MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

 

19 luglio 2003

Decollo Reit

 

20 luglio 2003

1° volo
Bormio 2000

2° volo
Isolaccia

3° volo
Bormio Cimino

 

Parapendio a Bormio - decollo Reit

19 Luglio 2003

Dopo più di tre ore di code arrivo finalmente a Bormio. Le condizioni non sono assolutamente ottimali: forte vento rafficato in atterraggio e vento da nordovest in quota.

Gli amici della zona non volano perchè impegnati, io mi carico lo zaino in spalla e salgo al decollo sulla Reit.

Il vento è sostenuto, ma il decollo è possibile. Sono circa le 15.00 e mi ripropongo di aspettare un pò prima di decollare. Mi metto a leggere un libro dove si parla di priorità dell'azione sul pensiero...

Sono troppo agitato per leggere, il decollo in quelle condizioni mi preoccupa abbastanza, anche se lo sviluppo delle nubi sopra Bormio 3000 mi sembra abbastanza lineare: decido quindi di prepararmi. In previsione di un volo lungo mi vesto pesante, anche se qui in decollo fa veramente troppo caldo.

Sono pronto, imposto il decollo ma una raffica improvvisa mi solleva di qualche metro, per poi mollarmi completamente.

Preparo di nuovo il decollo e riparto.

Inizio a salire subito e in pochi istanti sono oltre la fine del limite boschivo. Da qui faccio fatica a salire, probabilmetne perchè entra un po di vento da Nord. Quando riesco a salire la vela sbatte moltissimo, fatico a tenerla aperta. Per qualche istante riesco a superare la cresta del Reit e ad affacciarmi sul ghiacciaio dello Stelvio, ma non mi sento affatto tranquillo e punto verso il monte Scale. Passo sotto la croce dalla parte di Premadio ma qui non riesco a fare quota. Viste le condizioni inizio a pensare di portarmi in atterraggio, quindi punto verso i campi da golf.

Un paio di viti per perdere quota e mi rendo conto che il vento in atterraggio è troppo forte e io sono troppo indietro.

Mi riporto sui pendii della Reit cercando di fare ancora quota per raggiungere meglio l'atterraggio.

Salgo ancora in quelle condizioni di turbolenza e provo ad impostare ancora l'atterraggio in posizione più favorevole. Il vento è ancora forte e affondo il pedale dell'acceleratore.

Penso al famoso adagio che recita "meglio con i piedi per terra con la voglia di volare che in volo con la voglia di mettere i piedi a terra"...

Alla massima velocità consentita dalla mia vela (50 kmh dichiarati) l'avanzamento è nullo: sto scendendo in picchiata sopra una casa.

Riesco a portarmi un pò più a sinistra e, raggiunto un punto sicuro imposto l'atterraggio. Pochi metri prima del suolo la vela scatta in avanti velocemente e mi trovo davanti un cespuglio di noccioli. Piedi in avanti e mi fermo contro l'alberello...

Chicco nel frattempo ha seguito il volo e mi è venuto a prendere in atterraggio. In assoluto il decollo, il volo e l'atterraggio più brutto.

 

 

 

 

La strada statale dello Stelvio

 

La croce del Monte Scale

I tornanti per salire ai laghi di Cancano

Bormio

 

 

Il ghiacciaio dello Stelvio

 

 

I laghi di Cancano

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