Dopo anni di attesa e di ricerche di mercato decido di espandere
il mio parco bici con questa nuova MTB elettrica bi-ammortizzata, dovendomene
però pentire dopo pochi mesi a causa dei numerosi guasti
che mi sono occorsi.
l'impiego ideale di questo mezzo è per brevi utilizzi
dove servono grossi picchi di potenza (salite estremamente ripide, mulattiere,
pendii innevati/ghiacciati con gomme chiodate ecc..).
Le lunghe uscite offroad per quato mi riguarda sono ancora
riservate alla MTB muscolare.
In pianura l'assistenza alla pedalata non ha alcun senso:
aiuta sicuramente nelle partenze da fermo o sugli spunti ma l'interruzione
prevista da codice a 25 km/h si traduce in una pedalata poco fluida in
prossimità della velocità limite e in una totale inutilità
per chi pedala normalmente oltre i 27km/h.
La prima impressione sollevandola è di un peso davvero
eccessivo che però in sella non non si sente quasi, e che sparisce
totalmente non appena si attiva l'assistenza.
La proporzione della spinta del motore rispetto alla pedalata
è regolabile su più livelli e agisce praticamente come una
droga. Se si inizia un'uscita alla massima potenza ogni abbassamento di
livello ci farà sembrare la bici frenata.
L'autonomia effettiva si attesta in circa un'ora e mezza
di ultilizzo alla massima potenza (e se la matematica non è un'opinione
basta dividere la capacità massima della batteria per il consumo
max del motore per arrivare allo stesso risultato) il che si traduce in
circa 1200 / 1500 metri di dislivello effettivo.
In discesa l'ampia escursione delle forcelle e il maggiore
peso conferiscono un'impressione di stabilità ma anche agiltà.
I limiti del telaio sono rappresentati principalmente dalla
ridotta altezza da terra, che porta ad un elevato rischio di collisioni
della corona e dei pedali su terreni con ostacoli anche di ridotte dimensioni.
Inoltre la geometria del tubo che ospita il canotto della sella non permette
grosse escursioni.
Con un telaio da 48 ho dovuto inizialmente tagliare il tubo
della sella per regolarlo alla mia altezza (180 cm) e poi, non potendo
di fatto abbassarla per le discese impegnative, ho risolto il problema
sostituendolo con un CANNON pneumatico regolabile in corsa.
Le carenze si evidenziano più che altro sulla
parte che riguarda il motore Bosch. In particolar modo avrei trovato
utilissima la fuzione "walk" che dovrebbe fornire una leggera
propulsione al motore quando si spinge a mano la bicicletta. Questo sarebbe
particolarmente utile su tratti estremamente ripidi o con fondo sconnesso
o su lunghe scalinate visto il peso notevole della bicicletta. Bisogna
considerare infatti che l'assistenza elettrica permette di superare agevolmente
pendenze notevoli e che i casi di spinta sono limitati a circostanze eccezionali.
Questo sistema è purtroppo penalizzato totalmente
da 2 enormi limiti:
1) è necessario tenere premuto un pulsante in una
posizione poco ergonomica non compatibile con la posizione di spinta su
salite ripide.
2) la spinta fornita alla ruota è talmente limitata
che sotto sforzo il sistema va in blocco e cessa completamente ogni tipo
di assistenza.
Altro limite molto grave a mio avviso è la pratica
impossibilità di utilizzare la batteria Bosch per l'illuminazione.
Di serie è infatti prevista una porta micro usb sul
computer di bordo per poter ricaricare dispositivi elettrici ma il cavo
per l'alimetazione delle luci va acquistato a parte e necessita di una
riprogrammazione della centralina.
Le luci sono state previste quindi solo su modelli di bici
da turismo, come se le MTB non dovessero rispettare i medesimi obblighi
in merito al codice della strada.
GUASTI
La notevole potenza generata dal sistema pedali + motore
elettrico ovviamente comporta un grandissimo stress per tutti gli organi
meccanici che sono soggetti a maggiori rotture rispoetto ad una bicicletta
non assistita. I 250 watt del motore sommati a picchi di potenza anche
superiori prodotti del ciclista si riversano su componenti che sono progettati
per resistere ad un carico decisamente minore. Per questo motivo mi è
capitato con frequenza di rompere maglie della catena. Questi sono però
guasti prevedibili e gestibili direttamente "on the road".
Ben più gravi sono quelli che sembrano aver colpito
diversi ciclisti che costringono a pesanti interventi in assistenza.
Dopo circa 5 mesi di utilizzo e 700 km percorsi i pedali hanno
smesso di avere trazione ed hanno iniziato a girare a
vuoto, costringendomi a percorrere a piedi e a spinta i 20 KM
che mi separavano dalla civiltà.
Da una ricerca su internet purtroppo sembra che il mio non sia un caso
isolato. Ho riportato la Xduro dal venditore che dopo circa 3 settimane
ha effettuato un intervento di riparazione in garanzia.
Dopo 10 mesi e circa 3500 km percorsi l'ammortizzatore posteriore
Fox Float CTD BV LV ha perso tutto l'olio smettendo di funzionare correttamente.
Dopo 4 settimane in assistenza l'ammortizzatore è ritornato con
un problma che sembra comune a questi ammortizzatori FOX: il sistema
ctd non ha alcun effetto, non bloccando minimamente il movimento.
Nuovo intervento di riparazione e ancora senza bicicletta per più
di un mese nella stagione "buona".
Dopo circa 9 mesi e 2000 chilometri percorsi successivamente alla
sostituzione del motore è comparso un ulteriore problema al BOSCH
classic lasciandomi nuovamente a piedi. Un forte rumore accompagnato
da un evidente attrito nella pedalata ha reso nuovamente inutilizzabile
la e-bike.
Motore
Leve freni
Bosch drive unit 36 Volt, 250 watt
Magura MT 2, adjustable reach
Batteria
Freno (front)
Lithium Ionen 36 Volt, 400 Wh
Magura MT 2, hydraulic disc brake, 200mm Disc
Display
Freno (rear)
Bosch Intuvia multifunctional display with operation unit &
push-assistance
Magura MT 2, hydraulic disc brake, 180mm Disc
Forcella
Gomme
Rock Shox Reba RL, Pushloc, suspension: Dual Air , Damping:
Motion Control, travel: 120mm, 1 1/8"
Schwalbe Racing Ralph Evolution Snake Skin, 26x2,25, foltable,
SV-Valve