12 novembre 2006 Grignetta - CampanilettoAppuntamento alle 10.00 a Suello: grazie al forte vento da nord che ha iniziato a soffiare già ieri non si vola oggi. Optiamo per una escursione sulla Grignetta. Parcheggiata l'auto ai Piani dei Resinelli iniziamo la nostra passeggiata sul sentiero della direttissima. Sono le 11.20 quando, formato il gruppo, iniziamo a salire. Siamo in 6 piu un cane, ma l'attrezzatura è sufficiente per arrampicare solamente per tre. Superate le difficoltà del cane sulla ferrata grazie ad un capiente zaino, ci accingiamo ad attaccare il Campaniletto. Purtroppo l'attacco della via è all'ombra e abbiamo freddo. Ci siamo separati dagli amici e adesso siamo in tre. Salgo ad aprire per primo e faccio subito una sosta appena superata la prima paretina. Sale subito dopo di me Giorgio che è alla sua prima esperienza di arrampicata, seguita poi da Francesca che riparte per il tiro successivo. Inspiegabilmente, arrivata alla sosta, si slega e lancia giù il capo della corda. Adesso tocca a Giorgio a salire nel camino mentre io gli faccio sicurezza dal basso. Nel frattempo la sosta dove c'è Francesca si sta affollando: un gruppo di 5 alpinisti sta infatti scendendo. Fortunatamente le fanno presente che sta sbagliando a fare sicura per farmi salire con un attrezzo autobloccante e le spiegano come si fa il nodo mezzo barcaiolo. A questo punto ci manca solo l'ultima parte che prevede la salita sull'anticima per poi passare sulla vetta con un passaggio molto aereo. Sale per prima Francesca ma dice di non riuscire a trovare la via. Le suggerisco di scendere ma lei vorrebbe recuperare il rinvio. La rassicuro dicendo di lasciare il rinvio che lo avrei poi recuperato io. Salgo quindi dalla stessa via fino alla cima dello spuntone facendo sicurezza con un paio di cordini e rinvii: il tratto infatti non è spittato. Faccio il passaggio sulla cima che raggiungo in aderenza. Mi assicura alla sosta e dico a Francesca di liberare la corda. Dopo averla liberata e recuperata quasi tutta lei mi fa presente che non ha intenzione di salire. Se fosse salita avremmo fatto una doppia fino alla base dei due spuntoni, ma in questo modo sono obbligato a ripercorrere all'indietro i passaggi che ho fatto in salita per liberare la corda da rinvii e cordini. Procedo a fatica a ritroso con la corda che fa un forte attrito sulla roccia. A questo punto calo Giorgio che non ha un discensore e scendiamo poi in doppia. Non ci rimane che gustarci il rientro ammirando il rosso del tramonto per poi finire con una birra accompagnata da accese discussioni sui troppi errori commessi oggi arrampicando. Sopratutto sull'importanza dei mezzi di assicurazione che non possono essere usati in montagna con le istruzioni in mano...
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