto a garantire lacquisizione
della maggior energia cinetica possibile con garanzia comunque di sorvolo
degli ostacoli lungo la traiettoria di decollo ed il controllo direzionale
sono alloggetto di questa voce 8 - Veleggiamento elementare (condizioni
permettendo). Il veleggiamento è la manovra che consente ad ogni
pilota praticante il Volo Libero di rimanere in aria e spostarsi sfruttando
le caratteristiche della propria ala in abbinamento alle condizioni
ambientali e meteorologiche prescelte. Considerato che il veleggiamento
verrà praticato da tutti i piloti brevettati sarebbe bene accertare
la loro capacità ad esercitarlo nella forma almeno più
elementare laddove le condizioni lo permettano 9 - Pilotaggio a velocità
diverse e volo lento ( senza raggiungere la velocità di stallo
). Il pilota deve conoscere bene i limiti di velocità del proprio
mezzo, ivi compreso il comportamento dellala quando vola lentamente,
soprattutto deve conoscere le reazioni dellala allinput
dei comandi alle diverse velocità, dimostrando di saper manovrare
in modo da rimanere ampiamente nellinviluppo di volo 10 - Virata
di 360° a dx raccordata ad una di 360° a sx in non più
di 30 secondi, uscita progressiva nella medesima direzione di ingresso
in manovra ( 30 secondi costituiscono il tempo di manovra con un normale
angolo di rollio di 25° - 30° che è necessario saper
assumere in qualsiasi situazione tipica della quotidiana pratica del
volo) Non è previsto definire una specifica velocità di
ingresso nella manovra. Il limite di tempo imposto è inteso ad
accertare la capacità di invertire il rollio con continuità,
gradualità e tempestività dimostrando padronanza del mezzo
nel controllo delle variazioni di angolo di rollio 11 - Esecuzione di
due virate successive di 360° senza rimessa nello stesso senso in
non più di 20 secondi, uscita progressiva nella medesima direzione
di ingresso in manovra 51
( 20 secondi costituiscono il tempo di virata con un normale angolo
di rollio di 25° - 30° che è necessario saper assumere
in qualsiasi situazione tipica della quotidiana pratica del volo ) La
manovra impone di virare con discreto rateo ed è intesa ad accertare
la capacità del pilota di graduare lingresso in una virata,
la sua capacità di mantenere un angolo di rollio per due complete
rotazioni, di uscire da una simile configurazione con la gradualità
necessaria ad evitare pendolamenti e di assumere e mantenere al termine
una direzione prestabilita 12 - Inversioni di rollio ( limite di 30°,
cioè con angolo di rollio di una normale virata ) con controllo
coordinato dell'ala Questa manovra rende possibile accertare la capacità
del pilota di graduare il proprio intervento sui comandi per renderlo
compatibile con le caratteristiche di risposta dellala. Accerta
inoltre in generale il coordinamento del pilota nelle manovre e la sua
capacità di non superare i limiti di impiego normale dellala
13 - Utilizzo delle orecchie per incrementare il tasso di
caduta e pilotaggio in questa configurazione . Il parapendio non può
risaputamente assumere alti ratei di discesa quando voluto, a causa
delle sue caratteristiche costruttive. Al pilota compete di saper ridurre
la superficie portante al fine di aumentare il carico alare e conseguentemente
il rateo di discesa, qualora le condizioni di volo lo rendano necessario
(discesa rapida in condizioni di ascendenza forte, raggiungimento veloce
della quota di avvicinamento finale, ecc.) 14 - Utilizzo degli elevatori
posteriori per il pilotaggio. Questa è la simulazione di una
situazione di emergenza conseguente alla rottura del tirante di uno
o due freni. Lala risulta perfettamente pilotabile, ma è
richiesta una particolare delicatezza e gradualità dintervento
sui comandi 15 - Circuito di avvicinamento ad "otto" o a "C"
. Sono i due tipici circuiti di avvicinamento che devono essere usati
a seconda delle circostanze. Entrambe devono essere conosciuti dal pilota
dal momento che le condizioni di traffico o ambientali possono di volta
in volta imporre luso di uno o dellaltro tipo indistintamente
nella pratica quotidiana 16 - Controllo della traiettoria in finale
. Il controllo deve essere esercitato dal pilota sia sul piano verticale
che sul piano orizzontale. Egli deve saper acquisire la massima energia
cinetica consentita dalle circostanze onde prevenire gli effetti del
windshear in prossimità del 52
suolo e di saper mantenere una traiettoria il più possibile libera
e lontana da eventuali ostacoli. Lultima virata in finale di ampiezza
non superiore a 90° deve essere effettuata ad una quota non inferiore
a 10 m. ( sono ammesse delle esse in lungo finale ) 17 -
Atterraggio di precisione nel raggio di 50 metri. La precisione in atterraggio,
che comunque deve avvenire contro vento, è una caratteristica
del pilota di volo libero che non ha mai a disposizione per posarsi
la medesima superficie, oppure le medesime condizioni ambientali. La
precisione in atterraggio deve essere dimostrata di conserva allutilizzo
della corretta tecnica di avvicinamento finale 18 - Controlli postvolo
e riposizione dell'ala. Anche questo aspetto contribuisce alla valutazione
dellattenzione e della cura per i materiali dimostrata dal pilota
19 - Commento del volo da parte del pilota quando richiesto dall'Esaminatore
per spiegare eventuali comportamenti in volo E questo un aspetto
particolare dellesame. Merita un minimo di approfondimento essendo
legato direttamente alla visione del volo che il pilota dimostra di
avere. Quanto più essa è aderente alla realtà,
tanto maggiori sono le possibilità di valutazione critica del
proprio operato da parte del pilota stesso. Tanto quindi è lungi
da lui la possibilità di abbandonarsi ad atteggiamenti di sottovalutazione
del rischio o di sopravvalutazione delle proprie possibilità
e capacità a discapito della sicurezza. Spetta allEsaminatore
questa attenta disamina dellatteggiamento del pilota quando chiamato
a motivare o giustificare il suo operato durante una specifica prova
nel volo desame. Le sue argomentazioni dovrebbero perlomeno lasciare
intravedere una sua corretta e critica interpretazione della realtà
e non certo un mascheramento giustificativo della stessa 20 formulazione
