10 Maggio 2003 Parapendio Bormio - ReitLe previsioni per il week end sono pessime su tutta la Lombardia, a Bormio alternano momenti di sole a brevi attimi di pioggia incerta. La base delle nuvole è abbastanza alta, circa 4000 metri. Decido comunque di andare in decollo a piedi per valutare le condizioni. Lasciata la macchina nella parte alta del paese mi incammino sui sentieri che salgono verso la Reit e in venti minuti circa raggiungo il decollo. Il vento è debole da sud e la manica altena momenti di stasi a momenti di lievissima ascendenza. Apro la vela e mi imbrago. Inizia a piovere: quelle che mi sembrano poche goccie in realtà sembrano quasi uno scroscio per il rumore che fanno cadendo sulla vela. Visto che ormai sono bagnato decollo comunque. Decollo un pò incerto e non riesco a trovare ascendenza. Penso subito ad un piano di atterraggio di emergenza, visto che sono a circa 100 metri sopra il centro storico del paese e non ci sono spazi di alcun tipo. Mentre sto quasi per rassegnarmi sento il vario che inizia a suonare per una leggera ascendenza che sfrutto subito. Mi porto un pò a destra dove ci sono alcune malghe e potrei fare un eventuale atterraggio. Continuo a salire, quindi mi tranquillizzo ed inizio a godermi il volo. Nel frattempo ha smesso di piovere e scatto qualche foto. In pochi minuti sono oltre i 2000 metri e vedo che le nuvole si sono notevolmente abbassate, coprono interamente la cresta del Reit. Dalla bassa Valtellina e dalla Valfurva avanzano anche due fronti temporaleschi: decido di portarmi immediatamente in atterraggio. Punto decisamente verso il piazzale della funivia. Mi avvicino lentamente ostacolato dalla Breva che sembra abbastanza sostenuta. A 1800 metri circa decido che il vento per atterrare a Bormio è troppo sostenuto, faccio inversione per portarmi in Valfurva. In breve sono ancora sul dosso del Reit, faccio un po di quota e cerco di portami verso i prati di Uzza. Nel frattempo ha ripreso a piovere. Continuo a salire in maniera preoccupante, anche con l'acceleratore al massimo il vario mi da +2 metri al secondo. Nel frattempo la vela inizia a chiudersi in maniera asimmetrica, prima a destra poi a sinistra, forse per effetto dei rotori del vento da sud. Per questo mollo subito l'acceleratore sperando che la maggiore stabilità sia sufficiente per evitare altre chiusure. A 2000 metri circa sulla verticale dell'atterraggio non riesco ancora a scendere, quindi imposto una vite sttrettissima. Faccio tre giri con una forza centrifuga impressionante, sono in una valle stretta e cerco di tenere sotto controllo le distanze. Esco dalla vite e mi rendo conto che sono sceso pochissimo. Ci vorranno altre 5 o 6 viti molto decise per scendere nei pressi dell'atterraggio. Anche qui il vento è forte: sono praticamente quasi fermo sopra l'atterraggio. Cerco di controllare le pendolate che mi fa fare il vento e finalmente atterro dopo.
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