MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

Glossario ambientale

 

ABBATTIMENTO CATALITICO Processo in cui l’abbattimento degli inquinanti avviene con l’impiego di catalizzatori, sostanze in grado di aumentare la velocità di una reazione chimica, rimanendo invariate alla fine di essa.

ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI Processo che consente, attraverso l’uso di opportune tecnologie, di ridurre il quantitativo delle sostanze inquinanti presenti negli scarichi industriali o civili, al fine di garantire la conformità della componente ambientale (aria, acqua, suolo) ai relativi obiettivi di qualità e alle relative disposizioni riportate dalle normative pertinenti.

ABIOTICO Indica l’assenza di organismi viventi.

ABISSALE Ambiente marino e oceanico molto profondo (dal latino abyssus, senza fondo), compreso fra le profondità di 3.000 e di 6.000 metri. Occupa la maggior parte delle aree profonde degli oceani.

ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI Processo chimico causato dall’inquinamento idrico e atmosferico, che determina una diminuzione del pH delle acque superficiali.

ACIDO Sostanza di sapore acre che, sciolta in acqua o in altri solventi, libera ioni idrogeno ed è in grado di trasferire protoni, i quali vengono accettati da una base. Gli acidi si distinguono in: acidi forti e deboli secondo la maggiore o minore capacità di dissociazione; acidi monobasici, bibasici, tribasici, secondo che la molecola, dissociandosi, liberi uno, due o tre ioni idrogeno; acidi inorganici (ad esempio, acido cloridrico, acido solforico, acido nitrico) e acidi organici (ad esempio, acido acetico, acido butirrico, acidi grassi).

ACIDO SOLFIDRICO Composto chimico tossico costituito da due atomi di idrogeno e uno di zolfo, che può essere associato agli idrocarburi del petrolio. A fini commerciali è necessario in tal caso procedere al trattamento degli idrocarburi mediante sistemi di separazione. L’acido solfidrico separato è poi inviato ad un impianto di recupero dello zolfo.

ACIDOGENICO E’ un processo, in genere microbiologico, che genera acidi.

ACQUA E’ l’insieme delle acque sotterranee e delle acque superficiali (dolci, salmastre e marine), considerate come componenti, come ambienti e come risorse. Al fine di una razionale valutazione e gestione dell’acqua si fa riferimento ai corpi idrici, cioè a quelle masse d’acqua che presentano proprie caratteristiche idrologiche, fisiche, chimiche e biologiche. I corpi idrici soggetti alla normativa italiana sono stati così definiti: - laghi e serbatoi artificiali; - corsi d’acqua naturali e artificiali; - acque di transizione (estuari, lagune); - acque costiere marine; - falde acquifere sotterranee. Tra le diverse forme che assume l’acqua, si realizza un complesso sistema dinamico (il ciclo idrologico), caratterizzato da continui scambi.

ACQUA DI FALDA Acqua sotterranea, presente in strati di roccia porosa o fessurata, generalmente sovrastante a strati di roccia impermeabile. Essa costituisce una importantissima risorsa naturale messa in pericolo sia dall’inquinamento proveniente da infiltrazione di sostanze tossiche nel sottosuolo, sia dal suo depauperamento, causato ad esempio dalla riduzione del tasso di infiltrazione per aumento dell’estensione di superfici impermeabili. In altri casi, invece, variazioni dell’entità degli emungimenti (vedi) e maggiore apporto di precipitazioni idriche determinano innalzamenti del livello delle acque nel sottosuolo e conseguenti danni alla parte sotterranea delle costruzioni.

ACQUA DI PRODUZIONE MINERARIA Acqua associata, nei giacimenti, al gas naturale e al petrolio ed estratta insieme agli idrocarburi. Nella fase di produzione costituisce il tipo di refluo liquido più rilevante presso i centri di trattamento degli idrocarburi. L’acqua di produzione contiene composti inorganici (tracce di metalli) e organici (principalmente idrocarburi dispersi e in soluzione, acidi organici). Gli idrocarburi aromatici sono in genere più abbondanti nelle acque prodotte dalle piattaforme a gas che in quelle ad idrocarburi liquidi. Previa autorizzazione si ricorre spesso alla reiniezione in strati geologici profondi e confinati o, dopo trattamento di disoleazione, allo scarico in mare.

ACQUA DI ZAVORRA Acqua di mare utilizzata dalle navi petroliere per riempire le loro cisterne, al fine di mantenere la stabilità quando effettuano viaggi con carico parziale o senza carico. Può essere stivata in apposite cisterne (zavorra segregata) o ad uso misto. In quest’ultimo caso l’acqua di zavorra deve essere pompata in serbatoi del porto di caricamento per essere opportunamente trattata (Deballasting).

ACQUA LENTICA Acqua caratterizzata da assenza di corrente e direzione costante nel tempo, tipica di laghi, stagni, paludi.

ACQUA LOTICA Acqua caratterizzata da scorrimento o elevata turbolenza, tipica dei fiumi e dei torrenti.

ACQUA MARINA Acqua caratterizzata da salinità superiore a quella delle acque dolci e contenuta nei mari e negli oceani.

ACQUE: (impianto di depurazione delle) Impianto che, attraverso uno o più processi di carattere meccanico, fisico, chimico e biologico, consente l’eliminazione di sostanze nocive dai liquidi. I trattamenti meccanici hanno la funzione di separare gran parte dei materiali in sospensione, mentre i trattamenti biologici operano la degradazione delle sostanze organiche ad opera di particolari microorganismi. Infine i trattamenti chimico-fisici consistono essenzialmente nell’insolubilizzazione e nella successiva separazione di sostanze disciolte.

ACQUE: (normative antinquinamento delle) Le attuali norme, relative alla tutela delle acque dall’inquinamento, traggono origine dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dalle successive modifiche adottate per adeguarsi all’esperienza via via maturata e per recepire le direttive della Cee emanate in materia. La legge 319/76, meglio nota come "Legge Merli", ha per oggetto: - la disciplina degli scarichi di qualsiasi tipo nelle acque superficiali e sotterranee, interne e marine sia pubbliche sia private, nonchè in fognature, sul suolo e nel sottosuolo, individuando limiti di accettabilità delle concentrazioni dannose; - la formulazione di criteri generali per l’utilizzazione e lo scarico delle acque in materia di insediamenti; - l’organizzazione dei pubblici servizi di acquedotto, fognatura e depurazione; - la redazione di un piano generale di risanamento delle acque, sulla base di piani regionali; - il rilevamento sistematico delle caratteristiche qualitative e quantitative dei corpi idrici. Tratto saliente del provvedimento è l’aver sottoposto a controllo - sia sotto il profilo dell’obbligo di autorizzazione preventiva, sia del regime sanzionatorio - ogni attività di scarico di sostanze, indipendentemente dalla qualità del corpo recettore (ad esempio, acqua di balneazione, falda sotterranea, ecc.). Le problematiche relative alla protezione del mare sono state affrontate per la prima volta con la legge 31 dicembre 1982, n. 979. La legge affidava al Ministro della Marina mercantile il compito di attuare la politica intesa alla protezione dell’ambiente marino e dedicava, fra l’altro, un complesso di norme relative al pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti da idrocarburi causati da incidenti. Inoltre, la legge vieta lo scarico in mare, da natanti, di idrocarburi, di miscele di idrocarburi e sostanze nocive.

ACQUE: (piano di risanamento delle) Strumento di pianificazione che definisce gli obiettivi e le modalità di risanamento delle risorse idriche superficiali e sotterranee di un determinato territorio e che indica le necessità finanziarie per le operazioni di risanamento pianificate. Le problematiche connesse a tale risanamento, riferite ad una certa regione, assumono carattere di "sistema", in quanto sussistono complesse interrelazioni tra molteplici variabili sia di tipo strettamente idraulico, sia inerenti alle correlazioni tra approvvigionamento idrico, interventi di miglioramento e fattori economico-territoriali. La risoluzione di tali problematiche deve rispondere all’obiettivo di identificare le quantità da destinare agli usi, con opportuna articolazione temporale, territoriale e settoriale e i conseguenti interventi da realizzare.

ACQUE REFLUE Acque di scarico derivanti da attività industriali o da scarichi domestici. Le acque reflue possono essere scaricate nell’ambiente esterno solo se rispecchiano la normativa sugli scarichi e, in caso contrario, solo dopo un adeguato trattamento.
20)ACQUE TERRITORIALI Zona di mare che si estende dalla costa ad un determinato limite verso il largo. E’ sottoposta alla piena sovranità dello Stato costiero che deve, però, concedere il diritto di passaggio alle navi straniere. La Convenzione di Montego Bay, adottata a conclusione dei lavori della III Conferenza delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 30.4.1982, ha imposto uniformemente il limite di 12 miglia nautiche per la determinazione delle acque territoriali.

ACQUIFERO Strato di roccia porosa o fessurata contenente acqua di falda. Esso può essere libero o in pressione: nel caso delle falde libere (o freatiche) la superficie superiore della falda acquifera ha la possibilità di oscillare, variando la quota in relazione alle diverse condizioni di alimentazione o di sfruttamento; nel caso di quelle in pressione, la superficie della falda è confinata superiormente da livelli impermeabili. In quest’ultimo caso, se la falda è raggiunta da pozzi, l’acqua può risalire fino ad una quota detta livello piezometrico.

ADALE Ambiente oceanico molto profondo (dal greco: invisibile, nascosto). Comprende le grandi fosse e le massime profondità della idrosfera tra 6.000 e 10.957 metri (fossa Challenger presso le isole Marianne, massima profondità conosciuta). L’ambiente adale occupa solo il 3% della superficie totale della idrosfera.

ADATTAMENTO Facoltà degli organismi viventi di mutare i propri processi metabolici, fisiologici e comportamentali, consentendo loro di adattarsi alle condizioni dell’ambiente nel quale vivono.

ADDITIVO Sostanza chimica, che, aggiunta a prodotti industriali (alimentari, carburanti, lubrificanti, materie plastiche, ecc.), conferisce loro peculiari proprietà, migliorandone le prestazioni e la conservabilità. Gli additivi alimentari (le cui modalità di impiego sono stabilite da disposizioni di legge), comprendono conservanti, addensanti, emulsionanti, coloranti, aromatizzanti.

ADSORBIMENTO Ritenzione superficiale di solidi, liquidi, molecole gassose da parte di un solido o un liquido adsorbente.

AERAZIONE Immissione di aria in un ambiente o in una sostanza per facilitare il processo di ossidazione. Viene utilizzata come sistema di depurazione delle acque reflue.

AEROBIO Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’idrobio. Indica anche un organismo animale o vegetale che utilizza l’ossigeno dell’aria o dell’acqua per produrre l’energia necessaria alle funzioni vitali.

AEROBICO Processo microbiologico che avviene in presenza di ossigeno.

AEROSOL Stato di sospensione di minutissime particelle di una sostanza solida o liquida, nell’aria o in un mezzo gassoso.
30)AFOTICO Privo di luce. E’ così definito l’ambiente sottomarino profondo, nel quale non penetra la luce solare e nel quale gli organismi viventi sono caratterizzati dall’adattamento al buio perenne. La sua estensione dipende dalle caratteristiche di trasparenza delle acque e in genere si sviluppa a partire da 200/300 metri, fino alle massime profondità esistenti.

AGENDA 21 Letteralmente "Programma di azioni per il 21° secolo", documento nel quale viene esposto il programma di attuazione della Dichiarazione di Rio (UNCED) e che affronta temi che vanno dalla demografia al commercio, dal trasferimento delle tecnologie alle istituzioni internazionali, dallo sviluppo rurale agli oceani, ecc., indicando per ciascuno di essi linee d’azione che, sebbene non vincolanti sul piano legale, riflettono il consenso sostanziale dei partecipanti al Summit di Rio. Tale consenso va verso un modello di "sviluppo sostenibile" più attento alla qualità della vita e capace di mantenere un equilibrio stabile fra l’uomo e l’ecosistema, il cui patrimonio di risorse naturali e biologiche deve essere preservato per il bene delle future generazioni.

AGENZIA NAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE (ANPA) L’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente è una struttura pubblica, istituita con la legge del 21 gennaio 1994, n. 61, che è stata emanata in seguito al referendum del 18 aprile 1993, con il quale erano state sottratte alle USL le competenze in materia di controlli ambientali., Il nuovo ente deve svolgere attività di monitoraggio, informazione, promozione e proposizione sulle tematiche ambientali che avvicinano il modello italiano a quello di analoghe strutture già operanti in altri paesi (Agenzia per la Protezione Ambientale). Tra i compiti essenziali dell’ANPA rientrano: il sostegno tecnico-scientifico alle autorità amministrative; la realizzazione di una rete di informazioni sullo stato dell’ambiente; l’attuazione di controlli ispettivi; la definizione di standard di qualità ambientale; l’impulso alla ricerca di tecnologie ecocompatibili; le funzioni di segreteria tecnica del comitato competente per l’attuazione del Regolamento sull’audit ambientale (EMAS) e sull’ecolabel. La legge al tempo stesso dà mandato alle Regioni e alle Provincie autonome di istituire apposite Agenzie regionali (ARPA) e provinciali autonome (APPA), alle quali sono affidati compiti di intervento operativo sul territorio.

AGENZIA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (EPA) Agenzia americana, con sede a Washington, responsabile della gestione del Programma Nazionale dell’Ambiente, il suo mandato viene svolto principalmente fissando e facendo osservare gli standard ambientali nazionali (previsti nel Clean Air Act del 1970 e nel Clean Water del 1
sui limiti degli scarichi inquinanti e sugli impianti necessari per mantenere l’inquinamento ambientale entro determinati standard.

AIR SPARGING Tecnologia per la bonifica di suoli contaminati nella zona satura. Il sistema consiste nella ventilazione del sottosuolo mediante insufflazione di aria compressa, al fine di rimuoverne i contaminanti volatili.

ALBEDO Fattore di riflessione di una superficie, pari al rapporto fra la luce riflessa e la luce incidente.

ALTERNATIVE: (analisi delle) Fase dello studio di un progetto in cui vengono analizzate e valutate le diverse possibili alternative a disposizione. L’analisi delle alternative effettuata nell’ambito dello Studio di impatto ambientale deve enfatizzare non solo i possibili benefici economici (tempi, costi, efficienza produttiva), ma anche i potenziali benefici ambientali (minori impatti sulle singole componenti, minor consumo di risorse, ecc.). Generalmente le principali tipologie di alternative che vengono valutate possono essere suddivise in scelte tecnologiche, scelte inerenti alla localizzazione, scelte di carattere logistico e scelte di carattere puramente ambientale.

AMBIENTE Insieme delle condizioni fisiche (temperatura, pressione, ecc.), chimiche (concentrazioni di sali, ecc.) e biologiche in cui si svolge la vita. L’ambiente è un sistema aperto, capace di autoregolarsi e di mantenere un equilibrio dinamico, all’interno del quale si verificano scambi di energia e di informazioni. Esso include elementi non viventi (acqua, aria, minerali, energia) o abiotici ed elementi viventi o biotici tra i quali si distinguono organismi produttori (vegetali), consumatori (animali) e decompositori (funghi e batteri). Tra le tipologie di ambiente che sono state identificate sulla Terra si segnalano quella terrestre e quella acquatica.

AMBIENTE: (tutela dell’) Insieme di misure di diritto penale e amministrativo tendenti a proteggere l’ambiente naturale (aria, terra, acque, bellezze naturali e lo stesso spazio interplanetario) da ogni inquinamento o supersfruttamento. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, si sono espressi crescenti timori per il futuro dell’ambiente, minacciato dalle attività umane, sempre più invadenti e distruttive, a livello sia locale, sia globale. Le preoccupazioni per la salvaguardia dell’ambiente locale (urbano e rurale) hanno condotto all’elaborazione di apposite leggi: agricoltura, industria, produzione di energia, trasporti, costruzione di nuovi insediamenti sono attività soggette a valutazione e a normative di contenimento dell’impatto ambientale. Per tenere sotto controllo le alterazioni prodotte sull’ambiente globale (fino a modificare la composizione dell’atmosfera o la temperatura media sulla Terra) sono stati raggiunti accordi internazionali. Nel corso di una serie di conferenze svoltesi sotto l’egida delle Nazioni Unite, iniziate nel 1972 a Stoccolma e culminate nel Vertice mondiale su Ambiente e sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED e Agenda
, sono state adottate convenzioni internazionali per salvaguardare il clima e la diversità biologica.

AMBIENTE FLUVIALE Ambiente caratterizzato da corsi d’acqua di rilevante portata che influiscono sulla regione che attraversano, tanto in termini di evoluzione e modellamento del territorio (ciclo fluviale, geomorfologia di ambiente fluviale, erosione lineare), quanto in termini di biocenosi floristiche e faunistiche (foresta fluviale). Dello studio dei fiumi come ambiente e organismi viventi si occupa la potamologia.
40)AMIANTO Materiale utilizzato nel passato per le proprietà isolanti, sia nelle coibentazioni, sia in materiali compositi (Eternit per le coperture dei tetti). Le fibre e la polvere di amianto sono però cancerogene. Tale materiale viene pertanto oggi rimosso e smaltito con particolari precauzioni.

AMICI DELLA TERRA Associazione presente in Italia dal 1977. Fa parte dell’organizzazione ambientalista più estesa del mondo, i Friends of the Earth International, presenti in 52 paesi. Sono riconosciuti, come organismo non governativo, dalle Nazioni Unite e hanno lo status di osservatori presso le principali organizzazioni internazionali. A livello internazionale, l’associazione è impegnata in un’articolata opera di pressione perchè i governi e le istituzioni sovranazionali adottino ed attuino politiche di sviluppo sostenibile. Gli Amici della Terra-Italia collaborano attivamente alle iniziative per la salvaguardia delle foreste tropicali e dei loro popoli. A livello nazionale l’associazione è particolarmente impegnata su energia e trasporti (risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti) e sui rifiuti (minimizzazione e corretta gestione). I gruppi locali degli Amici della Terra promuovono in tutte le regioni italiane programmi di educazione ambientale per i giovani e per i cittadini in genere.

ANAEROBICO Processo microbiologico che avviene in assenza di ossigeno.

ANAEROBIO Microrganismo che non necessita di ossigeno per le sue funzioni vitali e che addirittura non può vivere in presenza di ossigeno.

ANALISI AMBIENTALE Esauriente analisi iniziale dei problemi ambientali, degli effetti e dell’efficienza ambientali, relativi alle attività previste in un sito.

ANIDRIDE CARBONICA L’anidride carbonica è un gas incolore, inodoro e insapore, più pesante dell’aria, che si forma in tutti i processi di combustione, respirazione, decomposizione di materiale organico, per ossidazione totale del carbonio. E’ indispensabile alla vita vegetale (Fotosintesi clorofilliana) ed è praticamente inerte. La CO2 è trasparente alla luce solare, ma assorbe le radiazioni infrarosse emesse dalla superficie terrestre, determinando il cosiddetto "effetto serra". Variazioni di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, dovute a varie attività antropiche (combustione, deforestazione), determinano nel tempo modifiche del clima.

ANIDRIDE SOLFOROSA Gas presente nelle emissioni provenienti dall’uso di combustibili contenenti zolfo, usualmente derivati dal petrolio o dal carbone. Gran parte dei processi di raffinazione del petrolio è finalizzata alla riduzione del contenuto di zolfo nei combustibili (Desolforazione). Elevate concentrazioni di SO2 in aria possono determinare le cosiddette "piogge acide" che provocano danni alle foreste, come ad esempio in quelle del centro e nord Europa. ANPA (Agenzia nazionale per la Protezione dell’ambiente)

ANTE OPERAM/POST OPERAM Termini utilizzati per descrivere la situazione ambientale di una determinata area, prima e dopo la realizzazione di un’opera in progetto

ANTICRITTOGAMICI (Fungicidi)

ANTIPARASSITARI (Fitofarmaci)
50)ANTROPIZZAZIONE Colonizzazione da parte dell’uomo degli ambienti naturali, con conseguente modifica e alterazione degli stessi.

APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) (confronta Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente)

AREA ECOLOGICA ATTREZZATA Area comprendente un ecosistema naturale, nella quale sono presenti infrastrutture che ne consentono la visita, l’osservazione e lo studio.

ARIA: (livello di qualità dell’) Per livelli di qualità dell’aria, si intende la concentrazione di uno o più inquinanti rilevata nell’aria ambiente. Tali valori, confrontati con opportuni standard fissati dalla normativa, permettono di stabilire il grado di inquinamento atmosferico presente.

ARIA: (normative antinquinamento dell’) La normativa nazionale in tema di inquinamento atmosferico nasce con la legge 13 luglio 1966, n. 615, intitolata "Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico". In particolare, le sue disposizioni sono atte a regolamentare le possibili fonti in atmosfera di inquinanti. Tale provvedimento attualmente regola soltanto le emissioni degli impianti termici, in quanto esso è stato in gran parte superato dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 203/88. Con esso viene attribuita alla Pubblica Amministrazione la competenza ad individuare limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni inquinanti delle emissioni provenienti da impianti industriali. I limiti di qualità dell’aria vengono fissati dal DPCM 28 marzo 1983 "Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad otto inquinanti (biossido di zolfo, biossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, piombo, fluoro e particelle sospese)". Il DM 25 novembre 1994 stabilisce, per le sole aree urbane, i livelli di attenzione e di allarme per cinque inquinanti (anidride solforosa, biossido di azoto, polveri, monossido di carbonio e ozono). Secondo il Decreto, l’autorità competente, qualora si verifichi lo stato di attenzione o quello di allarme, ha la facoltà di adottare i provvedimenti che ritiene necessari per proteggere la popolazione. Il DM 16 maggio 1996, recependo una direttiva Cee, stabilisce l’attivazione del sistema di sorveglianza di inquinamento da ozono.

AROMATICI Idrocarburi dall’odore tipico e gradevole, da cui il nome, generalmente caratterizzati dalla presenza nelle loro molecole di almeno un anello benzenico. Sono presenti nel greggio e si formano in alcuni processi di raffinazione finalizzati alla produzione di componenti per benzina. La particolare attenzione rivolta negli ultimi anni agli idrocarburi aromatici deriva dalla evidenziata nocività dei loro vapori, specialmente del benzene, che ha portato alla limitazione dei contenuti massimi ammessi nelle benzine finite e all’adozione, a breve, di specifiche cautele operative nelle stazioni di servizio stradali (Benzine riformulate).

ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) (confronta Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente)

ASSORBIMENTO L’inglobamento di materiale liquido o gassoso all’interno di un altro materiale liquido o solido.

ATMOSFERA Involucro di gas e vapori che circonda la Terra. Tra tutti i pianeti del sistema solare la Terra è l’unico a possedere un’atmosfera ricca di ossigeno e di azoto, elementi fondamentali per consentire la presenza della vita in tutte le sue forme, animali e vegetali. L’atmosfera svolge anche un ruolo essenziale per garantire la protezione della vita: essa costituisce infatti uno schermo efficace per le radiazioni ultraviolette e per il flusso di particelle provenienti dal Sole, che altrimenti la distruggerebbero quasi immediatamente. La densità dell’atmosfera terrestre diminuisce con l’aumentare della quota e ciò permette di suddividerla in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera. Si impiegano anche suddivisioni differenti, soprattutto con riferimento alla temperatura relativa alle diverse quote.

AUDIT AMBIENTALE (Ecoaudit) Per audit (di sicurezza o ambientale) si intende l’insieme delle attività svolte secondo apposita procedura, che consente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione e del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente, anche mediante la verifica della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali, la verifica del raggiungimento degli obiettivi fissati e l’individuazione di eventuali azioni correttive. Audit ambientali o di sicurezza possono essere svolte sia da verificatori interni all’azienda, sia da esterni, quali società di consulenza accreditate per il rilascio della certificazione ambientale o da verificatori accreditati dall’Unione europea.
60)AUTOECOLOGIA E’ lo studio delle relazioni tra un singolo organismo (o una specie) e i diversi fattori ambientali (ecologia degli organismi). In questo ambito, sono esclusi i rapporti che l’organismo ha con gli altri organismi viventi.

AUTO ELETTRICA Automobile con apparato di trazione costituito da un sistema di accumulatori ricaricabili che alimentano un motore elettrico. Attualmente questa tecnologia presenta limiti notevoli in termini di autonomia, potenza, durata e costi; in compenso l’auto elettrica non dà luogo a emissioni di gas combusti su strada (le emissioni sono traslate agli impianti di produzione dell’energia elettrica) e risulta pertanto adatta all’impiego in ambienti urbani critici.

AUTOTROFO Microrganismo in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e l’azoto inorganico.

AZIONE DI PROGETTO Elemento, nell’ambito di un progetto, che costituisce la sorgente di interferenze sull’ambiente circostante e ne è quindi causa di perturbazione.

AZIONE FOTODINAMICA E’ l’azione esercitata dalla luce sulla sostanza vivente. L’effetto può essere dannoso; da qui, l’esigenza degli organismi di proteggersi con strati di cheratina (cellule morte) e con pigmenti. Determinate lunghezze d’onda di luce sono sufficienti per uccidere alcuni batteri ed anche quegli organismi che, vivendo in zone prive di luce (grotte, interstizi del terreno), sono privi di pigmenti. L’insorgenza di alcuni tipi di tumore della pelle è dovuta all’azione fotodinamica della luce.

BACINO IDROGRAFICO Superficie di territorio, delimitata da una cintura montuosa o collinare che funge da spartiacque, al cui interno scorrono corsi d’acqua che s’ingrandiscono man mano fino a formare il fiume principale. Il bacino termina in un punto del fiume detto "sezione di chiusura", in cui transitano tutte le acque che defluiscono da monte.

BARRIERA ARTIFICIALE MARINA Struttura sommersa, costruita mediante accumulo di elementi di varia natura e tipologia (blocchi di roccia, elementi di calcestruzzo, relitti e rottami metallici, ecc.) per proteggere determinate aree di fondale pianeggiante dalle attività di pesca a strascico e costituire nel contempo una zona di riproduzione e protezione per gli organismi bentonici che possono trovarvi tane e rifugi.

BARRIERA ARTIFICIALE DI CONTENIMENTO Struttura posta a salvaguardare una determinata zona dall’invasione di un prodotto inquinante o ad isolare una zona inquinante dall’ambiente esterno.

BARRIERA CORALLINA Struttura naturale costituita dall’accrescimento di coralli, madreporari e altri celenterati coloniali marini che fissano il carbonato di calcio contenuto in soluzione nell’acqua marina, costruendo vere e proprie cordigliere subacquee. Queste possono giungere fino alla superficie, costituendo ambienti di laguna comunicanti con il mare aperto e ospitanti un denso popolamento biocenotico (Biocenosi), ricco di specie e di individui.

BARRIERA MICROBIOLOGICA Sistema di bonifica delle acque sotterranee che consiste nell’iniezione di aria in pressione sotto la falda (Acqua di falda), per incrementare la concentrazione di ossigeno nell’acqua ed accelerare la degradazione biologica dei contaminanti organici, mediante microrganismi presenti.

BARRIERE FONOASSORBENTI Barriere acustiche dotate di particolari accorgimenti e materiali in grado di assorbire l’energia acustica su di essi incidente. La capacità di assorbire energia da parte dello schermo viene indicata dal coefficiente di assorbimento, definito come il rapporto fra l’energia assorbita e quella incidente su una superficie unitaria di barriera.

BASELINE AMBIENTALE Insieme delle condizioni di stato e di qualità ambientale, nonchè dei processi di trasformazione in atto, relativi al sistema ambiente nel suo complesso ed alle diverse componenti ambientali, prima della realizzazione dell’opera in progetto.

BATIALE Ambiente marino esteso tra 200 e 3.000 metri (secondo alcuni autori 2.500, secondo altri 4.000). Occupa la zona della scarpata continentale. Le condizioni ambientali sono molto più variabili e variate in questo ambiente che in quello abissale contiguo, per le fluttuazioni nei ritmi sedimentari, nei livelli di ossigenazione delle acque, nell’idrodinamismo, negli effetti delle frane sottomarine e delle correnti di torbida lungo la scarpata.

BATTERI IDROCARBURO OSSIDANTI Batteri capaci di utilizzare gli idrocarburi come fonte di carbonio, degradandoli. L’elevata presenza di questi batteri riflette l’esposizione all’inquinamento da prodotti petroliferi.