del giudizio finale Il giudizio finale di idoneità, sulla base
di non più di due voli del candidato, dovrà tener conto
almeno della corretta esecuzione degli items compresi nel seguente elenco
con il rispetto dei parametri previsti ai punti: 2), 3), 4), 5), 6),
7), 10), 11), 12), 13), 14), 15), 16), 17), 19) Il giudizio totalmente
negativo in una delle suddette prove pregiudica lesito positivo
dellesame. Tra gli items 10), 11), 12), 13), 14) lesaminatore
potrà decidere di fare eseguire solo una coppia di manovre scelta
tra quelle che seguono:
53
A : punti 10), 13) B: punti 10), 14) C: punti 11), 13) D: punti 11),
14) E: punti 11), 12) Rendendo così possibile leffettuazione
dellesame praticamente con qualsiasi dislivello disponibile e
rispettando il criterio irrinunciabile di non limitare la prova al solo
decollo ed atterraggio. La valutazione sull'esecuzione degli altri items
non elencati contribuirà alla formulazione di insieme del giudizio
stesso. 54
C - PROGRAMMA DESAME TEORICO PRATICO PER LA QUALIFICAZIONE
A PILOTA DI DELTAPLANO DI SECONDO LIVELLO Parte teorica: 1 -
Prova scritta sulla base di venti quiz scelti tra i quiz di normativa,
meteorologia, strumenti, tecnica di pilotaggio e sicurezza ufficialmente
ammessi per linsegnamento del Volo Libero 2 Prova orale
articolata su due domande vertenti sulle condizioni meteorologiche ed
aerologiche in cui è possibile il volo sostentato e sulle tecniche
di pilotaggio essenziali da adottarsi in condizioni di termica e/o dinamica.
La prova dovrà verificare lattitudine del candidato a mettere
in relazione la situazione meteo-aerologica affrontata con le tecniche
di pilotaggio adottate al fine di mantenere un alto livello di sicurezza
delle operazioni di volo. Gli argomenti della prova dovranno essere
estrapolati dallelenco dei quiz utilizzati per linsegnamento
del Volo Libero ai capitoli : meteorologia, tecnica di pilotaggio e
sicurezza. Parte pratica: 1 - Allestimento materiali La metodicità,
la cura e lattenzione nellallestimento dei materiali per
il volo è sintomo di una predisposizione del candidato allaccertamento
delle condizioni di sicurezza necessarie per intraprendere il volo 2
- Valutazioni predecollo Prima di ogni volo il candidato deve saper
fare valutazioni relative alla sicurezza delle operazioni (es. valutaz.
meteo, valutaz. sulla morfologia del terreno sorvolato, sulle condizioni
di decollo e di atterraggio, ecc.) con il criterio generale di saper
formulare un piano di volo adeguato alle condizioni ambientali ed alle
proprie possibilità intese in termini di esperienza maturata
e capacità. 3 - Predisposizione ala ed attrezzatura Ogni tipo
di apparecchio per il volo libero presume la capacità del pilota
di montarlo, predisporlo e collegarlo allimbrago ed ai dispositivi
di emergenza e soccorso a garanzia di un perfetto funzionamento anche
in ragione delle condizioni ambientali esistenti ( es. vento al decollo,
pendenza del terreno, tipo di piano di volo previsto, ecc.) 4 - Controlli
prevolo di sicurezza 55
Lesecuzione metodica, cosciente, assolutamente non rituale, dei
controlli di sicurezza previsti è un atto dovuto da parte di
ogni pilota, prima di intraprendere qualsiasi operazione 5 - Decollo
Il decollo deve essere intrapreso con un buon controllo della traiettoria,
con la tecnica prevista anche in presenza di condizioni di brezza sostenuta
o vento se pur nei limiti dettati dalle esigenze di sicurezza e dalle
limitazioni della macchina. 6 - Volo La gestione del mezzo deve essere
assicurata dal pilota in condizioni di sostentamento ed eventuale turbolenza.
Il pilota deve dimostrare la sua capacità di effettuare il volo
sfruttando le condizioni termiche e dinamiche per rimanere in volo per
un tempo stabilito di volta in volta, in funzione delle condizioni e
della morfologia del terreno, effettuando almeno un paio di transizioni
da una termica all'altra 7 - Top landing Laddove possibile in funzione
delle condizioni meteo ed in funzione della morfologia del terreno il
pilota deve dimostrare di saper riatterrare al decollo o su una idonea
superficie adiacente, diversa da quella prescelta normalmente per latterraggio
8 - Atterraggio Il pilota deve sapersi posare correttamente su una superficie
piana di 75 metri di diametro facendo eventualmente uso del paracadutino
frenante 9 - Commento del volo da parte del pilota quando richiesto
dall'Istruttore per spiegare eventuali comportamenti in volo E
questo un aspetto particolare dellesame. Merita un minimo di approfondimento
essendo legato direttamente alla visione del volo che il pilota dimostra
di avere. Quanto più essa è aderente alla realtà,
tanto maggiori sono le possibilità di valutazione critica del
proprio operato da parte del pilota stesso. Tanto quindi è lungi
da lui la possibilità di abbandonarsi ad atteggiamenti di sottovalutazione
del rischio o di sopravvalutazione delle proprie possibilità
e capacità a discapito della sicurezza spetta allistruttore
questa attenta disamina dellatteggiamento del pilota quando chiamato
a motivare o giustificare il suo operato durante una specifica prova
nel volo desame. Le sue argomentazioni dovrebbero perlomeno lasciare
intravedere una sua corretta e critica interpretazione della realtà
e non certo un mascheramento giustificativo della stessa. 56
10 Formulazione del giudizio finale Il giudizio finale di idoneità,
sulla base di non più di due voli del candidato, dovrà
tener conto almeno della corretta esecuzione degli items compresi nel
seguente elenco nel rispetto dei parametri previsti ai punti: 2), 3),
4), 5), 6), 8), 9) Il giudizio totalmente negativo in una delle suddette
prove pregiudica lesito positivo dellesame. 57
D PROGRAMMA DESAME TEORICO - PRATICO PER LA QUALIFICAZIONE
A PILOTA DI PARAPENDIO DI SECONDO LIVELLO Parte teorica: 1 -
Prova scritta sulla base di venti quiz scelti tra i quiz di normativa,
meteorologia, strumenti, tecnica di pilotaggio e sicurezza ufficialmente
ammessi per linsegnamento del Volo Libero 2 Prova orale
articolata su due domande vertenti sulle condizioni meteorologiche ed
aerologiche in cui è possibile il volo sostentato e sulle tecniche
di pilotaggio essenziali da adottarsi in condizioni di termica e/o dinamica.
