Sulla carta è la giornata ideale per strutturare un allenamento alle condizioni simile alla Sella Ronda Hero: sono previste infatti temperature miti, molto simili a quelle che troveremo a giungo. Parto da Milano con la mia nuova Stumpjumper HT con l’idea di simulare le stesse condizioni di gara: ripetute salite senza zaino e con rifornimenti garantiti ad ogni tappa. Purtroppo le previsioni sono troppo ottimistiche : infatti la pesante nebbia che da giorni attanaglia la pianura lombarda arriva a cingere anche la catena pedemontana. Poco prima di partire poi mi chiama il cinghiale : vorrebbe raggiungermi e fare anche lui un giro in bici sul monte San Primo quindi modifico il mio programma e parto dal lago del Segrino con zaino e rifornimenti. La nebbia non molla ed è fitta fino al’alpe Carella. Da qui finalmente il cielo si fa terso, pulito da un forte vento da nord che però non riesce a vincere lo spesso strato di umidità sottostante.

In un’ora e 5 minuti sono al rifugio Marisa Consigliere e proseguo verso il Monte Rai. Appena prima dei ripetitori inizio a scendere su un sentiero sulla destra che però si rivela quello sbagliato. Mi tocca spingere a lungo la bici su tratti rocciosi, anche in salita. Finalmente raggiungo terz’alpe da dove parte la sterrata che scende verso Canzo. Sui ciotoli rimpiango subito la mia full: sembra di maneggiare un martello pneumatico impazzito. Da second’alpe ricomincia la nebbia, che mi impedisce di riconoscere Sabrina e Roberto che stanno salendo in mtb.

Alla stazione di Canzo incontro il cinghiale e dopo un caffè ci mettiamo in moto risalendo nella nebbia verso il muro di Sormano. Alla colma finalmente la nebbia si dirada ed imbocchiamo la sterrata che sale verso il monte San Primo. Brevissima sosta per una foratura della mia specialized sferzati dal vento e ripartiamo piegando a destra prima della vetta per scendere dai sentieri del bikepark. Seguiamo la strada asfaltata e rientriamo verso il Segrino passando dalla Madonna del Ghisallo.

Traccia Gps

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