BATTERIE ESAUSTE Per accumulatori al piombo (o batterie di accumulatori) esausti s’intendono quelli provenienti da batterie per l’avviamento di autoveicoli, per la trazione di alcuni mezzi di trasporto e/o sollevamento, per l’alimentazione di reti telefoniche e di telecomunicazione e per l’alimentazione degli impianti dei treni. L’elevata possibilità di recupero di alcuni materiali e l’elevato rischio ambientale, connesso alle fasi di smaltimento, hanno spinto il legislatore a regolamentare la gestione delle batterie esauste. La legge 9 novembre 1988, n. 475, ha istituito il Consorzio obbligatorio delle batterie al piombo e dei rifiuti piombosi (COBAT). Tale legge prevede che "chiunque detiene batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al Consorzio direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati del Consorzio". Al COBAT è quindi demandata la normale attività di raccolta, nonchè di riciclaggio.

BENEFICIO AMBIENTALE Aumento del livello di benessere collettivo dovuto ad un miglioramento della qualità dell’ambiente. Il termine viene anche comunemente utilizzato per indicare semplicemente un miglioramento relativo a una o più componenti ambientali.

BENTHOS Complesso degli organismi vegetali (fitobenthos) e animali (zoobenthos) che vivono ancorati sul fondo marino, come i coralli e le madrepore, o liberi e dotati di capacità di spostamento autonomo, oppure infossati nei sedimenti incoerenti, dove scavano tane e gallerie dando origine alle bioturbazioni.

BENTONICO Detto di organismo vivente in stretta prossimità e dipendenza del fondo marino.

BENZENE Idrocarburo di formula C6H6 a struttura esagonale. E’ il composto-base della classe degli idrocarburi aromatici. E’ la sostanza aromatica con la struttura molecolare più semplice (un solo anello). E’ presente nel petrolio greggio e viene prodotto in alcuni processi di raffinazione, per cui si ritrova in piccole quantità anche nella benzina. Ad essa apporta qualità ottaniche, migliorandone le prestazioni. E’ largamente utilizzato come solvente e come materia prima chimica (resine, esplosivi, ecc.). E’ un prodotto tossico per il sistema nervoso centrale in caso di esposizioni elevate ed è classificato cancerogeno per lunghe esposizioni. studi recenti hanno portato a stime del valore medio di esposizione professionale al benzene (addetti a impianti petrolchimici e a distributori di carburanti) di un ordine di grandezza inferiore al limite di 1 p.p.m. (pari a 3,25 mg/mc) definito dalla Direttiva 97/42. I valori medi di esposizione della popolazione stimati consistono in un ordine di grandezza inferiore all’esposizione professionale: la componente principale dell’esposizione non professionale al benzene risulta il fumo.

BENZINA SUPER SENZA PIOMBO Miscela di idrocarburi. Liquida alle condizioni ambiente di temperatura e pressione, è costituita da tagli di diverse lavorazioni di raffineria, senza l’aggiunta di additivi di piombo. Ha un numero di ottano inferiore a quello della benzina super con piombo (95 contro
. Può essere utilizzata da tutti i motori compatibili con il suo numero di ottano. Deve necessariamente essere usata dai veicoli equipaggiati con la marmitta catalitica.

BENZINA VERDE (Benzina super senza piombo).

BENZINE RIFORMULATE Benzine preparate con nuovi componenti (come l’MTBE) che contengono ossigeno e hanno un livello ottanico assai elevato. Essi permettono l’abbandono totale di additivi contenenti piombo e la riduzione di componenti aromatici. Sono state le esigenze di protezione ambientale che hanno determinato la necessità di studiare nuovi criteri di preparazione delle benzine finite, in modo che fossero ridotte le emissioni nocive in atmosfera, in particolare ossido di carbonio, aromatici e composti solforati e ne risultasse migliorata la combustione.

BERSAGLIO (specie) Specie animale o vegetale, che per particolari caratteristiche viene assunta come elemento di riferimento per accertamenti specifici e statistici in un determinato ambiente.

BEST AVAILABLE TECHNOLOGY (BAT) La più efficiente ed avanzata tecnologia, industrialmente disponibile ed applicabile in condizioni tecnicamente valide, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso. E’ interessante notare come, nella Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento, rientrino in questa definizione anche le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di un impianto. L’applicazione della migliore tecnologia disponibile per la riduzione e l’abbattimento dell’inquinamento generato dall’esercizio di un impianto è la base sulla quale il legislatore fissa i valori limite di emissione degli inquinanti.
20)BEST PRACTICABLE TECHNOLOGY Concetto analogo a quello di BAT (Best Available Technology), a cui si aggiunge un’analisi dei costi che simili tecnologie comportano (BATNEEC = Best available Technology Not Entailing Excessive Cost). Viene stabilita da certificatori ambientali, accreditati da organismi internazionali.

BILANCIO AMBIENTALE Strumento contabile in grado di fornire un insieme organico delle interrelazioni dirette tra l’impresa e l’ambiente naturale, attraverso un quadro riassuntivo di dati quantitativi relativi all’impatto ambientale di determinate attività produttive e all’impegno economico dell’impresa, nel campo della protezione ambientale. Qualora comprenda anche una parte dedicata alla descrizione degli aspetti qualitativi dell’impegno ambientale dell’impresa, viene chiamato rapporto ambientale.

BIOCENOSI E’ l’insieme delle popolazioni di specie animali e vegetali che coesistono nello spazio e nel tempo, in reciproca relazione. Lo spazio, o ambiente, occupato dalla biocenosi, è chiamato biotopo.

BIOCIDI Prodotti, come pesticidi e gli erbicidi, in grado di impedire la sopravvivenza di forme vitali indesiderate.

BIODEGRADABILE Proprietà di una sostanza che può essere degradata ad opera di microrganismi normalmente presenti nell’ambiente.

BIODEGRADATION IN SITU Sistema di bonifica dei terreni in situ, per cui l’attività dei microrganismi presenti nel terreno viene stimolata con varie tecnologie, come ad esempio la circolazione di soluzioni acquose per aumentare la degradazione biologica dei contaminanti organici. Allo scopo di accelerare la degradazione e l’eliminazione dei contaminanti gassosi possono essere aggiunti ossigeno e nutrienti.

BIODISPONIBILITA’ La possibilità di una sostanza organica e inorganica di essere metallizzata dai microrganismi presenti in un determinato ambiente.

BIOENERGIA Energia derivante da processi di trasformazione di bioprodotti quali biomasse cerealicole, lignocellulosiche, delezioni animali, eccedenze alimentari, rifiuti urbani cartacei, ecc.. E’ un’energia rinnovabile, non provoca aumenti di gas serra, in quanto l’anidride carbonica prodotta durante la combustione viene riassorbita dalla biomassa in fase di sviluppo e si utilizza nella forma di biofuels (carburanti come etanolo e metanolo), bioelettricità, calore, biogas.

BIOFILTRO Sistema di filtraggio di liquidi o di gas, che sfrutta l’attività di microrganismi immobilizzati su una struttura di supporto.

BIOFLUSHING tecnica combinata per il trattamento in sito di suoli permeabili inquinati, che sfrutta il metabolismo dei microrganismi, associata all’azione di un biosurfattante.
30)BIOFOULING Sviluppo in successione di micro e macrorganismi in grado di insediarsi su superfici artificiali e non, costituendovi il proprio habitat. Le concrezioni di materiale organico e inorganico che si formano in ambienti particolarmente ricchi di nutrienti, ad opera di tali organismi, possono raggiungere lo spessore di vari centimetri e possono modificare la resistenza e la solidità delle strutture immerse in mare.

BIOFUELS Carburanti e combustibili ottenuti dalla trasformazione di materie prime di origine biologiche.

BIOGAS Formazione di gas, per fermentazione anaerobica in presenza di microrganismi (batteri acidogeni, batteri acetogeni e metanobatteri) di rifiuti industriali e agricoli o fanghi dei trattamenti delle acque urbane, il metano contenuto nel biogas può essere utilizzato per la produzione di energia.

BIOGEOGRAFIA Disciplina che studia la distribuzione dei biomi sulla Terra e i fattori che la determinano. La biogeografia si può distinguere in zoogeografia (studio della distribuzione degli animali) e fitogeografia (studio della distribuzione della vegetazione).

BIOHERMA Corpo geologico organogeno costituito in ambiente sottomarino da scheletri di organismi bentonici costruttori, come coralli, briozoi, alghe, archeociatidi e altri equivalenti. Generalmente il bioherma di eleva rispetto al fondo marino, costituendo una unità litologica ed ecologica ben distinta, spesso priva di stratificazione: la scogliera.

BIOLOGICAL OXYGEN DEMAND (BOD) Indica il contenuto di sostanza organica biodegradabile, presente negli scarichi idrici, espresso in termini di quantità di ossigeno necessario alla degradazione da parte di microrganismi in un test della durata di cinque giorni. Il parametro rappresenta un indicatore del potenziale di riduzione dell’ossigeno disciolto nei corpi idrici ricettori degli scarichi con possibili effetti ambientali negativi.

BIOMA E’ la comunità caratteristica di una regione climatica e viene in genere distinto in base al tipo di vegetazione. Sono biomi terrestri la tundra, la foresta di conifere boreale (o taiga), le foreste temperate, la foresta pluviale tropicale, la prateria, la macchia mediterranea e il deserto.

BIOMASSA Biomass Quantità di sostanza vivente prodotta in un determinato periodo di tempo da una data biocenosi. E’ un indice della capacità produttiva di un particolare ambiente biologico.

BIOPESTICIDI (Fitofarmaci).

BIOPILA Il termine originario inglese, ormai utilizzato anche in italiano, indica la disposizione del terreno inquinato da bonificare mediante tecnica biologica in cumulo (pile, heap) all’interno del quale vengono introdotti, mediante apposite reti separate di tubazioni, aria, sostanze nutrienti (nitrati, fosfati) e acqua, in modo da ottimizzare le condizioni di sviluppo ed attività della flora batterica che attua la degradazione biologica, aerobica degli inquinanti.
40)BIORAFFINERIA Raffineria che utilizza, oltre al petrolio, prodotti di origine agricola derivanti da coltivazioni dei terreni circostanti. E’ per ora uno schema concettuale. La bioraffineria permetterebbe di sviluppare prodotti a elevate caratteristiche tecniche e ambientali (eteri, componenti altottanici per benzine pulite, basi per lubrificanti, biodiesel, idrogeno per la desolforazione dei prodotti petroliferi, assorbenti biologici per fuoriuscite di petrolio).

BIOREATTORI Sono reattori nei quali i parametri fisico-chimici (pH, temperatura, ossigeno, nutrienti e prodotti di reazione) vengono continuamente monitorati in modo da mantenere un ambiente ottimale per lo sviluppo di una popolazione microbica applicabile ad esempio per degradare sostanze organiche contaminanti. Tale popolazione può essere quella naturalmente presente nel suolo contaminato o può essere quella opportunamente selezionata in laboratorio come la più adatta alla degradazione dei contaminati da abbattere. La bonifica mediante l’utilizzo di un bioreattore ha il vantaggio sia di una maggiore efficienza, sia di poter utilizzare colture microbiche specializzate in grado di degradare contaminanti che non potrebbero altrimenti essere trattati con una biodegradazione in situ.

BIORISANAMENTO Processo di bonifica di un ambiente inquinato mediante il quale i microrganismi sono stimolati a degradare rapidamente sostanze inquinanti fino a concentrazioni accettabili.

BIOSENSORI Organismi biologici, in genere semplici, caratterizzati da reazioni note a certe concentrazioni di specifici inquinanti e utilizzati quindi per monitoraggi della qualità dell’ambiente.

BIOSFERA Indica l’insieme delle zone della Terra in cui sono presenti forme di vita, ovvero l’insieme degli ecosistemi terrestri: la parte inferiore dell’atmosfera, l’idrosfera e la parte superficiale delle terre emerse.

BIOSPARGING Tecnica di trattamento in situ di suoli contaminati nella zona insatura, consistente nell’immissione di nutrienti e di aria per favorire l’attività biodegradativa della flora microbica presente.

BIOSTROMA Corpo di rocce sedimentarie calcaree organogene, formato in ambiente sottomarino, prevalentemente dall’accumulo di gusci e resti di organismi bentonici, planctonici e nectonici. A differenza del bioherma, il biostroma è spesso stratificato.

BIOSURFATTANTE (Surfattante).

BIOTA Vita animale e vegetale caratterizzante una regione. Si usa anche per indicare collettivamente la flora e la fauna.

BIOTICO Indica la presenza degli organismi viventi e dei processi vitali.
50)BIOTOPO Ambiente fisico unitario, ovvero area geografica di superficie e volume variabili, in cui le condizioni ambientali risultano omogenee ed entro il quale risiede una popolazione o associazione di organismi viventi (Biocenosi).

BIOTURBAZIONI Tracce, solchi, impronte sui sedimenti incoerenti del fondo marino generati da animali nel loro transito o nello scavo di tane e gallerie.

BIOVENTING Tecnica di bonifica biologica dei terreni in situ, mediante la quale viene indotta, tramite insufflazione o aspirazione per mezzo di appositi pozzetti perforati nel terreno da bonificare, una circolazione forzata di aria, tale da fornire l’ossigeno necessario alla flora batterica che attua la degradazione biologica, in condizioni aerobiche (vedi), degli inquinanti presenti nel sottosuolo.

BLOOM Rapida ed abnorme crescita di una o più specie di organismi planctonici vegetali in un tratto di mare. Può derivare da condizioni ipertrofiche causate da inquinamenti.

BLOW OUT PREVENTER (BOP) Apparecchiatura idraulica di sicurezza, usata durante la perforazione di un pozzo petrolifero, destinata a prevenire l’eruzione incontrollata del pozzo stesso. Poichè l’eruzione può avvenire anche con il passaggio, attraverso l’interno cavo delle aste di perforazione, dei fluidi e dei gas in pressione provenienti dal giacimento, nei pozzi di perforazione le apparecchiature in questione sono dotate anche di ganasce trancianti, che consentono di chiudere completamente il foro e interrompere quindi il passaggio dei fluidi all’interno delle aste.

BOD (Biological Oxygen Demand).

BOIL OFF Vapori di Gas Naturale Liquefatto, che si formano per evaporazione del GNL a seguito dello scambio termico con l’ambiente. Per evitare l’emissione in atmosfera di gas naturale nelle navi adibite al trasporto di GNL e negli impianti di terra (liquefazione e rigassificazione), vengono installate apposite apparecchiature per il recupero del boil off.

BONIFICA Intervento necessario al risanamento di situazioni di degrado create da eventi accidentali o da attuare per la necessità di rimuovere impianti non più in funzione, in modo da riportare le aree alle condizioni originarie. Può essere effettuato con diverse tecnologie chimiche, fisiche o biologiche.

BRUECKNER: (ciclo di) Ciclo di fenomeni climatici e naturali ricorrenti in modo irregolare. Comprende periodi di annate calde o secche, alternate con annate fredde o umide; avanzata e ritiro dei ghiacciai alpini; livello del mar Caspio e dei fiumi che vi sfociano; oscillazioni dei parametri meteorologici. Questo ciclo era noto prima di Brueckner, che tuttavia lo riscoprì nel 1890 calcolandone la durata media attorno a 35 anni, con oscillazioni variabili tra 25 e 50 anni. BS 7750 Lo standard BS 7750 venne emanato dalla British Standard Institution nel 1992. Contiene una specifica per l’adozione di un sistema di gestione ambientale che assicuri e documenti la conformità delle azioni aziendali a politiche e obiettivi ambientali definiti. Lo standard BS 7750 ha costituito la traccia per la emanazione successiva (19
del Regolamento EMAS ed è oggi sostituito dalle norme della serie ISO 14000. BS 8800 Le British Standard 8800 sono state il primo esempio, a livello Paese, di standard in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Recentemente sono stati pubblicati gli standard internazionali ISO della serie 18000, che riguardano il medesimo argomento.

BUCO DELL’OZONO Diminuzione della concentrazione di ozono nello strato superiore dell’atmosfera. Tale strato protegge la Terra dalle radiazioni solari nocive (confronta Clorofluorocarburi).

CALORE Forma di energia che si trasmette da un corpo più caldo ad uno più freddo, trasformandosi in energia interna del corpo ricevente. Il calore non si trasmette mai spontaneamente da una sostanza più fredda ad una più calda.

CAMPIONAMENTO L’ottenimento di piccole quantità di materiale (solido, liquido o gassoso) a scopo di analisi.

CAMPO GRAVIMETRICO TERRESTRE Insieme dei valori della forza di attrazione esercitata dalla terra in ogni suo punto, secondo la legge di Newton (F=G× m× M/r
. Nel caso della terra è detta "forza di gravità". Si definisce "intensità del campo gravitazionale" in un punto, la forza di gravità agente su un corpo di massa unitaria posto in quel punto.

CAMPO MAGNETICO TERRESTRE Campo magnetico equivalente a quello generato da un dipolo magnetico situato al centro della terra (una tozza calamita cilindrica passante per il centro della terra, con asse inclinato di circa 11° rispetto all’asse terrestre e le polarità a 400 km dal centro della terra). L’unità di misura dell’intensità del campo magnetico utilizzata nei rilievi aeromagnetici è il gamma (g). L’intensità del campo magnetico terrestre varia da 35.000 a 65.000 gamma, passando dall’equatore alle zone polari. Il campo magnetico terrestre è una grandezza vettoriale, per cui ha una componente orizzontale (declinazione magnetica), una verticale (inclinazione magnetica) ed una risultante (campo magnetico totale).

CANCEROGENO Agente di natura chimica, fisica e biologica in grado di innescare il processo di cancerogenesi e condurre così alla trasformazione della cellula normale in cellula tumorale. I cancerogeni possono essere separati in due categorie generali: composti che agiscono a livello dei geni (genotossici) e composti dove non è stata trovata evidenza di reattività diretta con DNA (epigenetici), ma provocano diversi effetti biologici che possono essere alla base della loro cancerogenicità. Un agente viene definito cancerogeno sulla base di evidenze scientifiche derivanti da sperimentazioni su animali o da osservazioni epidemiologiche sull’uomo. Tra i principali agenti chimici cancerogeni sono compresi il fumo di tabacco, che si ritiene il principale agente cancerogeno presente nell’ambiente, l’alcool, quelli in relazione all’ambiente di lavoro, ma anche la dieta ed abitudini dietetiche possono favorire l’insorgenza di tumori, così come alcuni farmaci. Tra i fattori di natura fisica sono noti gli effetti cancerogeni di esposizione a radiazioni ionizzanti e a quelle elettromagnetiche, mentre tra i fattori biologici alcuni virus sono implicati nell’insorgenza di tumori.

CAPACITA’ AUTODEPURANTE Capacità di un corpo idrico o di un terreno di depurarsi in modo naturale da sostanze inquinanti (ad esempio petrolio, prodotti chimici, ecc.) attraverso processi biologici come il metabolismo batterico, di tipo aerobico o anaerobico.

CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO Capacità di un mezzo poroso di poter assorbire liquidi o gas per tutta la sua massa.

CAPACITA’ D’USO DEL SUOLO Potenzialità di utilizzazione di un suolo in determinati modi o con determinate pratiche di gestione, in funzione della presenza o meno di una o più limitazioni, quali pendenza o scarsa permeabilità.

CAPACITA’ PORTANTE Carico per superficie unitaria che può essere sopportato dal terreno.

CARBON TAX Tassa definita sulla base del contenuto di carbonio del bene tassato e finalizzata a far ricadere i danni ambientali, causati dal carbonio, sull’inquinatore. In ambito europeo, l’ipotesi di una carbon tax è stata avanzata in una comunicazione della Commissione al Consiglio nell’ottobre 1991 ed è successivamente divenuta proposta formale nel giugno 1992 come parte di una più ampia strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Appoggiata solo da alcuni paesi, la proposta non ha raggiunto l’accordo unanime degli Stati membri dell’Unione europea.

CARBONE Minerale originato dalla carbonificazione (distallazione in assenza di aria) di materiale vegetale, soprattutto legno, che si è accumulato in ambiente anaerobico e che è stato sepolto da una coltre sedimentaria. Il carbone ha la proprietà di bruciare con reazione fortemente esotermica. Nell’analisi dei diversi tipi di carbone vengono determinati l’umidità, le materie volatili, il tenore delle ceneri, il carbonio fisso e lo zolfo. Secondo la classificazione geologica, il carbone può essere suddiviso in: - torba (peaf): carbone relativamente recente formatosi in seguito alla decomposizione lenta di vegetali, generalmente palustri, in presenza di acqua e di organismi anaerobici. Umidità fino al 75%; - lignite (brown coal): carbone proveniente da piante arboree. Presenta tracce visibili delle materie prime vegetali ed è di formazione relativamente recente. A contatto con l’aria tende facilmente a polverizzarsi e a liberare materie volatili. E’ di difficile immagazzinaggio e trasporto, perchè presenta forti rischi di combustione. Ha umidità superiore al 21%. - litantrace sub-bituminoso (sub-bituminous coal): carbone fossile, di aspetto nero e legnoso, che si polverizza abbastanza lentamente a contatto con l’aria. La sua combustione sviluppa una grande quantità di fumo. Viene impiegato principalmente per la produzione di vapore nelle centrali elettriche; - litantrace bituminoso (bituminous coal): è il carbone per antonomasia, quello più comunemente utilizzato nel commercio internazionale per la produzione di energia elettrica. Le sue sostanze volatili variano dal 14% ad oltre il 40%, mentre l’umidità non supera il 21% (ma per il seaborne trade - cioè il carbone trasportato via mare - è inferiore al 12%). Produce fumo nella combustione, si decompone facilmente se esposto all’aria; - antracite (anthracite): carbone di rango più elevato di tutti, caratterizzato da una percentuale di materie volatili inferiore al 10% e da una elevata percentuale di carbonio. L’antracite ha un aspetto lucido metallico, brucia lentamente senza fumo, non è usata nella produzione di energia elettrica per il suo alto costo e la sua difficile reperibilità.

CARBONE, trattamento del Processo essenzialmente fisico tendente a ridurre le percentuali di cenere e zolfo, nonchè a rendere omogenea la pezzatura del prodotto, allo scopo di aumentarne il potere calorifico e diminuire l’inquinamento atmosferico. E’ sinonimo di preparazione del carbone.

CARBONE ATTIVO Particolare tipo di carbone, finemente macinato, caratterizzato da un enorme numero di pori nei quali possono essere adsorbite (Adsorbimento) sostanze liquide o gassose.

CARBONIO Elemento chimico, con simbolo C, costituente fondamentale degli organismi vegetali e animali. E’ alla base della chimica organica, detta anche "chimica del carbonio". E’ molto diffuso in natura, ma non è abbondante. Allo stato di elemento si trova come grafite e diamante. Nell’atmosfera è presente come anidride carbonica, proveniente dai processi di combustione, oltre che da fenomeni di vulcanismo. Esiste un isotopo del carbonio, il C14, che è radioattivo e serve, per questa sua proprietà, a scopi analitici (datazione) e scientifici come "tracciante" per lo studio di processi chimici complessi.

CARBONIO ORGANICO TOTALE (COT) Il carbonio Organico Totale è un indice della concentrazione totale di sostanze organiche presenti negli scarichi inquinanti. La misura del COT è generalmente eseguita con un analizzatore a ionizzazione di fiamma. La correlazione fra COT, COD e BOD, consente di valutare il reale carico inquinante ed il suo abbattimento.

CATALISI Fenomeno per cui una piccola quantità di una sostanza accelera notevolmente una reazione chimica, senza essere consumata.

CATALIZZATORE Materiale utilizzato per aumentare la velocità e la selettività delle reazioni chimiche. Il catalizzatore non prende parte alla reazione chimica e può essere nella stessa fase dei reagenti (catalisi omogenea: reagenti in fase gassosa e catalizzatori in fase gassosa) o in fase diversa (catalisi eterogenea: reagenti in fase gassosa o liquida e catalizzatore solido). Il catalizzatore perde la sua attività con l’uso e deve essere periodicamente rigenerato o sostituito.

CATENA ALIMENTARE In natura, successione di organismi in cui ogni anello della catena (Livello trofico) si nutre a spese del precedente e alimenta il successivo. Le piante e gli erbivori stanno alla base, mentre i carnivori e gli onnivori di maggiori dimensioni occupano i livelli più alti. CDR (Combustibile derivato dai rifiuti).

CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Al fine di migliorare la gestione operativa delle attività che possono avere un negativo impatto sull’ambiente, molte imprese industriali hanno iniziato a sottoporsi alla verifica di certificatori esterni (società di consulenza specializzate con esperienza primaria nel campo dell’analisi finanziaria e di bilancio). In caso tale verifica vada a buon fine (non abbia cioè riscontrato significative anomalie nel Sistema di gestione ambientale degli impianti o superamento dei valori-limite alle emissioni prescritte dalla normativa ambientale in vigore), viene rilasciata una certificazione ambientale che si rifà allo standard volontario prescelto (BS 7750, ISO 14000). Alcune società di consulenza si stanno orientando ad operare anche nell’ambito del Regolamento EMAS, che prevede l’accreditamento di verificatori a livello comunitario. La certificazione ambientale può essere rilasciata oltre che per un Sistema di Gestione (a livello di sito o d’impresa) anche per un Rapporto Ambientale. In quest’ultimo caso viene verificata la correttezza della metodologia impiegata nella raccolta, elaborazione e rappresentazione dei dati e vengono di solito effettuate verifiche a campione sulle attività oggetto del Rapporto.
20)CHEMICAL OXYGEN DEMAND (COD) Il COD misura la quantità di ossigeno utilizzata per l’ossidazione (Ossidoriduzione) di sostanze organiche e inorganiche contenute in un campione d’acqua a seguito di trattamento con composti a forte potere ossidante. Questo parametro, come il BOD, viene principalmente usato per la stima del contenuto organico e quindi del potenziale livello di inquinamento delle acque naturali e di scarico. Un alto valore di COD di uno scarico comporta una riduzione dell’ossigeno disciolto nel corpo idrico ricettore e quindi una riduzione della capacità di autodepurazione e di sostenere forme di vita.

CHEMOTROFICO (Eterotrofo).

CHIARIFICAZIONE Processo di trattamento delle acque reflue in cui si ha la separazione gravitazionale dei solidi sospesi sedimentabili presenti, con la conseguente produzione di un effluente più limpido.

CHOCOLATE MOUSSE Emulsione stabile di acqua in olio, di colore marrone, che si forma durante l’invecchiamento di uno sversamento di petrolio greggio (Versamenti di greggio).

CICLO DI VITA (Valutazione del ciclo di vita).

CICLONE Apparecchio che utilizza le accelerazioni centrifughe generate da un moto vorticoso per separare da una corrente gassosa le particelle solide o liquide che essa trascina o fluidi a differente peso specifico.

CIVIL LIABILITY CONVENTION (CLC) E’ una convenzione internazionale sulle responsabilità civili derivanti da danni da inquinamento da idrocarburi. Si applica a tutte le navi che trasportano più di 2.000 tonnellate di idrocarburi ed obbliga i proprietari di dette navi, immatricolate in un paese contraente, a provvedere una assicurazione ed altre garanzie finanziarie a copertura della propria responsabilità per i danni da inquinamento. Tale copertura assicurativa è comprovata da un certificato.

CLIMA Complesso delle condizioni meteorologiche di una regione nel corso delle stagioni. Il clima dipende dalla latitudine, dall’altitudine, dalla posizione rispetto ai continenti e alle aree oceaniche.

CLIMATICI, cambiamenti Variazioni del clima di una determinata regione o area della superficie terrestre come conseguenza di fenomeni astronomici (ad esempio, variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, polveri cosmiche o vulcaniche, ecc.), di fenomeni e variazioni indotte localmente (ad esempio, formazione di grandi bacini lacustri in aree desertiche, grandi incendi in aree boschive e di foresta, ecc.) o per l’effetto serra.

CLIMAX Comunità che ha raggiunto lo stadio di equilibrio ottimale in presenza di particolari condizioni ambientali (Biocenosi). Rappresenta lo stadio finale di una serie di successioni, intese come modalità non stagionali, direzionali e continue di colonizzazioni e di estinzioni di un sito da parte di popolazioni di specie. Un esempio di successione su un terreno di partenza spoglio può essere: muschi, piante erbacee (arbusti), alberi caducifoglie, conifere. Possono essere necessarie anche centinaia di anni prima di raggiungere lo stadio di climax, ma una volta raggiunto, saranno necessari grossi cambiamenti climatici perchè si abbiano significative variazioni della vegetazione.
30)CLORINITA’ Permette di determinare la salinità del mare in base ad una precisa formula di calcolo: (tavole di Knudsen) S=0,030+1.805 Cl, dove S=salinità e Cl=clorinità (grammi di cloro in un kg di acqua). Secondo altri (Lyman e Fleming, 1940) la relazione è più correttamente indicata come S=0,07+1.811 Cl. Infatti in tutti i mari e gli oceani il complesso salino dell’acqua presenta la medesima composizione qualitativa e quantitativa relativa dei diversi sali.

