4 Novembre 2007 Bernina Express: Mtb Bernina - Tirano
Giornata con cielo grigio in montagna ma con previsioni di miglioramento nel pomeriggio. Lasciamo l'albergo ad Arnoga verso le 9, facendo una sosta ad Isolaccia per vedere un appartamento in affitto per Filippo. Ripartiamo verso le 10.00, passiamo ad acquistare una
carta kompass della zona di Tirano e telefoniamo alla stazione per sapere
a che ora parte il mitico trenino rosso per Sankt Moriz. Il primo treno
utile sarebbe alle 10.50 ma è fuori dalla nostra portata: non
riusciremmo ad arrivare in tempo e scaricare le biciclette. Quello successivo
è alle 12.50 e impiega più di un ora e mezza per arrivare
in cima al passo. Le giornate sono molto corte adesso e un paio di ore
di luce sono appena sufficienti per fare il nostro giro. Alle 12.30 siamo alla stazione e investiamo 65 franchi per salire con le nostre bici in cima al passo. Il treno parte in perfetto orario risalendo lentamente la stupenda strada ferrata che costeggia il lago di Poschiavo per poi inerpicarsi sul ripido versante destro della montagna con numerosi tornanti. Ad ogni curva le rotaie stridono facendo un rumore assordante che gli abitanti della zona sicuramente non apprezzano. Fa una strana sensazione attraversare alpeggi e paesaggi in alta quota, viaggiando sotto i ghiacciai con un treno. Il tempo è volato e siamo già in cima al passo. Sono le 15.30 e abbiamo 2 ore scarse di luce. Iniziamo la nostra discesa in direzione opposta a quella del treno. Siamo accompagnati da un freddo vento da nord che soffia alle nostre spalle mentre costeggiamo il Lago Bianco su una fangosa strada sterrata. Tutti i sentieri sono perfettamente indicati e ci sono anche cartelli rossi specifici per le mountain bikes. Passiamo sulla piccola diga sul lago bianco ed iniziamo a scendere sulla ripida carreggiabile che porta all'alpe Grum. Passiamo dall'Hotel ristorante Belvedere e scendiamo verso la stazione successiva sulla stradina sempre più ripida. Dall'Alp Grüm proseguiamo la nostra discesa lungo un largo sentiero, non più carreggiabile sempre più ripido, evitando i sassi taglienti che servono ad incanalare l'acqua piovana. Incrociamo la ferrovia presso la stazione di Stablini e proseguiamo fino all'alpe Cavaglia. Sono ormai le 16.00 e il sole sta per tramontare. Su questo altipiano arrivano anche le auto, probabilmente con una strada sterrata ma noi proseguiamo la nostra discesa seguendo i cartelli rossi per MTB. Il sentiero diventa un singletrack sassoso abbastanza ripido e con strettissimi tornanti segue il percorso tortuoso del treno. Ci vuole quasi un'ora per perdere i 700 metri di quota che ci separano da Poschiavo, nel fondovalle. Due svizzeri su una Jeep si afffiancano dicendo di averci visto scendere e chiedendoci se abbiamo avuto freddo. Seguiamo il lago nella penombra e ci fermiamo a Miralago per montare le luci. Ormai sono quasi le 18.00 e decidiamo di scendere dalla strada asfaltata. Mancano pochi chilometri a Tirano e la strada è tutta in discesa. Mantre sto scendendo per curiosità punto la mia lampada frontale sul gps per leggere la velocità e mi rendo conto che sto viaggiando a più di 60 kmh senza pedalare.
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