17 Febbraio 2007 Parapendio Cainallo - Grigna settentrionale - TacenoAppuntamento alle 10.00. Non abbiamo ancora un programma preciso visto che le previsioni meteo sono incerte per il week end. Facciamo un piano solo quando siamo già in viaggio verso Lecco. E' Giorgio a scegliere: ferrata sulla Grigna settentrionale. Impostiamo la destinazione sul navigatore ed iniziamo a salire sulla lunga strada che porta ad Esino Lario. Il cielo è plumbeo e non si vede nemmeno il lago. Il rifugio Cainallo, avvolto nel grigio delle nubi, ricorda paesaggi cari ai vampiri. Prendiamo qualche panino prima di lasciare l'auto ed imboccare il sentiero. In settimana è nevicato parecchio ed iniziamo a seguire la traccia del sentiero nella neve. Tra un bosco, un precipizio e un pò di nebbia procediamo lentamente verso il Grignone. Vorremmo arrivare in vetta con la ferrata ma la visibilità è ridottissima. Raggiungiamo alcune baite e ci fermiamo a mangiare i nostri panini. La voglia di proseguire viene superata dalla voglia di immergersi in un bagno turco e quindi decidiamo di tornare indietro, evitando di avventurarci su una ferrata avvolta dalla nebbia. Un breve sguardo alla conformazione delle montagne e capisco che da qui potrei decollare con il parapedio. Senza esitare salgo il più possibile sul nevaio sopra le baite ed inizio a spianare la neve prima di stendere la vela. Qui la neve è profonda più di un metro e copre probabilmente alcuni arbusti. Il decollo probabilmente senza la neve sarebbe impossibile. Anche con la neve fresca risulta molto difficile in quanto non si riesce a correre. Decido di fare comiunque un tentativo e mi preparo. Bruno arriva ad aiutarmi a tenere la vela che vorrebbe scendere da sola. Il vento è laterale, forse troppo. Sono scettico ma riesco a portare il parapendio sopra la mia testa e mi lascio portare senza quasi correre. Forse ancora un po incredulo mi stacco da terra. In volo ho freddo sopratutto ai piedi che si sono completamente riempiti di neve. Atterro dopo una planata di quasi mezz'ora nei pressi di Taceno. Nel frattempo Giorgio e Bruno sono ritornati all'auto e stanno venendo a recuperarmi. Vorremmo salire all'alpe Giumello dove Bruno potrebbe fare un po di pratica sui decolli e Giobbe un volo. Arriviamo all'alpeggio un po tardi e ai campetti c'è una brutta discendenza. Per oggi non si fa scuola. Proviamo a raggiungere il decollo che giudichiamo praticabile nonostante il vento laterale. Decolla per primo Giorgio e io a ruota. Seguo i tornanti che abbbiamo fatto in salita sperando di trovare qualche ascendenza ma scedno sempre di più. Giorgio è in centro valle che si esercita a fare delle virate galleggiando su una devole ascendenza. Lo raggiungo, e appena possibile lo invito a seguirmi verso l'atterraggio. Siamo molto lontani e la quota non sembra sufficiente per raggiungerlo, visto che c'è un vento contrario sostenuto. Un paio di ascendenze ci fanno però galleggiare permettendoci di atterrare con comodità. Nel frattempo arriva anche Bruno che fa pratica in atterraggio.
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