CLORO Presente sotto forma di ione nel sale marino, si produce per elettrolisi di esso come molecola allo stato gassoso. Suoi derivati ossigenati vengono utilizzati per la potabilizzazione e per il trattamento delle acque reflue industriali e civili. Trova anche impiego nella sintesi di numerosi composti organici e inorganici. Particolari attenzioni vengono usate nella manipolazione e nel trasporto, data la sua tossicità.

CLOROFLUOROCARBURI (CFC) Non sono tossici, ma sono gas-serra 10-20.000 volte più efficaci dell’anidride carbonica e per il fatto di essere chimicamente inerti, raggiungono lo strato di ozono, nella stratosfera, dove il cloro in essi contenuto si libera e decompone l’ozono con una reazione ciclica, provocando una riduzione dello schermo che protegge la vita terrestre dai raggi ultravioletti (Buco dell’ozono). La loro produzione e il loro consumo (ad esempio nelle bombolette spray, nei frigoriferi o nelle plastiche espanse) sono stati di recente fortemente ridotti attraverso l’applicazione della Convenzione di Vienna del 1985 e gli accordi di Montreal del 1987. CNC (Combustibili Non convenzionali) CNG (Compressed Natural Gas) (Gas Naturale Compresso) CO (Monossido di carbonio) CO2 (Anidride carbonica) COD (Chemical Oxygen Demand).

COGENERAZIONE Produzione associata di energia elettrica e di calore in una centrale termoelettrica, nella quale il vapore uscente dalla turbina viene inviato ad utenze diverse, civili o industriali, sia tal quale, sia come acqua calda, dopo condensazione. Questa tecnica è caratterizzata da un’elevata efficienza termodinamica e il suo utilizzo si sta sviluppando sia nel settore industriale, sia in quello civile.

COLONIALE (specie) Organismo che vive in acque dolci e marine, i cui individui non conducono vita solitaria, ma si aggregano in colonie nelle quali costruiscono una comune struttura abitativa e protettiva.

COLONIZZAZIONE Processo di insediamento in un determinato habitat da parte di una specie animale o vegetale o da un insieme di specie animali (zoonosi) o vegetali (fitocenosi) che tendono a occuparlo.

COMBUSTIBILE DERIVATO DAI RIFIUTI (CDR) E’ un combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito trattamento di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44% carta, 23% plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti; il suo potere calorifico inferiore è mediamente pari a 15.000 kJ/kg (circa 3.600 kcal/kg). Attualmente, sono due le possibilità di impiego di questo materiale: - sfuso e/o addensato, per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.) o in forni dedicati a griglia o a letto fluido (Forni d’incenerimento); - in pellets, per la combustione con carbone o in combustori a letto fluido bollente o ricircolante. Le caratteristiche e le modalità di impiego dell’RDF furono definite con D.M. 16.1.95 e successivamente revisionate con le nuove disposizioni previste dal D. Lgs. 5.2.97, n. 22, per le quali l’RDF viene ridefinito Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) e, dal punto di vista normativo, non più considerato rifiuto urbano, ma rifiuto speciale assimilabile all’urbano.

COMBUSTIBILE DERIVATO DAI RIFIUTI: (impianto di produzione del) La tecnica della produzione di combustibile solido derivato dai rifiuti urbani (CDR), viene adottata nei casi seguenti: - in alternativa alla termodistruzione del RSU (indifferenziati), oppure negli impianti di selezione e compostaggio in luogo della combustione della frazione secca (sovvalli); - in alternativa al recupero della carta e della plastica. I rifiuti solidi urbani sono trasformabili in CDR, a condizione che vengano precedentemente sottoposti a trattamenti meccanici atti a selezionare la frazione a più elevato potere calorifico, ad omogeneizzarla e condizionarla. Un impianto di produzione del CDR è in genere costituito da una sezione di preselezione RSU e da una successiva sezione di preparazione CDR. La preselezione costituisce la fase in cui il rifiuto viene sottoposto a trattamenti di frantumazione, deferrizzazione e vagliatura primaria per la separazione grossolana della materia prevalentemente organica. Mentre la parte organica può essere poi inviata ad una eventuale linea di compostaggio, la frazione combustibile viene convogliata al reparto di produzione di CDR, ove subisce un’ulteriore separazione mediante insufflazione d’aria per il recupero della frazione leggera, che viene ancora triturata in modo da ridurre la pezzatura fino a 30-50 mm. Essa rappresenta la parte a più elevato potere calorifico dei rifiuti solidi urbani e può essere utilizzata tal quale (CDR sfuso o cosiddetto fluff) o può essere ulteriormente addensata o pellettizzata. Tra i due prodotti, il CDR sfuso sarebbe da preferire perchè, oltre a richiedere un consumo energetico minore, è più facile da ottenere e quindi il suo costo è inferiore. Occorre però considerare che il materiale sfuso, oltre che di più difficile utilizzo, è soffice ed ha un peso specifico di circa 200 kg/m3, tanto da renderlo poco adatto al trasporto e allo stoccaggio. Il CDR in pellets ha un costo di produzione più elevato e un peso specifico di circa 600 kg/m3.

COMBUSTIBILI NON CONVENZIONALI (CNC) Scarti derivanti da processi di differenti lavorazioni che, grazie al loro potere calorifico e al non elevato contenuto di sostanze inquinanti, possono essere utilizzati in parziale sostituzione di altri combustibili in alcuni processi di combustione. L’elenco dei CNC e le loro modalità di impiego sono stati definiti con DM 16.1.95. Con l’emanazione del Decreto Legislativo 5.2.97, n. 22 i CNC rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.

COMBUSTIONE Reazione di sostanze organiche con l’ossigeno. Essa produce principalmente ossidi di carbonio, vapore d’acqua ed energia termica.
40)COMMENSALISMO Associazione di tipo mutualisticamente neutro ovvero senza nè danno, nè vantaggio reciproco di due organismi animali o vegetali che convivono a stretto contatto.

COMPATIBILITA’ AMBIENTALE Indica la caratteristica di un progetto di essere realizzato e di sussistere senza produrre impatti negativi sulle condizioni dell’ambiente.

COMPETIZIONE E’ un’interazione tra individui, provocata da una comune esigenza di una risorsa disponibile in quantità limitata; determina una diminuzione della sopravvivenza, dell’accrescimento e/o della riproduzione degli individui in competizione. La competizione può essere intraspecifica (le interazioni avvengono fra individui appartenenti alla stessa specie) o interspecifica (le interazioni avvengono fra individui di specie diverse).

COMPONENTE AMBIENTALE Categoria di elementi fisicamente individuabili che compongono l’ambiente considerato dagli Studi di impatto ambientale. Ad essa viene riconosciuta un’omogeneità al fine degli impatti attesi. Le componenti ambientali previste dagli Studi d’impatto ambientale sono: atmosfera, suolo e sottosuolo, ambiente idrico, vegetazione, flora e fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, paesaggio.

COMPOST Termine di derivazione anglosassone, che significa concime o ammendante organico. Il compost è un prodotto ottenuto mediante un processo biologico aerobico dalla componente organica di rifiuti solidi urbani, da materiali organici naturali fermentescibili o da loro miscele con fanghi derivanti da processi di depurazione delle acque di scarico di insediamenti civili (Fanghi di depurazione acque). Il compost deve avere caratteristiche agronomiche e valori-limite di accettabilità per alcuni inquinanti, conformi a quanto stabilito dalla vigente normativa.

COMPOSTAGGIO Biotecnologia per il trattamento di rifiuti organici di diversa provenienza e natura, basata su un processo ossidativo, operato da consorzi di microrganismi aerobici. Il compost così ottenuto, se di qualità adeguata, può essere utilizzato come ammendante in agricoltura.

COMPOSTAGGIO: (impianto di) Sono compresi in questa categoria gli impianti che trattano i RSU indifferenziati mediante tecnologie di sola selezione meccanica, con separazione della frazione umida e produzione di compost. Si tratta di impianti che vengono realizzati con lo scopo principale di valorizzare la frazione umida (putrescibile) per produrre compost da riutilizzare in agricoltura. In linea indicativa un impianto di compostaggio è costituito da tre fasi di lavorazione principali: - pretrattamento meccanico, necessario alla selezione dei RSU; - omogeneizzazione e riduzione di dimensioni della parte organica; - fermentazione propriamente detta. Le varie sezioni che compongono un impianto di compostaggio sono le seguenti: - ricezione e alimentazione dei rifiuti indifferenziati; - triturazione e vagliatura, con separazione della frazione umida; - separazione dei materiali ferrosi; - fase biologica (fermentazione e maturazione); - raffinazione finale, con eventuali pellettizzazione ed insaccamento.

COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (COV) I COV sono tutte le sostanze organiche di origine naturale o antropica che si trovano nell’aria allo stato di vapore o di gas. Esempi di COV sono le resine vegetali (il profumo di pino), il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) che sfugge da una bombola, gli incombusti nei gas di scarico dei motori, i vapori di benzina che si sviluppano dagli sfiati dei serbatoi, i solventi organici. Oltre ad essere in qualche caso pericolosi (ad esempio formaldeide, benzene, ecc.) concorrono alla produzione dello smog fotochimico attraverso una complessa cinetica che coinvolge gli ossidi di azoto e porta alla formazione di perossidi organici molto aggressivi e di ozono.

COMUNITA’ (Biocenosi).

CONCAWE E’ l’organizzazione delle compagnie petrolifere operanti in Europa che si occupa delle problematiche di ambiente, salute e sicurezza e delle loro implicazioni tecnico-economiche nel campo della raffinazione, distribuzione e marketing dei prodotti petroliferi.
50)CONDENSAZIONE DEGLI INQUINANTI Processo utilizzato per l’eliminazione da effluenti gassosi di inquinanti presenti in forma di vapori condensabili; tale processo avviene in genere con un abbassamento di temperatura e la conseguente conversione della sostanza in fase gassosa in uno stato liquido o solido.

CONSUMO DI ACQUA Quantità di acqua destinata al consumo per qualsiasi uso (civile e industriale) direttamente o indirettamente afferente l’impianto in progetto, al netto di eventuali ricicli.

CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA Quantità di energia elettrica destinata al consumo per qualsiasi uso (civile e industriale) direttamente o indirettamente afferente l’impianto in progetto.

CONSUMO DI SUOLO Quantità di terreno, sotto forma di materiale escavato, inteso sia come suolo superficiale che come materiale di cava, che risulta necessario alla costruzione e all’esercizio dell’impianto in progetto. Il consumo si riferisce al terreno necessario, ad esempio per il livellamento dell’area, la costruzione di rilevati, la preparazione del calcestruzzo, ecc. e, inoltre, alla sottrazione di tale risorsa ad utilizzi di altri tipo (agricoli, ricreativi, ecc.).

CONTAMINAZIONE Effetto provocato da un agente esterno (contaminante) scaricato in un sistema recettore (acqua, aria, suolo).

CONVERSIONE Lavorazione, termica o catalitica, di frazioni petrolifere finalizzate alla produzione di prodotti di maggiore qualità e minore impatto ambientale nell’uso finale. Viene effettuata in impianti complessi a condizioni operative di alta temperatura e pressione.

CORINAIR (COoRdination INformation - AIR) Progetto promosso dall’Unione europea con il fine di raccogliere e organizzare informazioni sulle emissioni inquinanti nei paesi dell’Unione. L’ENEA partecipa al progetto, in qualità di referente ufficiale dell’Italia, su mandato del Ministero dell’Ambiente. Corinair è parte di un lavoro della European Environmental Agency.

COROGRAFIA Studio o descrizione di una regione o di altra porzione limitata della superficie terrestre, normalmente comprensiva di ambienti diversi (carta corografica).

CORRENTE Movimento di masse d’acqua o d’aria, dovuto a varie cause di carattere fisico e geofisico.

CORROSIONE Distruzione graduale di un metallo o lega dovuta all’azione di un agente chimico, che può essere anche l’ossigeno dell’aria.
60)COSTI AMBIENTALI Riduzione del livello di benessere collettivo dovuto all’impatto di un progetto sull’ambiente. Generalmente di difficile quantificazione in quanto nasce dalla percezione privata di ciascun individuo. Il termine viene anche comunemente utilizzato per indicare semplicemente un peggioramento relativo a una o più componenti ambientali.

COSTRUZIONE DI SCOGLIERE/ PIATTAFORME Politica USA per promuovere la conversione di piattaforme dismesse in scogliere artificiali per la vita marina.

COT (Carbonio Organico Totale).

COV (Composti Organici Volatili).

CURVE DI ISOCONCENTRAZIONE Linee congiungenti i punti a concentrazione costante degli inquinanti atmosferici; forniscono un metodo utile alla rappresentazione dei livelli di qualità dell’aria su una determinata area.

DEBALLASTING Procedura di svuotamento delle acque di cisterna di una petroliera. Imbarcate durante la navigazione per dare stabilità alla nave, devono essere scaricate prima di procedere alle operazioni di riempimento delle cisterne con greggio. Normalmente lo svuotamento avviene per mezzo di tubazioni o manichette dette di deballasting che inviano le acque a terra dentro appositi serbatoi per opportuna decantazione (confronta Acqua di zavorra).

DECADIMENTO RADIOATTIVO Trasformazione spontanea del nucleo di un atomo, accompagnata dall’emissione di particelle o dalla cattura/emissione di elettroni.

DECANTATORE Apparecchiatura utilizzata per la separazione fisica, dall’acqua, delle sostanze inquinanti in sospensione, utilizzandone il differente peso specifico. Il residuo principale ottenuto è costituito dai fanghi.

DECIBEL (dB) Il decibel è un modo di esprimere una determinata misura di rumore, di vibrazioni, di campi elettrici. Esso denota la grandezza di una quantità rispetto ad un valore di riferimento stabilito arbitrariamente, in termini di 10 volte il logaritmo (in base
del quoziente delle due quantità. In acustica il decibel misura il livello dell’intensità energetica dei suoni.

DEGRADAZIONE Nella chimica organica indica il passaggio da un composto o un altro contenente un diverso gruppo funzionale e un numero più piccolo di atomi di carbonio.

DEMERSALE Organismo (specialmente detto di pesci e specie ittiche) che vive normalmente in prossimità del fondo beneficiando, come nutrimento, delle forme viventi bentoniche.

DENITRIFICATORE Dispositivo in cui avviene l’abbattimento dei nitrati tramite il processo di denitrificazione biologica e con l’utilizzo di sistemi catalitici, come nei processi di controllo degli ossidi di azoto nei fumi.

DENITRIFICAZIONE Processo di riduzione dei nitrati ad azoto elementare (che si libera in forma gassosa) ad opera di batteri facoltativi in grado di utilizzare, in condizioni anossiche, l’ossigeno contenuto in questi composti.

DENSITA’ Rapporto tra massa e volume di un corpo o di una sostanza (densità assoluta). In pratica si utilizza spesso la densità relativa, espressa dal rapporto tra la densità assoluta della sostanza in esame e quella di una sostanza di riferimento, in genere l’acqua pura a 4°C. La densità dei solidi si misura con particolari recipienti detti "picnometri".

DENUDAZIONE Logorio della superficie terrestre dovuto all’azione congiunta di numerosi agenti naturali: sole, vento, pioggia, acque selvagge, azione del gelo, ghiaccio.

DEPURATORE Impianto dedicato alla rimozione del carico inquinante contenuto in acque di scarico. E’ generalmente costituito da due sezioni principali, ciascuna idonea a un trattamento specifico: - chimico-fisico, che provvede con mezzi chimici o fisici ad un pretrattamento delle acque per la rimozione dei solidi sospesi, per equilibrare l’acidità o l’alcalinità eccessive, per neutralizzare particolari sostanze nocive prima del successivo trattamento biologico, per aerazione; - biologico, ad opera di microrganismi selezionati che provocano la degradazione delle sostanze organiche inquinanti, fino a farle rientrare nei limiti di legge. In genere un depuratore comprende una serie di vasche (Vasche di ossidazione biologica), in cui le acque fluiscono in serie per subire i vari passaggi del processo di depurazione.

DEPURAZIONE Insieme dei trattamenti artificiali che permettono di eliminare totalmente o parzialmente da un’acqua le sostanze inquinanti. Esistono numerosi trattamenti di depurazione e il loro impiego dipende dalle caratteristiche dell’acqua da depurare e dal grado di depurazione che si vuole raggiungere. Gli impianti di depurazione si possono differenziare, a seconda dei processi di funzionamento su cui si basano, in fisici, chimico-fisici e biologici (Depuratore).

DESERTO Ogni area inadatta all’insediamento umano per accentuata aridità o per freddo intenso. Esistono due tipi elementari di deserto: uno si riferisce alle aree con clima arido, vegetazione ridotta, discontinua o assente, morfologia tormentata e mancanza di corsi d’acqua perenni; l’altra, alle aree settentrionali marginali dei continenti boreali, a gran parte della Groenlandia e all’Antartide. Le aree desertiche in senso lato coprono il 30% delle terre emerse, il 16% riferito ai deserti aridi e il 14% a quelli freddi.

DESOLFORATORE Dispositivo per la riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo nei processi di combustione. In genere funziona con processi a secco, semisecco o umido.

DESOLFORAZIONE E IDRODESOLFORAZIONE Processo di trattamento di frazioni petrolifere finalizzato alla riduzione del contenuto di zolfo nei prodotti petroliferi. E’ realizzato in impianti ad alta pressione e temperatura in presenza di catalizzatore e di idrogeno.

DETRITI DI PERFORAZIONE Frammenti di roccia che si producono a causa dell’avanzamento dello scalpello, durante l’attività di perforazione di pozzi per idrocarburi, trasportati alla superficie dal fluido di perforazione. In superficie sono raccolti in bacini confinanti, ai fini dei trattamenti e dello smaltimento finale. Questi reflui sono classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e consolidati mediante l’aggiunta di cemento o silicati, in modo tale che ne è possibile il riutilizzo come copertura in discariche per rifiuti solidi urbani o lo smaltimento in discariche per rifiuti speciali.

DIGESTIONE AEROBICA Processo di stabilizzazione dei fanghi concentrati, provenienti da un trattamento di acque reflue, con aerazione prolungata, atto a completare la degradazione biologica delle sostanze organiche, in ambiente aerobico, iniziata nella fase di ossidazione biologica. E’ applicata generalmente in impianti senza sedimentazione primaria.

DIGESTIONE ANAEROBICA Trattamento biologico di liquami organici molto concentrati, effettuato in recipienti chiusi, ad opera di batteri anaerobi e facoltativi. In assenza di ossigeno, tali batteri provvedono alla riduzione biologica delle sostanze organiche presenti, con produzione di anidride carbonica, metano e prodotti solforati.

DIGESTORE chiuso in cui un materiale organico, costituito da rifiuti solidi o fanghi di depurazione o acque di lavaggio, viene sottoposto all’azione di batteri anaerobici che lo decompongono con formazione di biogas, eventualmente utilizzabile come combustibile. Nel caso di residui vegetali e comunque non tossici, il residuo solido della digestione anaerobica può essere utilizzato come ammendante agricolo.
20)DIOSSINE (Policlorodibenzodiossine).

DISBOSCAMENTO Diradamento delle foreste come risultato dei processi di antropizzazione.

DISCARICA CONTROLLATA Area predisposta per il contenimento di rifiuti e dotata di caratteristiche costruttive diverse in funzione del tipo di rifiuto ad essa destinato e in base alle disposizioni della normativa. A seguito della Deliberazione 27.7.94 del Comitato interministeriale, sono state prescritte in Italia tre categorie di discariche. All’interno della 2a categoria sono individuati poi tre tipi diversi. In sintesi, le discariche della 1a categoria sono destinate ad accogliere RSU e RSA; quelle di 2a, Tipo A, sono per rifiuti inerti; quelle di 2a , Tipo B, sono per rifiuti industriali, con limiti sul contenuto di sostanze pericolose; quelle di 2a, Tipo C, sono per la stessa tipologia, ma con limiti meno restrittivi sulla composizione dei rifiuti; quelle di 3a categoria infine, sono per rifiuti tossico-nocivi particolarmente pericolosi, non smaltibili nelle discariche di 2a categoria. Al crescere nella scala delle tipologie, corrispondono soluzioni costruttive via via più isolanti dall’ambiente esterno. Attualmente, nel regime "transitorio" seguito al nuovo D. Lgs. sui rifiuti del 5.2.97, la dizione rifiuti pericolosi ha sostituito quella di tossico-nocivi. Lo stesso Decreto recita inoltre: "A partire dal 1° gennaio 2000 è consentito smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i rifiuti individuati da specifiche norme tecniche ed i rifiuti che residuano da operazioni di riciclaggio, di recupero e di smaltimento ...(di rifiuti)...".

DISMISSIONE L’insieme delle operazioni necessarie per la cessazione delle attività produttive di un impianto o di un’area industriale. Si suddivide generalmente in tre fasi: messa in sicurezza (Bonifica) delle componenti; smantellamento e rimozione delle apparecchiature e delle strutture; ripristino del suolo.

DISPERDENTI Sostanze organiche aggiunte a sospensioni solido-liquido o liquido-liquido, capaci di formare e/o stabilizzare dispersioni tra una fase oleosa ed una acquosa. Generalmente usati per combattere gli oil spills.

DISPERSIONE DEL GREGGIO VERSATO IN MARE Tecnica di riduzione del greggio galleggiante sul mare mediante trattamento delle chiazze di olio con agenti disperdenti (prodotti tensioattivi) che provocano la formazione di piccolissime gocce (meno di 100 micron di diametro), riducendo la tensione superficiale tra olio ed acqua e facilitando la loro dispersione.

DISPERSIONE DI INQUINANTI IN ATMOSFERA Fenomeno subìto dagli inquinanti durante il trasporto turbolento in atmosfera. A causa della dispersione gli inquinanti subiscono una diluizione al crescere della distanza dalla sorgente di emissione. E’ possibile modellizzare il fenomeno attraverso opportuni algoritmi in grado di descrivere il comportamento degli effluenti e di calcolare i valori di concentrazione degli inquinanti in un qualsiasi punto dello spazio.

DISOLEATORE Dispositivo utilizzato per l’eliminazione degli oli e dei grassi presenti nelle acque di scarico. Generalmente si tratta di vasca o serbatoio che rallenta la velocità del liquame, favorendo la flottazione (Flottatore) naturale di tali particelle, con densità minore dell’acqua che, raccoltesi in superficie, vengono eliminate con appositi rastrelli.

DISOLEAZIONE: (trattamento di) Processo di purificazione delle acque di scarico, volto ad eliminare gli oli e i grassi presenti, mediante disoleatore.

DISSESTO AMBIENTALE Fenomeno naturale o indotto da opere dell’uomo che interessa vari aspetti dell’ambiente (suolo, acqua, ecosistemi, ecc.) e ne modifica negativamente l’equilibrio naturale. Nel caso di frane e inondazioni che hanno effetti dannosi per il territorio, le infrastrutture e le popolazioni, si parla ad esempio di dissesto idrogeologico.
30)DISTILLAZIONE PRIMARIA Processo di distillazione frazionata del petrolio greggio dal quale si ottengono le principali frazioni petrolifere (che bollono a temperature diverse), da avviare agli impianti di conversione e trattamento della raffineria.

DIVERSITA’: (indice di) Indice esprimente il grado di eterogeneità di una comunità di organismi (Biocenosi) mediante accertamento statistico della situazione reale esistente fra le due situazioni teoriche estreme: (a) tutti gli individui della comunità appartengono alla medesima specie, (b) ogni individuo della comunità appartiene ad una specie diversa. Fra queste due estremità si possono trovare tutte le gradazioni intermedie.

DOMINIO Ripartizione dell’ambiente marino che viene diviso nel dominio bentonico, comprendente tutti i fondali, e nel sovrastante dominio pelagico, comprendente le masse d’acqua, che a sua volta è ripartito in due regioni: una neritica, sovrastante la platea continentale e una oceanica, sovrastante le altre aree di mare aperto più profondo.

DOSE Quantità di una sostanza necessaria per ottenere un determinato effetto.

DRENAGGIO Rimozione dell’acqua superficiale o di falda in una data area, sia per gravità, sia per pompaggio.

ECOGESTIONE: Per ecogestione o gestione ambientale si intende la parte del sistema di gestione complessivo dell’impresa che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale dell’impresa stessa. as

ECOLABELLING: Insieme delle procedure introdotte in ambito europeo del Regolamento comunitario n. 880/92, consistenti nel contrassegnare con un logo specifico i prodotti caratterizzati da un limitato impatto ambientale. Il logo viene assegnato a quei prodotti che soddisfano uno specifico insieme di criteri ecologici. Finora hanno ottenuto l’ecolabel comunitario alcuni prodotti nei settori dei detergenti, lavatrici, vernici, ecc.. Poichè l’ecolabel è un simbolo che evidenzia le favorevoli prestazioni ambientali di un prodotto (ad esempio, il contenere un minor quantitativo di un determinato inquinante) rispetto ai suoi concorrenti, le imprese se ne avvalgono per orientare i consumatori all’acquisto di beni più rispettosi dell’ambiente.

ECOSISTEMA: Insieme degli elementi naturali (acqua, aria, suolo, flora, fauna) e delle attività antropiche, in rapporto tra loro che, influenzandosi a vicenda, creano condizioni di equilibrio apparente, in un dato ambito più o meno esteso.

ECOSISTEMA ANTROPICO: Complesso ecologico formato dall’uso del suolo, dalla mobilità e dalle componenti socioeconomiche dell’ambiente. In termini generici l’ambiente che coinvolge direttamente l’uomo.

ECOSISTEMA MARINO: Ecosistema naturale tipico dell’ambiente acquatico marino, nel quale gli autotrofi (piante verdi) sono presenti con biomassa, per unità di superficie e dimensioni molto più piccole degli autotrofi terrestri e dove il consumo di acqua, durante la fissazione dell’anidride carbonica, è nettamente minore.

ECOSISTEMA NATURALE: Unità che include tutti gli organismi che vivono insieme in una data area, interagenti con l’ambiente fisico, in modo tale che un flusso di energia porta a una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali tra viventi e non viventi all’interno del sistema.

ECOSISTEMA TERRESTRE: Ecosistema naturale provvisto di popolazioni di autotrofi (piante verdi) di grosse dimensioni e con elevato consumo di acqua, durante la fissazione dell’anidride carbonica.

ECOTIPO: Varietà locale (razza o sottospecie), fissata geneticamente, nell’ambito di una stessa specie. L’ecotipo si crea in risposta alle diverse condizioni ambientali a cui le popolazioni di una specie sono sottoposte, vivendo in aree geografiche e/o ambienti differenti.

ECOTONO: Zona di transizione fra due diverse biocenosi. Nell’ecotono si ha un graduale passaggio fra le specie caratteristiche di una biocenosi e le specie caratteristiche dell’altra. L’importanza dell’ecotono è dovuta al fatto che in esso, generalmente, si ha una maggiore biodiversità che nelle biocenosi che separa.

EDAFICO: Riferito al suolo e alla porzione superficiale della crosta terrestre e agli organismi che vi prolificano.

EDULE: Detto di organismo animale o vegetale commestibile per l’uomo.

EFFETTI A BREVE O A LUNGO TERMINE: Conseguenze sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di un’opera (ad esempio stabilimento industriale, ferrovie, ecc.), a distanza di poco (settimane, mesi) o molto tempo (anni).

EFFETTO SERRA: Aumento graduale della temperatura media dell’atmosfera per effetto della riduzione del potere disperdente del calore, a causa della modificazione delle sue componenti (Anidride carbonica). L’atmosfera agisce come una serra.

EFFICIENZA ECOLOGICA: L’efficienza ecologica è un concetto complesso che qualifica beni e servizi in grado di contribuire competitivamente alla qualità della vita, minimizzando l’impatto ambientale e l’utilizzo di risorse nell’intero ciclo di vita.

