MONTAGNA di LOMBARDIAMONTAGNA di LOMBARDIA

7 Agosto 2012

MTB Sella Ronda

 

Sono ormai anni che penso di fare il giro in mountain bike del gruppo Sella. Ci abbiamo provato qualche anno fa mentre facevamo una traversata delle alpi ma ci hanno comunicato che per utilizzare gli impianti di risalita era necessario farsi accompagnare da una giuda.

Quest'anno, visto che non ho nessuna intenzione di farmi accopagnare da una guida e sottostare alle sue regole / orari / prezzi, ho studiato il percorso evitando gli impianti di risalita, evitando l'asfalto e cercando di minimizzare il dislivello che sul sito http://www.sellarondahero.com/ viene indicato in 4200 metri.

Evitando di scendere fino a Canazei e a Selva Valgardena sulla carta riesco a disegnape un percorso di 2100 metri di dislivello.

La partenza è rilassata, alle 9.30 dall' Hotel Lupo Bianco e non alle 8,30 come previsto dalle gite guidate. Inizio a risalire dalle larghe piste da sci fino al Passo Pordoi: il senso del mio tour è quello antiorario. In meno di un'ora raggiungo il già affollato Passo Pordoi. Inizio la discesa seguendo un tracciato segnato per mtb lungo la pista da sci e in meno di mezz'ora sono ad Arabba. Affronto un breve tratto di asfalto in discesa per raggiungere Renaz e ricomincio a risalire su una stretta strada asfaltata.

Raggiungo l'abitato di Cherz e mi sembra per la prima volta di trovarmi veramente in montagna. Il rombo delle moto che sfrecciano sui passi a tutto gas non arriva fino a qui e il silenzio è spezzato solo dal brontolio di un ruscello lontano e di un gallo che saluta con grande ritardo l'arrivo del giorno. Mi sembra di fare un salto nel tempo, quando andavo in montagna con i nonni: quando la montagna non era ancora stata trasformata in un circo turistico. Non c'erano megacomprensori sciistici, neve artificiale, percorsi di downhill scavati nella montagna, megahotel con wellness e spa e l'abbigliamento tecnico lo utilizzavano solo gli astronauti. Alla mattina ci si svegliava con il canto del gallo e non a notte fonda insieme ad altre centinaia di persone per mettersi in coda sul ghiacciaio per raggiungere l'ennesima vetta.

Il panorama si apre quando mi lascio alle spalle il paese e raggiungo il passo e il Rifugio (Utia) la Marmotta. Sono a 1.920 metri ed è uno dei punti più panoramici dell'intero perscorso.

E' quasi mezzogiorno ed inizio la mia discesa. Prima di Corvara devo percorrere poche centinaia di metri di asfalto in discesa prima di imboccare il largo tracciato che risale verso Colfosco e il passo Gardena. A metà strada mi fermo per mangiare il primo panino ma la pausa dura poco e riprendo subito la marcia. Il sentiero si fa sempre piu stretto e ripido e sono costretto a scendere dalla sella e spingere la bicicletta. Potrei raggiungere facilmente la strada asfaltata ma il traffico di auto e moto è impressionante e preferisco continuare alla larga dagli smanettoni...

Alle 13.40 raggiungo il Passo Gardena: giusto il tempo per una breve sosta ed mi tuttfo verso il singletrack che mi porta al Pian de Gralba. Qui ricomincia la mia lunga salita che passa nel mezzo di un cantiere per la costriuzione di un nuovo invaso artificiale che probabilmente alimenterà in cannoni per l'innevamento artificiale. E' un'impresa colossale e decine di ruspe sbancano la montagna.

Riprendo a salire lasciandomi alle spalle il tremendo rumore dei bulldozer. Un pausa per l'ultimo panino e alle 15,40 sono al passo Sella.

Non mi resta che coprirmi per l'ultima discesa.

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