Bormio 1 Maggio 2003 La croce di Reit in un soffioLa giornata non è delle migliori, il cielo è completamente coperto e piove. Verso mezzogiorno le condizioni migliorano e si vedono le prime schiarite. Approfitto del timido sole e della brezza da sud per frare un primo volo dal decollo di Plator, a circa 1900 mt di altezza. Volo molto turbolento, assenza quasi totale di termiche, in 15 minuti sono già con i piedi a terra.
Ci vorranno tre quarti d'ora poi per risalire a piedi per prendere l'auto lasciata al punto di decollo.
Nel pomeriggio appuntamento alle 17.00 da Chicco: il tempo è migliorato notevolmente e c'è una forte brezza da sud. Con la Jeep di Michele raggiungiamo il decollo a 1400 mt. sul dosso di Reit. Chicco torna indietro perchè deve lavorare, io Michele e Leonardo ci prepariamo al volo.
E' la prima volta che vedo questo decollo: è un prato erboso in mezzo agli alberi e alle malghe. Le raffiche di vento ci danno un pò di problemi nel sistemare le vele, ma poi partiamo. Io decollo per primo e sento il variometro che inizia subito a suonare: sto già salendo e vedo i compagni dall'alto.
Continuo a salire ad una velocità costante, con i freni leggermente tirati e praticamente fermo rispetto al suolo. Subito dopo decolla Michele e anche lui guadagna quota rapidamente. Ci incrociamo un paio di volte, poi mi supera. Nel frattempo decolla anche Leonardo. In pochi minuti siamo all'altezza della croce del Reit, a circa 2000 metri di quota. Michele si porta in centro valle e io giro verso destra, sorvolando quelle che d'inverno sono delle ottime cascate di ghiaccio per arrampicare. Il vario ricomincia a suonare con vigore: sono vicino a Leonardo che sembra quasi sparire nelle nubi nei pressi della vetta. Abbiamo già superato il 3000 metri e comincia a fare davvero freddo. Visto il volo della mattina infatti non mi ero preparato a fare un volo in quota. Continuo a salire oltre i 3200 metri e mi accorgo che il vento mi sta spingendo troppo forte all'indietro. Cerco invano di fare un paio di manovre per uscire dall'impasse. Affondo completamente l'acceleratore ma sono sempre fermo. Avverto gli altri della situazione e mi dicono di avere il medesimo problema, Michele ha anche problemi con l'acceleratore e pensa di atterrare verso Isolaccia. Io viro leggermente verso destra, portandomi quasi sopra il Monte Scale. Provo a dirigermi verso il centro valle, mi consigliano di atterrare ad Isolaccia. L'avanzamento in direzione Bormio è sempre quasi nullo, in compenso ho perso molta quota, almeno non fa più così freddo. Provo a puntare ancora verso il Reit, con il proposito di fare ancora un po di quota per attraversare Bormio dal versante della Valfurva, al riparo dal forte vento da sud. Riesco ad arrivare alla croce del Reit e guadagno ancora un po di quota. Sto a sinistra e provo ad attraversare la valle puntando verso Bormio 2000. Finalmente sto avanzando, rilascio un pò l'acceleratore per non perdere troppa quota e in breve sorvolo il Ciuk. Cerco di stare al riparo del vento di valle, sorvolo Eira e, confortato dai compagni già atterrati che mi dicono che il vento non è troppo sostenuto, mi porto in atterraggio.
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