EFFLUENTE GASSOSO: Scarico di sostanze in fase gassosa convogliate e provenienti da qualsiasi unità di processo. In campo normativo l’effluente gassoso è il mezzo attraverso il quale una o più sostanze inquinanti vengono veicolate nell’ambiente, concorrendo a modificarne la qualità.

EFFLUENTE LIQUIDO: Nei processi industriali definisce lo scarico di sostanze liquide che alterano le caratteristiche fisiche, chimiche o biologiche del corpo recettore (acque superficiali, acque sotterranee, suolo) destinate ad impianti di depurazione o fognanti.

EFFLUENTI GASSOSI: (impianto di abbattimento degli inquinanti negli) E’ un insieme di apparecchiature finalizzate alla rimozione, ovvero alla riduzione della concentrazione degli inquinanti presenti nell’effluente gassoso da trattare. In base alle proprietà chimico-fisiche dell’effluente e degli inquinanti, l’impianto può essere costituito da uno o più stadi di abbattimento. In relazione allo stato fisico dell’inquinante presente nella corrente gassosa e in base anche alle sue proprietà chimiche, si sceglie il sistema di abbattimento più appropriato: sistema a secco (ad esempio per i polveri o goccioline), dinamici e statici come i cicloni e i filtri a maniche; sistemi ad umido (ad esempio per anidride solforosa o acido cloridrico), come le torri di lavaggio ad assorbimento; sistemi termici e catalitici (ad esempio per ossidi di azoto e composti organici policiclici e/o policlorurati) come i combustori e i reattori catalitici; sistemi ad adsorbimento (per composti organici insolubili in acqua) come le colonne a carboni attivi; sistemi biologici come i biofiltri (vedi). Nel caso di impianti di abbattimento multistadio, si parla generalmente di filiera di depurazione. In genere vengono associati stadi di abbattimento ad umido, come le unità di assorbimento. E’ inoltre frequente avere uno stadio finale di abbattimento catalitico o di adsorbimento, che faccia da guardia finale per l’abbattimento spinto di inquinanti particolarmente pericolosi come i composti organici clorurati.

ELEMENTO NATURALE: Elemento biotico o abiotico del paesaggio, non direttamente ascrivibile alle attività umane.
20)ELEMENTO STORICO-TESTIMONIALE: Elemento antropico del paesaggio caratterizzato dal valore artistico o storico.

ELETTROFILTRO: Apparecchiatura di abbattimento delle polveri dalle emissioni gassose. I princìpi-base del processo di precipitazione elettrostatica possono essere così riassunti: - sviluppo di una corrente ad alto voltaggio utilizzata per caricare elettricamente il materiale particellare dell’aeriforme da depurare; - creazione di un campo elettrico tra gli elettrodi di scarica e gli elettrodi di raccolta con conseguente migrazione del particolato, caricato negativamente, sulle piastre di raccolta, caricate positivamente; - rimozione del materiale particellare raccolto mediante scuotimento delle piastre, per battitura o scorrimento d’acqua.

EMAS: Nel 1993 la Comunità europea ha emanato il Regolamento n. 1836 EMAS sulla partecipazione volontaria delle imprese industriali a un sistema di ecogestione e audit. Il Regolamento prevede che le imprese partecipanti adottino, nei propri siti produttivi, dei sistemi di gestione ambientale basati su politiche, programmi, procedure e obiettivi di miglioramento dell’ambiente e pubblichino una dichiarazione ambientale (un vero e proprio bilancio ambientale di sito). Ai fini della registrazione del sito nell’apposito elenco istituito presso la Commissione europea, il Regolamento EMAS prevede che la dichiarazione ambientale venga convalidata da un verificatore accreditato da un Organismo nazionale competente; in Italia tale organismo, attivo solo dal 1997, è il Comitato per l’Ecolabel (Ecolabelling) e l’Ecoaudit che si avvale del supporto tecnico dell’ANPA. Questa certificazione ambientale si affianca agli altri standard internazionali in materia come le norme della serie ISO 14000 e BS 7750 e ha avuto, soprattutto in Germania, un notevole successo per quanto riguarda la partecipazione delle imprese e il numero di verificatori accreditati.

EMERGENZA NATURALE: Elemento di particolare pregio naturalistico sotto il profilo della valutazione paesaggistica.

EMERGENZA STORICA: Elemento di particolare pregio storico-artistico sotto il profilo della valutazione paesaggistica.

EMISSIONE: Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ecosistema, che può produrre direttamente o indirettamente un impatto sull’ambiente.

EMISSIONE CONVOGLIATA: Scarico di una sostanza gassosa attraverso un camino, allo scopo di migliorare la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera e limitarne la ricaduta a terra.

EMISSIONE DIFFUSA: Fuoriuscita di una sostanza gassosa in atmosfera, prodotta da perdite di alcuni componenti degli impianti di lavorazione (valvole, tenute, ecc.), dei serbatoi di stoccaggio e degli impianti di movimentazione dei prodotti.

EMISSIONE LUMINOSA: Radiazione ottica non ionizzante, associabile al campo del visibile, con lunghezze d’onda comprese tra 400 nm e 760 nm.

EMISSIONI EVAPORATIVE: Dispersioni di idrocarburi per evaporazione. La maggior parte delle emissioni evaporative viene determinata da perdite durante la distribuzione (depositi, autobotti, stazioni di servizio) e l’impiego (automobili) della benzina.
30)EMISSIONI FUGGITIVE: Con questo termine si individuano le emissioni gassose di sostanze organiche volatili, dovute alle perdite fisiologiche e cioè non accidentali, dagli organi di tenuta degli impianti chimici e petrolchimici. I principali organi di tenuta che si prendono in considerazione sono quelli relativi a: flange, valvole di sicurezza, compressori, pompe e valvole di regolazione.

EMUNGIMENTO: Estrazione di acqua dal sottosuolo. Ai fini di una razionale sfruttamento delle acque sotterranee, è necessario sapere se si tratta di acque fossili, cioè non più rifornite con apporti che integrino quanto viene estratto, oppure di una risorsa di acqua rinnovabile.

ENDEMICO: Termine usato in zoologia e botanica per definire le specie tipiche ed esclusive di un determinato territorio.

EPA: (Agenzia per la Protezione Ambientale).

EPIBENTHOS: Organismi animali o vegetali viventi sul fondo marino; possono essere sia sessili che vagili.

EPIBIOSI: Modalità di vita di un organismo animale o vegetale su di un altro organismo animale o vegetale senza che questo comporti necessariamente parassitismo, commensalismo o simbiosi. L’organismo installato sull’altro, che gli serve da mero supporto fisico, è definito genericamente epifita o epizoo, a seconda che si tratti di vegetale o di animale.

EPIFITI: Organismi vegetali viventi su substrati e su altri organismi vegetali o animali senza esserne parassiti.

EPIZOI: Organismi animali viventi su substrati e su altri organismi vegetali o animali senza esserne parassiti.

ERBICIDI: Fitofarmaci in grado di combattere le erbe infestanti, eliminando la competizione di queste con coltura utile da proteggere, ovvero idonei ad eliminare la vegetazione indesiderata.

EROSIONE: Azione fisica disgregatrice e asportatrice, esercitata sulla parte emersa della superficie terrestre, dagli agenti naturali in movimento: vento (erosione eolica), fiumi (erosione fluviale), mare (erosione marina o abrasione), ghiaccio (erosione glaciale o esarazione).
40)ESAURIMENTO DELLA FALDA: Estrazione prolungata di acqua da una falda con portata superiore a quella di alimentazione.

ESONDABILITA’: Attitudine delle acque fluviali a straripare o traboccare oltre gli argini.

ESPOSIZIONE PERSONALE DI UN LAVORATORE: (valori limite) Esposizione del lavoratore ad agenti chimici, fisici e biologici nell’ambiente di lavoro (D.L. 277/91 - "tutela del lavoratore contro il rischi..."). Viene definita, in funzione dell’intensità del fattore, in base al tempo effettivo di esposizione e al periodo di riferimento temporale (8 ore giornaliere o settimana lavorativa).

ESSICCATORE: Apparecchiatura utilizzata al fine di ridurre l’umidità dei fanghi di depurazione a valori fino all’ordine del 5% in peso. Scopo del trattamento è ridurre il volume finale di fango da smaltire, stabilizzarlo termicamente, anche per la quasi completa assenza d’acqua, in modo da renderlo utilizzabile in agricoltura o inceneribile in appositi impianti attrezzati per la produzione di energia termica o elettrica. Gli essiccatori si possono distinguere essenzialmente in diretti e indiretti a seconda che il fluido scaldante venga in contatto, o meno, con il fango da essiccare.

ESTINZIONE: Scomparsa totale di una specie animale o vegetale dal suo originario ambiente di vita a causa della insorgenza di condizioni (climatiche, ambientali, alimentari, ecc.) o di fattori (nemici, predatori, ecc.) incompatibili con la sua sopravvivenza.

ESTRAZIONE CON SOLVENTE: Metodo di separazione, nel quale un solido o una soluzione vengono posti in contatto con un solvente liquido nel quale sono trasferiti uno o più componenti.

ETEROTROFO: Microrganismo che non è in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e l’azoto inorganico e deve quindi prelevarli dall’ambiente esterno.

ETOLOGIA: Scienza che studia il comportamento e la vita di relazione degli animali.

EUFOTICO: Bene illuminato. E’ così definito ad esempio l’ambiente sottomarino superficiale nel quale penetrano abbondantemente le radiazioni luminose solari e dove si riscontra il massimo sviluppo vegetale (alghe fotofile, fanerogame marine) e il più denso sviluppo di zoobenthos (Benthos).

EURIALINO: Organismo marino vivente, capace di tollerare variazioni di salinità anche notevoli.
50)EURITERMA: Detto di specie animale o vegetale che tollera ampie variazioni di temperatura e che vive nell’ambito di una escursione termica molto estesa.

EUSTATISMO: Variazione di livello relativo tra le masse continentali e la superficie dei mari e degli oceani, che produce cambiamenti di diverso genere (ad esempio formazione di successioni di linee di costa, terrazzi marini o fluviali, ecc.) con fenomeni di avanzamento (trasgressione marina) o di arretramento (regressione marina) delle acque rispetto alle terre emerse. Le variazioni eustatiche rivestono grande importanza nella storia geologica del pianeta.

EUTROFIZZAZIONE: Processo per cui un ambiente acquatico modifica il suo equilibrio ecologico, per cause naturali o artificiali, e si arricchisce di sostanze nutritive. Il processo viene accelerato dall’inquinamento, soprattutto da parte di detersivi e fertilizzanti (fosforo, azoto e sostanze organiche), che determina una proliferazione abnorme della vegetazione sommersa (Macrofite) e/o di alghe microscopiche (microplancton). Successivamente esse si decompongono determinando un’eccessiva riduzione dell’ossigeno disciolto in acqua, con conseguente instaurarsi di un ambiente anaerobico e la distruzione delle principali forme di vita acquatica.

EUTROFICO: Ambiente notevolmente e talora abnormemente ricco di sostanze nutritive, in termini qualitativi e quantitativi, con conseguente tendenza a facilitare un proliferare, anche eccessivo, di forme di vita vegetali o animali. E’ il caso dei bacini marini poco profondi, chiusi o a limitato ricambio idrico, nei quali si gettano le acque di grossi fiumi che recano abbondanti quantità di sostanze eutrofizzanti (Eutrofizzazione).

EUXINICO: (ambiente) Ambiente di sedimentazione di depositi lagunari o di mare interno con acque a scarsissima circolazione, poco ossigenate e asfittiche. Il termine deriva dal nome latino del Mar Nero (Pontus Euxinus) dove si riscontra un ambiente altamente riducente.

EVOLUZIONE: Complesso delle modifiche e degli adattamenti che un organismo vivente subisce per meglio prosperare nell’ambiente nel quale si trova e adattarsi ai progressivi cambiamenti indotti nell’ambiente stesso.

FACIES Insieme delle caratteristiche petrografiche, sedimentologiche e paleontologiche di una roccia sedimentaria, che esprimono le caratteristiche ambientali della zona di formazione della roccia stessa.

FAGLIA Frattura degli strati rocciosi che indica quindi un comportamento fragile del volume roccioso da essa interessato. Alla faglia è sempre associato uno scorrimento relativo di entità apprezzabile delle due parti a contatto. Successivamente la coesione può essere parzialmente ripristinata grazie alla mineralizzazione depositata da fluidi circolanti, ma la superficie di faglia continuerà a costituire una zona di debolezza e potranno in seguito avvenire altri movimenti sotto l’azione di un nuovo campo di sforzo.

FALDA Parte di sottosuolo satura d’acqua e sufficientemente permeabile, utilizzata in genere come riserva di acqua potabile o di irrigazione.

FALDA ARTESIANA Falda in pressione interposta tra due strati impermeabili, uno di tetto e uno di letto.

FALDA FREATICA Falda delimitata inferiormente da uno strato impermeabile e superiormente dalla superficie idrostatica.

FANGHI ATTIVI Massa semiliquida di microrganismi, rimossa dal flusso liquido di un depuratore e soggetta ad aerazione, combinata all’azione microbica aerobica di detti microrganismi.

FANGHI DI DEPURAZIONE ACQUE Sono i principali prodotti di risulta della depurazione delle acque, originati dai trattamenti di tipo fisico, chimico-fisico e biologico. Quando derivano dal trattamento epurativo di liquami di origine civile, sono caratterizzati da una notevole tendenza alla fermentazione anaerobica, dando luogo alla emissione di sostanze maleodoranti.

FANGHI DI PERFORAZIONE Fluidi composti da una sospensione di argilla in acqua con l’aggiunta di vari prodotti chimici usati durante la perforazione di un pozzo petrolifero, principalmente al fine di raffreddare e lubrificare lo scalpello di perforazione e rimuovere i detriti dal fondo del pozzo. Questi reflui sono classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e, dopo la raccolta in appositi bacini, vengono disidratati in modo da poter essere utilizzati come materiale di copertura in discariche di rifiuti solidi urbani o smaltiti in discariche per rifiuti speciali.

FASCINATE Opere di difesa idraulica utilizzate negli interventi di ripristino per contenere il ruscellamento delle acque e per la stabilizzazione superficiale dei terreni. Sono costituite da fasci di specie legnose di qualsiasi essenza, sistemate lungo aree in forte pendenza.

FATTORE AMBIENTALE/FATTORE DI IMPATTO Elemento che, sotto forma di materia e di energia, è in grado di agire sulle componenti ambientali producendo interferenze.

FATTORE DI EMISSIONE Quantità di sostanza inquinante fuoriuscita da un’unità di processo, espressa in termini di massa inquinante emessa, rapportata alla massa di prodotto o di materia prima impiegata o ad altri parametri idonei a rappresentare il settore produttivo in esame.

FATTORE PERCETTIVO: (paesaggio) Termine utilizzato nell’analisi di inserimento territoriale/paesaggistico di un’opera. In particolare i fattori percettivi sono quegli elementi che concorrono ad aumentare/ridurre la visibilità dell’opera stessa nel territorio.

FAUNA Il complesso delle specie animali proprie di un determinato ambiente o territorio.

FENOLOGIA Scienza che studia gli effetti dei cambiamenti stagionali sulla vita degli animali e dei vegetali. Comprende, tra l’altro, lo studio dei fenomeni quali la fioritura, l’apparire delle gemme, il primo e l’ultimo apparire degli uccelli migratori e degli insetti.

FEROMONI Miscela di sostanze specifiche secrete nell’ambiente da un organismo vivente, per provocare una risposta da altri individui della stessa specie. Avendo un ruolo essenziale nel processo riproduttivo, i feromoni sessuali di insetti nocivi (riprodotti per via sintetica) hanno trovato impiego, con vario successo, nella lotta biologica, con l’uso di apposite trappole o di strategie di disorientamento, contribuendo a limitare l’uso di insetticidi.

FERTILIZZANTI Sostanze di origine naturale o chimica che aumentano la produttività dei terreni coltivati, apportando ai vegetali gli elementi necessari al loro sviluppo. I componenti dei fertilizzanti appartengono a tre categorie: princìpi attivi (azoto, fosforo e potassio); oligoelementi (ferro, manganese, rame, zinco e boro); correttivi (a base di calcio, magnesio e zolfo). I prodotti di origine sintetica presenti sul mercato possono essere semplici, se contengono un solo principio attivo, oppure complessi se ne contengono due (fertilizzanti binari) o tre (fertilizzanti ternari).

FERTILIZZANTI OLEOFILI Fonti di azoto e fosforo minerale usate nel biorisanamento di oil spills (Versamenti di greggio), formulate in modo da facilitare la permanenza dei microrganismi intorno alla zona oleosa.

FILTRAZIONE Processo che consiste nel far passare un liquido attraverso un mezzo filtrante per eliminare i solidi in sospensione.

FILTRO A MANICHE Strumento di depurazione degli effluenti gassosi, costituito da cilindri di tessuto aperti da un lato. Attraversando il tessuto, i fumi depositano le polveri in essi contenute, comprese particelle di dimensioni submicroniche.
20)FILTRO ANAEROBICO Colonna con riempimento solido, sul quale viene fatta sviluppare una biomassa batterica anaerobica. La possibilità di ricircolare il refluo sul filtro permette di diminuire i tempi necessari per la sua stabilizzazione.

FIORITURE ALGALI Aumento improvviso della concentrazione di fitoplancton.

FITOFARMACI Sostanze o prodotti, spesso di origine sintetica, che esplicano una funzione medicinale nei confronti delle piante. A seconda del bersaglio a cui sono destinati, i fitofarmaci si distinguono in insetticidi, erbicidi, fungicidi, ecc.. Possono esercitare un’azione preventiva, oppure rimediare ad un’aggressione già in corso. Se sono costituiti da organismi viventi (microrganismi, ovature di insetti benefici) si può parlare di biopesticidi.

FITOPLANCTON Organismi flottanti o debolmente natanti in grado di fotosintetizzare; sono costituiti da singoli organismi o da forme coloniali. La maggior parte di loro è soggetta al trasporto passivo da parte delle correnti.

FLARING Nella produzione degli idrocarburi, il flaring consiste nel bruciare in torcia il gas associato all'olio, che non è possibile utilizzare sul posto, o reiniettare o trasportare nelle aree di mercato.

FLOCCULAZIONE Fase della coagulazione, durante la quale le singole particelle colloidali disperse nel liquame, destabilizzate con l’aggiunta di opportune sostanze, si addensano e formano fiocchi di maggiori dimensioni che sedimentano più rapidamente.

FLORA Il complesso delle piante spontanee, naturalizzate o largamente coltivate in un dato territorio.

FLOTTATORE Apparecchiatura utilizzata per la separazione dall’acqua di sostanze liquide o solide, avvalendosi di un gasi di trasporto che ne favorisca la raccolta in superficie. Il gas di trasporto, prevalentemente aria, può essere sia disperso nella corrente liquida da depurare (flottatori ad aria disciolta), sia aspirato direttamente dalla stessa, attraverso idonei dispositivi (flottatori ad aria indotta). Applicazioni prevalenti riguardano la separazione dall’acqua di sostanze oleose e l’ispessimento dei fanghi prodotti dal trattamento biologico.

FONDI DI INDENNIZZO Strumenti di copertura del danno ambientale che integrano l’assicurazione nei casi in cui le dimensioni del danno eccedano la copertura assicurativa, oppure l’identificazione dei responsabili non sia possibile. Possono essere fondi pubblici o privati, volontari o resi obbligatori dalla legge, finanziati da versamenti delle imprese, da contributi pubblici oppure da imposte specifiche per il settore al quale il fondo si riferisce.

FORESTA Vasta estensione di terreno ricoperta da alberi di alto fusto. In base alla latitudine e al clima nei quali si sviluppa e alle piante che la costituiscono, assume aspetti e denominazioni diversi: a galleria, decidua, di conifere, equatoriale, tropicale, spinosa.
30)FORNI D’INCENERIMENTO Impianti per il trattamento dei rifiuti urbani e/o speciali, che utilizzano processi di combustione condotti in eccesso di ossigeno; i prodotti della combustione sono essenzialmente anidride carbonica e acqua. Tali processi trovano frequente applicazione a livello industriale con l’utilizzo e combustibili convenzionali (gas naturale, olio combustibile e carbone) e attualmente vengono utilizzati come una delle soluzioni alternative alla collocazione dei rifiuti in discarica. Per quanto riguarda l’incenerimento dei RSU, dei RSA e dei rifiuti speciali i forni normalmente utilizzati sono i seguenti: - Forni a griglia, del tipo a barrotti, a rulli, o stocker (derivato dalle caldaie di combustione del carbone), adatti per rifiuti indifferenziati o per frazioni combustibili (carta, cartoni, plastiche, tessili, ecc.). Questi forni hanno avuto una diffusa applicazione, in conseguenza della notevole flessibilità d’esercizio e del buon grado di affidabilità. - Forni a letto fluido, del tipo bollente o ricircolante, adatti in particolar modo per le frazioni dei RSU a più elevato potere calorifico come RDF, residui plastici, ecc.. - Forni a tamburo rotante, largamente utilizzati nel campo dei rifiuti industriali, grazie alla loro affidabilità e flessibilità; questo tipo di forno ha trovato invece scarsa applicazione nel settore RSU per il suo basso rendimento energetico e gli elevati costi di investimento e di esercizio. - Forni a camera statica, costituiti da camere di combustione, generalmente cilindriche, dotate di bruciatori e lance per l’immissione di combustibili liquidi o gassosi; nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti sono impiegati per la termodistruzione di reflui liquidi e sfiati gassosi. Per tutti i nuovi impianti d’incenerimento di rifiuti la recente normativa (D. Lgs. 5.2.97, n.
impone, a partire dal 1°.1.99, l’adozione di sistemi di recupero energetico. Anche la convenienza economica suggerisce di installare cicli termici in modo da ottenere: - produzione di sola energia termica (vapore); - produzione di sola energia elettrica; - cogenerazione di energia termica ed elettrica. Per esempio dalla termodistruzione di 1 t di RSU con potere calorifico inferiore (p.c.i.) di 2.200 ¸ 2.300 kcal/kg, si possono produrre 2,5-3 t di valore o 500-600 kWh di energia elettrica. Dalla combustione dei rifiuti restano come residui, scorie e ceneri, che rappresentano il 25-30% in peso dei rifiuti stessi (circa il 10% in volume).

FOSSILE-GUIDA Fossile caratteristico di uno specifico intervallo di tempo della storia geologica del nostro pianeta e conseguentemente determinante per il riconoscimento e la datazione della roccia che lo contiene. Il fossile-guida ideale dovrebbe essere: tipico di un intervallo di tempo ristretto, dotato di ampia distribuzione geografica, facilmente identificabile, diffuso.

FOTOCHIMICO Effetto della luce su una reazione chimica.

FOTOFILO Organismo animale o vegetale amante della forte illuminazione naturale e delle aree ben esposte al sole che in ambiente marino costituiscono la zona eufotica.

FOTOFOBO Organismo animale o vegetale amante della semioscurità o del buio totale, condizioni che nell’aerobio si incontrano in ambiente ipogeo e nell’idrobio si riscontrano nella zona oligofotica e in quella afotica rispettivamente.

FOTOPERIODISMO Le risposte fisiologiche di un organismo all’alternarsi della notte e del giorno.

FOTOSINTESI Reazione chimica di sintesi favorita dalla luce. In particolare, attraverso la fotosintesi clorofilliana si instaura un processo biochimico mediante il quale le piante fornite di clorofilla convertono l’energia luminosa solare in energia chimica, utilizzando acqua e anidride carbonica per sintetizzare sostanze organiche (soprattutto carboidrati) e liberando nell’atmosfera l’ossigeno.

FOTOSINTESI CLOROFILLIANA (Fotosintesi).

FOTOTROPISMO Risposta mediata della crescita di un organismo vegetale, sotto l’effetto della luce visibile, che si manifesta con l’incurvamento degli organi vegetali verso la luce stessa.

FRANOSITA’ Attitudine di un terreno o di una parete rocciosa a subire scivolamenti o distacchi di porzioni più o meno estese lungo un piano di rottura, sotto l’effetto della gravità (Campo gravimetrico terrestre).
40)FUEL SWITCHING Letteralmente "cambio di combustibile", effettuato di solito a fini ecologici: per esempio il gas naturale presenta emissioni di anidride carbonica dell’ordine del 50% in meno rispetto al carbone e del 25% in meno rispetto al petrolio.

FUMI DI COMBUSTIONE: (trattamento dei). E’ un processo volto a rimuovere o ridurre il contenuto di sostanze inquinanti presenti nei fumi di combustione di sostanze quali carbone, olio combustibile, gas naturale, RDF, RSU, ovvero di qualsiasi sostanza in grado di sostenere una combustione. Il trattamento dei fumi di combustione viene effettuato utilizzando una o più unità di abbattimento degli inquinanti.

FUMIGAZIONE Fenomeno tipico delle prime ore del mattino e delle zone costiere. In prossimità di esse i fumi convogliate (Emissione convogliata), provenienti da qualsiasi unità di processo, dopo una iniziale dispersione in uno strato superiore di aria stabile incontrano, ricadendo verso il suolo, uno strato di aria in movimento che ne provoca un rapido rimescolamento, determinando il fenomeno della fumigazione.

FUNGICIDI Composti chimici, detti anche anticrittogamici, che rientrano nella categoria degli antiparassitari o pesticidi, usati per combattere le crittogame parassite delle piante.

FURANI (Policlorodibenzodiossine e Policlorodibenzofurani).

GARIGUE Termine di origine francese indicante un tipo di vegetazione di brughiera utilizzabile in pratica solo come pascolo per gli ovini. Si trova nelle regioni nelle quali il terreno è talmente arido e povero da rendere difficile anche la crescita degli sterpi. E’ tipica delle regioni calcaree. Fra le piante che costituiscono il garigue vi sono le ginestre, la lavanda e il timo.

GAS ACIDI Prodotti gassosi della combustione (anidride solforosa, ossido di azoto) caratterizzati da reazione acida in presenza di acqua.

GAS INERTE Gas o miscela di gas non contenente ossigeno sufficiente a sostenere una combustione.

GAS NATURALE Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase gassosa del petrolio. Esso è costituito in massima parte da metano e per il resto da quantità variabile, a seconda dei giacimenti, di idrocarburi paraffinici superiori quali etano, propano, butano, pentano, ecc.. Trova larghissime applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e, come materia prima, nell’industria petrolchimica.

GAS NATURALE COMPRESSO (GNC) Viene utilizzato per autotrazione e distribuito a circa 220 bar in veicoli dotati di appositi sistemi di trasporto e stoccaggio (bombole). Inizialmente ebbe una notevole diffusione in Italia negli anni 30, per sopperire alla mancanza di petrolio nazionale. Oggi viene promosso in tutto il mondo come combustibile ecologico da utilizzarsi preferibilmente in aree urbane particolarmente inquinate. Oltre all’Italia, sono da annoverare fra i paesi a più alta concentrazione di veicoli a GNC l’Argentina e la Nuova Zelanda.

GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) Gas naturale, costituito prevalentemente da metano liquefatto per raffreddamento a -161°C, a pressione atmosferica, allo scopo di renderlo idoneo al trasporto mediante apposite navi cisterna oppure allo stoccaggio. Per essere utilizzato, il prodotto liquido deve essere poi riconvertito allo stato gassoso in particolari impianti di rigassificazione e portato alla pressione di esercizio dei gasdotti.

GAS SERRA Si definisce gas serra un gas "trasparente" allo spettro delle radiazioni solari e "opaco" allo spettro delle radiazioni infrarosse proprie della Terra. Questa proprietà, simile a quella dei vetri e dei fogli di plastica delle serre, da cui il nome, porta a una temperatura della superficie terrestre sensibilmente superiore (+19-20°C) di quanto non risulterebbe dal semplice equilibrio termico. I principali gas serra sono l’anidride carbonica, il metano, il clorofluorocarburi, il protossido d’azoto e l’ozono.

GASSIFICAZIONE Ogni processo chimico o termico impiegato per convertire una sostanza liquida o solida in un gas.

GEOGNOSTICA Descrizione dello strato superficiale del terreno basata su sondaggi e su misure di vario genere.

GEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM (GIS) E’ un insieme complesso di componenti hardware, software, umane e intellettive per acquisire, trattare, analizzare, immagazzinare e restituire in forma digitale, grafica e alfanumerica, dati di qualsiasi tipo riferiti ad un territorio. Si tratta cioè dell’evoluzione informatica delle carte tematiche, con il vantaggio del formato elettronico che ne permette un più facile aggiornamento.

