17 Marzo 2007 Scialpinismo e ciaspole Monte Sobretta (3296 mt)Sono già le 11: finalmente siamo riusciti a noleggiare gli sci, fare i panini, parcheggiare le auto e fare i biglietti per la funivia che ci porterà a Costa Sobretta, a 2680 metri. Infilati gli sci iniziamo il lungo traverso che ci porta alla traccia di salita per la vetta del monte Sobretta. Il sole scalda parecchio ma cìè anche un forte vento da nord che ci raffredda. Mi chiedo se abbia senso salire con il parapendio in spalla, visto che molto probabilmente con questo vento non riuscirò a decollare. Alle 12.30 finalmente decido di sbarazzarmi dell'inutile peso e scavo una profonda buca dove seppellisco imbrago e vela. Riprendiamo la nostra salita ma l'appetito si fa sentire e ci fermiamo a mangiare i nostri enormi panini con la bresaola. Il paesaggio è terrificante: non ho mai visto queste montagne in questa stagione così spoglie di neve In alcuni tratti abbiamo anche attraversato passaggi di roccia esposta. Ripartiamo un pò appesantiti e alle 14.50 siamo in vetta. Il cielo si è completamente coperto e il vento da nord continua a soffiare. Penso che con questo vento avrei comunque potuto provare una vela da speedflyng, se solo Enrico, distributore ufficiale della Ozone, mi avesse risposto al telefono ieri quando volevo chiedergli la vela in prova. Ci accontentiamo di scendere dalla ripida cresta con gli sci su una neve non completamente trasformata, con una crosta non portante. Raggiungiamo la traccia lasciata dal gatto delle nevi e proseguiamo in velocità la nostra discesa. Recupo il parapendio e, in un punto relativamente riparato dal vento, giochiamo simulando decolli e gonfiaggi. Il vento però si rivela troppo forte anche per questo. Ripieghiamo e proseguiamo la lunga discesa verso valle. Ormai gli impianti sono chiusi e le piste sono tutte per noi. La giornata sarebbe conclusa senza problemi se Giobbe non avesse avuto l'idea di sfidare una parete di neve ghiacciata. Purtroppo cade e scivola velocemente verso valle. Inutili tutti i suoi tentativi di arrestare la caduta. Lo raggiungo non appena ha terminato la sua scivolata constatando che ha riportato una serie di contusioni e abrasioni sul braccio. Raggiungiamo il fondovalle e Bruno ci carica in auto alla volta del pronto soccorso per le medicazoni ed accertamenti vari. La riparaziione del ferito si protrae e quindi siamo costretti a fermarci anche domenica.
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