17 Maggio 2009 Canoa sull'Aveto e TrebbiaCi troviamo alle 10.00 in piazzale Bologna a Milano pronti per prendere l'autostrada. Carichiamo le 4 canoe sulla Jeep e partiamo. Il viaggio è molto più lungo del previsto, anche a causa di un incidente in val Trebbia. Ci fermiamo a Marsaglia verso mezzogiorno per farci un paio di panini che inghiottiamo subito con estrema voracità e ripartiamo risalendo la tortuosa strada che si inerpica nella Val d'Aveto. Parcheggiamo a Salsominore e gonfiamo le nostre nuove canoe Sevylor SVX100 RIVER K1. Alle 13.00 siamo in acqua, a valle delle Gole del Diavolo Morto, e prendiamo confidenza con i nuovi mezzi. Sono molto maneggevoli e stabili. Lascio il mio casco ad Alberto che è venuto senza muta e senza giubbetto salvagente. Iniziamo la discesa ma purtroppo il livello dell'acqua è molto basso e le canoe spesso si incagliano sui sassi. Le abbondanti pioggie che erano state promesse dalle previsioni meteo non ci sono state. Procediamo lentamente godendoci tutte le rapide che incontriamo. Alberto ogni tanto si ferma a svuotare la sua canoa. Anche Bruno fa una respirazione artificiale alla sua Colorado che è leggermente sgonfia. Il primo bagno tocca a me: scendo dalla canoa dopo essermi incagliato sui sassi ma questa mi scivola dalle mani e rimango a piedi. Scivolo anche io e mi faccio tutta la rapida sdraiato in acqua cercando di tenere i piedi avanti. Proseguiamo lentamente lungo il fiume. Il secondo inconveniente tocca ad Alberto: la sua pagaia cede ed è costretto ad accorciarla per poterla utilizzare. In prossimità della località Lagoscuro ci avviciniamo ad un enorme manufatto in cemento che sembra una diga. Avevo già fatto questa discesa il 2 maggio 1999 e la diga non c'era. Si tratta di una enorme sbarramento in cemento realizzato dalla Provincia di Piacenza a partire dal 12 gennaio 2004 con l'obiettico di contenere una frana che minaccia da anni la strada sovrastante. L'opera è costata 2.5 milioni di euro e ha deturpato uno scenario naturale favoloso. Una delle più belle gole degli appennini è stata cementificata impedendo il passaggio di canoe e pesci. Recentemente per ovviare a questi problemi sono stati spesi altri 300.000 € per abbattere una parte della briglia e creare un passaggio con uno scivolo di massi e cemento. Io e Bruno sbarchiamo per capire se è fattibile il paggaggio in canoa. Vediamo che il fiume aggira lo sbarramento arificiale sulla sinistra ma non riusciamo a vedere oltre. Dovremmo attraversare il fiume ma la corrente è troppo forte. Nel frattempo sopraggiunge Paolo in canoa: lo avvertiamo del pericolo ma lui non riesce ad agganciare la morta e si aggrappa ad una grossa radice in mezzo al fiume. Perde la pagaia ma riesce a mantenersi attaccato al ramo. Io e Bruno facciamo un ponte umano per raggiungerlo e riusciamo a recuperare la canoa e lo aiutiamo a raggiungere la riva. Riesce ad attraversare il fiume e raggiungere l'altra sponda e ad ispezionare il tratto. Recupera anche la pagaia. Io recupero la mia canoa e attraverso la corrente per procedere con il trasbordo. Dalla diga vedo che il passaggio è fattibile anche in canoa: mi metto il casco e procedo con la discesa. Ci sono un paio di salti ma la mia canoa regge bene: si allaga completamente ma galleggia ancora e in una manciata di secondi si svuota. Anche Paolo prova a fare questo passaggio ma sbaglia l'ingresso e va a urtare la roccia capovolgendosi. Si fa tutte le rapide a nuoto. Recuperato l'assetto di viaggio proseguiamo lungo il fiume fino a raggiungere la confluenza con il Trebbia. Siamo abbastanza stanchi e non c'è più tempo per proseguire fino a Bobbio. Ci fermiamo a Marsaglia verso le 17.30 : Paolo va a recuperare l'auto e noi smontiamo le canoe. Alle 18.15 Paolo mi chiama dicendo che ha già percorso a piedi 2 chilometri e che nessuno lo ha ancora caricato. Avevo voglia di fare una corsetta quindi mi infilo le scarpe e provo a raggungerlo: di corsa dovrei impiegarci poco più di un'ora per raggiungere l'auto. Mentre corro faccio i calcoli sulla velocità cercando di stimare quando dovrei incontrarlo. Quando sono a quarto chilometro lui è già al quinto e viene finalmente caricato da un camion che gli da un passaggio. Ritorno indietro di corsa: mi aspetta un ottima birra ghiacciata.
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