GEOTECNICA Scienza che studia le caratteristiche ed il comportamento meccanico delle rocce e dei suoli a fini ingegneristici. Comprende anche gli aspetti applicativi soprattutto dell’ingegneria civile, della geologia, geofisica, idrogeologia, ecc..

GEOTESSUTO Tessuto permeabile di materiale artificiale, resistente a trazione, utilizzato per migliorare le caratteristiche geotecniche dei terreni. Vi si ricorre per problemi di fondazioni in terreni permeabili. GIS (Geographical Information System).

GIUNGLA Regione selvaggia e incolta, con vegetazione densa e rigogliosa. Il termine è spesso usato come sinonimo di foresta equatoriale.

GNL (Gas Naturale Liquefatto)

GLOBAL POSITIONING SYSTEM (GPS) E’ un sistema che consente, per mezzo di un ricevitore, un software dedicato e una costellazione di satelliti, di determinare con un’altissima precisione la posizione al suolo e l’altimetria di un punto, tramite triangolazioni orbitali. Utilizzato inizialmente per scopi militari, è stato in seguito applicato alla navigazione oceanica. Oggi è in uso anche per alcuni sistemi di sicurezza personale (antifurti) e nel settore hobbistico.

GRANDE IMPIANTO DI COMBUSTIONE Impianto di combustione di potenza termica nominale pari o superiore a 50 MW. Si tratta di impianti dedicati alla produzione di energia. Il combustibile utilizzato a questo scopo può essere solito (come il carbone), liquido (come l’olio combustibile) o gassoso (come il gas naturale). Vi fa riferimento, a livello comunitario, la direttiva 88/609/Cee. Essa concerne la limitazione delle emissioni in atmosfera di taluni inquinanti, originate dai grandi impianti di combustione. A livello nazionale tale impianto è menzionato nel D.L. del Ministero dell’Ambiente n. 51 del 12.7.90, intitolato "linee-guida per il contenimento delle emissioni inquinanti degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione". Il decreto fissa, per questa tipologia di impianto, i limiti di emissione in atmosfera degli inquinanti come biossido di zolfo, ossidi di azoto, polveri, monossido di carbonio e altri composti organici e inorganici.

GRASSI o LIPIDI Sono sostanze biologiche insolubili in acqua, ma estraibili con etere o cloroformio. I grassi sono più propriamente lipidi allo stato solido (quelli liquidi sono detti oli). In natura, i lipidi sono importanti componenti biologici della materia vivente.

GREENPEACE Associazione ambientalista fondata in Canada nel 1971, con sede ad Amsterdam. E’ presente in 32 paesi di tutti i continenti ed è ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite. E’ presente in Italia, con unica sede a Roma, dal 1986. Si è particolarmente impegnata per la salvezza del Mediterraneo contro l’uso dell’energia nucleare, per il controllo del trasporto dei rifiuti tossici, per la salvaguardia di alcune specie animali in estinzione (balene), contro lo sfruttamento intensivo della pesca, contro l’inquinamento industriale, per il risparmio energetico. Greenpeace, che vive esclusivamente del libero contributo versato annualmente dai cinque milioni di sostenitori in tutto il mondo, conta una flotta di sei navi, di numerosi gommoni e di una mongolfiera.

GRISOU Gas più leggero dell’aria, composto essenzialmente di metano, che può liberarsi in miniera dalle vene di carbone e dalle interfacce carbone-roccia. Il pericolo dell’esplosione rende necessarie particolari precauzioni per prevenire l’ignizione da parte delle macchine e apparecchiature usate in miniera e richiede la rimozione del gas mediante la ventilazione della miniera o mediante speciali apparecchiature.

HABITAT E’ il complesso delle condizioni ambientali in cui vive una particolare specie di animali o di piante, o anche il luogo ove si compie un singolo stadio del ciclo biologico di una specie.

HALON idrocarburo alogenato impiegato per estinguere gli incendi, stante la capacità di inibire la propagazione della fiamma. La normativa vigente ne prevede la dismissione, in quanto si tratta di un prodotto dannoso per l'ozono stratosferico.

HAZOP (HAZard and OPerability analysis) E' una tecnica di analisi per l'identificazione dei potenziali rischi connessi all'esercizio di un impianto o di un'attività. Questa tecnica si basa su un esame sistematico delle condizioni operative di funzionamento allo scopo di identificare gli interventi di modifiche strutturali e operative per prevenire e controllare le conseguenze di eventuali malfunzionamenti.

IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) E' un organismo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità deputato allo studio del cancro, delle sue cause e delle strategie per il suo controllo. E' un organismo la cui autorevolezza è riconosciuta a livello mondiale e a cui si fa riferimento per molte questioni riguardanti il problema dei tumori.

IDROBIO Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’aerobio. Comprende l’alobio costituito dalle acque marine e salmastre e il limnobio costituito dalle acque dolci.

IDROCARBURI Vasta classe di composti chimici formati da carbonio e idrogeno, molti dei quali, gassosi, liquidi o solidi, sono i principali costituenti del greggio e del gas naturale, oltre che di varie sostanze naturali (resine, caucciù, ecc.). Per la loro diversa struttura molecolare, essi hanno proprietˆ fisiche e chimiche diverse e sono quindi in grado di essere utilizzati in moltissimi campi. La loro caratteristica fondamentale è quella di produrre energia termica per ossidazione rapida (cioè bruciano). Questa caratteristica può essere utilizzata per produrre energia secondo tecnologie estremamente flessibili. Essi inoltre forniscono la materia prima indispensabile all’industria chimica moderna che è per questo detta petrolchimica. Nelle molecole degli idrocarburi gli atomi di carbonio possono legarsi in gran numero, formando catene aperte (idrocarburi alifatici aciclici: alcani, alcheni, alchini, ecc.) e chiuse (idrocarburi ciclici: alifatici ciclici o aliciclici e aromatici). Se vi figurano solo legami semplici si hanno idrocarburi saturi (alcani, cicloalcani), se vi sono anche legami doppi o tripli si hanno idrocarburi insaturi (alcheni, alchini). Il grande numero di atomi di carbonio che possono far parte delle molecole degli idrocarburi, la possibilità di scambio di valenze diverse tra gli atomi di carbonio e l’isomerizzazione rendono pressochè illimitato il numero dei possibili composti del carbonio. Si stima siano oltre tre milioni i composti già conosciuti e che circa 100.000 ne vengano isolati o sintetizzati ogni anno.

IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA) Idrocarburi aromatici con più anelli benzenici, alcuni dei quali sono classificati cancerogeni per l’uomo. Già presenti nel greggio, nella benzina si trovano solo in tracce.

IDROCARBUROCLASTI: (microrganismi) Batteri e funghi capaci di utilizzare, come fonte di nutrimento, le molecole idrocarburiche contenute nel petrolio greggio.

IDROGENO SOLFORATO (Acido solfidrico).

IDROGEOLOGIA Scienza che ha per oggetto di studio le acque sotterranee, le rocce che le contengono e gli aspetti geologici delle acque superficiali. In anni recenti è stata ampliata per includervi aspetti ambientali, quali i problemi dell’inquinamento delle falde acquifere.

IDROSFERA E' la porzione d'acqua terrestre delimitata fra la litosfera e l’atmosfera.

IMBOSCHIMENTO Processo di trasformazione in bosco di una zona nella quale in precedenza non erano mai cresciuti alberi.

IMO (International Maritime Organization) (Organizzazione Marittima Internazionale)

IMPATTO AMBIENTALE Insieme degli effetti che un’opera (impianto industriale, centrale energetica, strada, ecc.) produce sul territorio circostante, provocando alterazioni o perturbazioni di singole componenti dell’ambiente o del sistema ambientale complessivo. Per realizzare opere di grande portata, è vincolante un giudizio preventivo sulla compatibilità ambientale detto VIA.

IMPATTO RESIDUO La parte dell'impatto (Impatto ambientale) ancora presente dopo l'adozione delle opportune misure di mitigazione e/o dopo l'intervento di ripristino ambientale.

IMPATTO VISIVO L’impatto visivo può essere definito come il grado di percezione, da parte di un osservatore, di un insediamento industriale o abitativo o delle modifiche, in genere, apportate dall’intervento umano su un determinato territorio. Il grado dell’impatto visivo dipende da molteplici fattori, come la difficoltà del paesaggio preesistente ad accogliere i nuovi elementi, oppure, al contrario, la sua capacità ad integrarsi con essi.

INCENERIMENTO di rifiuti L’incenerimento consiste nell’essiccare e poi bruciare in appositi impianti (Forni d’incenerimento) i rifiuti; i materiali vengono trasformati in sostanze inerti, come ceneri e scorie, ed in gas, che necessitano di particolari trattamenti di depurazione, per evitare qualsiasi tipo di inquinamento. Il nuovo D. Lgs. sui rifiuti del 5.2.97 recita: "A partire dal 1° gennaio 1999 la realizzazione e la gestione di nuovi impianti di incenerimento possono essere autorizzate solo se il relativo processo di combustione è accompagnato da recupero energetico".

INCENERITORI DI RIFIUTI (Forni d’incenerimento)

INDICATORE DI DISPONIBILITA' Parametro che definisce la situazione di una componente ambientale, in termini di quantità di risorsa utilizzabile.

INDICATORE DI QUALITA' Parametro che esprime il livello di pregio o di valore di una componente ambientale.

INDICATORE DI RISCHIO Parametro che esprime la possibilità, per una data componente ambientale, di subire un danno o una modificazione.

INDICATORI AMBIENTALI Sono parametri chimici e/o fisici ai quali si ricorre per la descrizione sintetica della sensibilità ambientale di un’area a particolari perturbazioni.
20)INDICATORI BIOLOGICI (Biosensori)

INERBIMENTO Operazione atta a ricoprire un terreno mediante un tappeto erboso. Tale tecnica viene utilizzata come misura di mitigazione dell’impatto ambientale, laddove le attività di costruzione di un’opera ingegneristica determinino una riduzione del manto erboso o anche come sistema di consolidamento dei versanti franosi.

INERTIZZAZIONE Processo finalizzato a ridurre la mobilità dei contaminanti, ad esempio la solubilizzazione in acqua, prevenendo o limitando al minimo il loro trasferimento nell'ambiente.

INQUINAMENTO Alterazione dei parametri fisici, chimici e biologici propri di un ambiente, in stato di equilibrio, provocata dalle attività umane. L’inquinamento può riguardare il suolo, le acque e l’aria. Tra gli agenti inquinanti si distinguono: sostanze organiche, quali idrocarburi, clorofluorocarburi, il cui effetto dannoso è provocato da un accumulo anomalo; sostanze inorganiche, come metalli pesanti, amianto ed altre sostanze che esercitano un’azione tossica sull’uomo, gli animali, le piante o l’ambiente nel suo insieme; fonti sonore, come il traffico automobilistico o le attività produttive che provochino disturbi acustici; fonti di calore, come gli scarichi di acque a temperatura superiore a quella ambiente; fonti di radiazioni pericolose (ad esempio quelle ionizzanti) o anche di per sè non dannose (ad esempio, la luce) o di incerto effetto (le onde elettromagnetiche). L’inquinamento può manifestarsi su scala locale, come avviene nella maggior parte dei casi, o globale, come succede nel caso delle emissioni inquinanti che provocano l’effetto serra o il buco nell’ozono. Dalla fine degli anni Sessanta, l’inquinamento rappresenta un’emergenza tenuta sotto osservazione specie nei paesi industrializzati: normative nazionali e internazionali tendono a prevenire le possibili forme e a porre rimedio ai suoi effetti. Importanti decisioni in tema di protezione ambientale sono state assunte dalla conferenza di Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED e Agenda
.

INQUINAMENTO: (livello ottimale di) Livello di inquinamento in corrispondenza del quale il benessere della collettività è massimizzato. L'attività produttiva genera, da una parte, benefici sotto forma di beni e servizi, dall'altra danni ambientali. Il livello di inquinamento ottimale è un punto in corrispondenza del quale i benefici netti sociali, ovvero la differenza tra benefici e danni ambientali, sono massimi. In un'ottica economica, pertanto, l'obiettivo è quello di raggiungere tale livello di inquinamento ottimale e non di ridurre l'inquinamento a livello zero (confronta Permessi di inquinamento negoziabili).

INQUINAMENTO da frazioni petrolifere: (controllo dell') Eliminazione e/o controllo delle sorgenti d'inquinamento. Per il settore petrolio e gas questo controllo inizia nella fase di produzione con la prevenzione di eventuali versamenti dalla testa di pozzo, utilizzando sistemi di chiusura automatica per evitare le eruzioni. Diverse tecniche di prevenzione sono disponibili per evitare perdite di idrocarburi o scarichi in mare, nella fase di trasporto. Le emissioni atmosferiche, nella fase di lavorazione e stoccaggio del petrolio, possono essere ridotte utilizzando serbatoi con tetto mobile, oppure ossidando le emissioni evaporative. Gli effluenti liquidi prodotti in raffineria possono essere trattati con processi di separazione per gravità, flocculazione o flottazione (confronta Flottatore) e processi biologici.

INQUINAMENTO INDOOR Inquinamento atmosferico in ambienti interni civili o industriali. Da un'analisi chimica dell'aria respirata in un ambiente chiuso, è possibile rintracciare un gran numero di inquinanti. Alcuni vengono prodotti dal metabolismo umano, altri dall'utilizzo di apparecchi di combustione, dalla presenza di arredi e dall'impiego di vernici, colle, detergenti, diluenti. Tutte queste sostanze possono esplicare effetti nocivi sugli organismi, allorchè siano raggiunte certe concentrazioni, portando a quella che viene definita "sindrome dell'edificio malato" o ad alterazioni organiche. Negli ultimi anni sono aumentati gli studi tossicologici e di igiene industriale che cercano di valutare gli effetti dell'inquinamento indoor sulle persone.

INQUINAMENTO TRANSFRONTALIERO Inquinamento che interessa ambiti territoriali di stati diversi da quelli che lo hanno originato.

INQUINANTE Sostanza che, immessa nell’ambiente, può alterarne le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, con potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente stesso.

INQUINANTE ATMOSFERICO Ogni sostanza presente nell’atmosfera in quantità o con caratteristiche tali da modificare la normale composizione o stato fisico dell’aria, alterandone le normali condizioni ambientali e di salubrità. Gli inquinanti dell’atmosfera possono essere solidi (polveri, ceneri), liquidi (aerosol) e gassosi. Sebbene gli inquinanti derivino anche da eventi naturali, come le eruzioni vulcaniche, la maggior attenzione è rivolta a quelli prodotti dall’attività umana, tra cui prevalgono i prodotti derivati dalla combustione (monossido di carbonio, anidride carbonica, ossidi di azoto, idrocarburi incombusti, ecc.). Come dimostrano i fluoroclorocarburi e gli studi sull’effetto serra, anche concentrazioni relativamente basse possono provocare variazioni del clima ed influire sull’integrità degli esseri viventi.
30)INQUINATORE PAGATORE: (principio dell') Principio fondamentale della politica ambientale, elaborato nel 1972 all'interno dei paesi dell’OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e successivamente confluito nel principio 16 della Dichiarazione di Rio (UNCED) sullo Sviluppo e l'ambiente (19
. Secondo tale principio, colui che inquina dovrebbe pagare l'intero costo dei danni ambientali causati dalla sua attività: ciò creerebbe un incentivo alla riduzione del danno ambientale. L'obiettivo, quindi, è quello di contenere i danni ambientali, facendo ricadere i loro costi su chi li ha causati.

INSETTICIDI Sostanze in grado di combattere gli insetti dannosi, sia in difesa delle colture agricole e forestali, sia nella lotta ai vettori di malattie per l’uomo e per gli animali da allevamento. Il loro uso indiscriminato è dannoso per la salute.

IN SITU/EX SITU Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'interno (in situ) o all'esterno (ex situ) dell’area interessata, dalla quale è stato prelevato.

INSONORIZZAZIONE Intervento passivo su una sorgente di rumore atto a ridurre le immissioni acustiche in determinati ambienti.

INTERSTIZIALE Ambiente edafico costituito dalle microfessure dei sedimenti incoerenti ghiaiosi e ciottolosi. Da parte di alcuni autori questo ambiente viene definito come endogeobio per contrapporlo all’ambiente troglobio caratterizzato dalle ampie cavità ipogee (ad esempio, grotte carsiche, ecc.).

ISO 14000 (International Standardization Organization) Nel settembre del 1996 l’ISO ha pubblicato una serie di norme sulla gestione ambientale ed altre, relative alle procedure di valutazione del ciclo di vita, sono in preparazione. Questi standard costituiscono ormai il punto di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliano dotarsi di Sistemi di Gestione Ambientale per le proprie attività produttive. Molte imprese richiedono oggi la certificazione dei propri siti industriali ai sensi delle ISO 14000.

ISOLA DI CALORE URBANA Particolare stato di turbolenza atmosferica, tipica delle città, indotta dal volume di emissione di calore (dovuto ai processi di combustione, al calore immagazzinato da edifici e strade, ecc.) oltre che dall’aumentata turbolenza meccanica dovuta alla presenza di edifici e ostacoli. Comporta una maggiore diffusione verticale degli inquinanti e l’impedimento alla risalita degli stessi, oltre lo strato di inversione sovrastante.

ISOPLETA Linea tracciata su una carta geografica o corografica attraverso i luoghi aventi il medesimo valore di un determinato parametro o elemento. Esempi comuni di isoplete sono le isobare, isobate, isoterme.

KELP Alghe brune dell’ordine delle Laminarie al quale appartengono le più grandi alghe conosciute. Tipicamente prosperano su fondali rocciosi e in acque fredde, dove arrivano a raggiungere e superare lunghezze di 30 metri e una larghezza delle foglie di 1,5 metri.

LANDFARMING Tecnica di bonifica biologica in situ. Consiste nell’effettuare ripetute operazioni agricole (aratura, fresatura, discatura, erpicatura, ecc.) atte a favorire l’esposizione del terreno all’ossigeno atmosferico e a fornire, mediante concimazione, le opportune sostanze nutrienti necessarie a sostenere l’attività batterica dei microrganismi naturalmente presenti o eventualmente inoculati. Tale tecnica permette la degradazione biologica aerobica degli eventuali inquinanti presenti nel terreno, principalmente degli idrocarburi).

LANDSCAPE ECOLOGY Ecologia del paesaggio.

LC50 (concentrazione letale media) Concentrazione di sostanza che si rivela letale per il 50% degli organismi usati in un test di tossicità per un certo tempo di esposizione.

LEGA ITALIANA PER LA PROTEZIONE DEGLI UCCELLI (LIPU) Ha per scopo la tutela degli habitat naturali, con particolare riferimento a quelli degli uccelli selvatici, quali importanti indicatori ecologici. Promuove l’istituzione di nuove oasi e parchi nazionali, studia ed attua appositi piani d’azione per reintrodurre e conservare le specie in via d’estinzione (cicogna bianca, avvoltoio grifone, gobbo rugginoso e rapaci notturni). Per quanto riguarda la caccia, la LIPU lavora sul campo con interventi di antibracconaggio e con Centri recupero dove vengono curati e riabilitati gli uccelli feriti.

LEGAMBIENTE Associazione ambientalista costituita nel 1980, presente su tutto il territorio nazionale. Ogni anno promuove due campagne per il monitoraggio della qualità delle acque di balneazione (Goletta verde) e per il monitoraggio dell’inquinamento acustico ed atmosferico (Treno verde). E' inoltre promotrice di numerose altre iniziative, che coinvolgono ogni anno migliaia di volontari, quali l’operazione "Spiagge pulite", Clean-up the World/Puliamo il mondo, la "Festa dell’albero". Attraverso i Centri di Azione Giuridica promuove, su segnalazione dei cittadini, centinaia di iniziative giudiziarie. L’Istituto di Ricerche ambiente Italia cura un rapporto annuale sullo stato del paese e l’analisi ambientale delle città e delle regioni italiane.

LETTO PERCOLATORE Particolare impianto di depurazione biologica, costituito da uno strato di materiale filtrante attraverso il quale viene fatto fluire per gravità il refluo da depurare.

LIFE CYCLE ASSESSMENT (Valutazione del ciclo di vita)

LIMITI DI ESPOSIZIONE I limiti di esposizione indicano, per ciascuna sostanza considerata, le concentrazioni delle sostanze aerodisperse alle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente, giorno dopo giorno, senza effetti negativi per la salute (Livello di accettabilità). In ambiente di lavoro si considerano tre categorie di limiti di esposizione: - il limite di esposizione giornaliero è la concentrazione media ponderata nel tempo per una giornata lavorativa di 8 ore e per 40 ore lavorative settimanali, alla quale quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi; - il limite per breve tempo di esposizione è la concentrazione a cui i lavoratori possono essere esposti continuativamente per un breve periodo di tempo, senza che insorgano irritazioni, alterazioni croniche o irreversibili, narcosi, purché il valore-limite di soglia giornaliero non venga superato; - il limite istantaneo è la concentrazione che non deve essere superata durante l'esposizione lavorativa nemmeno per un istante.

LIMIVORO Animale acquatico che si nutre di fango o limo e dei microrganismi che vi si trovano.

LIMNOLOGIA Scienza che studia i laghi e le acque dolci in generale.

LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli)

LISCIVIAZIONE Dissoluzione selettiva di una sostanza da altre, sfruttando la differenza di solubilità, mediante immersione in opportuni solventi o soluzioni. Tale operazione è utilizzata soprattutto in metallurgia per l’estrazione dei minerali o in analitica per i test di lisciviazione previsti dalla legge.

LISCIVIAZIONE: (test di) Prova di rilascio di composti inquinanti, contenuti in una matrice solida (suolo), effettuata con acqua satura di anidride carbonica (simulazione della pioggia) o con acido acetico.

LITOSFERA Involucro superficiale della Terra, dello spessore di 70-100 km, detto anche crosta terrestre. In senso più ampio è intesa come la porzione solida della Terra, in antitesi ad atmosfera e idrosfera che ne costituiscono, rispettivamente, l’involucro gassoso e la porzione liquida.

LIVELLO DI ACCETTABILITA' Massima concentrazione di una sostanza (o misura di un agente chimico, fisico o biologico) a cui l’individuo può essere esposto giornalmente attraverso l’aria, l’acqua e gli alimenti, senza incorrere in un rischio apprezzabile per la salute. Si ottiene applicando delle opportune correzioni alla dose determinata sperimentalmente che non ha mostrato alcun effetto tossico, tenendo in considerazione il peso corporeo medio, il consumo medio giornaliero di uno specifico alimento o di acqua oppure di aria inspirata. Le opportune correzioni, così come le quantità fissate a livello internazionale, sono determinate e applicate nelle condizioni più conservative, al fine di proteggere l’uomo esposto. E' utilizzato per stabilire i limiti di esposizione.

LIVELLO DI ALLARME DI QUALITÀ DELL’ARIA Scatta quando la concentrazione di un inquinante nell’aria raggiunge un tale livello, oltre il quale esiste un rischio per la salute umana, anche in caso di esposizione breve.

LIVELLO DI ATTENZIONE DI QUALITA’ DELL’ARIA Scatta quando la concentrazione di un inquinante nell’aria è tale, oltre la quale si possono verificare effetti limitati e transitori per la salute umana, in caso di esposizione, anche breve, da parte di soggetti sensibili.

LIVELLO DI PRESSIONE SONORA In acustica, è indicatore utilizzato per valutare il valore istantaneo del rumore.

LIVELLO DI RUMORE STATISTICO In acustica, è il livello di rumore superato per una percentuale n di tempo nel periodo di tempo T. I livelli statistici generalmente utilizzati sono L1, L5, L10 per denotare la rumorosità di picco e L90, L95, L99 per caratterizzare la rumorosità di fondo.
20)LIVELLO EQUIVALENTE DI RUMORE In acustica, è l’indicatore utilizzato per valutare il livello medio di rumore di un segnale variabile, su un periodo di tempo T.

LIVELLO TROFICO In natura, il livello trofico corrisponde ad ogni anello della catena alimentare, mediante il quale l'energia (intesa come nutrimento) fluisce attraverso un ecosistema, trasferendosi da un organismo all’altro, a partire dal mondo vegetale, per arrivare ai carnivori di grosse dimensioni. Passando da un livello trofico a quello successivo, la quantità disponibile di energia decresce. Infatti, ad ogni passaggio, una piccola parte dell’energia viene utilizzata dagli organismi per compiere i processi vitali e una gran parte viene eliminata come rifiuto.

LOAD ON TOP SYSTEM Procedura adottata per ridurre l'inquinamento dovuto allo scarico in mare delle acque di lavaggio dei serbatoi delle petroliere di vecchia generazione. La procedura consiste nel raccogliere le acque di lavaggio di tutti i serbatoi lavati in uno solo, nel separare la fase oleosa dall'acqua, che viene scaricata fuoribordo (senza causare inquinamento) e infine nel raccogliere i residui oleosi in un serbatoio che verrà riempito con il greggio del successivo carico (load on top) e poi con esso scaricato.

LOGISTICA Insieme delle strutture e dell’organizzazione che assicurano la movimentazione e la distribuzione dei prodotti.

MACCHIA DI PETROLIO Dispersione di una perdita di petrolio (Versamento di greggio) sulla superficie del mare. A causa del vento, delle onde e delle correnti la macchia tende a sparire naturalmente per effetto dell'evaporazione, della dispersione e della biodegradazione. Se invece la macchia di petrolio raggiunge la costa, si ha inquinamento costiero.

MACCHIA MEDITERRANEA Bioma terrestre caratteristico dei climi di tipo mediterraneo (inverni miti e umidi, estati calde e secche). è caratterizzata dalla presenza di alberi e arbusti sempreverdi aridoresistenti, con foglie spesse e rigide (sclerofilli). Oltre che nel bacino del Mediterraneo, la macchia mediterranea si trova in California, Australia meridionale e sud-occidentale, Cile e Sud Africa.

MACROFITE Organismi vegetali di dimensioni macroscopiche.

MARMITTA CATALITICA Complesso dispositivo di trattamento dei gas di scarico di un motore, costituito da una prima fase di ossidazione catalitica di ossido di carbonio e di idrocarburi incombusti, che sono convertiti in anidride carbonica e vapor d’acqua, seguita da una fase di scissione catalitica degli ossidi di azoto in ossigeno e azoto. Tale dispositivo consente una riduzione media delle emissioni inquinanti del 65-80%. La sua adozione ha portato a significativi miglioramenti della qualità dell’aria in ambiente urbano.

MARPOL 73/78: (convenzione) Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento da parte delle navi, adottata sotto gli auspici di IMO (International Maritime Organization), nel 1973. Fu perfezionata nel 1978 e in parte resa operativa nel 1983.

MATERIE PRIME SECONDE (mps) Sottoprodotti che possono essere riutilizzati, in luogo di altre materie prime, in processi produttivi. L’elenco di tali sostanze e dei processi nell’ambito dei quali possono essere riutilizzate, è fissato con D.M. 5.9.94. Con l’emanazione del Decreto legislativo 5.2.97, n. 22, le MPS rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.

MATRICI: (metodo delle) Sistema di identificazione ed, eventualmente, valutazione degli impatti ambientali previsti, funzionante come una check list bidimensionale, in cui un asse del sistema descrive le azioni proposte e l'altro asse elenca le componenti ambientali. Ogni casella marcata identifica la presenza di un impatto potenziale indotto da un’azione progettuale su una componente ambientale. Nel caso in cui la matrice esprima anche valutazione di impatto, la casella non sarà solamente marcata, ma conterrà un numero (o simbolo) che quantifichi l'impatto corrispondente.

METALLI PESANTI Sono così definiti i metalli con densità maggiore di 5. Fra questi, alcuni (piombo, cadmio, mercurio, antimonio, selenio, nichel, vanadio e altri) sono immessi nell’ambiente, sotto forma di ossidi o di solfuri, attraverso la combustione di olio combustibile, di carbone e/o rifiuti, che ne contengono tracce, oppure nel caso di processi industriali. Tali composti, dopo una certa permanenza in aria (confronta PST) passano nel sistema acqua-suolo e possono entrare nella catena alimentare, dando luogo a pericolosi fenomeni di bio-accumulo negli organismi viventi.

METANO E' un gas incolore, inodore, non tossico, che brucia all'aria con fiamma bluastra; è costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno con formula chimica (CH
. Il metano è il principale componente del gas naturale, cioè il combustibile gassoso di origine fossile formatosi, generalmente insieme al petrolio, centinaia di milioni di anni fa, per decomposizione chimica di vegetali, in assenza di ossigeno.