La prova dovrà verificare lattitudine del candidato a mettere
in relazione la situazione meteo-aerologica affrontata con le tecniche
di pilotaggio adottate al fine di mantenere un alto livello di sicurezza
delle operazioni di volo. Gli argomenti della prova dovranno essere
estrapolati dallelenco dei quiz utilizzati per linsegnamento
del Volo Libero ai capitoli : meteorologia, tecnica di pilotaggio e
sicurezza. Parte pratica: 1 - Allestimento materiali La metodicità,
la cura e lattenzione nellallestimento dei materiali per
il volo è sintomo di una predisposizione del candidato allaccertamento
delle condizioni di sicurezza necessarie per intraprendere il volo 2
- Valutazioni predecollo Prima di ogni volo il candidato deve saper
fare valutazioni relative alla sicurezza delle operazioni (es. valutaz.
meteo, valutaz. sulla morfologia del terreno sorvolato, sulle condizioni
di decollo e di atterraggio, ecc.) con il criterio generale di saper
formulare un piano di volo adeguato alle condizioni ambientali ed alle
proprie possibilità intese in termini di esperienza maturata
e capacità. 3 - Predisposizione ala ed attrezzatura Ogni tipo
di apparecchio per il volo libero presume la capacità del pilota
di montarlo, predisporlo e collegarlo allimbrago ed ai dispositivi
di emergenza e soccorso a garanzia di un perfetto funzionamento anche
in ragione delle condizioni ambientali esistenti (es. vento al decollo,
pendenza del terreno, tipo di piano di volo previsto, ecc.) 4 - Controlli
prevolo di sicurezza 58
Lesecuzione metodica, cosciente, assolutamente non rituale, dei
controlli di sicurezza previsti è un atto dovuto da parte di
ogni pilota, prima di intraprendere qualsiasi operazione 5 - Decollo
Il decollo deve essere gestito dal pilota con la tecnica adeguata alle
condizioni (velocità e direzione del vento). Necessariamente
utilizzando laddove possibile la tecnica di gonfiaggio fronte allala.
Il pilota dovrà dimostrare di saper controllare correttamente
la traiettoria dopo il decollo in funzione delle condizioni esistenti
6 - Volo La gestione del mezzo deve essere assicurata dal pilota in
condizioni di sostentamento ed eventuale turbolenza, prevenendo configurazioni
inusuali e riconducendo a condizioni di volo normale lala che
abbia assunto tali configurazioni. Il pilota deve dimostrare la sua
capacità di effettuare il volo sfruttando le condizioni termiche
e dinamiche per rimanere in volo per un tempo stabilito di volta in
volta, in funzione delle condizioni e della morfologia del terreno,
effettuando almeno un paio di transizioni da una termica all'altra 7
- Top landing e atterraggio sul pendio Laddove possibile in funzione
delle condizioni meteo ed in funzione della morfologia del terreno il
pilota deve dimostrare di saper riatterrare al decollo o su una idonea
superficie adiacente, diversa da quella prescelta normalmente per latterraggio.
Inoltre deve dimostrare di saper effettuare in sicurezza un atterraggio
sul pendio qualora le condizioni lo consentano 8 - Atterraggio Il pilota
deve sapersi posare correttamente su una superficie piana di 50 metri
di diametro 9 - Commento del volo da parte del pilota quando richiesto
dall'Istruttore per spiegare eventuali comportamenti in volo E
questo un aspetto particolare dellesame. Merita un minimo di approfondimento
essendo legato direttamente alla visione del volo che il pilota dimostra
di avere. Quanto più essa è aderente alla realtà,
tanto maggiori sono le possibilità di valutazione critica del
proprio operato da parte del pilota stesso. Tanto quindi è lungi
da lui la possibilità di abbandonarsi ad atteggiamenti di sottovalutazione
del rischio o di sopravvalutazione delle proprie possibilità
e capacità a discapito della sicurezza. Spetta allIstruttore
questa attenta disamina dellatteggiamento del pilota quando chiamato
a motivare o giustificare il suo operato durante una specifica prova
nel volo desame. Le sue argomentazioni dovrebbero perlomeno lasciare
intravedere
59
una sua corretta e critica interpretazione della realtà e non
certo un mascheramento giustificativo della stessa. 10 Formulazione
del giudizio finale Il giudizio finale di idoneità, sulla base
di non più di due voli del candidato, dovrà tener conto
almeno della corretta esecuzione degli items compresi nel seguente elenco
nel rispetto dei parametri previsti ai punti: 2), 3), 4), 5), 6), 8),
9) Il giudizio negativo in una delle suddette prove pregiudica lesito
positivo dellesame. 60
E - PROGRAMMA DESAME TEORICO PRATICO PER LABILITAZIONE
AL VOLO V.D.S. CON DELTAPLANO BIPOSTO Parte teorica: 1 - Prova scritta
sulla base di venti quiz scelti dalla Commissione desame tra i
quiz di normativa, meteorologia, tecnica di pilotaggio e sicurezza ufficialmente
ammessi per linsegnamento del Volo Libero 2 Prova orale
a discrezione della Commissione desame su materie e programmi
di pertinenza dei corsi biposto di Volo Libero Parte pratica: Il passeggero
nel volo biposto desame dovrà essere listruttore
della scuola che presenta lesaminando. 1 - Allestimento materiale
La metodicità, la cura e lattenzione nellallestimento
dei materiali per il volo è sintomo di una predisposizione del
candidato allaccertamento delle condizioni di sicurezza necessarie
per intraprendere il volo 2 - Valutazioni predecollo Prima di ogni volo
il candidato deve saper fare valutazioni relative alla sicurezza delle
operazioni (es. valutaz. meteo, valutaz. sulla morfologia del terreno
sorvolato, sulle condizioni di decollo e di atterraggio, ecc.) con il
criterio generale di saper formulare un piano di volo adeguato alle
condizioni ambientali ed alle proprie possibilità intese in termini
