I parchi in Lombardia
Parco Adda Nord
L’Adda: via commerciale e culturale, confine storico tra il Ducato
di Milano e la Serenissima, corso di comunicazioni e commerci; oggi
patrimonio artistico e naturalistico. Dal lago di Como sino a Truccazzano,
il fiume Adda ed il territorio che si affaccia sulle sue sponde
sono parte del Parco Adda Nord, di un ambiente protetto e salvaguardato,
di un’area unica e bellissima, rara e preziosa. Diverso e vario
il paesaggio che lo caratterizza; da Nord dove ancora le prealpi
si specchiano nei laghi di Garlate e Olginate e dove la palude di
Brivio rappresenta una zona umida di raro valore naturalistico,
a Sud, dove invece le sponde dell’Adda si fanno più dolci e il territorio
si copre di fitti boschi… Il Parco non è, come si può pensare, solo
natura e ambiente, acqua e vegetazione; è anche uomo, storia, arte
ed architettura. Il fatto che l’Adda segnasse il confine tra Milano
e la Serenissima ha fatto sì che il territorio circostante divenisse
strategico e fondamentale visto che sulle acque del fiume navigavano
beni e idee, tanto che ancora oggi sono visibili le tracce delle
antiche fortificazioni. Basti pensare al castello di Trezzo che
vanta ancora un’originaria torre longobarda, così come il castello
di Cassano che, narra la leggenda, conobbe il soggiorno di Carlo
Magno, il castello di Brivio che ospitò i rifugiati signori milanesi
quando nel XIII secolo la popolazione cittadina li allontanò ed
altri ancora. Al di là del sistema difensivo disseminato lungo le
sponde del fiume, il territorio del parco ospita anche testimonianze
di ingegneria civile tanto sopraffina da essere considerata a buon
diritto arte. Basti pensare al naviglio della Martesana voluto da
Francesco Sforza e perfezionato da Leonardo da Vinci a partire dal
1482 che mirava a rendere navigabile l’Adda da Como a Milano. L’ente
di gestione del Parco Adda Nord, assieme al Comitato per il restauro
delle chiuse dell’Adda, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia
hanno voluto ed ottenuto per le chiuse vinciane il riconoscimento
europeo di Canaux Historiques Voies d’Eau Vivantes. Di genere ed
epoca decisamente diverso, ma altrettanto affascinante è il ponte
di ferro di Paderno d’Adda. Si tratta di un vero e proprio monumento
di archeologia industriale risalente alla fine del XIX secolo che
ancora oggi, imponente e ferroso stupisce chi lo ammira. Non si
può dimenticare poi il villaggio di Crespi d’Adda, unico caso in
Italia di villaggio ideato, realizzato e costruito per i dipendenti
del cotonificio Crespi. Al di là delle implicazioni ideologiche,
sociali, culturali ed economiche che questo villaggio artificiale
ha rappresentato, è oggi un raro esempio di abitato rimasto intatto
nel tempo.
Cartina
ente gestore del Parco Adda Nord elabora e propone alcuni
itinerari di visita del territorio che vertono su criteri di visita
diversi e che altro non sono ovviamente che mere proposte.
Elenchiamo qui diseguito alcuni itinerari.
Itinerario 1:
Pescarenico Brivio
Litinerario si snoda a partire dal celebre villaggio manzoniano
che prevede una tappa di visita alla chiesa di San Cristoforo e
allex convento dei Padri Cappuccini per poi proseguire in
direzione sud e costeggiare il lago.
Giunti a Vercurago litinerario prevede una tappa di visita
al santuario di San Girolamo e ai ruderi del castello che, secondo
la leggenda, fu quello dellInnominato del celebre romanzo
I promessi sposi.
A Calolziocorte si può invece visitare il santuario della
Beata Vergine del Lavello (XV secolo) e il Giardino Botanico.