MICROCLIMA E' il clima locale, quasi uniforme, di uno specifico sito o di un habitat, comparato con il clima dell'intera area di cui è parte.

MIGRAZIONE Periodici spostamenti di specie animali che si trasferiscono da un’area ad un’altra, alla ricerca di migliori pascoli o al seguito di altre specie migratrici.

MIMETISMO Capacità di un organismo animale o vegetale, di confondersi con il substrato sul quale vive, assumendone caratteristiche cromatiche e forme, che ne rendano difficile l’identificazione. è un mezzo di difesa dai nemici, oppure ha funzione aggressiva, permettendo al predatore di non essere scorto dalla vittima.

MISURA DI COMPENSAZIONE Intervento di ripristino ambientale in una data area (ad esempio, creazione di un parco naturale) per compensare la perdita di valore ambientale causata dalla realizzazione di opere (ad esempio, ferrovie) in un’altra area, più o meno vicina alla prima.

MISURA DI MITIGAZIONE Accorgimento atto a ridurre o annullare i possibili effetti negativi o dannosi dovuti alla presenza di un’unità di processo sull’ambiente circostante. Più specificatamente, modifica tecnica o elemento tecnologico aggiuntivo (depuratore, filtro, misura di protezione ambientale) apportato al progetto iniziale per ridurre gli effetti negativi sull'ambiente.

MODELLI PREVISIONALI DI QUALITÀ DELL’ARIA Sistemi di calcolo in grado di stimare i valori futuri di qualità dell’aria (confronta Aria, livelli di qualità dell’), in base a vari parametri, come lo stato del traffico e le condizioni meteorologiche previsti.

MONITORAGGIO Insieme delle attività svolte nel tempo, allo scopo di quantificare i parametri che indicano la qualità ambientale (ad esempio, dell’aria, dei corpi idrici, del sottosuolo).

MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) Il monossido di carbonio è prodotto dalla incompleta combustione di carburanti e combustibili fossili. è un gas fortemente tossico che attacca le funzioni cerebrali e la respirazione. La fonte principale è costituita dai motori a benzina non dotati di marmitta catalitica ossidante.

MONTREAL: (Protocollo di) Adottato nel 1987 da un gruppo di venticinque paesi e divenuto effettivo il 1° gennaio 1989, il "Montreal Protocol on Substances that Deplete the Ozone Layer" aveva come obiettivo, per i paesi sviluppati, la riduzione della produzione e del consumo di clorofluorocarburi al 50% dei livelli del 1986 entro il 1988 e la stabilizzazione della produzione e del consumo di "halon" ai livelli del 1986, onde contenere il danno che possono arrecare allo scudo d'ozono. Ai paesi in via di sviluppo, invece, il Protocollo di Montreal concedeva un periodo di adattamento di dieci anni. I vincoli stabiliti dal Protocollo sono stati in seguito irrigiditi dal "London Meetings of the Protocol Parties", del giugno 1990, che stabiliva l'eliminazione dei clorofluorocarburi e dell'halon entro il 2000. Circa settanta paesi, tra quelli che producono il 90% del volume mondiale dei clorofluorocarburi, aderirono al Protocollo.

MOTO ONDOSO In idrologia, movimento di massa d'acqua che si solleva alternativamente sul livello di quiete.
20)MPS (Materie Prime Seconde)

MTBE (Metilterbutiletere) L’MTBE è un additivo altottanico, ottenuto per sintesi da isobutene e metanolo, che sostituisce integralmente nelle benzine i composti di piombo, ritenuti tossici. Gli additivi ottanici più importanti sono gli eteri e gli alcoli, cioè composti ossigenati, che costituiscono la più importante categoria di componenti sintetici per la produzione di benzina senza piombo. Le direttive Cee hanno iniziato a prescrivere dal 1989 l’abolizione graduale del piombo nella benzina.

MUCILLAGINE Sostanze di aspetto gelatinoso sospese o galleggianti sulla superficie marina, presumibilmente associate ad episodi di fioriture algali.

MUTAGENO Agente che aumenta la frequenza delle mutazioni genetiche oltre la velocità normale.


NANSEN: (bottiglia di) Bottiglia per il campionamento di acqua in profondità. Esclude il rischio di inquinamento da parte di acque situate a quote superiori durante il recupero.

NATIONAL ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY (NEPA) Ente nazionale di gestione dell’ambiente degli Stati Uniti d’America.

NAVE ANTINQUINAMENTO Nave progettata ed equipaggiata per la lotta contro l'inquinamento marino. è generalmente fornita di una benna per "spazzar via" i rifiuti più grossi, di attrezzature per il recupero degli idrocarburi e di apparecchiature per spargere sulla macchia di petrolio i disperdenti. Questi ultimi sono prodotti tensioattivi che danno origine a gocce di dimensioni diverse, in modo che parte degli idrocarburi venga dispersa e parte emulsionata. Tali prodotti non devono essere dannosi per la flora e la fauna marine e per la costa.

NECTON Termine introdotto da Haeckel nel 1890 per indicare l’insieme degli organismi acquatici dotati di propria rilevante capacità di nuoto (pesci, cefalopodi, mammiferi marini, ecc.) e conseguentemente di spostamento autonomo.

NEPA (National Environmental Protection Agency)

NERITICO Zona di ambiente marino situata entro la platea continentale e comprendente le baie costiere e la piattaforma stessa.

NEUTRALIZZAZIONE L'azione chimica attraverso la quale una soluzione acida o basica è resa neutra (cioè né acida, né basica) per aggiunta, rispettivamente, di una base o di un acido. In generale, per neutralizzazione si intende un processo utilizzato per rendere innocuo un agente chimico tossico.

NICCHIA ECOLOGICA Concetto astratto che riunisce tutte le esigenze di un organismo o, in senso lato, di una specie, ovvero tutte le condizioni ambientali (temperatura, umidità, pH, salinità, ecc.) e le quantità delle risorse necessarie alla sua sopravvivenza.

NUTRIENTI L'insieme dei composti, sia organici, sia inorganici necessari alla sopravvivenza delle specie. In particolare, per i microrganismi, si intendono i composti contenenti azoto e/o fosforo.

ODORE La sensazione corrispondente all'organo dell'olfatto. Odori caratteristici in campo industriale sono provocati dal fenolo, dall'idrogeno solforato e dall'acido acetico; in ambiente domestico, odori caratteristici sono provocati dall'ammoniaca e dall'acido muriatico. Negli studi di impatto ambientale, gli impatti da odore sono analizzati nella componente detta "Salute pubblica".

ODORIZZANTE Sostanza dotata di odore intenso e caratteristico, generalmente a base di mercaptani, che si aggiunge al gas naturale e al GPL per assicurare adeguati standard di sicurezza nella distribuzione e utilizzazione del gas.

OFFSHORE Aree marine distanti dalla costa. Si stima che esse contengano il 45% delle riserve mondiali di petrolio e gas. Per deep offshore si intendono le aree con profondità superiori ai 200 metri.

OIL SPILLS (Versamenti di greggio)

OLEFINE Famiglia di idrocarburi caratterizzata da uno o più doppi legami tra atomi di carbonio.

OLIGOFOTICO Poco illuminato. È così definito l’ambiente sottomarino poco profondo, nel quale penetrano in forma molto ridotta le radiazioni luminose solari. In questo ambiente prosperano solo alghe in grado di utilizzare le poche radiazioni luminose appartenenti alla gamma del blu. La sua estensione dipende dalla trasparenza delle acque. è compresa fra 30/50 e 200/300 metri di profondità, dove la luminosità scompare totalmente.

OLIO COMBUSTIBILE Frazione pesante ottenuta dalla raffinazione del petrolio e utilizzata come combustibile per l’industria, le centrali termoelettriche e la propulsione delle navi. è commercializzato nella qualità ATZ (Alto Tenore di Zolfo: 3-4% di zolfo in peso) il cui utilizzo viene progressivamente ridotto a favore della qualità BTZ (Basso Tenore di Zolfo: 0,3-1% di zolfo in peso) che limita l’impatto ambientale del prodotto, dovuto alle emissioni di anidride solforosa, ossidi di azoto e particolato.

OLIO LUBRIFICANTE USATO Qualunque olio proveniente da basi minerali o sintetiche che, per effetto del suo utilizzo, subisce delle trasformazioni chimico-fisiche che ne alterano la struttura originaria. Esso può essere contaminato da particelle metalliche prodotte dall’usura di componenti meccanici e da prodotti della combustione o della decomposizione degli additivi. A salvaguardia dell’ambiente i lubrificanti usati vengono raccolti e riutilizzati, previa riraffinazione, oppure utilizzati come combustibili in impianti che offrono adeguate garanzie.

ORGANIZZAZIONE MARITTIMA INTERNAZIONALE International Maritime Organization (IMO) Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, creata nel 1959. I suoi principali obiettivi sono lo sviluppo di misure internazionalmente accettate per migliorare la sicurezza in mare, la prevenzione dell'inquinamento marino da parte delle petroliere, il miglioramento del traffico marittimo. L’IMO facilita, a livello internazionale, la stesura e l'adozione di convenzioni, protocolli, codici di comportamento e raccomandazioni.

OSMOSI INVERSA Tecnica usata nella desalificazione e nel trattamento delle acque di scarico; una soluzione salina viene spinta a pressione attraverso una membrana porosa che impedisce il passaggio dei sali in essa disciolti, consentendo in tal modo di ottenere acqua pura da una parte e una soluzione salina concentrata dall’altra.

OSPITE FREDDO Specie animale o vegetale caratteristica di regioni fredde che al seguito di variazioni climatiche (ad esempio, glaciazioni quaternarie, fasi anaglaciali, ecc.) si è trasferita a latitudini meno elevate dove costituisce, come fossile inglobato nei sedimenti, la testimonianza delle trascorse variazioni climatiche.

OSSERVATORIO ORNITOLOGICO Postazione, in genere mimetizzata, adibita all’osservazione degli uccelli in aree protette.

OSSIDANTI Composti chimici che, nelle reazioni, acquistano elettroni (Ossidoriduzione). Fra gli elementi, i più ossidanti sono l’ossigeno e il fluoro; fra i composti, i perossidi, i nitrati, i clorati, i perclorati, i permanganati, ecc..

OSSIDANTI FOTOCHIMICI Composti chimici che, per azione della luce, sono in grado di promuovere una reazione di ossidazione.

OSSIDAZIONE (Ossidoriduzione)

OSSIDI DI AZOTO (NOx) Gli ossidi di azoto sono composti ossigenati dell’azoto allo stato gassoso. L’ossido NO si forma per reazione secondaria nelle combustioni ad alta temperatura: esso si trasforma successivamente in NO2 (l’ossido più aggressivo) per ossidazione fotochimica e in N2O5 che, assorbito dall’umidità atmosferica, diventa acido nitrico. Gli ossidi di azoto possono agire sulle vie aeree sinergicamente con altri gas e partecipano come "precursori" alla formazione degli ossidanti fotochimici (ozono, perossidi organici). Sono, dopo l’anidride solforosa, i più diffusi e aggressivi inquinanti atmosferici e con questa danno luogo alle cosiddette "piogge acide".

OSSIDI DI ZOLFO (SOx) Le emissioni di ossidi di zolfo, costituite principalmente da anidride solforosa sono dovute prevalentemente all’uso di combustibili solidi e liquidi e sono correlate al contenuto di zolfo di questi ultimi. Gli ossidi di zolfo sono tipici inquinanti delle aree urbane e industriali, ove l’elevata intensità degli insediamenti ne favorisce l’accumulo, soprattutto in condizioni meteorologiche sfavorevoli. Le situazioni più gravi si presentano nei periodi invernali quando, alle altre fonti di emissione, si aggiunge il riscaldamento domestico. Danno luogo alle cosiddette "piogge acide".

OSSIDO DI CARBONIO (Monossido di carbonio)

OSSIDORIDUZIONE In chimica viene così definita la reazione (detta redox) nella quale, mediante il trasferimento di elettroni da un atomo all’altro, quello che li acquista (agente ossidante) acquisisce cariche negative e viene ridotto, mentre quello che li perde (agente riducente) acquisisce cariche positive e viene ossidato. In biochimica, la teoria dell’ossidoriduzione spiega il processo di respirazione interna, ossia il meccanismo di ossidazione intracellulare dei prodotti di scissione degli alimenti, quale fonte di energia per gli organismi viventi.
20)OSSIGENATI Sostanze (essenzialmente organiche) che contengono nella loro struttura carbonio, idrogeno ed anche ossigeno (alcooli, aldeidi, chetoni, eteri, ecc.). In campo petrolifero si indicano con questo termine dei componenti sintetici delle benzine (MTBE, ETBE, Alcool metilico, Alcool etilico), utilizzati per migliorare la combustione nel motore e ridurre l’inquinamento allo scarico dovuto a idrocarburi incombusti e a monossido di carbonio. In alcuni paesi, come il Brasile, si è fatto uso massiccio di alcool etilico, in alternativa alla benzina, ma solamente per ragioni autarchiche e come sostegno all’agricoltura. La fine delle sovvenzioni ha infatti diminuito l’uso dell’alcool etilico nell’autotrazione.

OSSIGENO (O
Elemento molto diffuso nella superficie terrestre (40%, tra minerali ed acqua) e nell'atmosfera (circa 20%) ove è presente come molecola gassosa biatomica (O
. è un gas incolore e inodore, poco più pesante dell’aria. E' molto reattivo e responsabile dei processi di ossidazione lentissima dei più comuni metalli, della combustione relativamente lenta nei processi biologici (respirazione) e dell'ossidazione velocissima degli idrocarburi (combustione), anche con decorso esplosivo (detonazione). Tutti i composti organici, solidi o liquidi, subiscono, a temperatura ambiente, un processo globale di invecchiamento, con scadimento delle proprietà, del quale l'ossidazione è uno stadio iniziale cruciale. L'ossidazione (o combustione) completa di un idrocarburo da anidride carbonica e acqua; se è parziale si forma monossido di carbonio che è un gas molto tossico. Esiste anche una molecola triatomica dell'ossigeno (O
detta ozono, presente per circa 0,1 ppm nell'atmosfera. L’ozono, che si forma durante i temporali per la presenza di scariche elettriche o per reazioni fotochimiche che coinvolgono ossidi di azoto e COV, è ancora più reattivo dell’ossigeno.

OVERLAPPING Sistema di valutazione dell’impatto ambientale, mediante sovrapposizione di diverse carte tematiche relative ad un dato territorio (ad esempio, carta dell’uso del suolo, più carta delle deposizioni al suolo degli inquinanti atmosferici).

OZONO (O
L’ozono è un gas la cui molecola è costituita da tre atomi di ossigeno anziché da due. A bassa quota questo gas è un notevole inquinante atmosferico essendo il principale degli ossidanti fotochimici. Grazie alla sua proprietà di assorbire gran parte delle radiazioni solari ultraviolette nell’alta atmosfera, esso costituisce però uno schermo per queste radiazioni e permette così la vita sulla terra.

PAESAGGIO Insieme di elementi biotici e abiotici, naturalistici e antropici, considerati da un punto di vista percettivo ed estetico. Comprende la generalità dei beni ambientali.

PALIZZATE Sono costituite da pali di essenze forti (castagno, robinia e rovere) infissi nel suolo. Vengono utilizzate in operazioni di ripristino (Ripristini ambientali) e stabilizzazione superficiale dei terreni; in particolare, per la formazione di gradoni, il contenimento del terreno rimosso e la protezione di argini.

PALUDE Area di terreno depresso in cui l’acqua piovana, non riuscendo a defluire, forma bacini di raccolta superficiali generalmente ricoperti da vegetazione. Differisce dall’acquitrino in quanto questo è di solito ricoperto da acqua e da torbiera, costituita, quest’ultima, in massima parte da vegetazione in decomposizione.

PANNE DI CONTENIMENTO Manufatti galleggianti di materiale sintetico che hanno la funzione di formare una barriera (Barriera artificiale di contenimento) circoscritta, entro la quale una macchia di petrolio, versata accidentalmente, può essere racchiusa e bloccata, impedendone il processo di spandimento superficiale.

PARAMETRI AMBIENTALI Insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e del substrato, che determinano la fisionomia di un determinato ambiente o biotopo, creando specifici riflessi per l’instaurarsi delle biocenosi.

PARASSITISMO Relazione di tipo antagonistico tra due organismi, uno dei quali vive a spese dell’altro, danneggiandolo, per un tempo più o meno lungo.

PARCO Area protetta destinata a conservare (a fini scientifici e culturali, ma anche ricreativi) aspetti naturalistici di particolare interesse (Paesaggio) e specie selvatiche animali e vegetali, in ambienti tipici di una data regione. La salvaguardia di questo patrimonio naturale avviene mediante leggi che ne impedisono ogni forma di distruzione o di alterazione.

PARTICOLATO Si distingue in: - particelle solide molto piccole presenti nei fumi degli impianti di combustione alimentati a carbone o ad olio combustibile; - particelle carboniose presenti nei gas di scarico dei motori a combustione interna, specialmente diesel, dovute alla combustione incompleta del carburante.

PARTICOLATO SOSPESO TOTALE (PST) Il PST é costituito da particelle di materia di dimensioni talmente ridotte (molto meno di un millesimo di millimetro) da rimanere, anche per molto tempo, in sospensione in aria, prima di depositarsi al suolo. La composizione del particolato è molto varia (ad esempio, idrocarburi incombusti da motori diesel, idrocarburi pesanti parzialmente ossidati, metalli pesanti da impianti di combustione, ceneri vulcaniche, polveri, ecc.). La pericolosità del particolato è in funzione della sua composizione (sostanze dannose eventualmente presenti) e delle dimensioni medie delle particelle che, se inferiori a 10 micron (1 micron=10-3 mm), possono superare le vie aeree superiori arrivando agli alveoli polmonari. Per la loro specificità chimica, il gas naturale e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) non producono, in pratica, particolato in combustione, con un significativo vantaggio per quanto riguarda l’impatto ambientale.

PCB (Policlorobifenili)

PCDD (Policlorodibenzodiossine)

PCDF (Policlorodibenzofurani)

PEDOLOGIA Branca della scienza che studia i suoli e ne quantifica i parametri per uso mineralogico, geologico, agricolo, geotecnico. Mediante la classificazione e la correlazione fra questi parametri e i diversi tipi di suolo, si è in grado di valorizzarne la peculiarità e di ottimizzarne le funzioni. La pedologia, usualmente applicata in agricoltura, giardinaggio, ripopolamento di versanti, ecc. trova spazio nei ripristini di terreni dopo l’interramento di condotte.

PELAGICO Di mare aperto. Riferito normalmente alla regione oceanica nella quale si distinguono, in successione, dalla superficie verso le acque più profonde: - una regione epipelagica, dalla superficie fino a circa 50 metri di profondità; - una regione mesopelagica, tra 50 e 200 metri di profondità; - una regione batipelagica, tra 200 e 2.500 o 3.000 metri di profondità; - una regione abissopelagica, tra 2.500 o 3.000 e 6.000 metri di profondità; - una regione adopelagica, oltre 6.000 metri di profondità.

PERCOLATO DA DISCARICA RIFIUTI Materiale liquido che cola alla base delle discariche dei rifiuti. Dopo aver subìto numerose trasformazioni biologiche, il materiale organico iniziale è in gran parte trasformato in acidi organici . La componente inorganica contiene in genere metalli pesanti.

PERMEABILITÀ/CONDUCIBILITÀ IDRAULICA Capacità di un suolo ad essere attraversato da un fluido senza danni alle strutture. La conducibilità idraulica è la velocità di un flusso di acqua nell'attraversare l'unità di superficie di un suolo e si misura in litri/giorno.

PERMESSI DI INQUINAMENTO NEGOZIABILI Permessi ad inquinare concessi dall'autorità pubblica alle imprese. Lo Stato prima definisce un livello di inquinamento accettabile, in termini di emissioni o accumulo nell'ambiente, poi alloca alle diverse aziende una quantità di permessi ad inquinare, corrispondente complessivamente a tale livello accettabile. Spesso l'allocazione iniziale di permessi tra le diverse aziende avviene sulla base delle emissioni inquinanti passate. Una volta acquisiti i permessi, l'impresa dispone di un diritto ad inquinare nella misura definita dal numero di permessi di cui è in possesso. Qualora l'impresa riesca, ad esempio grazie alla tecnologia, ad inquinare meno del livello consentito dai permessi, può cederne la parte in eccesso ad altre imprese, ossia negoziarli secondo un calcolo di convenienza economica. Tale cessione di permessi può avvenire internamente alla stessa azienda, oppure anche all'esterno (confronta Inquinamento, livello ottimale di).

PESTICIDI (Fitofarmaci)

PETROLIO Olio di pietra, dal latino petra e oleum, è un liquido denso, vischioso, dall’odore caratteristico e di colore variante da giallo-bruno a nerastro. Il petrolio è costituito da una miscela di idrocarburi naturali liquidi (olio) e, in proporzione molto minore, gassosi (gas naturale) e solidi (bitumi e asfalti). Il petrolio si concentra in rocce serbatoio, ossia in volumi circoscritti del sottosuolo dove particolari conformazioni delle rocce porose e delle sovrastanti rocce impermeabili, definite trappole, ne impediscono la dispersione verso la superficie. La composizione dell’olio ha caratteristiche chimico-fisiche molto diverse, a seconda della provincia petrolifera di provenienza, che variano da quelle degli oli pregiati leggeri (>30°API), con basso contenuto di zolfo, a quelli degli oli pesanti (<20°API) con alto tenore di zolfo e diminuito valore commerciale. La formazione del petrolio deriva principalmente dall’alterazione termica nei tempi geologici della materia organica contenuta nelle rocce madri durante il loro seppellimento nei bacini sedimentari. La stragrande maggioranza delle riserve originarie di olio (oltre il 90%) sono contenute in 1.330 grandi giacimenti che rappresentano solo il 3,2% degli oltre 41.000 giacimenti finora scoperti. La produzione è aumentata di otto volte negli ultimi 50 anni. Il petrolio contribuisce con il 40% al fabbisogno mondiale di energia collocandosi al primo posto tra le fonti primarie di energia, seguito dal carbone (27%), dal gas naturale (23%) e dall'energia elettrica (10%). Le sue riserve attuali, stimate attorno a 140 miliardi di tonnellate, 2/3 delle quali localizzate nel Medio Oriente, hanno una durata di circa 40 anni e si sono notevolmente accresciute rispetto al 1970, quando la durata delle stesse era prevista attorno ai 30 anni. La genesi del petrolio era dibattuta fin dall'inizio del 1800 fra i sostenitori di un'origine inorganica (il petrolio sarebbe un prodotto dell'attività di rocce fuse o magmi) e gli assertori di un’origine organica (il petrolio sarebbe derivato dalla decomposizione di organismi fossilizzati nelle rocce). Negli anni Settanta i risultati di moderne e approfondite ricerche geochimiche, di esperimenti di laboratorio e di studi e osservazioni geologiche, hanno dimostrato in modo inconfutabile che i depositi di olio e gas del mondo si sono originati, principalmente, per un lento processo di alterazione termica della materia organica dispersa nelle rocce sedimentarie. In pratica, durante lo sprofondamento delle rocce madri nei bacini sedimentari, si genera gas batterico nella prima fase di seppellimento a basse temperature (<50°C) e successivamente, per progressivo aumento della temperatura, olio e gas umidi ed infine, nella fase finale dell'alterazione termica della materia organica, solo gas secco. Le moderne conoscenze sull'origine del petrolio hanno avuto importanti risvolti pratici sull'esplorazione petrolifera che è stata indirizzata, in modo più selettivo, verso le aree in cui si sono verificate le condizioni più favorevoli alla formazione e all'accumulo del petrolio.
20)PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Attività che porta a progettare l’utilizzo ottimale del territorio, tenendo conto di una serie di fattori economici, demografici e ambientali, in modo da mantenere, nel tempo, un equilibrio positivo fra l’uomo e l’ecosistema, senza superare la capacità di quest’ultimo, di assorbire l’impatto ambientale antropico.

PIANO D’EMERGENZA Strumento della politica ambientale e di sicurezza, consistente in un programma preorganizzato, avente lo scopo di ridurre le conseguenze dannose per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente, di un evento accidentale originato da installazioni o da attività in corso. Esso coordina ed ottimizza le capacità e le risorse disponibili, nelle sedi principali e in quelle periferiche.

PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento dei livelli di rumore, presenti in aree del territorio critiche, dal punto di vista acustico.

PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento della qualità dell'aria nelle zone urbane e industriali.

PIANO DI RISANAMENTO DELLE ACQUE Strumento di pianificazione che definisce gli obiettivi e le modalità di risanamento delle risorse idriche, superficiali e sotterranee, di un determinato territorio e che indica le necessità finanziarie per le operazioni di risanamento pianificate.

PIEZOMETRO Strumento che, inserito all’interno di un foro di sondaggio (Pozzo piezometrico) dei terreni investigati, misura il livello di falda. Viene utilizzato per applicazioni geotecniche, ambientali e idrogeologiche.

PIOGGE ACIDE (Ossidi di azoto e Ossidi di zolfo)

PIOMBO: (inquinamento da) Inquinamento da composti del metallo, soprattutto riferibile all’ampio uso di un suo derivato organico, il piombo tetraetile, come additivo antidetonante nelle benzine. Nel motore a scoppio, durante la combustione, il piombo tetraetile si decompone originando una miscela dell’elemento e dei suoi ossidi, altamente tossica per l’uomo, che viene emessa come fumo nello scarico.

PIROLISI Processo di trattamento che utilizza il calore in un sistema con aria povera di ossigeno, a temperature sufficienti a volatilizzare i contaminanti organici. Il calore può ricavarsi da radiazioni infrarosse.

PLANCTON Insieme degli organismi acquatici vegetali (fitoplancton) e animali (zooplancton) che vivono in acque dolci o marine, fluttuanti in sospensione, trasportati dal vento, dalle onde, dalle correnti, cui sono incapaci di resistere con movimenti propri. Sono dotati di potere natatorio molto scarso o assente e non stabiliscono alcuna relazione con il fondo.
30)POLICLOROBIFENILI (PCB) Composti organici costituiti da carbonio, idrogeno e cloro, in massima parte impiegati come fluidi isolanti nei trasformatori elettrici. Sono altamente tossici e difficilmente degradabili.

POLICLORODIBENZODIOSSINE (PCDD) E POLICLORODIBENZOFURANI (PCDF) Microinquinanti organici clorurati che si possono formare in particolari condizioni di combustione imperfetta di sostanze organiche contenenti cloro. Si ha la loro completa termodistruzione a temperature dell’ordine dei 1100-1200°C.

POLITICA AMBIENTALE Linee di indirizzo (solitamente scritte e pubblicate) che una comunità organizzata adotta, per affrontare, in modo positivo e coerente, le proprie problematiche di impatto ambientale. Molte imprese pubblicano le proprie politiche ambientali all’interno dei rapporti ambientali.

POPOLAZIONE In generale, agglomerato umano più o meno numeroso, non necessariamente riconducibile a unità etnica o nazionale, vivente su un dato territorio. In biologia indica il complesso di animali e piante, indipendentemente dalla loro specie, che sussistono in una data regione e ne danno il quadro ecologico, perché configurati nel loro ambiente naturale.

PORTATA Volume di un fluido che attraversa una sezione di una condotta nell'unità di tempo.

POSIDONIA Pianta marina dalla forma di nastro e di colore verde bottiglia, che compare in ciuffi densi e ravvicinati e spesso costituisce vere e proprie praterie fra i 12 e i 35 metri di profondità, lungo ampi tratti dell’infralitorale.

POTABILIZZAZIONE E' l’insieme dei trattamenti (chiarificazione, filtrazione, disinfezione e correzione) volti a rendere potabili le acque, cioè a renderle utilizzabili a scopo alimentare, evitando danni alla salute.

POTERE FONOISOLANTE In acustica, il potere fonoisolante viene utilizzato per indicare la capacità di una parete o di un pannello, di ostacolare il passaggio dell’energia sonora.

POZZO PIEZOMETRICO Pozzo di piccolo diametro che filtra solo un breve tratto della falda. Viene utilizzato per misurare il livello piezometrico, cioè l’altezza dell’acqua di falda, rispetto al livello del mare.