di esperienza maturata e capacità. Tenendo nel massimo conto
le limitazioni operative e strutturali della macchina biposto, nonché
i limiti imposti dalla presenza a bordo di un trasportato, qualsiasi
siano le esperienze di volo dello stesso 3 - Predisposizione ala ed
attrezzatura Ogni tipo di apparecchio per il volo libero presume la
capacità del pilota di montarlo, predisporlo e collegarlo allimbrago
ed ai dispositivi di emergenza e soccorso a garanzia di un perfetto
funzionamento anche in ragione delle condizioni ambientali esistenti
( es. vento al decollo, pendenza del terreno, tipo di piano di volo
previsto, presenza di passeggero a bordo, ecc.). Il biposto richiede
particolare cura da parte del pilota nel fare indossare limbrago
al passeggero dopo aver accertato che lo stesso sia vestito in modo
adeguato al volo, indossi adeguate calzature, guanti, casco, ecc. Inoltre
laggancio del passeggero deve essere eseguito con meticolosa cura
per garantirne la corretta posizione in volo. Il volo deve essere intrapreso
solo se muniti di adeguato paracadute di soccorso collegato correttamente
allinsieme pilota passeggero - deltaplano
61
4 - Controlli prevolo di sicurezza Lesecuzione metodica, cosciente,
assolutamente non rituale, dei controlli di sicurezza previsti è
un atto dovuto da parte di ogni pilota, prima di intraprendere qualsiasi
operazione, in particolare se messa in relazione alle responsabilità
del trasporto di un passeggero 5 - Briefing prevolo al passeggero Il
pilota deve saper sintetizzare al passeggero le procedure essenziali
da eseguirsi in decollo, in volo ed in atterraggio accertando che esse
vengano correttamente recepite. Il comportamento del passeggero che
ne risulta dovrà essere improntato a facilitare ogni fase del
volo per quelle che sono le sue possibilità. Il passeggero deve
essere almeno istruito sulla necessità di collaborare alla corsa
e di non interferire in alcun modo sui comandi di volo o sulla struttura
del delta. E auspicabile far intraprendere una prova di corsa
al passeggero prima del decollo vero e proprio ed una prova della posizione
orizzontale con imbragatura, così come verrà assunta poi
in volo 6 - Decollo Il decollo deve essere intrapreso con un buon controllo
della traiettoria, con la tecnica prevista, con la rincorsa necessaria
caratterizzata da velocità progressiva. Al passeggero durante
il decollo il pilota deve impartire ordini e suggerimenti secondo quanto
detto nel briefing prevolo 7 - Controllo dell'assetto durante il decollo
Il controllo dellassetto durante la rincorsa così come
il movimento delle mani rispetto ai montanti sono elementi fondamentali
della tecnica di decollo. Lassetto di decollo è determinante
al fine della traiettoria dopo il distacco 8 - Controllo della traiettoria
dopo il decollo (veloc., direz.) La presa di velocità dopo il
decollo, atta a garantire lacquisizione della maggior energia
cinetica possibile con garanzia comunque di sorvolo degli ostacoli lungo
la traiettoria di decollo ed il controllo direzionale sono alloggetto
di questa voce 9 - Avvicinamento allo stallo e stallo Il pilota deve
conoscere bene il comportamento della propria ala alle varie velocità.
Lesecuzione dello stallo consente di valutare nel pilota la capacità
di controllo e rimessa in volo normale 10 - Virata di 360° a dx
raccordata ad una di 360° a sx in non più di 45 secondi,
uscita progressiva nella medesima direzione di ingresso in
62
manovra ( 45 secondi costituiscono il tempo di manovra con un normale
angolo di rollio di 25° - 30° che è necessario saper
assumere in qualsiasi situazione tipica della quotidiana pratica del
volo ) Non è previsto definire una specifica velocità
di ingresso nella manovra. Il limite di tempo imposto è inteso
ad accertare la capacità di invertire il rollio con continuità,
gradualità e tempestività dimostrando padronanza del mezzo
nel controllo delle variazioni di angolo di rollio. Il tempo imposto
tiene conto della difficoltà di manovra dei mezzi biposto e della
presenza del passeggero a bordo 11 - Inversioni di rollio con controllo
coordinato dell'ala ( limite di 25° - 30°, cioè con angolo
di rollio di una normale virata ) Questa manovra rende possibile accertare
la capacità del pilota di graduare il proprio intervento sui
comandi per renderlo compatibile con le caratteristiche di risposta
dellala. Accerta inoltre in generale il coordinamento del pilota
nelle manovre 12 - Circuito di avvicinamento ad "otto" o a
"C" Sono i due tipici circuiti di avvicinamento che devono
essere usati a seconda delle circostanze. Entrambi devono essere conosciuti
dal pilota dal momento che le condizioni di traffico o ambientali possono
di volta in volta imporre luso di uno o dellaltro tipo indistintamente
nella pratica quotidiana 13 - Controllo dell'ala durante l'uscita dall'imbrago
Luscita dallimbrago ed il controllo della direzione e dellassetto
durante la stessa denotano tempismo e capacità di controllo della
traiettoria e del mezzo in una fase delicata. E previsto latterraggio
su ruote, quindi senza uscita dallimbrago 14 - Atterraggio di
precisione nel raggio di 75 metri La precisione in atterraggio, che
comunque deve avvenire contro vento, è una caratteristica del
pilota di volo libero che non ha mai a disposizione per posarsi la medesima
superficie, oppure le medesime condizioni ambientalista precisione in
atterraggio deve essere dimostrata di conserva allutilizzo della
corretta tecnica di avvicinamento finale. Pilota e passeggero dovranno
posarsi al suolo senza urti, sfruttando al meglio le caratteristiche
del mezzo. Lultima virata in finale di ampiezza non superiore
a 90° deve essere effettuata ad una quota non inferiore a 15 m.
