1 Luglio 2006 Parapendio Cornizzolo - Moregallo - San Martino - Grigna Meridionale - Piani D'Erna - Resegone - Pertus - Tesoro - Valcava - resegone - Barro - Cornizzolo - SuelloDecollo dal Cornizzolo alle 13.15 circa e aggancio subito una termica robusta che mi porta a più di 2300 metri! Sono esaltatissimo per la quota e, senza esitare un solo istante la spendo subito per andare verso ovest. Mi porto verso Valmadrera sperando di agganciarne un'altra davanti al monte Rai ma rimango a bocca asciutta. Faccio rotta verso il Moregallo ma anche qui non si fa quota. Visto che sono ancora abbastanza alto (1400 metri) tiro dritto verso il San Martino ed inizio ad attraversare il lago con 1370 metri. Aggancio sopra Lecco con 1150 metri e ricomincio a salire. Anche questa volta il missile è generoso e mi porta a scavalcare agevolmente il Coltiglione con 2200 metri. Arrivo a sfiorare la Grigna con 2450 metri ma decido di non proseguire. Ci sono alcune nuvole che si stanno sviluppando ed arrivo a sfiorarle. Scappo verso sud-ovest verso i Piani D'Erna. Ho preso solo due termiche oggi e ho fatto tantissima strada. Aggancio ancora una lieve ascendenza appena prima dei Piani, in corrispondenza dell'imbocco della valle di Morterone, ma è troppo debole: dopo aver galleggiato per un po sui 2000 metri provo a spostarmi verso i Piani D'Erna ma anche qui non 'è nulla da fare. Vedo un'altra vela proveniente dalla Grigna che aggancia bene sopra Lecco e in breve riesce a portarsi sulla Grigna. Mi sposto nella stessa direzione sperando di avere la stessa fortuna ma non riesco a salire. Mi rendo conto che è parecchio tempo che sono incastrato in questa zona che tra l'altro è molto turbolenta. C'è un sostenuto vento da sud-sud-ovest e qui probabilmente sono sottovento. Con un altro paio di deboli ascendenze mi ritrovo più o meno nel punto di prima e a questo punto faccio rotta verso il Resegone. Finalmente l'ascensore che cercavo si fa vivo: mi riporta sui 2000 metri permettendomi di sorvolare la vetta frastagliata della bellisima montagna. Sorvolo il rifugio Azzoni e proseguo la cresta portandomi verso la Valcava. Faccio quota con piccole termiche tra i 1700 e i 2000 metri superando la trappola della Valle d'Erve. Inizio una discesa che sembra infinita verso il Pertus, dove poi riesco nuovamente a riguadagnare a sufficienza per scavalcare il Tesoro. Sorvolo le case di Valcava molto basso: sono a circa 1500 metri. Faccio un po di quota vicino alle antenne e proseguo a sud seguendo altre due vele. Sono sopra la valle Imagna, vicino al paese di Capizzone: non conosco la zona e decido di iniziare il lungo rientro. Sempre sulla valle Imagna riesco ad agganiare una buona termica che mi porta ancora sopra i 2300 metri. La vela adesso sembra un cavallo imbizzarrito: chiusure e pendolamenti vari lasciano intendere che il vento a questa quota sia orientato nella direzione opposta, e cioè da nord. Nel frattempo sono sparite tutte le vele che erano nella zona. Mi tranquilizza solo la presenza di un deltaplano verso Lecco. Inizio a portarmi verso il Pertus che raggiungo con forti discendenze a 1600 metri circa. Salgo nuovamente con una termica molto scarrocciata fino a 1800 metri, sufficienti per sorvolare Erve e cercare un altra termica sul magnodeno. Da qui riesco a portarmi ancora a 2230 metri verso il Resegone per poi partire attraversando il lago verso il monte Barro. Attraverso il lago con una discendenza pazzesca, 3 o 4 volte superiore a quella normale. Con questo ritmo non riesco nemmeno a superare la cima e aggiro la montagna con 900 metri sulla sinistra. Fortunatamente il viaggio è quasi finito e da qui adesso vedo l'atterraggio, anche se per ora è fuori portata. Un altra ascendenza mi riporta a 1800 metri, quota che mi consente di ritornare dove sono decollato e fare una vite decisa per atterrare alle 17.30, per una durata complessiva di oltre 4 ore. Una piadina e birra e sono pronto per feteggiare il volo con un'altra salita, vela in spalla, con decollo serale sempre dal Cornizzolo. mappa
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