Itinerario 2:
Imbersago Merate
Litinerario parte dalla visita al Santuario della Madonna
del Bosco eretto là dove si suppone sia apparsa la Vergine
e rappresenta una struttura risalente alla prima metà del
XVII secolo accanto alla quale è visitabile una ricostruzione
della camera da letto del cardinale Schuster.
Poco distante, ad Arlate di Calco, litinerario prevede una
tappa alla chiesa romanica dei S.S. Colombano e Gottardo risalente
allXI secolo mentre, proseguendo, litinerario prevede
una visita al borgo di Cassina Fra Martino ed al laghetto
di San Rocco.
Altre tappe degne di sosta sono quelle in prossimità della
chiesa nuova di S. Pietro Apostolo, della chiesa di S. Maria Nascente
e dellannesso convento francescano.
Itinerario 3:
Villa d'Adda Pontida
Questa proposta di itinerario prende avvio dal traghetto di Villa
dAdda e da una prima tappa al vecchio borgo dal quale si entra
poi nel territorio dellIsola Bergamasca.
Larea, delimitata da due fiumi, lAdda stesso ed il Brembo
assume particolare rilievo se si considera non solo la ricchezza
di edifici religiosi, ma anche civili e militari.
Litinerario offre la possibilità inoltre di spingersi
sino a Sotto il Monte Giovanni XXIII per una visita alla casa natale
del pontefice o alla visita dellabbazia di SantEgidio
in località Fontanella.
A Pontida è invece possibile visitare labbazia.
Litinerario, oltre alle bellezze storiche ed architettoniche,
permette di apprezzare le qualità più prettamente
naturalistiche del parco: basti pensare infatti che in quastarea
si possono ammirare poiane e codipugnoli.
Itinerario 4:
Paderno - Porto d'Adda
Litinerario parte dal celebre ponte di Paderno, monumento
dellarchitettura industriale risalente alla fine del XIX secolo
che con i suoi 150 metri rappresenta un unicum storico in Lombardia.
Attraverso lAlzaia che corre tra la sponda boscosa ed il fiume,
si giunge ad una chiusa nei pressi della diga Poiret nelle cui vicinanze
si può visitare la chiesa dellAddolorata.
La chiusa dalla quale ha origine il Naviglio di Paderno è
reso celebre in particolar modo dalla sua presenza nel Codice Atlantico.
Allontanandosi dal fiume si giunge al santuario della Madonna della
Rocchetta dal quale lo sguardo può spaziare sui luoghi cari
a Leonardo e che, secondo alcuni, sono stati dispirazione
al Maestro per gli sfondi paesaggistici di tele quali La Gioconda
e la Vergine delle Rocce.
Itinerario 5:
Solza Calusco
Il punto di origine, Solza, è caratterizzato da una struttura
medioevale evidente in modo particolare nei resti del castello che
diede i natali al celebre Bartolomeo Colleoni.
Degna di visita è poi la chiesa parrocchiale di San Giorgio
di stile settecentesco.
Dopo essersi immersi in unarea naturalistica di grande suggestione
ricca di vegetazione, di carpino, nocciolo e castagno si giunge
a Calusco dAdda e da lì, nelle vicinanze ormai del
ponte San Michele, si può ammirare la chiesetta dei Verghi.
Itinerario 6:
Trezzo sull'Adda- Porto
Litinerario si avvia da Trezzo sullAdda dove è
possibile ammirare la torre del castello che, nel corso dei secoli,
tanta importanza ricoprì nel quadro delle lotte di potere
locale.
Si dice infatti che il castello fu costruito sui ruderi di una rocca
longobarda eretta per volontà di Teodolinda e conobbe casate
e famiglie, condottieri e guerre, lotte ed omicidi.
Unici resti ancora intatti e visibili del castello, la già
citata torre e il pozzo Vercellino.
Lasciando labitato ed avvicinandosi al fiume si può
ammirare la centrale idroelettrica Taccani, ma soprattutto si può
apprezzare uno dei luoghi fluviali più belli del parco.