( sono ammesse delle esse in lungo finale ) . Latterraggio
deve avvenire senza deformazioni permanenti della struttura 63
15 - Briefing postvolo al passeggero Il passeggero dovrà essere
messo al corrente di tutto quanto accaduto durante il volo, in particolare
di quelle manovre rivelatesi indispensabili nellesecuzione del
piano di volo, ma da esso non previste 16 - Controlli postvolo e riposizione
dell'ala Anche questo aspetto contribuisce alla valutazione dellattenzione
e della cura per i materiali dimostrata dal pilota 17 - Commento del
volo da parte del pilota quando richiesto dall'Esaminatore per spiegare
eventuali comportamenti in volo E questo un aspetto particolare
dellesame. Merita un minimo di approfondimento essendo legato
direttamente alla visione del volo che il pilota dimostra di avere.
Quanto più essa è aderente alla realtà, tanto maggiori
sono le possibilità di valutazione critica del proprio operato
da parte del pilota stesso. Tanto quindi è lungi da lui la possibilità
di abbandonarsi ad atteggiamenti di sottovalutazione del rischio o di
sopravvalutazione delle proprie possibilità e capacità
a discapito della sicurezza. Spetta alla Commissione esaminatrice questa
attenta disamina dellatteggiamento del pilota quando chiamato
a motivare o giustificare il suo operato durante una specifica prova
nel volo desame. Le sue argomentazioni dovrebbero perlomeno lasciare
intravedere una sua corretta e critica interpretazione della realtà
e non certo un mascheramento giustificativo della stessa 18 Formulazione
del giudizio finale Il giudizio finale di idoneità dovrà
tener conto almeno della corretta esecuzione degli items di cui ai punti
seguenti nel rispetto dei parametri previsti : 2), 3), 4), 5), 6), 7),
8), 9), 10), 11), 12), 13), 14), 17) Il giudizio negativo in una delle
suddette prove pregiudica lesito positivo dellesame. La
valutazione sullesecuzione degli altri items contribuirà
alla formulazione del giudizio stesso. Labilitazione al biposto
prevede un volo comprendente tutte le manovre previste nellelenco
citato, quindi la prova desame deve essere svolta laddove il dislivello
lo permetta. Il pilota abilitato al biposto deve essere completamente
formato per garantire uno standard di sicurezza accettabile per se e
per il passeggero. 64
F - PROGRAMMA DESAME TEORICO PRATICO PER LABILITAZIONE
AL VOLO V.D.S. CON PARAPENDIO BIPOSTO Parte teorica: 1 - Prova scritta
sulla base di venti quiz scelti dalla Commissione desame tra i
quiz di normativa, meteorologia, tecnica di pilotaggio e sicurezza ufficialmente
ammessi per linsegnamento del Volo Libero 2 Prova orale
a discrezione della Commissione desame su materie e programmi
di pertinenza dei corsi biposto di Volo Libero Parte pratica: Il passeggero
nel volo biposto desame dovrà essere listruttore
della scuola che presenta lesaminando. 1 - Allestimento materiale
La metodicità, la cura e lattenzione nellallestimento
dei materiali per il volo è sintomo di una predisposizione del
candidato allaccertamento delle condizioni di sicurezza necessarie
per intraprendere il volo 2 - Valutazioni predecollo Prima di ogni volo
il candidato deve saper fare valutazioni relative alla sicurezza delle
operazioni (es. valutaz. meteo, valutaz. sulla morfologia del terreno
sorvolato, sulle condizioni di decollo e di atterraggio, ecc.) con il
criterio generale di saper formulare un piano di volo adeguato alle
condizioni ambientali ed alle proprie possibilità intese in termini
di esperienza maturata e capacità. Tenendo nel massimo conto
le limitazioni operative e strutturali della macchina biposto, nonché
i limiti imposti dalla presenza a bordo di un trasportato, qualsiasi
siano le esperienze di volo dello stesso 3 - Predisposizione ala ed
attrezzatura Ogni tipo di apparecchio per il volo libero presume la
capacità del pilota di montarlo, predisporlo e collegarlo allimbrago
ed ai dispositivi di emergenza e soccorso a garanzia di un perfetto
funzionamento anche in ragione delle condizioni ambientali esistenti
( es. vento al decollo, pendenza del terreno, tipo di piano di volo
previsto, presenza di passeggero a bordo, ecc.). Il biposto richiede
particolare cura da parte del pilota nel fare indossare limbrago
al passeggero dopo aver accertato che lo stesso sia vestito in modo
adeguato al volo, indossi adeguate calzature, guanti, casco, ecc. Inoltre
laggancio del passeggero deve essere eseguito con meticolosa cura
per garantirne la corretta posizione in volo. Il volo deve essere intrapreso
solo se muniti di adeguato paracadute biposto di soccorso collegato
correttamente allinsieme pilota - passeggero
65
4 - Controlli prevolo di sicurezza Lesecuzione metodica, cosciente,
assolutamente non rituale, dei controlli di sicurezza previsti è
un atto dovuto da parte di ogni pilota, prima di intraprendere qualsiasi
operazione, in particolare se messa in relazione alle responsabilità
del trasporto di un passeggero 5 - Briefing prevolo al passeggero Il
pilota deve saper sintetizzare al passeggero le procedure essenziali
da eseguirsi in decollo, in volo ed in atterraggio accertando che esse
vengano correttamente recepite. Il comportamento del passeggero che
ne risulta dovrà essere improntato a facilitare ogni fase del
volo per quelle che sono le sue possibilità. Il passeggero deve
essere almeno istruito sulla necessità di collaborare alla corsa,
interrompendola solo in caso di inequivocabile comando 6 - Decollo Il
decollo deve essere intrapreso con un buon controllo della traiettoria,
con la tecnica prevista, con la rincorsa necessaria caratterizzata da
velocità progressiva con un controllo a vista dellala prima
di decidere se proseguire nella manovra o se interromperla quando ciò
sia necessario. Vale il criterio che linterruzione del decollo
da parte del pilota di parapendio in caso di dubbio è motivo
di valutazione positiva da parte dellEsaminatore. Al passeggero
durante il decollo il pilota deve impartire ordini e suggerimenti precisi
e chiari secondo quanto detto nel briefing prevolo 7 - Controllo della
traiettoria dopo il decollo (veloc., direz.) Il controllo della velocità
dopo il decollo, atto a garantire lacquisizione della maggior
energia cinetica possibile con garanzia comunque di sorvolo degli ostacoli
lungo la traiettoria di decollo ed il controllo direzionale sono alloggetto
di questa voce 8 - Virata di 360° a dx raccordata ad una di 360°
a sx in non più di 50 secondi, uscita progressiva nella medesima
direzione di ingresso in manovra ( 50 secondi costituiscono il tempo
di manovra con un normale angolo di rollio di 25° - 30° che
è necessario saper assumere in qualsiasi situazione tipica della
quotidiana pratica del volo ) Non è previsto definire una specifica
velocità di ingresso nella manovra. Il limite di tempo imposto
è inteso ad accertare la capacità di invertire il rollio
con continuità, gradualità e tempestività dimostrando
padronanza del mezzo nel controllo delle variazioni di angolo di rollio.
