Venerdi 17
settembre 2004, ore 18,20 - box di Matteo: siamo
pronti, si parte!
Pochi chilometri e siamo già fermi all'autogrill
di Novara. Ci siamo fermati con l'idea di bere uno spumante
per festeggiare l'addio al celibato di Matteo, ma la
sosta si fa più lunga del previsto. Mangiamo anche qualche
panino, delle pizze, birre arancini e chi più ne ha
più ne metta. Usciamo dall'autogrill che sono già quasi
le 21.00
Dopo mezzanotte siamo ancora in macchina,
alla meta manca ancora quasi un'ora. Fortunatamente
siamo riusciti a risolvere un problemino con il navigatore
satellitare che faceva i capricci. Dove dormire? Cerchiamo
un albergo e finalmente, all'1.00 circa, riusciamo a
convincere il gestore ad aprirci nonostante la tarda
ora. Siamo all'Hotel du Tricastin, in un paesino che
si chiama Pierrelatte.
Sabato 18 settembre
2004
Sveglia di buon'ora (alle 8.00!!!) doccia,
colazione e siamo pronti per ripartire.
Arriviamo a Vallont Pont d'Arc alle
10.00, al centro Riviere et Nature e ci prepariamo:
dobbiamo mettere tutti i nostri bagagli all'interno
di contanitori stagni che verranno legati alle canoe
di plastica sit-on-top.
Il compito è arduo e non ci sta tutto.
Leghiamo fuori tende e i materassini . Io ho una seconda
borsa a tenuta stagna (o quasi) che riempio.
Ci vestiamo come palombari con pesanti
mute da sub: l'aria è fresca e il sole sta appena cominciando
a scaldare.
Alle 11 circa raggiungiamo la sponda
del fiume, dove ci fanno un piccolo briefing.
Facciamo la prima sosta sotto il famoso
ponte che da il nome alla località. Sono le 12.30 e
il sole comincia a scaldare.
Iniziamo a remare su un tratto tranquillo,
ma subito arrivano le prime rapide : Cayre-Crest, Ribeige
, Charlemagne. Passiamo sotto il famoso arco e la tentazione
è troppo grande: bisogna salire sulla roccia per vedere
il panorama dall'alto.
Quattro passi e sono finalmente in cima
al ponte. In un punto il punte è così stretto che si
riesce a vedere il fiume da entrambe le parti.
Riprendiamo la nostra dicesa e pigramente
superiamo la rapida de Les Trois Eaux.
Facciamo un'altra sosta alla "montagne
de sable" e approfittiamo per pranzare. Sono passate
da poco le 14.00 e diamo fondo alla spesa che ha fatto
lo ziu belu: carne in scatola, salame e formaggio. Ci
siamo dimenticati il cavatappi per il vino!!!
Fortunatamente il cinghiale riesce a
farselo prestare da altri canoisti al quale offriamo
il pregiato nettare.
Il festeggiato dorme...
Appena finito di abbuffarci approfittiamo
per rifare altre volte il passaggio della rapida.
Lo ziu belu all'opera sulla rapida "Le
dent noire"
Scendiamo ancora il fiume, superando
altre piccole rapide "le figueras" dove Matteo
e Paolo riescono a rovesciarsi.
Ad un certo punto ci troviamo soli.
Ci viene il sospetto di aver superato il bivacco. Finalmente
vediamo tutte le canoe sulla riva del fiume: scarichiamo
i pesanti bagagli e seguiamo le indicazioni. Ci trasciniamo
fino ad una specie di piazzale in sabbia e terra dove
stanno piantando tutti le tende.Abbiamo raggiunto l'aera
"Bivouac de Gournier " Qualcuno sta già accendendo
i fuochi per cucinare alla brace.
Ore 18.30: Matteo si cimenta con i picchetti
e monta la tenda. Al contrario.
Colpo di fortuna incredibile: si libera
un tavolo. Possiamo organizzare la nostra cenetta a
base di Simmenthal, vino e rum. Una guardia del parco
passa a controllare i nostri permessi.
Per scaldarci facciamo un mini fuocherello
con la cera
Il tasso alcolico sale...
Incubi notturni
Si va a dormire
Domenica 19
settembre 2004
Sveglia di buon'ora: smontiamo le tende
cercando di farle asciugare e prepariamo i bagagli.
Come prima cosa riesco a farmi scappare
la canoa in acqua e sono costretto ad inseguirla con
una doppia.
La recupero e mi ribalto subito alla
rapida de La Toupine.
E' il turno di Luca e Filippo che si
fanno un bel bagno sulla rapida della Grand Gour. Fortunatamente
sono equipaggiati con mute e salvagente...
Superiamo agevolmente le ultime rapide:
La Pastiere, Le baumas, Le Russe, La Cadiere. Le gole
dell'Ardeche si aprono e il fiume inizia a scorrere
in un'area pianeggiante
Ore 13.50: siamo arrivati a Le Sauze!
Mancano sono Luca e Filippo che, troppo stanchi per
remare.
14.51: con la navetta siamo rientrati
alla "base". LA gita è finita e non ci resta che rifare
i bagagli e ripartire per l'Italia.
Una piccola digressione fuoristrada
per testare le capacità del mezzo
E una sosta all'immancabile autogrill
dove si consumano ogni genere di schifezze...
Clochard
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