Parapendio a Ceillac
Lunedi 11 Agosto 2003
Giornata stupenda, si decolla e si sale subito sfruttando la dinamica
Sono già sopra il decollo
Volare qui in dinamica è molto bello, ma si stenta a superare la cresta: mi porto allora sulla montagna che sta dietro: ce la farò?
Superato il limite boschivo aggancio una termica consistente che mi porta oltre i 4800 metri.
Decido di portarmi verso il campeggio ed inizio a seguire il costone della montagna ripercorrendo a ritroso la strada fatta in auto. Mentre sto volando penso che ho in tasca le chiavi dell'auto di Enzo e che se riuscissi ad atterrare al campeggio in ogni caso dovrei ritonare a Ceillac a portare le chiavi. Questo da un lato mi frena, ma penso che in ogni caso potrei farmi un giro in moto.
Il vento contrario è molto forte e faccio fatica ad avanzare anche con l'acceleratore affondato. Il gps non mi assiste perchè il freddo intenso ha messo in ginocchio le batterie.
Sorvolo un laghetto artificiale, e a fatica riesco a raggiungere la vallata principale che porta verso Briancon dalla quale siamo arrivati in auto stamattina. Un paio di alianti volano in dinamica vicino al costone sotto di me.
Finalmente riesco ad agganciare un altro missile che sembra avere tutte le intenzioni di riportarmi sopra i 4000 metri.
Salendo mi accorgo che la vallata che avevo individuato non è quella del nostro campeggio: ho troppi pochi riferimenti per tentare un cross. Decido quindi di portarmi nuovamente verso Ceillac. Le chiavi dell'auto le riporterò volando.
Faccio il percorso inverso e sono di nuovo sopre a Ceillac. Guadagno ancora quota e rifaccio nuovamente il giro di prima.
Esigenze fisiologiche mi impognono di finire il volo, quindi mi porto verso l'atterraggio, faccio un po di wingover e viti.
Atterro stanco ma soddisfatto del volo: quasi tre ore e più di 8000 metri di guadagno di quota.
Gli strumenti didattici avanzatissimi dei Francesi
Spuntino post-volo
