2 Novembre 2008 Monte San Primo in mountain bikeApprofittando di una parziale tregua delle pioggie salgo sul treno con la mia mtb alla volta di Asso. Vorrei affrontare il muro di Sormano e, neve permettendo, arrivare sulla vetta del monte San Pirimo. Chiedo informazioni ad una ragazza molto gentile che abita a Ponte Lambro ma purtroppo non sa indicarmi la strada. Studiando la kompass decido di salire dalla colma di Sormano per poi seguire la dorsale che dovrebbe portarmi fino alla vetta del San Primo. Il treno arriva alle 11.38 ed inizio a salire sulla strada asfaltata. Cerco invano di evitare il traffico e raggiungo su asfalto il paese di Sormano un'ora più tardi. Finalmente trovo le indicazioni per il muro i Sormano e svolto a sinistra. Inizio a salire su questa ripidissima ciclabile, chiedendomi come facciano a farla con i rapporti lunghi delle bici da corsa. Il fondo è in molti tratti interamente coperto di foglie. Mi riprometto invano di tenere almeno la seconda e arrivo alla fine dopo 20 minuti di sofferenze. Mi fermo a mangiare un panino e riprendo la mia salita seguendo i sentieri che attraversano l'alpeggio. Lascio sulla mia destra alcuni impianti da sci abbandonati e proseguo seguendo un singletrack che scende fino a verso la Piana del Tivano. Il sentiero ricomincia a salire e si raccorda ad una strada sterrata carreggiabile che porta alla Colma del Bosco (1233 mt). La salita prosegue fino ad essere interrotta da un breve tratto in discesa che mi porta all'Alpe Spessola (1237 mt ). Seguo la carreggiabile che passa accanto al Monte Cornet (1330 mt) e al Monte Poncio (1456 mt) fino a raggiungere l'Alpe di Terra Biotta (1536 mt). Qui trovo le prime tracce di neve e mi gusto il panorama che si apre a nord verso il monte Nuvolone e Bellagio. Proseguo lungo la verdissima strada che costeggia la Cima del Costone (1616 mt) e, dopo un'ultimo sforzo, sono in vetta al Monte San Primo. E' la vetta più alta del triangolo Lariano e si vede quasi tutto il lago, da Como a Colico e Lecco. Sono quasi le 15 e ho tempo per cambiarmi la maglietta e per godermi il panorama. Si può ammirare tutta la dorsale Lariana: da Brunate al Bollettone al Palanzone, ai Corni di Canzo al Cornizzolo. Verso est l'occhio spazia verso le grigne (coperte da un cappello di nuvole), il Resegone e il monte LEgnone. Firmo il libro di vetta ed inizio la mia lunga discesa verso Canzo: in meno di un'ora sono di nuovo alla base, pronto per prendere il treno per Milano.
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