Il tempo imposto tiene conto della difficoltà di manovra dei
mezzi biposto e della presenza del passeggero a bordo 66
9 - Inversioni di rollio con controllo coordinato dell'ala ( limite
di 25° - 30°, cioè con angolo di rollio di una normale
virata ) Questa manovra rende possibile accertare la capacità
del pilota di graduare il proprio intervento sui comandi per renderlo
compatibile con le caratteristiche di risposta dellala. Accerta
inoltre in generale il coordinamento del pilota nelle manovre e la sua
capacità di non superare i limiti di impiego normale dellala
10 - Circuito di avvicinamento ad "otto" o a "C"
Sono i due tipici circuiti di avvicinamento che devono essere usati
a seconda delle circostanze. Entrambi devono essere conosciuti dal pilota
dal momento che le condizioni di traffico o ambientali possono di volta
in volta imporre luso di uno o dellaltro tipo indistintamente
nella pratica quotidiana 11 - Controllo della traiettoria in finale
Il controllo deve essere esercitato dal pilota sia sul piano verticale
che sul piano orizzontale. Egli deve saper acquisire la massima energia
cinetica consentita dalle circostanze onde prevenire gli effetti del
windshear in prossimità del suolo e di saper mantenere una traiettoria
il più possibile libera e lontana da eventuali ostacoli. Lultima
virata in finale di ampiezza non superiore a 90° deve essere effettuata
ad una quota non inferiore a 15 m. (sono ammesse delle esse
in lungo finale ) 12 - Atterraggio di precisione nel raggio di 50 metri
La precisione in atterraggio, che comunque deve avvenire contro vento,
è una caratteristica del pilota di volo libero che non ha mai
a disposizione per posarsi la medesima superficie, oppure le medesime
condizioni ambientali. La precisione in atterraggio deve essere dimostrata
di conserva allutilizzo della corretta tecnica di avvicinamento
finale. Pilota e passeggero dovranno posarsi al suolo dolcemente, sfruttando
al meglio le caratteristiche del mezzo 13 - Briefing postvolo al passeggero
Il passeggero dovrà essere messo al corrente di tutto quanto
accaduto durante il volo, in particolare di quelle manovre rivelatesi
indispensabili nellesecuzione del piano di volo, ma da esso non
previste 14 - Controlli postvolo e riposizione dell'ala Anche questo
aspetto contribuisce alla valutazione dellattenzione e della cura
per i materiali dimostrata dal pilota 15 - Commento del volo da parte
del pilota quando richiesto dall'Esaminatore per spiegare eventuali
comportamenti in volo
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E questo un aspetto particolare dellesame. Merita un minimo
di approfondimento essendo legato direttamente alla visione del volo
che il pilota dimostra di avere. Quanto più essa è aderente
alla realtà, tanto maggiori sono le possibilità di valutazione
critica del proprio operato da parte del pilota stesso. Tanto quindi
è lungi da lui la possibilità di abbandonarsi ad atteggiamenti
di sottovalutazione del rischio o di sopravvalutazione delle proprie
possibilità e capacità a discapito della sicurezza. Spetta
alla Commissione esaminatrice questa attenta disamina dellatteggiamento
del pilota quando chiamato a motivare o giustificare il suo operato
durante una specifica prova nel volo desame. Le sue argomentazioni
dovrebbero perlomeno lasciare intravedere una sua corretta e critica
interpretazione della realtà e non certo un mascheramento giustificativo
della stessa 16 Formulazione del giudizio finale Il giudizio
finale di idoneità dovrà tener conto almeno della corretta
esecuzione degli items seguenti nel rispetto dei parametri previsti
ai punti: 2), 3), 4), 5), 6), 7), 8), 10), 11), 12), 15) Il giudizio
totalmente negativo in una delle suddette prove pregiudica lesito
positivo dellesame. La valutazione sullesecuzione degli
altri items contribuirà alla formulazione del giudizio stesso
Labilitazione al biposto prevede un volo comprendente tutte le
manovre previste nellelenco citato, quindi la prova desame
deve essere svolta laddove il dislivello lo permetta. Il pilota abilitato
al biposto deve essere completamente formato per garantire uno standard
di sicurezza accettabile per se e per il passeggero. 68
CAPITOLO 4 QUALIFICAZIONE ISTRUTTORI ED ISTRUTTORI-ESAMINATORI 1 - QUALIFICAZIONE
ISTRUTTORI I corsi per la qualificazione degli Istruttori di Volo Libero
si articolano in tre fasi. Prima fase: selezione teorica e pratica dei
candidati Seconda fase: formazione degli istruttori alle attività
didattiche teoriche e pratiche Terza fase: esame finale su base teorica
e pratica Le Commissioni d'esame per il conseguimento della qualifica
di istruttore di volo da diporto o sportivo, sono nominate dallAero
Club d'Italia e formate da un Presidente ed almeno tre istruttori esaminatori.