PREDAZIONE Forma di competizione tra individui animali di specie diverse. Una di esse (predatore) ne cattura un’altra (preda) e se ne serve come alimento. In senso lato, questa definizione comprende, oltre alla predazione classica, anche il pascolo e il parassitismo.
40)PRESENZA FISICA Volume aggiuntivo, rispetto alla normale configurazione dei luoghi, realizzato a seguito dell'intervento in progetto (fabbricati, impianti, serbatoi, cumuli o alterazioni morfologiche).

PREVENZIONE L’insieme di disposizioni e misure previste e adottate in tutte le fasi dell’attività produttiva, per evitare o diminuire i rischi per la salute dei lavoratori e della popolazione e per l’ambiente.

PRINCIPIO PRECAUZIONALE Articolo 3 della UN Framework Convention on Climate Change: Le Parti dovrebbero adottare delle misure precauzionali per anticipare, prevenire o minimizzare le cause del cambiamento climatico e mitigarne gli effetti negativi. In presenza di pericoli di danni seri e irreversibili, la mancanza di una piena certezza scientifica non dovrebbe essere utilizzata come ragione per posporre tali misure, considerato che le politiche e le misure relative al cambiamento climatico dovrebbero essere cost-effective per assicurare dei benefici globali al minor costo possibile.

PROCEDURA Documento che definisce le modalità di svolgimento di attività previste dal sistema di gestione, in termini di istruzioni gestionali e operative e delle relative responsabilità di attuazione.

PROFONDITÀ DI FALDA Differenza di quota tra il livello superiore o inferiore delle acque sotterranee rispetto alla superficie del suolo.

PROGETTO Studio relativo alle possibilità di attuazione di un intervento. Il complesso di elaborati tecnici di un progetto, comprendenti i criteri e le scelte progettuali, le caratteristiche dell'opera da realizzare, la definizione dei consumi e dei rilasci e le modalità di costruzione ed esercizio, sono allegati allo studio di impatto ambientale.

PROGRAMMA DI MONITORAGGIO Documento che definisce luoghi e configurazioni delle attività di monitoraggio ambientale, da effettuarsi generalmente durante le fasi di costruzione e di esercizio.

PROPAGAZIONE DEGLI INQUINANTI Movimento degli inquinanti presenti in un sito per effetto di vari fenomeni, come la diffusione o il trasporto.

PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA Azioni o sistemi adottati per la messa in sicurezza di un sito inquinato. La protezione passiva si effettua, ad esempio, con le barriere di contenimento, mentre quella attiva è finalizzata all'eliminazione del materiale inquinante.

PST (Particolato Sospeso Totale)
50)PULPER DI CARTIERA Spappolatore in cui viene preparata la polpa di carta da macero, a partire dagli scarti della carta. La parte semisolida dei suoi residui è riutilizzabile in processi termici.

PUMP AND TREAT Tecnologia di bonifica di un suolo, che consiste nel far attraversare il terreno da acqua pompata in un punto di iniezione ed aspirata in un punto diverso. In questa fase, l'acqua contenente gli inquinanti estratti dal suolo, viene trattata in un impianto di abbattimento e ripompata al punto iniziale.

QUALITA’ AMBIENTALE Concetto che esprime il pregio ed il valore di un bene, di un'area o di qualunque elemento del sistema ambiente da un punto di vista ambientale, prima dell'introduzione di una determinata opera sul territorio e indipendentemente dai potenziali impatti che ne deriveranno.

QUALITÀ DELL’ACQUA Caratteristica determinata dalle condizioni fisico chimiche dell'ambiente idrico, con riferimento alla rilevazione di eventuali sostanze inquinanti.

QUALITÀ DELL’ARIA Caratteristica dello stato fisico e chimico dell'atmosfera in relazione alla presenza di sostanze inquinanti.

QUALITÀ DEL SUOLO Caratteristica determinata dalle condizioni fisico chimiche di un suolo in relazione alla presenza di elementi inquinanti.

QUINTO PROGRAMMA D'AZIONE AMBIENTALE Programma di protezione ambientale dell'Unione Europea per il periodo 1992-96, definito anche Towards Sustainability. I princìpi più importanti riguardano la prevenzione, da preferire all'intervento a posteriori, la modifica dei modelli di comportamento di tutti gli agenti, attraverso il coinvolgimento del settore pubblico, delle imprese e dei cittadini, la diffusione degli strumenti di protezione ambientale basati sul mercato (ad esempio, tasse ambientali ed ecolabelling, vedi le voci corrispondenti). Il programma mira, rispetto al passato, ad applicare tali princìpi più attraverso l'interazione tra i diversi agenti e i diversi settori dell'economia, che attraverso restrizioni sull'uso di specifici media (ad esempio, acqua, aria).

RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI Nel D. Lgs. n. 22 del 5.2.97 viene data la seguente definizione: "La raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima".

RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA Radiazione elettromagnetica con lunghezza d'onda nel range 4-400 nm. Questo tipo di luce comincia all'estremità inferiore delle lunghezze d'onda della luce visibile.

RADIOATTIVITA' AMBIENTALE E' la radioattività misurata in un determinato ambiente. Particolari sostanze, come ad esempio il gas radon, emettono radiazioni che possono essere normalmente presenti nell'ambiente; oltre un certo limite, risultano nocive.

RADON Elemento chimico (Rn) gassoso che emette radiazioni. Può essere normalmente presente nell’ambiente (Radioattività ambientale).

RAPPORTO AMBIENTALE La richiesta del rapporto ambientale ha ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli, soprattutto in Nord America ed Europa, a causa della crescente richiesta di informazioni da parte dei soggetti esterni all’impresa, sulle relazioni esistenti tra essa e il suo territorio di insediamento. Rapporto o bilancio ambientale sono termini spesso utilizzati indistintamente. Nei paesi anglosassoni (i primi a instaturare questa pratica aziendale) con il termine environmental reporting si intende l’attività di informazione sul rapporto tra impresa e territorio fisico. Il rapporto ambientale è pertanto quel documento diffuso al pubblico e redatto periodicamente all’interno, per mezzo del quale l’impresa descrive le sue principali problematiche ambientali, il suo approccio strategico, la sua organizzazione per la gestione ambientale, le azioni messe in atto per la protezione ambientale e documenta, con dati statistici e indicatori, il proprio impatto (il bilancio ambientale) e gli aspetti finanziari connessi con l’ambiente (spese correnti e di investimento). Oltre che strumento di comunicazione con i vari interlocutori dell’impresa (azionisti, finanziatori, assicuratori, opinione pubblica, gruppi ambientalisti, autorità nazionali e locali, clienti e consumatori), il rapporto ambientale (e il bilancio che esso contiene) rappresenta un elemento fondamentale per la gestione strategica della variabile ambiente, all’interno del processo di pianificazione dell’impresa.

RDF (Refuse Derived Fuel) (Combustibile derivato dai rifiuti)

RECALCITRANTE Composto chimico presente in genere come inquinante, difficilmente degradabile.

RECETTORE AMBIENTALE Qualsiasi elemento dell'ambiente che può diventare bersaglio di un inquinamento.

RECUPERO DEI RIFIUTI Nel D. lgs. n. 22 del 5.2.97 viene data la seguente definizione delle operazioni di recupero: "Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia; rigenerazione/recupero di solventi; riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi, comprese le operazioni di compostaggio e altre operazioni biologiche; riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici; riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche; rigenerazione degli acidi o delle basi; recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti; recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori; rigenerazione o altri reimpieghi degli oli; spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia; utilizzazione dei prodotti ottenuti da una delle suddette operazioni; scambio di rifiuti per sottoporli a una delle suddette operazioni; messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle suddette operazioni (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono stati prodotti)".

RECUPERO ENERGETICO Utilizzazione dell’energia termica liberata in un processo di combustione di rifiuti, per la produzione di vapore da cedere a terzi o da sfruttare in un ciclo termico, per la produzione di energia elettrica.

RECUPERO VAPORI Contenimento delle emissioni evaporative di benzina nel ciclo di distribuzione. Si realizza mediante interventi in più fasi: presso il punto vendita carburanti, le pompe di benzina vengono dotate di sistemi per il recupero dei vapori di benzina che si formano durante il rifornimento delle vetture; il carico delle autobotti in deposito ed il loro scarico presso i punti vendita vengono effettuati in ciclo chiuso; nei depositi viene installato un impianto per il recupero dei vapori di benzina.

REFORMING CATALITICO Classico processo di raffineria finalizzato alla produzione di benzine ad alto numero di ottani, a partire dalla benzina proveniente dalla distillazione primaria del petrolio (nafta).

REGIMAZIONE DELLE ACQUE Regolazione della portata di un corso d’acqua, mediante opere di ingegneria idraulica (ad esempio, arginatura, scolmatura, ecc.) e sistemazioni idraulico-forestali.

REGIME ANEMOMETRICO Condizione fisica dell'atmosfera relativa alla direzione e velocità dei venti.

REGIME IDRICO Modo col quale è distribuita la portata dei corsi d'acqua durante l'anno.

REGIONE ARIDA Regione caratterizzata da scarsissime precipitazioni, ove la vegetazione è ridotta o del tutto assente.

REGRESSIONE Ritiro del mare da regioni precedentemente occupate, con conseguente instaurarsi, in esse, di ambiente continentale. Contrario di trasgressione. Il termine regressione viene anche utilizzato in riferimento al ritiro dei ghiacciai epigei.

RESIDUI Per residui si intendono i rifiuti derivanti da processi produttivi o da raccolte finalizzate, che siano suscettibili, previo idoneo trattamento, di essere riutilizzati come materie prime in un processo produttivo della stessa o di altra natura.

RESIDUI BITUMINOSI Residui pesanti di raffineria, specificamente quelli assai ricchi di peci carboniose, che si ottengono dalla lavorazione del greggio. Il tar ha un notevole potere calorifico (9.200 ÷ 9.400 kcal/kg), ma è commercialmente scadente e sempre meno ecocompatibile (alta viscosità, peciosità, elevati contenuti di zolfo e metalli, come nichel, sodio, vanadio). Con l’emanazione del D. Lgs. 5.2.97, n. 22 il tar viene considerato un combustibile non convenzionale e rientra nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.
20)RESPONSIBLE CARE Il concetto di Responsible Care fu sviluppato dall’associazione delle aziende chimiche canadesi verso la metà degli anni Ottanta e, in circa un decennio, è diventato un programma di rilevanza mondiale. è finalizzato ad ottenere miglioramenti delle prestazioni dell’industria chimica nel settore della salute, della sicurezza e dell’ambiente e a mettere le aziende di tutto il mondo in grado di comunicare i risultati raggiunti, favorendo la trasparenza con il pubblico. Lanciato in Italia da Federchimica nel 1992, il programma Responsible Care prevede l’adesione volontaria da parte dell’impresa che si impegna ad applicare i suoi princìpi-guida, tra i quali risulta fondamentale il processo di autovalutazione. Dall’avvìo del Programma in Italia, le adesioni sono in continua crescita e contano gruppi e società di piccole, medie e grandi dimensioni, nazionali ed estere. Ogni anno la Federchimica pubblica un rapporto ambientale: Responsible Care.

RICHIESTA DI OSSIGENO TOTALE (TOD) Sigla universalmente accettata per indicare un parametro di grande importanza per la definizione della qualità di un’acqua. Il TOD è una misura della quantità totale di ossigeno richiesta da un campione di acqua, in aggiunta a quello discioltovi, per l’ossidazione completa delle sostanze organiche presenti con trasformazione dei costituenti, per esempio carbonio, idrogeno, azoto zolfo rispettivamente in anidride carbonica, acqua, acido nitrico, acido solforico. Il TOD si misura con apposite apparecchiature automatiche attraverso la determinazione in continuo della concentrazione di ossigeno nel gas effluente dal processo di combustione. è uno dei tanti parametri, quali COD, TOC, BOD, attraverso i quali si cerca di caratterizzare il grado di inquinamento di un’acqua.

RICICLAGGIO Ritrattamento, in un processo di produzione dei materiali, di rifiuti per la loro funzione originaria o per altri fini, compreso il riciclaggio organico (Compostaggio) con esclusione, però, del recupero di energia.

RIFIUTI Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97 è rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate in allegato al decreto stesso e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. Tuttavia, a tale proposito va evidenziato che l’elenco dei rifiuti individuati nell’allegato al decreto non è esaustivo in quanto in esso viene disposto che costituisce rifiuto anche "qualunque sostanza, materia o prodotto che non rientri" tra le diverse categorie espressamente individuate. Pertanto, il criterio cui occorre fare riferimento per determinare se una data sostanza debba essere qualificata come rifiuto (e, come tale, vada assoggettata alla normativa che ne regola tutte le fasi di smaltimento) è quello soggettivo e cioè di valutazione della volontà del detentore di disfarsi o meno della sostanza stessa. Nel D. Lgs. n. 22/97 i rifiuti vengono classificati, secondo l’origine e la pericolosità, rispettivamente in urbani e speciali ed in pericolosi e non pericolosi. Scompare, pertanto, la tipologia dei rifiuti tossici e nocivi, introdotta dalla previgente normativa.

RIFIUTI PERICOLOSI Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, sono pericolosi i rifiuti individuati in un’apposita lista allegata al decreto stesso. Viene, pertanto, superata la classificazione dei rifiuti tossici e nocivi prevista dalla previgente normativa (D.P.R. n. 915/
, che era basata sul contenuto nei rifiuti di determinate sostanze nocive, individuate da disposizioni tecniche. Con il nuovo criterio, conforme alle norme comunitarie, i rifiuti rientranti nella citata lista vengono qualificati come pericolosi, a prescindere dalle effettive caratteristiche di rispettiva pericolosità.

RIFIUTI NON PERICOLOSI Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, sono rifiuti non pericolosi quelli che non rientrano nell’apposita lista allegata al decreto stesso.

RIFIUTI RADIOATTIVI Materiali prodotti o utilizzati nell’impiego pacifico dell’energia nucleare (e per i quali non è previsto il riutilizzo), elementi di combustibile esclusi, che contengono, dall’origine o in seguito ad attivazione o contaminazione, sostanze radioattive. Non essendo stato trovato un processo pratico per l’eliminazione di tale radioattività, queste scorie vengono chiuse in recipienti ermetici e raccolte in aree riservate a questo scopo da accordi internazionali, che prevedono anche le condizioni di sicurezza per la deposizione.

RIFIUTI RADIOATTIVI: (condizionamento dei) Processo effettuato con l’impiego di un agente solidificante, allo scopo di produrre un manufatto nel quale i radionuclidi siano inglobati in una matrice solida, in modo da limitarne la mobilità potenziale.

RIFIUTI RADIOATTIVI: (confinamento dei) Segregazione dei radionuclidi dalla biosfera, con limitazione di un loro rilascio al di sotto di quantità e concentrazioni ritenute accettabili.

RIFIUTI RADIOATTIVI: (inglobamento dei) Condizionamento di rifiuti radioattivi solidi, con la produzione di una matrice solida che avvolge i rifiuti stessi, riempiendo gli spazi liberi nel contenitore.
30)RIFIUTI RADIOATTIVI: (solidificazione dei) Condizionamento di rifiuti radioattivi non solidi, con la produzione di una matrice solida nella quale sono miscelati e distribuiti i rifiuti stessi.

RIFIUTI RADIOATTIVI: (trattamento dei) Complesso di operazioni che, mediante l’applicazione di processi fisici e/o chimici, modificano la forma fisica e/o la composizione chimica dei rifiuti radioattivi, con l’obiettivo principale di operare una riduzione di volume e/o di preparare i rifiuti stessi alla successiva fase di condizionamento, oppure di conferire al rifiuto trattato forma, assenza di liquidi liberi e compattezza tali, da poter essere inserito in un contenitore senza eseguirne il condizionamento, ove siano rispettati i pertinenti limiti di concentrazione dei radionuclidi contenuti.

RIFIUTI SOLIDI URBANI (RSU) (Rifiuti Urbani)

RIFIUTI SPECIALI Secondo il D. Lgs. n. 22. del 5.2.1997 sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano da attività di scarico; c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

RIFIUTI SPECIALI: (impianti di trattamento dei) I sistemi di smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi e/o pericolosi, utilizzano per il trattamento le seguenti tecnologie: - tecnologie per il recupero dei materiali; - tecnologie per il pretrattamento dei rifiuti; - tecnologie per lo smaltimento definitivo dei rifiuti. Il trattamento, il recupero o la valorizzazione dei rifiuti speciali possono essere effettuati mediante processi chimici, fisici, biologici e/o termochimici. Per il recupero vengono impiegate tecnologie di rigenerazione degli oli usati (Olio lubrificante usato), di distillazione dei solventi esausti e di recupero di materiali riutilizzabili nei cicli produttivi. Oltre alla rigenerazione e al riciclaggio di materiali, è possibile anche il recupero di energia, mediante l’adozione di cicli termici, associati a forni di incenerimento dei rifiuti, in grado di produrre energia elettrica e/o termica. Il trattamento dei rifiuti speciali viene effettuato utilizzando appropriati impianti di detossificazione, inertizzazione, depurazione chimico-fisica e/o biologica, incenerimento e stoccaggio definitivo (discariche controllate).

RIFIUTI SPECIALI ASSIMILABILI, agli urbani (RSA) Tipologia di rifiuti di origine commerciale e/o industriale, assimilabili ai rifiuti urbani, per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 21, comma 2, lettera g) del D. Lgs. 5.2.97, n. 22. In pratica sono rifiuti speciali assimilabili (RSA) agli urbani quei rifiuti provenienti da mercati ortofrutticoli, da mense aziendali, da strutture sanitarie (mense e reparti non infettivi), da supermercati e grande distribuzione (residui da imballaggi e scarti vari) e da alcune lavorazioni industriali, quali cascami e residui tessili, scarti di pulper di cartiera, plastiche e teli d’imballaggio, ecc..

RIFIUTI TOSSICO-NOCIVI Questa tipologia di rifiuti non ha più valenza giuridica a seguito dell’abrogazione del D.P.R. n. 915/82 che l’aveva istituita. La qualificazione introdotta con il D. Lgs. n. 22/97 per tali rifiuti è quella di rifiuto pericoloso.

RIFIUTI URBANI Secondo il D. Lgs. n. 22/97 sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e da luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli della lettera a), assimilati ai rifiuti urbani sulla base dei criteri dettati dal decreto stesso; c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade e aree pubbliche o sulle strade e aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni.

RIFORMULAZIONE DI CARBURANTI E COMBUSTIBILI Modifica delle caratteristiche e della composizione (formula) dei prodotti petroliferi a fini ambientali. Negli Stati Uniti la legislazione ambientale ha imposto a partire dal 1°.1.1995 l’impiego di benzina riformulata nelle zone che presentano problemi di qualità dell’aria relativamente all’inquinamento da ozono.

RIMBOSCHIMENTO Insieme di pratiche forestali relative al rinnovo del bosco, compiute per evitarne la graduale scomparsa e, in alcuni casi, per impedire i franamenti di terreni montani in ripido pendio e poveri di vegetazione. Il rimboschimento può avvenire per rinnovo naturale e in tal caso le stesse piante provvedono, dopo tagli ed esboscamenti precedentemente effettuati, alla riproduzione. Il rinnovo artificiale è invece totalmente operato dall’uomo, per semina o per piantagione.
40)RIPARIALE Termine riferito a vegetazione e fauna viventi sulle rive di un corso d’acqua o di un lago.

RIPASCIMENTO Ricostituzione di spiagge, mediante sabbia o altro materiale litoide, apportato artificialmente nelle zone costiere.

RIPRISTINI AMBIENTALI Ultima fase della realizzazione di un’opera, hanno l'obiettivo di riportare le aree interessate alle condizioni e destinazioni d'uso originarie, nel più breve tempo possibile. Fin dall'avvio del progetto, infatti, viene definita la strategia di ripristino finale. Vengono realizzati studi sulle caratteristiche dei terreni interessati e di quelli circostanti e sulla climatologia della zona. Vengono definite le modalità di rimboschimento e inerbimento secondo avanzate tecniche forestali. In molti casi il lavoro di ripristino consente non solo di riportare il territorio alle sue condizioni originarie, ma anche a migliorare e rendere più sicuro il suo assetto. Nel caso di forte pendenza ciò significa minimizzare le erosioni pluviali ed eoliche e aumentare la coesione superficiale; nel caso di terreni grossolani, aumentarne la fertilità e migliorarne la capacità di ritenzione idrica. La posa dei gasdotti, ad esempio, richiede interventi specifici di ripristino nelle diverse fasi del lavoro, dalla scelta del tracciato alla progettazione e alla costruzione.

RIPROFILATURA DEL TERRENO Riporto e sistemazione del terreno secondo la configurazione morfologica originaria di una data area, interessata dalla costruzione di un gasdotto. Tale operazione viene effettuata lungo la pista di lavoro, subito dopo la posa e il rinterro della condotta.

RIRAFFINAZIONE Processo di recupero, come materia prima, dell’olio usato, mediante trattamenti fisici e chimici, volti ad ottenere basi lubrificanti di qualità comparabile con quella di oli di primo impiego.

RISCHIO Probabilità, caratteristiche e modalità del verificarsi di un evento dannoso per la salute umana e per l’ambiente.

RISERVA IDRICA Corpo idrico naturale o artificiale, utilizzato per immagazzinare, regolarizzare e controllare le risorse idriche.

RISERVA INTEGRALE Zona, in genere delimitata e protetta da particolari disposizioni, per la conservazione delle specie vegetali e animali che vi dimorano.

RISERVA NATURALE Zona in genere delimitata e protetta da particolari disposizioni per la conservazione di alcune specie vegetali ed animali che vi dimorano.

RISORSA AMBIENTALE Una delle componenti ambientali alle quali è attribuito un valore ambientale, ai fini dell'economia del territorio.
50)RSA (Rifiuti Speciali Assimilabili) (Rifiuti Speciali Assimilabili agli Urbani)

RSU (Rifiuti Solidi Urbani) (Rifiuti Urbani)

RUMORE Energia sotto forma di onde sonore, capace di determinare una perturbazione fisica nel mezzo di propagazione percepibile dall'uomo o dagli animali. Di seguito sono riportatati alcuni esempi di rumori tipici. (Livello di pressione sonora espresso in dB) Rumore tipico: 0 = soglia udibile; 40 = stanza molto silenziosa; 60 = conversazione; 70 = traffico stradale a 25 m; 120 = livello di picco per un complesso rock ;140 = jet a 6 m.

S

SALINITÀ Quantità di sali espressa in grammi/litro o in parti per mille, presenti nelle acque marine, fluviali, lacustri. La quantità di sale è maggiore nelle acque marine e, sebbene vari molto da mare a mare a causa dell’influenza esercitata dall’evaporazione, dalle precipitazioni e dall’apporto fluviale, si aggira in media sul 35%.

SALINIZZAZIONE Aumento dei sali disciolti nell’acqua. Tale fenomeno può essere dovuto, in aree costiere, all’intrusione dell’acqua marina, con interessamento della falda idrica sotterranea. In tal caso la salinizzazione ha effetti negativi sulla qualità del suolo dal punto di vista agricolo.

SALUTE PUBBLICA Componente degli studi di impatto ambientale, che ha come scopo quello di verificare la compatibilità tra le conseguenze dirette ed indirette della costruzione di opere e del loro esercizio e gli standard e i criteri adottati per la prevenzione dei rischi riguardanti la salute umana a breve, medio e lungo periodo.

SAPROFAGO Organismo animale che si nutre di sostanze organiche in decomposizione.

SAPROFITI Organismi vegetali inferiori che vivono e prosperano su materiale organico in decomposizione. La maggior parte dei saprofiti è costituita da batteri, muffe, funghi.

SASTRUGA Irregolarità prodotta dal vento sulla superficie fresca della neve. Ha forma variabile secondo l’intensità e la durata del vento e le condizioni superficiali della neve. Tipica configurazione ambientale delle aree nevose della Russia.

SAVANA Prateria tropicale tipicamente africana, ma riscontrabile con altro nome (llanos, campos) anche in Sud America. Costituisce l’ambiente tipico delle regioni situate tra la foresta equatoriale e il deserto torrido. La vegetazione spontanea è costituita da alte erbe (graminacee) che si sviluppano con le prime piogge e scompaiono nel periodo secco e da rade essenze arboree e arbustive (baobab, palme, acacie). La savana costituisce l’habitat per eccellenza dei mammiferi, presenti in tutte le dimensioni. L’erba a disposizione limita il numero degli erbivori che a loro volta limitano quello dei predatori, garantendo in tal modo un perfetto equilibrio.

SCARICHI IN ACQUE PROFONDE Scarichi in mare di sostanze non naturali. L’operazione si esegue dopo l’ottenimento di un permesso.

SCARICO INDUSTRIALE Flusso di materiale di rifiuto proveniente da un processo produttivo industriale. Secondo la normativa vigente, tali scarichi sono da considerarsi quantomeno rifiuti speciali e possono essere pericolosi (se provenienti da determinati processi).

SCARPATA CONTINENTALE Pendio che unisce l’orlo della piattaforma continentale al fondale oceanico.

SCAVO A CIELO APERTO Asportazione di terreno di dimensioni più o meno estese, a partire dalla superficie del suolo. è impiegato nel settore edilizio, minerario, ecc..

SCENARIO Modello dell'ambiente naturale ed antropico, nonché dell'assetto socioeconomico del territorio in cui dovrà inserirsi un progetto, configurato in presenza e in assenza dell'opera stessa.

SCIAFILO Organismo animale o vegetale che predilige le aree di penombra e evita preferibilmente la luce solare diretta.

SCOPING Introduzione preliminare allo studio dettagliato di una componente ambientale, nella quale viene descritta la procedura eseguita per l'analisi, motivando, in relazione allo scopo del lavoro, la scelta degli argomenti che sono stati approfonditi con il maggior grado di dettaglio.

SCORIE da combustione Residuo solido derivante dalla combustione di un materiale ad elevato contenuto di inerti (frazione incombustibile). è il caso, ad esempio, delle scorie prodotte nella combustione del carbone, dette anche ceneri pesanti, o nell'incenerimento dei rifiuti solidi urbani. In particolare, le scorie di un processo di termodistruzione di rifiuti urbani, costituite dalla frazione incombustibile degli stessi, più una piccola percentuale di incombusti, rappresentano circa il 30% in peso ed il 10% in volume dei rifiuti di partenza.

SCR (Selective Catalytical Reduction)

SCREENING Primo gradino nell'analisi di dispersione degli inquinanti in atmosfera. Consiste nel determinare, mediante analisi al calcolatore, le condizioni meteoclimatiche che determinano il peggior comportamento in termini di dispersione degli inquinanti e la posizione attesa delle massime ricadute al suolo.

SEDIMENTAZIONE Processo di deposizione di materiale solido.
trasportato in sospensione dall’acqua o dal vento. Da tale processo hanno origine le rocce sedimentarie. Nella depurazione delle acque la sedimentazione è l’operazione mediante la quale le sostanze solide sospese in un liquido vengono fatte depositare sul fondo di un recipiente adatto, grazie alla forza di gravità.

SELECTIVE CATALYTIC REDUCTION (SCR) Riduzione catalitica degli ossidi di azoto. Applicata nel campo della depurazione di effluenti gassosi (impianto di abbattimento degli inquinanti negli Effluenti gassosi), richiede l’uso di un catalizzatore e di un additivo, generalmente ammoniaca.
20)SELECTIVE NON CATALYTIC REDUCTION (SNCR) Tecnologia per il controllo degli ossidi di azoto nelle emissioni gassose, che prevede l’iniezione di additivi (NH
nella camera di combustione. La reazione avviene solo in una determinata finestra di temperatura (900-1000°C).

SEPARAZIONE: (degli inquinanti) Processo di trattamento di effluenti inquinati in cui si realizza un’eliminazione degli inquinanti tramite il loro trasferimento in un secondo flusso, più concentrato, da trattare ulteriormente. Si tratta generalmente di processi di tipo fisico che sfruttano particolari caratteristiche (densità, peso specifico, solubilità) degli inquinanti stessi.

SERBATOI INTERRATI Sono una potenziale fonte di contaminazione delle falde acquifere, a seguito di perdite dagli stessi, di sostanze ivi stoccate.

SESSILE Detto di organismo animale o vegetale che vive ancorato al substrato e non è dotato di alcuna capacità di spostamento (ad esempio, il corallo). è il contrario di vagile.

SESTON Insieme delle particelle sospese nell’acqua, costituito da organismi viventi (Plancton) e da spoglie di organismi morti. SFIATO Vent Sorgente fissa di emissioni in atmosfera, generalmente incontrollata. La sua attivazione avviene solitamente in concomitanza di malfunzionamenti di impianto o di processo.