La zona è adatta inoltre allavvistamento delle ricca
avifauna locale, tra cui cigni, germani reali, tuffetti e gallinelle
dacqua.
Itinerario 7:
Villaggio operaio di Crespi d'Adda
Itinerario questo incentrato sulla visita al villaggio di Crespi
dAdda ed estremamente suggestivo.
Il paese, un abitato artificiale, ideato, sognato, pensato e realizzato
da Crespi per i dipendenti del suo cotonificio, sembra essere nato
dal nulla e, molto probabilmente, così fu.
Faro e centro il cotonificio, attorno al quale ruotava la vita degli
operai e degli impiegati non tanto o quantomeno non solo a livello
simbolico.
Le case dei dipendenti, diverse, più o meno grandi e accoglienti
a seconda del livello di inquadramento, le strutture pubbliche,
i servizi, le scuole etc. facevano parte di un disegno unico che
oggi è possibile visitare nelloriginalità delle
sue vesti. Al di là delle considerazioni di ordine economico,
politico, culturale e sociale, il villaggio di Crespi dAdda
è senza ombra di dubbio unimperdibile tappa di visita
allinterno del Parco.
Itinerario 8:
Concesa - Cassano d'Adda
Sin dalla località di partenza, vale la pena soffermarsi
a visitare il santuario della Divina Maternità attiguo al
quale si trova il convento dei Carmelitani Scalzi risalente alla
metà del XVII secolo. La roccia ai piedi della quale si adagiano
gli edifici citati, ospita, sulla sua sommità, Villa Gina,
sede del Parco Adda Nord.
Proseguendo verso sud si incontra il parco della villa Castelbarco-Albani
mentre, là dove lAdda si congiunge con il Brembo, si
può osservare la cartiera Binda e, sul poggio di Vaprio,
la celebre villa Melzi dEril che ospitò il già
nominato Leonardo.
Litinerario, sin qui sinteticamente descritto, propone inoltre
una visita al castello di Cassano che segna il termine della linea
difensiva costituita dallAdda.
Itinerario ciclistico:
LAdda delle vecchie centrali
Per gli amanti della natura e per chi volesse godere del parco nella
sua vera essenza, litinerario ciclabile
è senza ombra di dubbio, il più consigliabile. I sentieri
percorribili allombra dei boschi, i profumi del sottobosco
e degli alberi ad alto fusto, i colori dei fiori, i versi della
animali celati tra la vegetazione sono sicuramente uno degli spettacoli
della natura più belli che possano esistere.
La costante vicinanza del fiume consente inoltre un percorso agevole
ed abbordabile, che non richiede delle particolarità fisiche
specifiche e che si arricchisce, lungo le sponde, con i monumenti
di archeologia industriale di cui le rive dellAdda abbondano.
Il Parco propone per esempio una visita al santuario di Concesa,
al naviglio della Martesana, al castello di Trezzo, al naviglio
di Paderno o al suo celebre ponte.
Itinerario religioso:
chiese e santuari
Altro criterio di visita del parco potrebbe essere quello che si
snoda tra chiese e santuari, in un itinerario religioso
che offre ricche e bellissime suggestioni. A livello architettonico
numerosi gli stili, diverse le epoche.
Litinerario può iniziare dal santuario di S. Gerolamo
Emiliani a Vercurago la cui costruzione risale al 1601 in memoria
del fondatore della congregazione dei Padri Somaschi.
Giunti a Calolziocorte litinerario prevede una visita al monastero
del Lavello eretto agli inizi del XVI secolo sulle rovine di un
preesistente castello mentre, a Olginate si può visitare
S. Maria della Vite, complesso realizzato su una fortificazione
di origine medioevale.
Dalla località Airuno, dove si può ammirare il santuario
di S. Maria della Pace (noto con il nome di santuario della Vergine
della Rocchetta) si giunge poi ad Arlate di Calco sede della chiesa
dei S.S. Colombano e Gottardo.