E' dichiarato promosso il candidato che abbia superato positivamente
tutte le prove d'esame. Il verbale d'esame, sottoscritto da tutti i
componenti della Commissione, deve essere trasmesso all'Aero club d'Italia
a cura del Presidente della Commissione. La Commissione esaminatrice
per la selezione dei candidati, lo Staff dei relatori e formatori per
il corso e la Commissione esaminatrice per lesame finale dovranno
essere composti o da istruttori - esaminatori di Volo Libero, o da istruttori
che abbiano partecipato in qualità di relatori ad almeno uno
stage di aggiornamento istruttori negli ultimi due anni. Nella fattispecie
gli istruttori esaminatori nominati dovranno essere attualmente
in attività. La prassi della nomina deve rispettare il criterio
che almeno un certo numero dei Componenti le Commissioni e lo Staff
partecipi alle tre fasi del ciclo al fine di accertare la crescita dei
candidati finalizzata allinsegnamento. I candidati che si presentano
alla selezione dovranno avere i seguenti requisiti: - aver conseguito
la qualificazione al volo in biposto da almeno un anno - avere lattestato
di volo richiesto in corso di validità - età non inferiore
a 21 anni; - diploma di scuola media inferiore; 69
Per tutte le tre fasi del processo di qualificazione degli istruttori
il presente regolamento non entra nel merito delle metodologie che dovranno
essere adottate dalle Commissioni e dallo Staff addestrativo, ma fissa
gli obiettivi che in modo assoluto devono essere verificati e raggiunti
durante lo svolgimento delle tre fasi del processo di qualificazione
degli istruttori di volo libero. Obiettivi della prima fase: selezione
teorica e pratica dei candidati Lobiettivo di fondo che la Commissione
selezionatrice dovrà rigorosamente rispettare è la verifica
della preparazione teorica e pratica dei candidati in termini più
generali di cultura aeronautica, nonché la loro predisposizione
a comunicare ai futuri allievi le proprie conoscenze, le proprie esperienze
e la propria manualità. Nello specifico e nel particolare dovrà
essere verificata nei candidati la presenza dei seguenti requisiti.
- la conoscenza approfondita delle materie teoriche previste nei programmi
di insegnamento del Volo Libero - una discreta capacità di comunicare
con il prossimo rapportandosi ad esso, suscettibile di miglioramento
a seguito della frequentazione del corso di formazione - la cura ed
il rispetto della propria attrezzatura e della sua predisposizione al
volo al fine di mantenere il massimo livello di sicurezza passiva -
il controllo completo del mezzo su cui sono abilitati a volare in tutte
le fasi del volo ivi comprese per il parapendio la capacità di
controllarlo per prevenire tutte le eventuali configurazioni inusuali
e la capacità di ricondurlo a condizioni di volo normali quando
assuma configurazioni inusuali - la capacità di intraprendere
un volo con strategia e tattica sufficienti a raggiungere obiettivi
come il veleggiamento ed il cross country in sicurezza - la capacità
ed il senso di autocritica necessari ad analizzare quanto accaduto in
volo ai fini del miglioramento dei risultati e del livello di sicurezza
dello stesso Obiettivi della seconda fase: formazione degli istruttori
alle attività didattiche teoriche e pratiche Il corso di formazione
per istruttori di Volo Libero dovrà perseguire i seguenti obiettivi:
- standardizzare ampliando le conoscenze teoriche dei candidati
70
- migliorare la loro capacità di comunicare ai futuri allievi
le proprie conoscenze teoriche - affinare lo standard operativo dei
candidati in campo pratico con particolare riguardo a quegli aspetti
che interessano lomogeneità dellinsegnamento e la
sicurezza delle operazioni di volo - migliorare nei candidati la capacità
di trasmettere in volo biposto ai futuri allievi le necessarie nozioni
- migliorare nei candidati la capacità di organizzare, dirigere
e gestire lattività didattica pratica in una scuola di
Volo Libero, con particolare riferimento alla guida degli allievi che
deve essere improntata al massimo dellapprendimento da parte loro
ed al massimo della sicurezza - affinare la capacità dei candidati
ad attuare con gradualità la progressione didattica tenendo in
particolare conto la necessità di personalizzare laddestramento
e le problematiche attinenti alla psicodidattica - far crescere in generale
nei candidati il senso di responsabilità sempre sottinteso alle
attività didattiche di volo - fornire ai candidati gli elementi
necessari a gestire burocraticamente la scuola ed i corsi - fornire
ed integrare ai candidati le nozioni necessarie per la gestione e manutenzione
dellattrezzatura di volo Obiettivi della terza fase: esame finale
su base teorica e pratica Lobiettivo generale della terza fase
è quello della verifica del raggiungimento da parte dei candidati
degli obiettivi fissati nella fase di formazione. Alla Commissione appositamente
istituita dall Ae.C.I. spetta il compito di decidere le metodologie
da adottarsi onde rendere efficace ed aggiornata la verifica in questione.
2 - MANTENIMENTO DELLA IDONEITA ALLINSEGNAMENTO Il mantenimento
della idoneità allinsegnamento da parte di un Istruttore
sarà condizionato al suo permanere in attività ed al suo
livello di aggiornamento, così come di seguito precisato. LIstruttore
che abbia cessato di praticare linsegnamento in una Scuola riconosciuta
da più di due anni, o che pur praticando non partecipi da più
di tre anni ad uno stage di aggiornamento teorico-pratico appositamente
predisposto, perde lidoneità allinsegnamento ma non
la qualifica di istruttore. Tale idoneità potrà essere
recuperata partecipando ad almeno uno stage di aggiornamento
71
Gli stages di aggiornamento istruttori saranno comunque strutturati
in modo da verificare il livello generale di preparazione e standardizzazione
teorico-pratica dei partecipanti anche al fine di definire i contenuti
dei successivi stages 3 - QUALIFICAZIONE ISTRUTTORI-ESAMINATORI I requisiti
dellistruttore esaminatore, oltre alla validità dellattestato
di istruttore, devono soddisfare almeno una delle condizioni che seguono.
