UNORA DENTRO UN CUMULONEMBO: EWA RACCONTANon essendo riuscita a scappare ad un fronte tempestoso,Ewa è stata aspirata dentro un cumulonembo. Il suo Gps attesta che si è fatta trascinare fino a 9946 m. Molto più in alto che LEverest! Unesperienza (fortunatamente) rarissima dalla quale bisogna saper trarre tutti gli insegnamenti possibili. Per questa ragione, noi abbiamo domandato ad Ewa di raccontarci in dettaglio ciò che è successo
stava facendo lo stesso nostro volo, egli era già partito in avanti e noi labbiamo preso a riferimento. Chrigel non simmagina sicuramente che in competizione egli rappresenta, suo malgrado, un esempio che altri piloti possono essere tentati di seguire Ma lui era già lontano dalla tempesta quando noi eravamo ancora, senza saperlo, nella sua zona dattrazione. Noi seguivamo una rotta tra due sviluppi tempestosi che tendevano a riunirsi. Davanti a noi, sulla nostra destra unaltra nuvola si stava sviluppando rapidamente ma non ci sembrava ancora troppo minacciosa, tanto che sulla nostra sinistra, cera ancora una grande distesa di cielo blu verso la quale noi pensavamo di scappare. Sarebbe stato preferibile atterrare prima, ma al punto dove eravamo, io ho pensato che sarebbe stato meglio continuare Noi volavamo ad unaltitudine pressoché costante, verso 2.200 m., con larghe zone portanti tra 0 e +1 m/s. Stimavamo che il sistema tempestoso che ci minacciava si trovasse a una decina di km dietro a noi, dunque sufficientemente lontano per scappargli. Ma è molto difficile stimare la distanza alla quale si trova una nuvola e noi eravamo in realtà molto più vicini di quanto immaginavamo E arrivato di colpo. Stavamo attraversando delle zone leggermente ascendenti, a buona velocità quando io ho visto della condensa cominciare a formarsi sotto di me. La spiegazione che alcuni hanno avanzato in seguito è che una massa daria fredda originata dalle nuvole tempestose, abbia destabilizzato laria calda al suolo: il sistema tempestoso ha allora dovuto manifestarsi in tutta la sua potenza ed è diventato impossibile scappargli. Quasi istantaneamente, ho cambiato universo: sono stata spinta da unenorme ascendenza circa di 20 m/s! Io ho immediatamente iniziato dei 360, fino a mettere la vela con le bocche al suolo, ma lascendenza era veramente troppo forte e io ho continuato a salire. Ho insistito,insistito, ho continuato a spiralare fino a che non ne ho più potuto fisicamente. Allora ho rilasciato, sfinita, e lì ho cominciato ad avere molta paura. Prima di allora ero troppo impegnata a controllare la mia ala per aver paura: era tremendamente turbolento, lala si fermava, collassava in tutti i sensi, io contrastavo , ho stallato più volte per disfare delle cravatte. A un certo momento ho anche pensato al mio paracadute di soccorso, ma io speravo ancora che continuando a volare diritto, sarei potuta uscire dalla nuvola. Poi mi sono resa conto che mi era impossibile mantenere una direzione: allora, sono stata male a guardare la traccia del mio Gps, vedevo che si spezzava e girava senza interruzioni Da quando avevo cessato di spiralare, mi sono messa a salire sempre più forte. Salivo, salivo e si mise a piovere fortissimo poi a grandinare. Io non vedevo più nulla, la grandine mi colpiva il viso. Era molto doloroso. In t-shirt sotto la mia tuta da volo ero bagnata ed ho cominciato ad avere veramente freddo. Verso 4000 m. ho preso al mia radio e ho chiamato il mio team-leader: - Stephan, va male - Ho iniziato a sentire i tuoni scoppiare tuttintorno a me, ed allora ho veramente realizzato che ero nel cuore del nembo (nota: il pilota cinese aspirato nello stesso momento di Ewa è stato fulminato, senza dubbio tra 5000 e 6000 m.) Tutto era diventato nero intorno a me, il vario urlava in maniera continua, io ero compressa nella selletta come se fossi stata in una spirale molto tirata ma invece era per la forza dellascendenza Allora mi sono sentita scivolare nellincoscienza e ho perduto i sensi
3 minuti più tardi , il mio telefonino suonò, ciò mi risvegliò e solamente allora mi ricordai davere un cellulare! Era la mia squadra che mi stava cercando. Gli ho dato le coordinate del Gps, poi siccome aveva ricominciato a piovere e a soffiare vento, ho cercato di piegare la mia ala ma era sempre troppo pesante, impossibile piegarla. (NdR: secondo il medico che ha curato Ewa, la sua immobilità forzata lha probabilmente salvata, perché se ella si fosse mossa troppo, dei grumi di sangue gelato avrebbero potuto arrivare al cuore ed ucciderla).
--Altri piloti sorpresi Ewa non è stata la sola ad essere sorpresa quel giorno. He Zhongping, pilota cinese è sfortunatamente deceduto ( egli è stato fulminato). Il belga Christopher Gaber si è fatto trascinare al suolo dopo aver fatto emergenza. Lolandese Ruud Van der Hayden è riuscito a sfuggire alla tempesta restando per molti minuti in full-stall (Ruud dice che in full-stall, scendeva a -2 m/s!) ma ad un certo momento non è più riuscito fisicamente a tenere i comandi in stallo, allora una delle sue braccia ha ceduto ed è risalita, e questa manovra asimmetrica è stata linizio di una cascata di configurazioni inusuali: è allora che ha lanciato lemergenza. Ne è uscito indenne. Ruud e Christopher dicono che quando loro sono entrati nella nube allinizio non era violentissima ma non hanno osato fare dei 360 per paura di urtarsi nella nube Altri piloti si sono fatti aspirare nella nube. Alcuni hanno fatto parecchie decine di minuti di spirali tirate. Andy Heidiger ha dovuto lottare molto a lungo per ridiscendere.
Racconto tratto da termicamica.it
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in collaborazione con www.valtline.it - www.valtline.com
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