SKIMMER Dispositivo o apparecchiatura capace di separare, per scrematura, inquinanti in galleggiamento su una superficie liquida, per inviarli ad un successivo trattamento. Uno skimmer può essere impiegato per disinquinare fiumi, laghi o il mare, potendo essere montato su mezzi di trasporto di ogni tipo. Lavora in modo ottimale se abbinato alle panne di contenimento.

SIA (Studio d’Impatto Ambientale)

SICUREZZA: (messa in) Serie di operazioni finalizzate all'instaurazione ed al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto, area, sito industriale, ecc..

SIMBIOSI Associazione fra due individui appartenenti a specie diverse, nella quale entrambi traggono vantaggio dalla vita in comune, oppure solo uno ne è avvantaggiato senza però che l’altro ne subisca danno. La simbiosi può avvenire fra due animali, fra un animale e un vegetale, oppure fra due vegetali. Quando entrambi gli organismi traggono vantaggio dall’associazione, la simbiosi è detta mutualismo (ad esempio, paguro e attinia); quando il vantaggio è per uno solo, si parla di commensalismo; se infine i rapporti tra i due simbionti si riducono all’occupazione di spazio comune, si ha l’inquilinismo.

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Comprende la struttura organizzativa, le responsabilità, le procedure, i procedimenti e le risorse messi in atto per la conduzione aziendale della variabile ambiente e l’incremento dell’efficienza ambientale di un’azienda. La documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi per raggiungere gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano a queste tre variabili anche la gestione della qualità.
30)SISTEMA DI RICOMPRESSIONE IN LINEA Insieme di apparecchiature che, in fase di manutenzione di un gasdotto, consente di travasare il gas dal tratto di gasdotto intercettato (le cui estremità sono state chiuse per mezzo di valvole) ad un altro gasdotto adiacente, senza che vi sia rilascio in atmosfera.

SITO L’intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo, le attività industriali, sotto il controllo di un’impresa, nonché qualsiasi magazzino, contiguo o collegato, di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura e impianto, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di questa attività.

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI Secondo la definizione del D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, tale operazione consiste in: deposito sul o nel suolo; trattamento in ambiente terrestre (ad esempio, biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli); iniezioni in profondità; lagunaggio; messa in discarica allestita; scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico, eccetto l’immersione; immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino; incenerimento a terra o a mare; deposito permanente (ad esempio, in una miniera); altri trattamenti biologici; altri trattamenti fisico-chimici (ad esempio, evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.); raggruppamento, deposito o ricondizionamento preliminare prima di una delle suddette operazioni.

SMOG È una miscela di fumo e nebbia , costituita da alcuni inquinanti atmosferici primari, intrappolata vicino al terreno da una inversione termica, cioè da un fenomeno meteorologico che consiste nell’aumento della temperatura dell’aria all’aumentare della quota, al contrario di ciò che avviene normalmente. Il termine è utilizzato per descrivere due situazioni distinte: 1. Smog invernale (London smog), causato da elevate concentrazioni di particolato e anidride solforosa, in presenza di alta umidità (>80%) e temperature da -3° a 5°C; 2. Smog fotochimico (Los Angeles smog), causato da elevate concentrazioni di ozono e ossidanti fotochimici, in condizioni di temperatura sui 25-35°C, bassa umidità, velocità del vento inferiore a 2 m/s e in presenza di inversione termica. Emissioni di ossidi di azoto e COV, come alcheni, aromatici o alcani a catena più lunga, dovuti ai gas di scarico automobilistico, sono la principale causa di formazione dei precursori dello smog fotochimico, degli ossidanti fotochimici e dell'ozono.

SNCR (Selective Non Catalytic Reduction)

SOCIALE:( specie) In biologia, specie animale i cui individui vivono preferibilmente ed elettivamente in comunità (società). Tale associazione è di tipo individualista quando ciascun componente provvede solamente alle proprie necessità (mammiferi, uccelli); è invece di tipo collettivista quando ciascun individuo svolge la sua attività in funzione delle necessità dell’intera comunità (vespe, api, formiche, termiti).

SOIL VAPOR EXTRACTION Sistema di bonifica dei terreni inquinati da contaminanti volatili, mediante la realizzazione di piani in cui si crea una depressione che estrae i componenti volatili presenti nel terreno. Il sistema include anche il trattamento dei volatili estratti.

SOIL VENTING Trattamento di bonifica, che consiste nel fornire, ad un suolo contaminato, nutrienti ed ossigeno necessari per facilitare l'ossidazione degli inquinanti.

SOIL WASHING Trattamento di bonifica di un suolo inquinato che consiste nell'effettuare un vero e proprio lavaggio (washing) con acqua, soluzioni acquose di tensioattivi, biosurfattanti, oppure con solventi organici veri e propri.

SOLIDI SOSPESI TOTALI (SST) Materiale, di qualsiasi natura, in sospensione. La presenza di solidi sospesi oltre determinati limiti, altera la normale trasparenza dell’acqua.
40)SOLUBILITA' E' la capacità di una sostanza, detta soluto, di sciogliersi in un’altra sostanza, detta solvente, formando una soluzione.

SORGENTI DI EMISSIONE SONORA Qualsisi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente che produce emissioni sonore.

SORGENTI SONORE FISSE Nell’art. 2 comma 1 della legge-quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26.10.95 viene data la seguente definizione di sorgenti sonore fisse: "Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative".

SOSTANZA ORGANICA Composto esistente in natura o creato per sintesi, nel quale è presente il carbonio.

SOVRAPPESCA Depauperamento delle risorse ittiche, provocato da un’esagerata e non razionale attività di pesca.

SPAZZINO Detto di animale che vive al seguito dei predatori (Predazione) e consuma i resti delle prede catturate da questi, contribuendo, conseguentemente, alla pulizia delle carcasse.

SPECIE E' l’unità base di ogni sistema di classificazione degli organismi animali e vegetali. Gli individui appartenenti alla stessa specie sono contraddistinti non solo da somiglianze morfologiche, ma principalmente dal fatto di rappresentare un’unità isolata dal punto di vista riproduttivo e di avere pertanto un patrimonio genetico comune. Ogni specie quindi raggruppa individui che presentano caratteristiche simili e che sono in grado di accoppiarsi e dare prole feconda.

SPECIE PROTETTA Specie rara o vulnerabile protetta da leggi o convenzioni internazionali che ne impediscono la cattura o la caccia.

SPECIE RARA Specie presente con piccole popolazioni che attualmente non è minacciata o vulnerabile, ma che corre rischi a causa della sua rarità naturale.

SPETTRO DEL RUMORE E' una definizione della grandezza delle componenti in frequenza, contenute in un segnale sonoro.
50)SPREADING DELLA MACCHIA OLEOSA Rapido aumento della superficie idrica coperta dalla macchia oleosa (Macchia di petrolio) e conseguente assottigliamento del suo spessore.

SST (Solidi Sospesi Totali)

STAGE I E II Sono due fasi della direttiva comunitaria 12/94 riguardanti il controllo delle emissioni di COV. Lo Stage I si riferisce alle operazioni di raffinazione e distribuzione primaria ed è stato completato con l'installazione di sistemi di recupero e ricircolazione dei vapori. Lo Stage II si riferisce al recupero e ricircolazione dei vapori durante le operazioni di rifornimento carburanti dei veicoli; è attualmente in corso con priorità per le grandi stazioni di servizio e le aree critiche.

STANDARD AMBIENTALI Strumenti di politica ambientale adottati dall'autorità pubblica per il miglioramento della qualità dell'ambiente. In generale, uno standard è un livello di adempimento fissato dalla legge e fatto rispettare attraverso sanzioni. Si distinguono diversi tipi di standard: - standard sulle emissioni inquinanti, che stabilisce il limite massimo consentito di emissioni inquinanti, superato il quale si è obbligati al pagamento di una multa; - standard di qualità ambientale, che fissa il limite massimo di inquinamento di un certo ambiente; - standard tecnologici, che prevedono l’adozione di una certa tecnologia, ad esempio, la marmitta catalitica.

STAZIONE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA Postazione dotata di strumentazione per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera. L’organizzazione di più punti di misura costituisce una rete di monitoraggio in grado di fornire informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area, grazie all’integrazione delle misure.

STEPPA Particolare ambiente ecologico caratterizzato da un clima subtropicale e temperato, a riposo nel periodo invernale e secco d’estate. I terreni sono coperti da vegetazione solo erbacea. La steppa si estende nelle fasce tropicali del continente africano e nelle fasce temperato-fredde dell’Europa e dell’Asia.

STOCCAGGIO DEI RIFIUTI Deposito provvisorio o definitivo di rifiuti, effettuato previa autorizzazione degli organi statali competenti.

STRIPPAGGIO Operazione di separazione dei componenti più volatili di una miscela, per rapida evaporazione, ottenuta, ad esempio, mediante riscaldamento con vapore o aspirazione con il vuoto.

STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE Strumento atto a progettare e organizzare un determinato settore dell'attività umana, economica e sociale e dell'ambiente coinvolto.

STUDIO D’IMPATTO AMBIENTALE (SIA) Documento realizzato da un gruppo di studio interdisciplinare ed allegato, dal proponente, al progetto presentato per l'autorizzazione, contenente gli elementi necessari alla VIA. La struttura del SIA è legata spesso alla normativa dei diversi paesi ma, in generale, include: l'inquadramento del progetto all'interno degli strumenti di pianificazione e programmazione esistenti; la descrizione del progetto e dei relativi criteri e standard di progetto adottati; la descrizione dello stato dell'ambiente prima della realizzazione del progetto; la valutazione delle variazioni e delle interferenze previste per le diverse componenti ambientali e per il sistema ambiente in generale, a seguito della realizzazione del progetto; le misure di mitigazione adottate e i sistemi di monitoraggio previsti.
60)STUOIA ANTIVIBRANTE Dispositivo per ridurre la propagazione delle vibrazioni nel territorio circostante ad infrastrutture ferroviarie. Le stuoie vengono generalmente realizzate in materiale poliuretanico e vengono inserite sotto la massicciata.

SUBSIDENZA Abbassamento della superficie terrestre che si può manifestare in modo gradualmente lento o accelerato, determinato da processi geologici naturali o da attività umane. è un fenomeno che può essere eventualmente generato da sfruttamento di un giacimento di idrocarburi. Dato che dipende principalmente dalle caratteristiche geologiche del giacimento, l’approccio usato dalle Compagnie petrolifere nei confronti di tale eventualità è studiato caso per caso, comprendendo, al fine di poter scongiurare qualsiasi manifestazione dannosa del fenomeno, la fase previsionale (anticipata individuazione e calcolo dell’entità del fenomeno), la fase di prevenzione (studio anticipato degli interventi per contrastare la subsidenza, qualora risultasse una previsione di entità critica), la fase di monitoraggio (campagne di misura dei vari parametri associati al fenomeno e verifiche strumentali ripetute nel tempo).

SUOLO Strato superficiale di terreno che copre gran parte della superficie terrestre, su cui è impiantata la vita vegetale e animale e che può arrivare a profondità che vanno da pochi centimetri a molti decimetri. I vari suoli hanno origine da un’azione disgregatrice operata sulle rocce da agenti atmosferici quali il gelo e il disgelo, l’insolazione, l’azione chimica dell’atmosfera, cui può aggiungersi un’azione di trasporto da parte dei corsi d’acqua o del vento. Specifiche normative e/o linee guida determinano i parametri chimici e i valori limite degli stessi atti a definire lo stato di qualità di un suolo. Tali valori consentono di definire se un suolo è inquinato o meno, in rapporto all’uso previsto: agricolo, residenziale o industriale.

SUOLO: (normative di difesa del) La legge che ha per scopo quello di assicurare la difesa del suolo dall’inquinamento è la n. 183/89 che concepisce una tutela integrata, oltre che del suolo (inteso come territorio, suolo, sottosuolo, abitati ed infrastrutture), anche delle acque e delle risorse naturalistiche nel loro complesso. Tratto saliente del provvedimento è l’aver attribuito rilievo alla pianificazione. Viene, infatti, ripartita tra i vari livelli centrali e locali della Pubblica Amministrazione, la competenza ad avviare una pianificazione e programmazione degli interventi di conservazione e recupero del territorio mediante, tra l’altro: - la regolazione dei corsi d’acqua e la moderazione delle piene; - la disciplina delle attività estrattive; - la protezione delle coste e il risanamento delle acque sotterranee e superficiali. Nel 1994 è stata emanata la legge n. 36 con cui sono state dettate disposizioni, in materia di risorse idriche e di riorganizzazione dei servizi idrici, che integra e completa la legge sulla difesa del suolo, prevedendo una riorganizzazione territoriale, funzionale ed economica dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua, per usi civili, di fognatura e depurazione.

SURFATTANTE/BIOSURFATTANTE Composto solubile che riduce la tensione superficiale tra due liquidi o tra un liquido e un solido. I biosurfattanti rappresentano una particolare classe prodotta da microrganismi.

SVERSAMENTI (Versamenti)

SVILUPPO SOSTENIBILE Termine utilizzato nella Conferenza dell’O.N.U. sull’Ambiente, svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. Indica la possibilità di garantire lo sviluppo industriale, infrastrutturale, economico, ecc., di un territorio, rispettandone le caratteristiche ambientali, cioè sfruttandone le risorse naturali in funzione della sua capacità di sopportare tale sfruttamento.

TAIGA Formazione vegetale costituita in prevalenza da conifere e in parte da betulle e ontani. Si estende ad anello nella zona subpolare dalla Scandinavia sino alla Siberia asiatica, interposta nella fascia situata fra la tundra a nord e le steppe a sud. La taiga è presente anche su un’estesa area canadese. Nel complesso essa forma un fitto bosco sempreverde; non mancano però radure e spazi occupati da acquitrini e torbiere.

TANATOCENOSI Associazione di resti di organismi accumulati nello stesso luogo dopo la loro morte. A differenza di quanto accade in una biocenosi, in una tanatocenosi possono essere associate spoglie di organismi di habitat diverso. Il concetto si applica unicamente a resti organici coevi.

TAR (Residui bituminosi)

TASSE AMBIENTALI Tasse che colpiscono sostanze e prodotti inquinanti con l'obiettivo di far gravare sugli inquinatori (imprese e consumatori) il costo dell'inquinamento derivante dalle attività di produzione e consumo. Le tasse ambientali vengono pertanto calibrate sull’entità del danno all'ambiente, in modo tale che il prezzo del prodotto tassato rifletta non solo i costi legati alle tradizionali fasi di produzione e distribuzione, ma anche i costi ambientali. Nella realtà, tuttavia, la calibrazione ottimale di una tassa ambientale è estremamente complessa, principalmente a causa delle difficoltà insite nella valutazione monetaria del danno ambientale.

TEMPO FISIOLOGICO E' la combinazione di tempo e temperatura (espressa in "giorni°C") necessaria agli organismi a sangue freddo per svilupparsi. Se, ad esempio, lo sviluppo delle uova di un insetto a 20°C avviene in 10 giorni (200 giorni°C), a 25°C saranno sufficienti 8 giorni.

TENSIOATTIVO (Surfattante)

TERATOGENO Composto che induce anomalie o malformazioni fetali.

TERMODISTRUZIONE Trattamento termico dei rifiuti che ne prevede un’ossidazione totale (incenerimento) o incompleta (gassificazione, pirolisi), ad alta temperatura, con trasformazione della parte combustibile in prodotti gassosi.

THRESHOLD LIMIT VALUE (TLV) E' la massima concentrazione atmosferica di una sostanza alla quale si può essere esposti ripetutamente, nell'arco della giornata lavorativa, senza effetti negativi per la salute.

TIGMOTROFISMO Tendenza degli organismi acquatici a dirigersi, avvicinarsi, appoggiarsi a strutture fisse, relitti, barriere artificiali che vengono ad essere situati su fondali, altrimenti pianeggianti, giungendo a cercarne lo stimolo tattile.

TLV (Threshold Limit Value)

TOC (Total Organic Carbon) (Carbonio Organico Totale)

TOD (Total Oxygen Demand) (Richiesta di Ossigeno Totale)

TRIVELLAZIONE ORIZZONTALE CONTROLLATA Tecnologia utilizzata per la posa di condotte sotto corpi d'acqua e sotto ostacoli naturali e artificiali. Consiste in due fasi: - lungo un profilo direzionale prestabilito si effettua la trivellazione pilota di piccolo diametro, seguita da un tubo guida. Il tracciato del foro pilota raggiunge un altissimo grado di precisione, consentendo di conoscere in ogni momento la posizione della testa della trivellazione e di correggerne la direzione automaticamente; - la seconda fase prevede l'allargamento del foro per permettere l'alloggiamento della condotta. La posa della condotta avviene così a profondità molto superiori a quelle ottenibili con metodi tradizionali, assicurando l'integrità degli argini e garantendo la sicurezza futura per la condotta che viene posta al riparo da ogni possibile erosione.

TOPPING (Distillazione primaria)

TOSSICITA' Per tossicità di una sostanza si intende la sua capacità di provocare effetti dannosi sugli organismi viventi, alterandone il corretto funzionamento cellulare. Ogni sostanza è virtualmente tossica in funzione della dose; diviene tossica quando raggiunge una certa concentrazione nell’organismo e nel suo sito di azione. La tossicità di una sostanza è strettamente legata alla sua possibilità di assorbimento, trasporto, metabolismo ed escrezione nell’organismo vivente. Si parla di tossicità acuta quando la dose è elevata e l’effetto si manifesta in tempi brevi (minuti, ore o giorni); la quantità che causa l’effetto tossico dipende dal tipo di sostanza. La tossicità cronica è causata da una esposizione a piccole dosi prolungata nel tempo. La dose tossica, in questo caso, viene raggiunta perché la sostanza si accumula nell’organismo.

TRACCIATO Linea che indica il tragitto della condotta. Il tracciato dei gasdotti viene scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative all'impatto ambientale, alla sicurezza di trasporto e alla fattibilità tecnico-economica.

TRASGRESSIONE Invasione del mare su terre o regioni precedentemente emerse. Contrario di regressione.

TROFICO (Livello trofico)
20)TUNDRA Pianura priva di piante d’alto fusto tipica delle zone circumpolari, dove perdura un clima rigido e secco per la quasi totalità dell’anno. Il suolo gelato non permette che una scarsa e rada vegetazione, limitata prevalentemente a muschi e licheni. Solo nelle zone prossime alla taiga, dove si stendono paludi torbose, possono crescere bassi salici, eriche e arbusti nani. Nel breve periodo del disgelo alcune aree della tundra si trasformano in vasti acquitrini stagnanti a causa del mancato scolo delle acque. Questo tipico paesaggio si presenta tanto nelle zone subartiche dell’America, quanto in quelle euroasiatiche. La fauna è piuttosto povera. L’animale più rappresentativo è la renna.

VAGILE Detto di organismo animale o vegetale dotato di capacità di movimento e di spostamento. E' il contrario di sessile.

VALENZA ECOLOGICA Grado di adattabilità di un organismo alle variazioni dei fattori ambientali: temperatura, umidità, disponibilità di ossigeno, salinità, ecc.. Ogni specie animale o vegetale può sopportare una gamma di modificazioni delle caratteristiche fisiche dell’ambiente compresa entro un valore minimo ed un valore massimo specifici. La tollerabilità ad una vasta gamma di variazioni è propria delle specie ad ampia valenza ecologica, che generalmente hanno anche vaste aree di distribuzione. Le specie che, per sopravvivere, necessitano invece di un ambiente stabile o con variazioni di piccola entità, hanno bassa valenza ecologica e sono distribuite in aree più ristrette.

VALORI GUIDA DI QUALITÀ DELL’ARIA Limiti di concentrazione e di esposizione, relativi ad inquinamento dell’ambiente esterno, destinati alla prevenzione a lungo termine, in materia di salute e protezione dell’ambiente e alla determinazione di parametri di riferimento, per l’istituzione di zone di protezione ambientale.

VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA (LCA) E' la metodologia che consente di valutare l’impatto ambientale complessivo di un prodotto, prendendo in considerazione tutto il suo ciclo di vita, a partire dalle attività relative all’estrazione e al trattamento delle materie prime, ai processi di fabbricazione, al trasporto, alla distribuzione, all’uso, ai ricicli e riutilizzi e allo smaltimento finale.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO In materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, è il procedimento di valutazione del rischio di accadimento di un evento pericoloso per la sicurezza e la salute dei lavoratori durante l’espletamento delle loro mansioni sul luogo di lavoro. In materia di tutela dell’ambiente, è il complesso di attività finalizzate ad accertare e quantizzare le possibili conseguenze dell’inquinamento, presente in un comparto ambientale, sugli altri comparti e, in particolare, gli effetti che possono determinarsi sulla salute umana.

VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE (VIA) La VIA costituisce una procedura tecnico-amministrativa volta alla formulazione di un giudizio, da parte delle Autorità competenti, sulla compatibilità che una determinata azione avrà nei confronti dell’ambiente, inteso come l’insieme delle risorse naturali, delle attività umane e del patrimono storico culturale. Tale procedura prevede l’esame, da parte dell’Autorità competente, di uno studio di impatto ambientale predisposto da colui che propone l’opera in progetto. Un aspetto molto importante di questa procedura è la consultazione del pubblico, attraverso un’inchiesta, che vede la partecipazione delle comunità interessate a un determinato progetto pubblico o privato. Questo tipo di valutazione preventiva ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta e si è in seguito diffuso in altri paesi industrializzati. In ambito comunitario la materia è stata regolamentata con la direttiva 85/337/CEE (modificata dalla Dir. n. 97/11/CE).

VASCHE API Sono dispositivi per il trattamento di acque oleose, come, ad esempio, gli scarichi di raffineria, detti anche separatori API (da American Petroleum Institute, l'istituto che per primo ne ha determinato lo standard di progettazione). La separazione dell'olio dall'acqua avviene semplicemente per gravità, sfruttando la differenza di peso specifico dei due fluidi.

VASCHE DI OSSIDAZIONE BIOLOGICA Vasche in cui avviene la depurazione, per via biologica, delle acque inquinate da sostanze di natura organica. Il processo di ossidazione delle sostanze organiche avviene ad opera di batteri aerobi che, in presenza di ossigeno, trasformano dette sostanze in anidride carbonica ed acqua. L’ossigeno necessario per il processo può essere immesso direttamente in vasca, sotto forma di aria od ossigeno puro, attraverso opportuni diffusori, o fatto pervenire al liquido per scambio diretto, sempre con aria od ossigeno puro,attraverso l’uso di apparecchiature (turbine di superficie) che mettono continuamente in contatto una massa d’acqua in movimento con l’aria o l’ossigeno puro (in quest’ultimo caso le vasche sono coperte e a tenuta di gas).

VEGETAZIONE NATURALE E' l’insieme di varie forme vegetali insediate in un dato ambiente, di cui caratterizzano l’aspetto e riflettono le condizioni ecologiche.

VENT (Sfiato)

VENTING Rilascio in atmosfera dei gas associati al petrolio, non suscettibili di utilizzazione economica e non bruciati in torcia.

VERIFICATORE AMBIENTALE Individuo o gruppo di persone che ha la qualifica per attuare verifiche ispettive dei sistemi di gestione ambientale, anche secondo il Regolamento EMAS.

VERSAMENTI Versamenti di sostanze estranee (inquinanti) in un corpo ricettore, idrico o terreno, o in mare.

VERSAMENTI DI GREGGIO Scarichi accidentali di greggio (o di un prodotto petrolifero), da un pozzo (in terra o in mare), da una condotta, da una nave, dovuti ad una errata manovra, oppure ad un incidente durante la produzione o il trasporto di idrocarburi. Scarichi intenzionali o operativi riguardano invece gli idrocarburi che accompagnano l'acqua di lavaggio delle petroliere (Acqua di zavorra), i fanghi di perforazione dopo la loro utilizzazione e i rifiuti dell'industria chimica.

VIBRAZIONE Energia meccanica prodotta da una forza variabile nel tempo in intensità e direzione, che si propaga sotto forma di onde in un mezzo elastico.

VIMINATA Sistema di consolidamento lineare composto dall’intreccio di talee (rami provvisti di gemme, come ad esempio quelli del salice), sostenute da paletti di legno infissi nel terreno.

VULNERABILITÀ AMBIENTALE Caratteristica che descrive l'attitudine di un'unità ambientale a subire degradi permanenti in conseguenza di pressioni esterne.

WCED (World Commission on Environment and Development)

WORLD COMMISSION ON ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT (WCED) Organismo internazionale comunemente denominato "Commissione Brundtland" dal nome del primo ministro norvegese, Gro Harlem Brundtland, che lo ha presieduto. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1983, questa commissione ha dato origine al rapporto Our Common Future (1
, in cui viene elaborato e definito il concetto di sviluppo sostenibile.

WEATHERING DI SPILL OLEOSO Cambiamento della composizione del prodotto petrolifero versato, a seguito di fenomeni chimico-fisici e meteorologici (dissoluzione, evaporazione, fotodegradazione, ecc.).

WORLD WILDLIFE FUND (WWF) Il Fondo mondiale per la Natura ha come simbolo il panda, primo animale che il WWF salvò dall’estinzione. Dal 1966 in Italia, con sede a Roma, opera in collegamento con il WWF internazionale, ma in totale autonomia. Partecipa a numerose commissioni presso vari Ministeri (Ambiente, Marina Mercantile, Agricoltura e Foreste, Pubblica Istruzione, Sanità, Esteri). Promuove la conservazione della natura e dei processi ecologici tramite la preservazione della diversità biologica a livello di geni, specie ed ecosistemi. Si batte per l’uso sostenibile delle risorse naturali e contro l’inquinamento e l’uso irrazionale dell’energia e delle risorse. Promuove la conoscenza dei problemi ambientali nell’opinione pubblica e nei giovani, diffondendo attraverso 5.000 classi associate (Panda Club) i programmi di educazione ambientale. Attraverso 300 sedi periferiche fornisce strumenti a tutti i cittadini che vogliano adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente stimolando attività di volontariato. Oasi di protezione naturale sono state affidate in gestione al WWF Italia dalle regioni. Si tratta di ambienti naturali minacciati, pari a 28.000 ettari di territorio in cui si svolgono attività didattiche, di ricerca e di conservazione.

XILENE Molecola aromatica composta da un anello benzenico e due radicali metilici. E' prodotto dalla pirolisi degli idrocarburi e utilizzato principalmente come solvente e componente di base per plastificanti.

ZAVORRA PULITA (Acqua di zavorra)

ZAVORRA SEGREGATA Le navi petroliere che effettuano viaggi completamente scariche devono, per motivi di stabilità, riempire parzialmente le cisterne con acqua di mare, che viene quindi contaminata dal petrolio. Le navi più moderne sono dotate di un sistema detto appunto "a zavorra segregata", ovvero hanno cisterne dedicate esclusivamente alla funzione di zavorra, che evitano il miscelamento e il conseguente inquinamento dell’acqua di zavorra con i prodotti petroliferi trasportati. In tal modo viene abolita la necessità di un trattamento di depurazione dell’acqua segregata prima della sua restituzione in mare.

ZOLFO Elemento chimico che si trova in natura sotto forma di cristalli gialli. E' quasi sempre presente nel petrolio greggio sotto forma di composti (mercaptani, acido solfidrico) che vengono eliminati o ridotti mediante appositi processi di raffineria. Minore è il contenuto di zolfo, maggiore è la qualità del greggio che presenta meno problemi nella raffinazione. Lo zolfo viene prodotto puro nelle raffinerie, come sottoprodotto dei processi di desolforazione e venduto per gli usi tipici dell’industria dello zolfo.

ZONA VADOSA, SATURA, INSATURA Vadosa o insatura è la zona di un terreno immediatamente sotto la superficie ove l'aria è alla pressione atmosferica, mentre l'acqua è ad una pressione minore di quella atmosferica. La zona satura è quella invece nella quale l'acqua penetra negli interstizi del terreno e si trova quindi ad una pressione maggiore di quella atmosferica.

ZONIZZAZIONE ACUSTICA In generale, per zonizzazione si intende la suddivisione del territorio in aree omogenee, in funzione della sua destinazione d’uso (presenza di attività economiche, densità di popolazione, tipologia di traffico). In particolare, la zonizzazione acustica consiste nell’associare i limiti ammissibili per la rumorosità nell’ambiente esterno, alle aree omogenee definite.

 

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