Tappa suggestiva è poi, a Imbersago, la valle o sorgente
del lupo dove pare si sia verificato un miracolo e dove, in onore
della Vergine, è stata eretta una cappella.
Da quelloriginaria cappella nacque, nel 1644, il santuario
della Madonna del Bosco.
Grande importanza storica riveste poi labbazia di Pontida
la cui costruzione risale circa allanno 1000 mentre a Trezzo,
sono visibili i resti del priorato cluniacense di S. Benedetto.
In località Concesa si trovano invece il santuario della
Divina Maternità ed il convento dei carmelitani (1643).
Ville storiche:
Percorso storico visitando le ville del Parco
Tralasciando le suggestioni religiose, il Parco Adda Nord propone
un ulteriore itinerario di visita che si snoda tra ville e residenze
gentilizie, una sorta di itinerario laico
Fu Ludovico il Moro alla fine del XV secolo a iniziare la moda,
poi seguita da aristocratici e signori milanesi, di costruire ville
e palazzi di campagna, che inizialmente non seguirono un preciso
filone artistico od architettonico tanto da permettere oggi di ammirare
vere e proprie ville di piaceri e delizie accanto a residenze gentilizie
di villeggiatura più simili a padronali aziende agricole.
Sarà solo nella seconda metà del XVII secolo, terminate
le guerre e le pestilenze, che tale moda si diffonderà tanto
da poter parlare di un vero e proprio fermento edilizio.
Le direttive austriache che offrivano poi titoli nobiliari condizionati
al possedimento di un certo genere residenziale, spinsero poi molti
a realizzare dimore gentilizie sempre più simili a veri e
propri palazzi che a semplici residenze di campagna al punto che
le sponde del Naviglio Grande e della Martesana si punteggiarono
di residenze, ed annesso parco, al punto che le via dacqua
navigabili divennero sempre più frequentate come via di viaggio
tra Milano e la campagna.
Solo per citare alcuni esempi, ricordiamo la villa Rey di Inzago,
la villa Melzi dEril di Vaprio, la villa Monti di Crescenzago,
la villa Alari di Cernusco ed altre ancora.
L'archeologia industriale
Itinerario forse tra i più originali, è quello che
si propone di offrire una visita ai monumenti definibili
come archeologia industriale.
Prima tappa, il celebre e già citato ponte di ferro di Paderno
dAdda risalente alla fine del XIX secolo e simbolo dellindustrializzazione
italiana del periodo.
Nel biennio che vide la sua costruzione (1887-1889) la Società
delle Officine Savigliano realizzò unopera di ben 266
metri sulla quale corrono una strada ferrata e la strada provinciale
per Bergamo.
Litinerario offre poi la visita allo stabilimento Velvis di
Vaprio dAdda che rappresenta il più antico monumento
industriale visibile lungo lAdda mentre a Cassano dAdda
si può visitare il Linificio Canapificio Nazionale che alla
fine del XIX secolo rappresentava uno dei più grandi linifici
dEuropa. Altri monumenti degni di nota sono la filanda Molinazzo
a Brivio e la filanda Abegg a Garlate.
Le fortificazioni
Limportanza che il fiume Adda rivestì nel corso dei
secoli da un punto di vista militare e strategico è ormai
nota. A testimoniarlo ancora oggi una serie di resti e di ruderi
di antiche fortificazioni realizzate ed utilizzate per scopi diversi:
per controllare le vie di comunicazione, per respingere eventuali
attacchi e più in generale per avvistare ogni possibile spostamento.
Litinerario può prendere avvio dal Castello di Trezzo
o meglio dalla torre longobarda che ne rimane per poi proseguire
per il castello di Cassano di antica origine e per quello di Truccazzano;
a completare litinerario alcuni ruderi lungo la strada per
Rivolta e il castello di Marne edificato su vestigia medioevali
nel XV secolo.
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