23 Agosto 2008 Mountain bike Thuile - vallone Youlaz - Val VenyLe previsioni per la giornata non sono ottime ma vorremmo comunque fare un giro in bici. Su alcune carte individuiamo un possibile tracciato che risale il vallone dello Youlaz. Purtroppo non vediamo alcune indicazioni sulla sua eventuale percorribilità in mtb e su una mappa addirittura non è riportanto nessun sentiero. Andiamo ad informarci all'ufficio del turismo dove otteniamo informazioni contraddittorie. Con un'ottima colazione prendiamo la decisione di salire comunque. Prepariamo i panini ed iniziamo a salire su un sentiero che costeggia la palestra di arrampicata. Raggiungiamo una stretta srtada a tornanti e proseguiamo fino all'imbocco del Vallone Youla. Abbiamo fame e ci fermiamo a mangiare i nostri panini, cercando di ripararci dal fortissimo vento. Ripartiamo seguendo la carreggiabile che diventa presto troppo ripida per il nostro allenamento. Spingendo le bici raggiungiamo i ruderi del ricovero "Maggior Reggiani". Vediamo una grossa mandria di mucche e tori che si sta muovendo sopra di noi. Per evitare uno scontro/incontro con le bestie cornute cerchiamo di aggirarle da dietro. Mentre stiamo salendo spingendo le bici vediamo un toro infuriato che si precipia correndo verso il fondovalle. Bruno si cautela togliendo un gilet rosso che potrebbe attirare il bestio. Sempre in Sordina raggiungiamo il colle d'Arp dove i quadrupedi non possono più raggiungerci. Proseguiamo su in tracciato a mezza costa che porta al colle di Youlaz. Ammiriamo velocemente il panorama che si apre sulle due valli e ci prepariamo a scendere. La discesa è molto peggio della salita: un tracciato quasi inesistente ci porta ad attraversare ripisissimi sfaciumi rocciosi che dobbiamo superare con molta cautela. Finalmente raggiungiamo il sentiero del Tour del Monte Bianco e ci riposiamo un attimo. Il riposo dura poco perchè dobbiamo scappare velocemente da un fronte di pioggia che sta scendendo dalla Val Veny. Ci troviamo a Maison Vielle e da qui sulle piste da sci di Courmayeur. Imbocchiamo il sentiero fino a Dolonne dove iniziamo a seguire il corso della Dora Baltea fino a Prè st Didier. Sono già passate le 18 e dovremmo risalire la trafficatissima strada a tornanti che riporta in paese. Ci terrorizzano le gallerie e lo smog che respireremmo. Vediamo passare un autobus e ci lanciamo al suo inseguimento. L'autista gentilissimo è disponibile a caricarci le bici e a traghettarci fino alla Thuile risparmiandoci la fatica.
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