Chamanna da Diavolezza - Capanna / Rifugio Diavolezza (2975 m)Scheda del rifugio ( noto anche come Berghaus Diavolezza) La prima capanna Diavolezza fu inaugurata nel 1893 e, dopo 63 anni, venne costruita l’omonima funivia che oggi consente di raggiungerla comodamente. Itinerari di salita alternativi con gli sci da alpinismo sono da Morteratsch verso la Vadret Pers passando ai piedi della seraccata della Vadret da Morteratsch o da Lagalb salendo per la val d'Arlas. Sconsigliato salire dalle piste per non avere guai con le autorità svizzere. Il rifugio è molto accogliente e ha una capienza di quasi 100 posti letto. E' riscaldato (anche troppo) e per dormire nelle camerate serve il sacco lenzuolo. I posti letto nelle camerate sono disposti su lunghi tavolati con materassi attaccati uno all'altro. Si hanno a disposizione due coperte a testa e un cuscino nonchè un piccolo box dove mettere lo zaino. Il ristorante è decisamente superiore alla media dei rifugi anche se il menù non è adeguato alla cucina in alta quota. Alla sera ci hanno servito una pasta (non troppo abbondante) condita bene e cotta fin troppo bene considerati i 3000 metri di quota. Come contorno una piccola insalata condita con vinegarette e come secondo uno spezzatino con purè. Il tutto accompagnato da Nero d'Avola, acqua naturale e gassata in bottiglia. Anche la colazione è decisamente al di sopra degli standard dei nostri rifugi: succhi di frutta, yougurt sfuso, cereali, pane burro e marmellata, croissant (un po troppo unti), prsciutto e formaggio, latte caffè e thè. La sala da pranzo si affaccia su un piazzale con vista sul massiccio del Piz Palù e fuori ci sono diversi tavoli e una piccola pozza di acqua calda con idromassaggio alimentata a Gas. A differenza di tutti i rifugi alpini qui sono bene accette le carte di credito, American Express compresa. Schema delle camere
Skirama - schema delle piste da sci diavolezza
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