17 Febbraio 2008 Monte della NeveMattinata freddissima: a Isolaccia il termometro segna -8.5 gradi. L'appuntamento con Adriano è alle 8.30 me passiamo a prendere Filippo venti minuti prima per fare colazione insieme. Adriano purtroppo telefona perchè non può venire a causa di un brutto raffreddore. Cappuccio e brioches e ripartiamo verso Livigno: l'imbocco della Vallaccia è completamente all'ombra e il termometro al distributore di benzina segna -13°. Prendiamo tempo facendo un salto in macelleria a comprare carne e bresaola, ma il sole ancora non si vede. In compenso un cartello all'ingresso della Vallaccia indica un divieto assoluto di transito a causa di rischio valanghe. I bollettini indicano un rischio pari a 2 e il manto a mio avviso appare oltremodo consolidato. Stiamo quasi per cambiare itinerario quando vediamo altri 2 scialpinismti parcheggiare: anche loro farebbero il nostro stesso itinerario. Ci prepariamo velocemente ed iniziamo la salita. Meno male che Filippo ha già preparato la tavola con le pelli! Una manciata di minuti e siamo finalmente al sole. Quando non c'è vento fa davvero caldo e alleggeriamo il nostro abbigliamento. Tra una sosta er coprirci, una per scoprirci, una per mangiare cioccolato e focaccia, una per il tè ci avviciniamo sempre di più alla vetta. Nel frattempo gli altri 2 sciatori hanno raggiunto la vetta del monte delle Mine e si stanno gustando una birra. Filippo accusa crampi alle gambe ma stoicamente sopporta il dolore e riesce a raggiungere la vetta. Ci raggiungono gli altri 2 sciatori che, non paghi di aver appena fatto la salita della montagna vicina, ci raggiungono. Scambiamo 4 chiacchere e poi siamo pronti per gustarci una discesa favolosa su una neve che in molti tratti è ancora soffice e polverosa.
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