- Avere svolto attività didattica per almeno quattro anni ed
essere in attività. - Avere la qualifica di istruttore ed aver
partecipato in qualità di relatore ad almeno uno stage di aggiornamento
istruttori negli ultimi due anni. La verifica dellaggiornamento
degli istruttori- esaminatori dovrà avvenire almeno ogni tre
anni, salvo per coloro che assicurino la loro partecipazione allo stage
biennale di aggiornamento istruttori sia pratico, sia teorico. La qualifica
di istruttore esaminatore consente di svolgere le seguenti funzioni
(riferite alla specializzazione conseguita): a) Commissario d'esame
nelle sessioni per il conseguimento dell'attestato di idoneità
a svolgere attività di volo da diporto o sportivo b) Commissario
desame per il rilascio delle previste abilitazioni. c) Relatore
/ commissario desame nei corsi di formazione ed aggiornamento
istruttori ed istruttori esaminatori. Le qualifiche di istruttore e
di istruttore esaminatore non hanno scadenza ma la loro operatività
è soggetta, alla validità dellattestato ed alla
discrezionalità dellAeCI. 72
INDICE RILASCIO ATTESTATI ED ABILITAZONI
..p 2 Art. 1 ATTESTATO
DI VOLO DA DIPORTO O SPORTIVO (VDS)Art. 2 ABILITAZIONI Art. 3 ISTITUZIONE
DEI CORSI PER IL RILASCIO ATTESTATI Art.4 SOSPENSIONE DEL CORSOArt.
5 AMMISSIONE AL CORSO Art. 6 VOLI DA SOLISTA Art. 7 SVOLGIMENTO CORSI
PER PILOTI DISABILIArt. 8 SVOLGIMENTO CORSI PER PILOTI CON BREVETTO
AERONAUTICO IN CORSO DI VALIDITÀ O SCADUTO Art. 9 PROVE D'ESAME
Art. 10 VALIDITA' DELL'ATTESTATOArt. 11 REVOCA DELL'ATTESTATO Art. 13
QUALIFICA DI ISTRUTTORE VDS/VL Art. 14 RILASCIO ATTESTATO DI ISTRUTTORE
A PILOTI BREVETTATIArt. 15 RILASCIO ATTESTATO V.D.S. A CITTADINI STRANIERI
Art. 16 ABILITAZIONI CONSEGUITE ALLESTERO ED ATTIVITA IN
ITALIA CERTIFICAZIONE SCUOLE
..p 9 Art. 1 TIPOLOGIA DELLA SCUOLA
Art. 2 DOMANDA DI CERTIFICAZIONEArt. 3 DURATA DELLA CERTIFICAZIONE E
DOMANDA DI RINNOVOArt. 4 SOSPENSIONE O REVOCA DEL DISCIPLINAREArt. 5
COMUNICAZIONE INCONVENIENTIArt. 6 VARIAZIONE DOCUMENTAZIONEArt. 7 PROCEDURE
OPERATIVE REGOLAMENTI SCUOLE
..p12 CAPITOLO 1
..p13 QUALIFICAZIONE
DEL PILOTA PER LIVELLI 1) Pilota di primo livello (basico) 2) Pilota
di secondo livello Deltaplano Parapendio 3) Pilota abilitato al trasporto
del passeggero CAPITOLO 2
..p15 STANDARDIZZAZIONE DELLE SCUOLE
1) Aspetti amministrativi 2) Struttura organizzativa 3) Moduli operativi
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A - Modulo operativo per la qualificazione dei piloti di primo livello
(corsi Basici) - (conseguimento attestato di pilota VDS/VL) B - Modulo
operativo per Corsi finalizzati al conseguimento della qualifica di
pilota di secondo livello C - Modulo operativo per Corsi Biposto (conseguimento
qualifica pilota biposto deltaplano e/o parapendio) D -
Modulo operativo per Stages di Avvicinamento e Presentazione del Volo
Libero CAPITOLO 3
..p39 PROGRAMMI D'ESAME A - PROGRAMMA D'ESAME
TEORICO PRATICO PER IL CONSEGUIMENTO DELLATTESTATO DI PILOTA
DI APPARECCHI PER IL V.D.S. SENZA MOTORE CON DELTAPLANO MONOPOSTO B
- PROGRAMMA TEORICO - PRATICO D'ESAME PER IL CONSEGUIMENTO DELLATTESTATO
DI PILOTA DI APPARECCHI PER IL V.D.S. SENZA MOTORE CON PARAPENDIO MONOPOSTO
C - PROGRAMMA DESAME TEORICO PRATICO PER LA QUALIFICAZIONE
A PILOTA DI DELTAPLANO DI SECONDO LIVELLO D PROGRAMMA DESAME
TEORICO - PRATICO PER LA QUALIFICAZIONE A PILOTA DI PARAPENDIO DI SECONDO
LIVELLO E - PROGRAMMA DESAME TEORICO PRATICO PER LABILITAZIONE
AL VOLO V.D.S. CON DELTAPLANO BIPOSTO F - PROGRAMMA DESAME TEORICO
PRATICO PER LABILITAZIONE AL VOLO V.D.S. CON PARAPENDIO
BIPOSTO CAPITOLO 4
..p62 QUALIFICAZIONE ISTRUTTORI ED ESAMINATORI
1 - QUALIFICAZIONE ISTRUTTORI 2 - MANTENIMENTO DELLA IDONEITA
ALLINSEGNAMENTO 3 - QUALIFICAZIONE ISTRUTTORI-ESAMINATORI 74
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